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22<br />
Giornale Italiano di Cardiologia Pratica<br />
It J Practice Cardiol<br />
Ottobre 2003<br />
Tab. 1<br />
Classificazione delle AISV.<br />
Tachiaritmie atriali<br />
• Tachicardia s<strong>in</strong>usale<br />
• Tachicardia atriale ectopica<br />
• Tachicardia atriale da rientro<br />
• Tachicardia atriale caotica<br />
• Flutter atriale<br />
• Fibr<strong>il</strong>lazione atriale<br />
• Aritmia atriale caotica<br />
Tachiaritmie giunzionali (“nodale”)<br />
• Tachicardia giunzionale (“nodale”) comune<br />
• Tachicardia giunzionale (“nodale”) non comune<br />
• Tachicardia giunzionale automatica<br />
Tachiaritmie atrioventricolari<br />
• Tachicardia atrioventricolare ortodromica nella S<strong>in</strong>drome di WPW<br />
• Tachicardia atrioventricolare antidromica nella S<strong>in</strong>drome di WPW<br />
• Tachicardia atrioventricolare da via anomala occulta (Kent occulto)<br />
• Tachicardia atrioventricolare da via anomala occulta decrementale<br />
(tachicardia di Coumel o “tachicardia giunzionale <strong>in</strong>cessante”)<br />
• Tachicardia atrioventricolare da fibre anomale atrioventricolari “tipo Mahaim”<br />
Qualora <strong>il</strong> meccanismo responsab<strong>il</strong>e sia <strong>il</strong> rientro<br />
attraverso <strong>il</strong> nodo atrio-ventricolare<br />
(NAV), le femm<strong>in</strong>e sono colpite con una frequenza<br />
doppia rispetto ai maschi e presentano<br />
<strong>in</strong>oltre una frequenza cardiaca maggiore<br />
durante i parossismi. In molti casi le tachicardie<br />
per la breve durata vengono considerate<br />
non patologiche e la diagnosi viene eseguita al<br />
Pronto Soccorso per un episodio prolungato.<br />
Qualora sia presente una via accessoria ed<br />
una cardiopatia associata, queste aritmie al<br />
contrario si manifestano più frequentemente<br />
nei maschi.<br />
La presenza di vie accessorie nel 50% dei casi<br />
si manifesta prima dei 20 anni, raramente<br />
nella mezza età e solo occasionalmente dopo<br />
(4,5). La tachicardia “nodale” ha due picchi di<br />
<strong>in</strong>cidenza: tra i 15-35 aa ed a 55 aa (6).<br />
Solitamente, le TPSV non hanno carattere né<br />
genetico né fam<strong>il</strong>iare ad eccezione di alcune<br />
tachicardie da rientro atrioventricolare, come<br />
quelle che caratterizzano la S<strong>in</strong>drome di<br />
WPW. In letteratura sono state descritte numerose<br />
famiglie di portatori di vie anomale<br />
atrioventricolari, talora gruppi fam<strong>il</strong>iari con la<br />
stessa localizzazione della via accessoria (7-9).<br />
Meccanismi<br />
I meccanismi fondamentali responsab<strong>il</strong>i delle<br />
TPSV sono i disord<strong>in</strong>i della formazione dell’impulso,<br />
le anormalità della conduzione che<br />
portano al rientro e disord<strong>in</strong>i comb<strong>in</strong>ati (10).<br />
I disord<strong>in</strong>i della formazione dell’impulso<br />
possono essere legati ad una esaltazione del<br />
normale automatismo, all’automatismo anomalo<br />
o all’automatismo da attività triggerata.<br />
L’automatismo anomalo deve essere dist<strong>in</strong>to<br />
dall’automatismo normale, tipico del nodo<br />
del seno, nonché di altri segnapassi accessori<br />
latenti. Nel caso dell’automatismo<br />
normale la genesi degli impulsi cardiaci è<br />
conseguente alla depolarizzazione spontanea<br />
del potenziale transmembrana durante<br />
la diastole (fase 4 del potenziale d’azione).<br />
Nel caso dell’automatismo anomalo, cellule<br />
non deputate alla genesi dell’impulso acquisiscono<br />
la capacità di farlo a seguito di<br />
alterazioni r<strong>il</strong>evanti del loro potenziale diastolico<br />
transmembrana.<br />
Caratteristiche peculiari dell’automatismo<br />
anomalo sono: 1) l’accelerazione della frequenza<br />
di scarica nella fase <strong>in</strong>iziale (riscaldamento)<br />
e <strong>il</strong> rallentamento graduale prima<br />
dell’<strong>in</strong>terruzione (raffreddamento) 2) la variab<strong>il</strong>ità<br />
spontanea del ciclo della tachicardia.<br />
L’effetto dell’overdrive sulla tachicardia permette<br />
di porre diagnosi differenziale con le<br />
altre tachicardie secondarie ad esaltato automatismo<br />
normale nonché con quelle da<br />
rientro o da attività triggerata. Nel caso delle<br />
tachicardie da esaltato automatismo normale<br />
l’overdrive pac<strong>in</strong>g <strong>in</strong>duce una soppressione<br />
transitoria, nel caso di tachicardie<br />
da automatismo anomalo, non solo non si<br />
verifica la soppressione dell’aritmia, ma può<br />
paradossalmente verificarsi un aumento