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18<br />

Giornale Italiano di Cardiologia Pratica<br />

It J Practice Cardiol<br />

Ottobre 2003<br />

Anziché come al solito rivolgerci ad adulti,<br />

Colleghi o Laici, immag<strong>in</strong>iamo di parlare di<br />

prevenzione a un bamb<strong>in</strong>o o ad un adolescente<br />

e chiediamogli...<br />

...Sai cosa vuol dire “prevenire”?<br />

Prevenire vuole dire che se ci comportiamo <strong>in</strong><br />

maniera giusta prima, dopo non succedono<br />

guai o almen ne succedono meno...<br />

È ovvio pensare che si possono prevenire gli<br />

<strong>in</strong>cidenti stradali: certamente se prima di attraversare<br />

la strada sulle strisce pedonali guardi<br />

a destra ed a s<strong>in</strong>istra è diffic<strong>il</strong>e che venga <strong>in</strong>vestito<br />

da un’auto, se <strong>in</strong>vece attraversi guardando<br />

<strong>il</strong> cielo e pensando ai fatti tuoi è più fac<strong>il</strong>e<br />

essere <strong>in</strong>vestiti da un’automob<strong>il</strong>e.<br />

Così pure molti <strong>in</strong>cidenti domestici si possono<br />

prevenire.<br />

Ma lo sapete che anche le malattie si possono<br />

prevenire?<br />

“Cioè tu dici che possiamo evitare di ammalarci<br />

di cuore o di polmoni quando saremo<br />

grandi? E come si fa?”<br />

Se segui buone abitud<strong>in</strong>i nella vita di tutti i<br />

giorni potrai <strong>in</strong>fluire moltissimo sulla salute<br />

del tuo cuore e dei tuoi polmoni.<br />

A questo punto la risposta tipica del ragazzo<br />

è:<br />

“Va bene, ho capito, ma io sono molto giovane,<br />

ricordami queste cose quando sarò più<br />

grande”.<br />

No, sbagli, perché bisogna evitare di rov<strong>in</strong>are<br />

l’organismo quando ancora è sanissimo, cioè<br />

quando siamo bamb<strong>in</strong>i.<br />

Queste parole non derivano solo dal buon<br />

senso, ma sono ormai basate su evidenze<br />

scientifiche.<br />

A Monaco di Baviera uno studio prospettico<br />

(1) condotto per 14 anni su 3300 bamb<strong>in</strong>i/adolescenti<br />

e sulle loro famiglie ha mostrato<br />

che l’<strong>in</strong>cidenza di alcuni fattori di rischio<br />

(fumo passivo/attivo, alte LDL e basse<br />

HDL, elevata trigliceridemia, obesità, ipertensione)<br />

era la stessa fra bamb<strong>in</strong>i ed adulti:<br />

qu<strong>in</strong>di da una parte è un errore pensare<br />

che i bamb<strong>in</strong>i siano esenti dai fattori di rischio<br />

cardiovascolari, dall’altro non si dovrebbe<br />

parlare più di <strong>in</strong>dividui a rischio, ma<br />

di famiglie a rischio.<br />

Anche uno studio italiano targato <strong>ANCE</strong> su<br />

bamb<strong>in</strong>i di scuola elementare, mostra che<br />

<strong>in</strong> una famiglia con cattivo st<strong>il</strong>e di vita (cattiva<br />

alimentazione, fumo, scarsa propensione<br />

fam<strong>il</strong>iare all’attività fisica) fac<strong>il</strong>mente si<br />

trovano bamb<strong>in</strong>i con BMI più elevato della<br />

norma ed ipertesi (2), cosa che, verosim<strong>il</strong>mente,<br />

si tradurrà <strong>in</strong> un netto aumento delle<br />

patologie cardiovascolari da adulti.<br />

I fattori di rischio che com<strong>in</strong>ciano a creare<br />

danni all'organismo f<strong>in</strong> dall'<strong>in</strong>fanzia, e sui<br />

quali la prevenzione primaria può fare tanto,<br />

sono almeno 7, ed usando parole adatte all’età<br />

li possiamo chiamare “I 7 Cavalieri neri<br />

del cuore”: obesità, elevati livelli di grassi<br />

nel sangue, troppo zucchero nel sangue, sedentarietà,<br />

pressione del sangue troppo alta,<br />

vita stressante, fumo di sigarette.<br />

Consideriamo l’obesità <strong>in</strong>fant<strong>il</strong>e: come dimostrato<br />

dal gruppo dell’Università di Leipzig<br />

<strong>in</strong> Germania un aumento del BMI maggiore<br />

del 75° percent<strong>il</strong>e <strong>in</strong> periodo preadolescenziale<br />

è direttamente legato all’aumento<br />

della morb<strong>il</strong>ità da adulto, anche se <strong>il</strong> ragazzo,<br />

dopo l’adolescenza, riesce a dimagrire<br />

(3).<br />

Nell’obesità <strong>in</strong>fant<strong>il</strong>e esistono sì fattori congeniti<br />

come la lept<strong>in</strong>a, s<strong>in</strong>dromi congenite<br />

come la Bardet-Biedl (obesità, ritardo mentale<br />

etc.) o la Prader-Labhard-W<strong>il</strong>li (ipogonadismo,<br />

obesità etc.), ed i disord<strong>in</strong>i endocr<strong>in</strong>i<br />

(ipotiroidismo, Cush<strong>in</strong>g), ma i fattori<br />

ambientali esogeni <strong>in</strong>fluiscono almeno per <strong>il</strong><br />

50%. E l’obesità <strong>in</strong>fant<strong>il</strong>e è legata a doppio<br />

f<strong>il</strong>o con la dislipidemia, l’ipertensione, la ridotta<br />

tolleranza al glucosio (4) ed, ultimi ma<br />

non meno importanti, con seri problemi<br />

psicosociali: <strong>il</strong> bamb<strong>in</strong>o obeso spesso è isolato<br />

dal resto della classe, magari viene preso<br />

<strong>in</strong> giro, e per risposta mangia ancora di<br />

più, e male, e passa ore alla televisione. Come<br />

si vede, non è solo un problema fisico.<br />

Quanto all’iperlipemia, esistono pochi dati<br />

sulla sua prevalenza nell'<strong>in</strong>fanzia (5), ed è<br />

fac<strong>il</strong>e capire <strong>il</strong> perché: è diffic<strong>il</strong>e fare un prelievo<br />

ematico ad un bamb<strong>in</strong>o, e di solito riserviamo<br />

questa "cattiveria" ai bamb<strong>in</strong>i malati,<br />

ma a New Orleans dove hanno fatto<br />

uno screen<strong>in</strong>g su bamb<strong>in</strong>i “sani” (6) hanno<br />

scoperto <strong>in</strong> sorprendenti percentuali elevati<br />

valori di LDL, TG e bassi valori di HDL.<br />

Quasi sempre non erano iperlipemie fam<strong>il</strong>iari,<br />

ma <strong>il</strong> risultato di cattive abitud<strong>in</strong>i alimentari.<br />

E, anche <strong>in</strong> questo studio, dislipidemia,<br />

obesità, ipertensione spesso erano<br />

associate.<br />

Quanto alla scarsa attività fisica e/o alla<br />

vita stressante (pensiamo ai bamb<strong>in</strong>i giapponesi<br />

obbligati dai genitori a studiare <strong>in</strong><br />

maniera eccessiva) erano sempre presenti,

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