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Le dislipidemie in MTC - Scuola di Agopuntura Tradizionale

Le dislipidemie in MTC - Scuola di Agopuntura Tradizionale

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SCUOLA DI AGOPUNTURA<br />

TRADIZIONALE DELLA CITTÀ DI<br />

FIRENZE<br />

Direttore Dott. Franco Cracolici<br />

Tesi <strong>di</strong> Specializzazione<br />

LE DISLIPIDEMIE IN <strong>MTC</strong>: TRATTAMENTO DI UN<br />

CASO DI IPERCOLESTEROLEMIA<br />

Dott. Giovanni Rosario Candela<br />

Relatore: Dott.ssa Sonia Baccetti


LE DISLIPIDEMIE NELLA MEDICINA OCCIDENTALE<br />

INTRODUZIONE<br />

Nel mondo occidentale oltre la metà delle arteriopatie può essere attribuito ad<br />

alterazione del metabolismo dei lipi<strong>di</strong> e delle lipoprote<strong>in</strong>e plasmatiche.<br />

<strong>Le</strong> <strong><strong>di</strong>slipidemie</strong> possono essere causate da aumento del Colesterolo, dei<br />

Trigliceri<strong>di</strong> o <strong>di</strong> entrambi. Altre con<strong>di</strong>zioni patologiche possono essere alla base<br />

<strong>di</strong> questo <strong>di</strong>sord<strong>in</strong>e metabolico, come il <strong>di</strong>abete, il consumo <strong>di</strong> etanolo, i<br />

contraccettivi orali, nefro- ed epatopatie, l’ipotiroi<strong>di</strong>smo, l’obesità.<br />

<strong>Le</strong> <strong><strong>di</strong>slipidemie</strong> possono derivare da una s<strong>in</strong>tesi accelerata o da una ritardata<br />

degradazione delle lipoprote<strong>in</strong>e vettrici del Colesterolo e dei Trigliceri<strong>di</strong> nel<br />

plasma. La loro importanza cl<strong>in</strong>ica deriva dal fatto che possono determ<strong>in</strong>are due<br />

patologie gravi e pericolose per la vita: l’aterosclerosi, con tutte le ben note<br />

conseguenze vascolari poli<strong>di</strong>strettuali e la pancreatite.<br />

La riduzione dei livelli plasmatici, pertanto, riduce il rischio <strong>di</strong> <strong>in</strong>farto del<br />

miocar<strong>di</strong>o.<br />

Come esami standard si misurano il Colesterolo totale, la frazione HDL, ed i<br />

Trigliceri<strong>di</strong>. <strong>Le</strong> LDL possono essere calcolate utilizzando la formula:<br />

LDL=C.tot.-HDL-TG/5, ma può essere usata solo se i Trigliceri<strong>di</strong> sono


- <strong>di</strong>sturbi <strong>di</strong> un s<strong>in</strong>golo gene che vengono trasmessi con meccanismi<br />

dom<strong>in</strong>anti o recessivi<br />

- <strong>di</strong>sturbi multifattoriali con modalità complessa <strong>di</strong> ere<strong>di</strong>tarietà e con<br />

molteplici geni varianti, che <strong>in</strong>teragendo con fattori ambientali<br />

determ<strong>in</strong>ano iperlipoprote<strong>in</strong>emia <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso grado all’<strong>in</strong>terno <strong>di</strong> membri<br />

della stessa famiglia.<br />

2


Ruolo delle lipoprote<strong>in</strong>e nel trasporto lipi<strong>di</strong>co<br />

<strong>Le</strong> lipoprote<strong>in</strong>e sono particelle globulari <strong>di</strong> alto peso molecolare e trasportano<br />

soprattutto lipi<strong>di</strong> non polari: Trigliceri<strong>di</strong> ed esteri <strong>di</strong> Colesterolo. Fig. 1B<br />

Una particella lipoproteica contiene un nucleo non polare <strong>in</strong> cui sono stipate, per<br />

formare una goccia lipi<strong>di</strong>ca, numerose molecole <strong>di</strong> lipi<strong>di</strong> idrofobici. Questo<br />

nucleo idrofobico contiene Trigliceri<strong>di</strong> ed esteri <strong>di</strong> Colesterolo <strong>in</strong> proporzioni<br />

variabili. Intorno al nucleo c’è un rivestimento superficiale esterno, polare,<br />

costituito <strong>di</strong> forfoslipi<strong>di</strong>, che stabilizza la particella lipoproteica <strong>in</strong> modo che<br />

possa essere solubile nel plasma. Oltre ai fosfolipi<strong>di</strong> il rivestimento polare<br />

contiene piccole quantità <strong>di</strong> Colesterolo non esterificato. Ogni particella<br />

lipoproteica contiene <strong>in</strong>oltre anche prote<strong>in</strong>e specifiche (apoprote<strong>in</strong>e), situate alla<br />

superficie. <strong>Le</strong> apoprote<strong>in</strong>e si legano a specifici enzimi o prote<strong>in</strong>e <strong>di</strong> trasporto<br />

sulle membrane cellulari, trasportando le lipoprote<strong>in</strong>e alle loro se<strong>di</strong> metaboliche.<br />

Fig. 1A, Fig. 2<br />

I lipi<strong>di</strong> vengono trasportati seguendo due vie, la via esogena e la via endogena.<br />

Via esogena<br />

La maggior parte delle lipoprote<strong>in</strong>e è deputata al trasporto dei grassi <strong>in</strong>trodotti<br />

con la <strong>di</strong>eta e che ammontano giornalmente a circa 100g <strong>di</strong> Trigliceri<strong>di</strong> e 1g <strong>di</strong><br />

Colesterolo. Trigliceri<strong>di</strong> e Colesterolo alimentari sono <strong>in</strong>corporati nelle cellule<br />

epiteliali <strong>in</strong>test<strong>in</strong>ali <strong>in</strong> grosse particelle lipoproteiche, i chilomicroni. Questi<br />

3


vengono secreti nella l<strong>in</strong>fa <strong>in</strong>test<strong>in</strong>ale e passano nella circolazione generale per<br />

poi arrivare nei capillari del tessuto a<strong>di</strong>poso e del muscolo scheletrico dove<br />

aderiscono ai siti <strong>di</strong> legame sulle pareti capillari. In questa sede i chilomicroni<br />

sono esposti all’azione dell’enzima lipoprote<strong>in</strong>lipasi. I chilomicroni, attraverso<br />

l’enzima lipasi, attivato dall’apoprote<strong>in</strong>a CII liberano aci<strong>di</strong> grassi liberi e<br />

monogliceri<strong>di</strong>. Gli aci<strong>di</strong> grassi entrano attraversando l’endotelio negli a<strong>di</strong>pociti o<br />

nelle cellule muscolari dove vengono ri-esterificati a Trigliceri<strong>di</strong>, o ossidati.<br />

Dopo essere stato rimosso il nucleo <strong>di</strong> Trigliceri<strong>di</strong> la parte restante dei<br />

chilomicroni viene liberata dall’endotelio capillare e rientra <strong>in</strong> circolo. Questa<br />

particella, impoverita <strong>di</strong> Trigliceri<strong>di</strong> e con prevalenza <strong>di</strong> esteri <strong>di</strong> Colesterolo<br />

viene chiamata “chilomicrone remnant”. <strong>Le</strong> sue apoprote<strong>in</strong>e sono state sostituite<br />

con apoprote<strong>in</strong>e plasmatiche (B48, E). I remnant raggiungono il fegato dove<br />

vengono captati, attraverso la me<strong>di</strong>azione dell’apoprote<strong>in</strong>a E, me<strong>di</strong>ante specifici<br />

recettori posti sulla superficie dell’epatocita. I remnant vengono <strong>in</strong>trodotti nella<br />

cellula e attraverso i lisosomi vengono degradati. Il risultato def<strong>in</strong>itivo del<br />

processo <strong>di</strong> trasporto dei chilomicroni è quello <strong>di</strong> fornire Trigliceri<strong>di</strong> alimentari<br />

al tessuto a<strong>di</strong>poso e il Colesterolo al fegato. Una parte <strong>di</strong> Colesterolo nel fegato<br />

viene convertita ad aci<strong>di</strong> biliari che vengono escreti nell’<strong>in</strong>test<strong>in</strong>o con la<br />

funzione <strong>di</strong> detergenti e per facilitare l’assorbimento <strong>di</strong> grassi alimentari. Una<br />

parte <strong>di</strong> Colesterolo è escreto nella bile senza essere trasformata i aci<strong>di</strong> biliari. Il<br />

fegato, <strong>in</strong>oltre, <strong>di</strong>stribuisce il Colesterolo agli altri tessuti per mezzo <strong>di</strong> una via<br />

metabolica endogena.<br />

4


Via endogena<br />

La s<strong>in</strong>tesi dei Trigliceri<strong>di</strong> a livello epatico aumenta quando la <strong>di</strong>eta contiene un<br />

eccesso <strong>di</strong> carboidrati. Il fegato trasforma i carboidrati <strong>in</strong> aci<strong>di</strong> grassi, esterifica<br />

gli aci<strong>di</strong> grassi con il glicerolo formando Trigliceri<strong>di</strong> e secerne Trigliceri<strong>di</strong> nella<br />

circolazione sanguigna situandoli nel nucleo delle lipoprote<strong>in</strong>e a bassissima<br />

densità (VLDL). Queste particelle sono relativamente grosse e trasportano da 5 a<br />

10 volte più Trigliceri<strong>di</strong> che esteri <strong>di</strong> Colesterolo; contengono, <strong>in</strong>oltre, un tipo <strong>di</strong><br />

apoprote<strong>in</strong>a, B100, <strong>di</strong>versa dalla apoprote<strong>in</strong>a B48, tipica dei chilomicroni.<br />

<strong>Le</strong> VLDL vengono trasportate ai capillari tissutali dove <strong>in</strong>teragiscono con la<br />

stessa lipoprote<strong>in</strong>lipasi che catabolizza i chilomicroni. Il nucleo <strong>di</strong> Trigliceri<strong>di</strong><br />

delle VLDL viene idrolizzato e gli aci<strong>di</strong> grassi vengono utilizzati per la s<strong>in</strong>tesi<br />

dei Trigliceri<strong>di</strong> nel tessuto a<strong>di</strong>poso. I remnant che si ottengono dall’azione delle<br />

lipoprote<strong>in</strong>lipasi sulle VLDL sono def<strong>in</strong>iti lipoprote<strong>in</strong>e a densità <strong>in</strong>terme<strong>di</strong>a<br />

(IDL). Di queste una parte viene catabolizzata dal fegato tramite il legame con<br />

recettori detti “recettori delle lipoprote<strong>in</strong>e a bassa densità” (LDL). <strong>Le</strong> IDL<br />

residue restano nel plasma e subiscono una ulteriore trasformazione <strong>in</strong> cui<br />

vengono rimossi tutti i residui dei Trigliceri<strong>di</strong>. Durante questa conversione<br />

vengono rimosse dalla particella tutte le apolipoprote<strong>in</strong>e, tranne la B100, col<br />

risultato che la particella da IDL <strong>di</strong>venta LDL, ricca <strong>di</strong> Colesterolo. Il nucleo <strong>di</strong><br />

una LDL è costituito pr<strong>in</strong>cipalmente da Colesterolo esterificato e il rivestimento<br />

superficiale è costituito da sola apoprote<strong>in</strong>a B100. Negli esseri umani, pertanto, i<br />

¾ del Colesterolo totale presente nel plasma, è costituito da LDL.<br />

5


Una funzione delle LDL è quella <strong>di</strong> fornire Colesterolo a vari tessuti, come la<br />

corteccia surrenalica, i l<strong>in</strong>fociti, il rene. Tutti possiedono recettori delle LDL<br />

localizzati sulla superficie cellulare. <strong>Le</strong> LDL che si legano a tali recettori sono<br />

captate per endocitosi e <strong>di</strong>gerite tramite lisosomi. Gli esteri <strong>di</strong> Colesterolo delle<br />

LDL sono idrolizzati da una esterasi colesterolica lisosomiale (lipasi acida) e il<br />

Colesterolo liberato viene utilizzato sia per la s<strong>in</strong>tesi delle membrane cellulari<br />

sia come precursore per la s<strong>in</strong>tesi <strong>di</strong> ormoni steroidei e come molecola <strong>di</strong><br />

regolazione che sopprime la s<strong>in</strong>tesi <strong>di</strong> nuovi recettori per LDL. Come i tessuti<br />

extraepatici anche il fegato è ricco <strong>di</strong> recettori per LDL; esso utilizza il<br />

Colesterolo-LDL per la s<strong>in</strong>tesi degli aci<strong>di</strong> biliari e per generare il Colesterolo<br />

libero secreto con la bile.<br />

Nell’uomo l’80% circa delle LDL viene rimosso dal plasma tramite la via<br />

metabolica dei recettori delle LDL. La quota restante viene elim<strong>in</strong>ata tramite un<br />

sistema <strong>di</strong> cellule “spazz<strong>in</strong>e” costituito da macrofagi del sistema reticolo-<br />

endoteliale.<br />

Questo sistema <strong>di</strong> cellule “spazz<strong>in</strong>e” funziona solamente quando le lipoprote<strong>in</strong>e<br />

raggiungono alte concentrazioni plasmatiche.<br />

A mano a mano che le membrane delle cellule parenchimali e spazz<strong>in</strong>e vengono<br />

r<strong>in</strong>novate e che le cellule muoiono e vengono r<strong>in</strong>novate, il Colesterolo non<br />

esterificato viene liberato nel plasma dove si lega <strong>in</strong>izialmente a lipoprote<strong>in</strong>e ad<br />

alta densità (HDL). Questo Colesterolo non esterificato viene <strong>in</strong> seguito<br />

comb<strong>in</strong>ato con un acido grasso tramite una reazione <strong>di</strong> esterificazione catalizzata<br />

6


da un enzima plasmatico, la lecit<strong>in</strong>-Colesterolo-aciltrasferasi (LCAT). Gli esteri<br />

<strong>di</strong> Colesterolo che si formano sulla superficie delle HDL vengono trasferiti sulle<br />

VLDL e <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e compaiono sulle LDL. Questo stabilisce un ciclo per cui le LDL<br />

forniscono il Colesterolo alle cellule extraepatiche, e il Colesterolo ritorna alle<br />

LDL dalle cellule extraepatiche attraverso le HDL. La maggior parte del<br />

Colesterolo liberato dai tessuti extraepatici viene trasportato al fegato per essere<br />

escreto nella bile.<br />

7


Ipercolesterolemia isolata<br />

Quadri <strong>di</strong>slipidemici<br />

Elevati livelli <strong>di</strong> Colesterolo a <strong>di</strong>giuno (>200 mg/dl) <strong>in</strong> presenza <strong>di</strong> livelli<br />

normali <strong>di</strong> Trigliceri<strong>di</strong>, sono quasi sempre associati a concentrazioni plasmatiche<br />

elevate <strong>di</strong> LDL. Raramente i soggetti con elevati livelli <strong>di</strong> Colesterolo HDL<br />

possono avere un aumento dei livelli plasmatici <strong>di</strong> Colesterolo totale. L’aumento<br />

<strong>di</strong> Colesterolo LDL può essere causato <strong>di</strong>fetti monogenici, da patologie<br />

poligeniche o può essere secondario ad altre con<strong>di</strong>zioni patologiche.<br />

Ipercolesterolemia familiare<br />

E’ dovuta a mutazione nel gene che co<strong>di</strong>fica per il recettore delle LDL. I livelli<br />

plasmatici <strong>di</strong> Colesterolo LDL sono elevati alla nascita e tali permangono per<br />

tutta la vita. Nei soggetti adulti non trattati il Colesterolo varia da 250 a 500<br />

mg/dl. I livelli plasmatici <strong>di</strong> Trigliceri<strong>di</strong> sono normali e i livelli <strong>di</strong> Colesterolo<br />

HDL sono normali o ridotti. Gli uom<strong>in</strong>i soprattutto sono a rischio <strong>di</strong><br />

aterosclerosi accelerata e precoce coronaropatia. Frequenti gli xantomi tend<strong>in</strong>ei<br />

(tend<strong>in</strong>e <strong>di</strong> Achille ed estensori), gli xantomi tuberosi e gli xantelasmi.<br />

Deficit familiare <strong>di</strong> ApoB<br />

E’ una malattia a trasmissione autosomica dom<strong>in</strong>ante che altera la s<strong>in</strong>tesi e la<br />

funzione <strong>di</strong> ApoB100, riducendo l’aff<strong>in</strong>ità per il recettore delle LDL e il loro<br />

catabolismo. Causa una malattia simile all’ipercolesterolemia familiare.<br />

8


Ipercolesterolemia poligenica<br />

Rappresenta la maggior parte dei casi <strong>di</strong> ipercolesterolemia moderata (200 mg/dl.<br />

Un aumento isolato dei Trigliceri<strong>di</strong> nel plasma <strong>in</strong><strong>di</strong>ca che sono elevati i<br />

chilomicroni e/o le lipoprote<strong>in</strong>e a bassa densità (VLDL). Di solito il plasma è<br />

limpido quando i Trigliceri<strong>di</strong> sono


contraccettivi orali, ipotiroi<strong>di</strong>smo. Data la precocità <strong>di</strong> comparsa<br />

dell’aterosclerosi <strong>in</strong> questi pazienti è necessario controllare decisamente tutti i<br />

fattori che possono aggravare la con<strong>di</strong>zione. L’assunzione <strong>di</strong> grassi saturi deve<br />

essere m<strong>in</strong>ima.<br />

Deficit familiare <strong>di</strong> lipoprote<strong>in</strong>lipasi<br />

E’ una rara malattia autosomica recessiva che causa l’assenza o il deficit <strong>di</strong><br />

lipoprote<strong>in</strong>lipasi, che a sua volta rallenta il metabolismo dei chilomicroni.<br />

L’aumento dei chilomicroni causa ricorrenti episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> pancreatite che possono<br />

com<strong>in</strong>ciare nell’<strong>in</strong>fanzia. Sono presenti xantomi eruttivi sulle natiche, al tronco e<br />

alle estremità. Il plasma è lattig<strong>in</strong>oso. Non si osserva accelerazione<br />

dell’aterosclerosi.<br />

Deficit familiare <strong>di</strong> apoCII<br />

In questa malattia autosomica recessiva, a causa dell’assenza dell’apoprote<strong>in</strong>a<br />

CII, si osserva un accumulo <strong>di</strong> Chilomicroni e Trigliceri<strong>di</strong>, con manifestazioni<br />

simili a quelle causate dal deficit <strong>di</strong> lipoprote<strong>in</strong>lipasi. La <strong>di</strong>agnosi si basa sulla<br />

<strong>di</strong>mostrazione dell’assenza della apoprote<strong>in</strong>a CII all’elettroforesi proteica.<br />

Ipercolesterolemia e ipetrigliceridemia<br />

L’aumento sia dei Trigliceri<strong>di</strong> che del Colesterolo è causato dall’aumento delle<br />

VLDL e delle LDL o delle particelle residue delle VLDL.<br />

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Iperlipidemia familiare comb<strong>in</strong>ata<br />

E’ una malattia rara <strong>in</strong> cui si possono osservare sia ipercolesterolemia, che<br />

ipertrigliceridemia o ambedue. L’aterosclerosi è precoce. In tutti i pazienti è<br />

opportuno ridurre l’apporto alimentare <strong>di</strong> grassi e Colesterolo, abolire l’alcool e<br />

l’assunzione <strong>di</strong> contraccettivi orali.<br />

Disbetalipoprote<strong>in</strong>emia<br />

E’ una malattia omozigotica. Si osserva l’aumento sia <strong>di</strong> Colesterolo che<br />

Trigliceri<strong>di</strong>, <strong>in</strong> seguito all’accumulo <strong>di</strong> VLDL e chilomicroni. E’ presente una<br />

grave forma <strong>di</strong> aterosclerosi che <strong>in</strong>teressa le coronarie, le caroti<strong>di</strong> <strong>in</strong>terne, l’aorta<br />

addom<strong>in</strong>ale, già <strong>in</strong> giovane età. Caratteristici sono gli xantomi cutanei.<br />

11


Diagnosi e terapia delle iperlipoprote<strong>in</strong>emie<br />

Il riscontro <strong>di</strong> un aumento, a <strong>di</strong>giuno, della concentrazione dei Trigliceri<strong>di</strong> o<br />

Colesterolo nel plasma, viene def<strong>in</strong>ita iperlipidemia.<br />

Il valore <strong>di</strong> Colesterolo plasmatico rappresenta la Colesterolemia Totale<br />

comprendente sia gli esteri <strong>di</strong> Colesterolo che il Colesterolo non esterificato. I<br />

livelli plasmatici del Colesterolo e dei Trigliceri<strong>di</strong> forniscono <strong>in</strong>formazioni sulla<br />

natura della particella lipoproteica aumentata. Un aumento isolato dei<br />

Trigliceri<strong>di</strong> plasmatici <strong>in</strong><strong>di</strong>ca un aumento della concentrazione dei chilomicroni<br />

o delle VLDL, mentre un aumento isolato del Colesterolo plasmatico quasi<br />

sempre <strong>in</strong><strong>di</strong>ca un aumento delle LDL. Frequentemente sono aumentati sia il<br />

Colesterolo che i Trigliceri<strong>di</strong>. Questa duplice anomalia può essere prodotta da<br />

un importante aumento dei chilomicroni o delle VLDL e <strong>in</strong> questo caso il<br />

rapporto TG/C nel plasma è solitamente >5/1. In alternativa può esserci un<br />

aumento <strong>di</strong> VLDL e LDL nel qual caso il rapporto Trigliceri<strong>di</strong>/Colesterolo è<br />

solitamente


Il limite superiore è posto al 90°-95° percentile, cioè al 5-10% dei valori trovati<br />

nei controlli. Nonostante ciò l’analisi dei livelli lipi<strong>di</strong>ci nel sangue, anche se<br />

normali <strong>in</strong> senso statistico, non esprime necessariamente uno stato <strong>di</strong> salute.<br />

Come regola generale si parla <strong>di</strong> iperlipoprote<strong>in</strong>emia quando il Colesterolo<br />

plasmatico è >200mg/dl o i Trigliceri<strong>di</strong> sono >200mg/dl. <strong>Le</strong> varie comb<strong>in</strong>azioni<br />

<strong>di</strong> aumento <strong>di</strong> lipoprote<strong>in</strong>e che compaiono negli stati <strong>di</strong> malattia sono state<br />

<strong>di</strong>vise <strong>in</strong> 6 tipi o modelli.<br />

<strong>Le</strong> iperlipoprote<strong>in</strong>emie possono essere determ<strong>in</strong>ate da malattie geneticamente<br />

<strong>di</strong>fferenti; d’altro canto alcune malattie genetiche possono produrre più tipi <strong>di</strong><br />

iperlipoprote<strong>in</strong>emie.<br />

L’iperlipoprote<strong>in</strong>emia può essere, <strong>in</strong>oltre, la conseguenza secondaria <strong>di</strong> un’altra<br />

malattia metabolica, perciò il tipo <strong>di</strong> iperlipoprote<strong>in</strong>emia deve essere considerato<br />

come un’annotazione per descrivere un anormale quadro lipoproteico nel plasma<br />

e non la def<strong>in</strong>izione <strong>di</strong> una specifica malattia.<br />

Di solito è sufficiente il semplice dosaggio dei lipi<strong>di</strong> plasmatici, <strong>in</strong>sieme al<br />

quadro cl<strong>in</strong>ico, per poter classificare il tipo <strong>di</strong> anomalia lipoproteica presente. In<br />

altri casi può essere utile eseguire una valutazione elettroforetica del plasma su<br />

gel <strong>di</strong> agarosio quando si sospetta un aumento delle particelle remnant, o una<br />

chilomicronemia. Quando il Colesterolo è >240mg/dl devono essere misurati i<br />

livelli <strong>di</strong> HDL <strong>in</strong> quanto bassi livelli <strong>di</strong> questa lipoprote<strong>in</strong>a sono statisticamente<br />

associati ad un aumentato rischio <strong>di</strong> <strong>in</strong>farto del miocar<strong>di</strong>o.<br />

14


L’approccio terapeutico delle iperlipoprote<strong>in</strong>emie si articola essenzialmente su<br />

tre punti:<br />

- la <strong>di</strong>eta: i soggetti <strong>in</strong> soprappeso dovrebbero seguire un regime <strong>di</strong>etetico<br />

atto a ridurre il peso corporeo. Virtualmente tutti i pazienti con<br />

iperlipoprote<strong>in</strong>emia, sia primaria che secondaria, possono essere trattati<br />

con la sola <strong>di</strong>eta, che sia povera <strong>di</strong> Colesterolo e grassi animali saturi e sia<br />

relativamente più ricca <strong>di</strong> oli vegetali pol<strong>in</strong>saturi, i quali riducono le<br />

concentrazioni plasmatiche <strong>di</strong> LDL.<br />

- controllare la patologia <strong>di</strong> base come il <strong>di</strong>abete mellito, l’alcolismo,<br />

l’ipotiroi<strong>di</strong>smo. I pazienti con iperlipoprote<strong>in</strong>emia devono essere<br />

<strong>in</strong>coraggiati a ridurre i fattori <strong>di</strong> rischio che pre<strong>di</strong>spongono<br />

all’aterosclerosi. Questi comprendono l’<strong>in</strong>terruzione del fumo, il<br />

trattamento dell’ipertensione, un programma regolare per l’attività fisica,<br />

e il controllo della glicemia nei soggetti <strong>di</strong>abetici.<br />

- uso <strong>di</strong> farmaci che riducono la concentrazione plasmatica <strong>di</strong> lipoprote<strong>in</strong>e,<br />

sia <strong>di</strong>m<strong>in</strong>uendo la loro produzione sia aumentando la loro elim<strong>in</strong>azione<br />

dal plasma.<br />

Poiché la <strong>di</strong>slipidemia, probabilmente, dovrà essere trattata per tutta la vita del<br />

paziente, è necessario valutare anche i costi <strong>di</strong> tipo biologico e sociale del<br />

trattamento. Dal punto <strong>di</strong> vista biologico gli ipolipemizzanti mostrano effetti<br />

15


collaterali anche potenzialmente pericolosi. I fibrati possono provocare rash<br />

cutanei, astenia, <strong>di</strong>arrea, dolori muscolari. <strong>Le</strong> stat<strong>in</strong>e, molto usate negli ultimi<br />

anni, possono dare miopatie anche gravi. <strong>Le</strong> molecole più recenti, come la<br />

cerivastat<strong>in</strong>a, hanno creato complicanze tali da provocare la morte <strong>in</strong> alcuni<br />

pazienti e sono state ritirate dal mercato (ve<strong>di</strong> caso Lipobay).<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista sociale la terapia farmacologia rappresenta un costo notevole<br />

perché deve essere assunta quoti<strong>di</strong>anamente e cont<strong>in</strong>uativamente per un periodo<br />

<strong>in</strong>def<strong>in</strong>ito. Per il grande numero <strong>di</strong> pazienti da trattare e per la notevole rilevanza<br />

sociale della patologia, <strong>di</strong>venta economicamente molto oneroso per il Sistema<br />

Sanitario Nazionale trattare adeguatamente un grande numero <strong>di</strong> pazienti.<br />

16


LE DISLIPIDEMIE IN <strong>MTC</strong><br />

Dal punto <strong>di</strong> vista della <strong>MTC</strong> le <strong><strong>di</strong>slipidemie</strong> possono essere <strong>in</strong>quadrate <strong>in</strong> tre<br />

s<strong>in</strong>dromi (9):<br />

- stasi del Qi <strong>di</strong> Fegato che genera fuoco che va verso l’alto<br />

- deficit <strong>di</strong> y<strong>in</strong> <strong>di</strong> Rene-Fegato ed eccesso <strong>di</strong> yang del Fegato<br />

- deficit <strong>di</strong> Milza ed accumulo <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà-tan<br />

<strong>Le</strong> prime due s<strong>in</strong>dromi producono fuoco-yang e la terza provoca accumulo <strong>di</strong><br />

umi<strong>di</strong>tà, pertanto le <strong><strong>di</strong>slipidemie</strong> possono essere considerate come una patologia<br />

da calore-umi<strong>di</strong>tà.<br />

Stasi del Qi <strong>di</strong> Fegato che genera fuoco che va verso l’alto<br />

La caratteristica del Fegato (legno, passaggio dallo y<strong>in</strong> allo yang) è legata alla<br />

“messa <strong>in</strong> movimento” e qu<strong>in</strong><strong>di</strong> assicura la libera circolazione del Qi <strong>in</strong> tutto<br />

l’organismo. Si tratta <strong>di</strong> rimuovere gli ostacoli, <strong>di</strong> rilassare, <strong>di</strong> far fluire. Ogni<br />

organo imprime al Qi il suo movimento: il Fegato <strong>in</strong>nalza e <strong>di</strong>stribuisce <strong>in</strong> tutte<br />

le <strong>di</strong>rezioni. Poiché secondo la tra<strong>di</strong>zione il Fegato “fa fiorire” (la primavera, il<br />

legno!), tutto ciò che deprime, rallenta, comprime, ristagna, ostacola la funzione<br />

del Fegato <strong>di</strong> permettere il libero fluire del Qi.<br />

Il ruolo equilibrante del Fegato si manifesta su vari livelli (s<strong>in</strong>tomatologia):<br />

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-psichico (irritabilità, collera, collera repressa, risentimento)<br />

-<strong>di</strong>gestivo (gastralgia, reflusso, nausea)<br />

-circolatorio (<strong>in</strong>teressamento <strong>di</strong> Qi-xue)<br />

Si possono pertanto osservare due con<strong>di</strong>zioni:<br />

- stasi del Qi del Fegato che può manifestarsi con s<strong>in</strong>tomatologia<br />

depressivo-paranoica e tendenza al pianto<br />

- iperattività dello yang (o del fuoco <strong>di</strong> Fegato) che si accompagna a<br />

collera, cefalea, <strong>in</strong>sonnia, iperonirismo con <strong>in</strong>cubi, capogiri/vertig<strong>in</strong>i.<br />

La stasi del Qi <strong>di</strong> Fegato è un quadro cl<strong>in</strong>ico estremamente <strong>di</strong>ffuso nel mondo<br />

occidentale come conseguenza dello stress psico-fisico a cui si è sottoposti nella<br />

società post-<strong>in</strong>dustriale ed è legato allo stile <strong>di</strong> vita e alle tipologie <strong>di</strong> lavoro. Può<br />

pertanto accadere che una alterazione della funzione fisiologica del Fegato si<br />

accompagni a manifestazioni psichiche, ma anche che atteggiamenti mentali<br />

alterati provoch<strong>in</strong>o ostacolo alla libera funzionalità del Fegato. D’altra parte<br />

anche nella nostra cultura un soggetto collerico, irritabile, viene def<strong>in</strong>ito<br />

“bilioso” che “si rode il Fegato”.<br />

La collera patologica non è solo quella manifesta, evidente, ma comprende<br />

anche quegli stati <strong>di</strong> irritazione e frustrazione cronica che derivano da<br />

risentimento, rancori, situazioni irrisolte <strong>di</strong> tipo personale, familiare, lavorativo e<br />

che purtroppo perdurano da tempo. Mentre lo scatto <strong>di</strong> collera provoca, come<br />

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c’è da aspettarsi, una s<strong>in</strong>tomatologia <strong>di</strong> tipo acuto (volto arrossato,<br />

vertig<strong>in</strong>i/sbandamenti, cefalea, ipertensione acuta), la collera repressa e le<br />

frustrazioni agiscono facendo ristagnare il Qi e ciò si evidenzia con senso <strong>di</strong><br />

oppressione e <strong>di</strong> peso ipocondriale e toracico, nodo alla gola o retrosternale,<br />

irritabilità cronica-<strong>in</strong>sod<strong>di</strong>sfazione.<br />

La funzione <strong>di</strong>gestiva è collegata al Fegato attraverso la legge dei 5 movimenti<br />

(il <strong>Le</strong>gno <strong>in</strong>ibisce la Terra) e attraverso la produzione <strong>di</strong> bile, determ<strong>in</strong>ante per la<br />

funzione <strong>di</strong>gestiva. Inoltre attraverso i punti LV-13 Zhangmen e CV-10 Xiawan<br />

il Fegato si collega al Jiao Me<strong>di</strong>o, alla Milza e allo Stomaco. Quando la stasi <strong>di</strong><br />

Qi <strong>di</strong> Fegato <strong>in</strong>vade la Terra <strong>in</strong>teresserà anche la funzione <strong>di</strong>gestiva e <strong>di</strong><br />

trasformazione.<br />

Una volta <strong>in</strong>teressata la funzione <strong>di</strong>gestiva si osserveranno nausea, eruttazioni,<br />

reflusso, vomito e <strong>di</strong>spepsia. <strong>Le</strong> funzioni <strong>di</strong> risalita <strong>di</strong> Milza e Stomaco risultano<br />

compromesse e si osserverà <strong>di</strong>arrea e <strong>di</strong>stensione addom<strong>in</strong>ale. A questi s<strong>in</strong>tomi<br />

si potranno aggiungere anche ittero, coliche biliari, gusto amaro.<br />

L’ostruzione della circolazione del sangue potrà dare sensazione <strong>di</strong> oppressione<br />

toracica, dolore puntorio toracico, <strong>di</strong>smenorrea e masse addom<strong>in</strong>ali palpabili per<br />

<strong>in</strong>teressamento del RenMai, ChongMai e dell’utero attraverso i punti CV-2<br />

Qugu CV-3 Zhongji e CV-4 Guanyuan che vengono toccati dal meri<strong>di</strong>ano del<br />

Fegato nella sua risalita verso il torace.<br />

La L<strong>in</strong>gua può essere <strong>di</strong> colore normale ma anche lievemente arrossata ai<br />

marg<strong>in</strong>i, il Polso è a fil <strong>di</strong> ferro soprattutto nel lato s<strong>in</strong>istro.<br />

19


Terapia<br />

Il meri<strong>di</strong>ano del Fegato nasce all’alluce, posteriormente all’unghia, nella zona<br />

dei “tre peli”; percorre la faccia dorsale del piede, giunge nella depressione<br />

situata davanti al malleolo <strong>in</strong>terno (LV-4 Zhongfeng); sale lungo la faccia<br />

<strong>in</strong>terna della gamba e raggiunge l’estremità <strong>in</strong>terna della piega del g<strong>in</strong>occhio,<br />

sale lungo la faccia me<strong>di</strong>ale della coscia, raggiunge il pube, scorre <strong>in</strong>torno ai<br />

genitali, passa per i punti VC-2 Qugu, VC-3 Zhongji, VC-4 Guanyuan, qu<strong>in</strong><strong>di</strong><br />

raggiunge l’estremità libera della 11° costa (LV-13 Zhangmen) e tocca il punto<br />

LV-14 Qimen, sotto il capezzolo. Da qui penetra <strong>in</strong> profon<strong>di</strong>tà, prende rapporti<br />

col Fegato e la vescica biliare, attraversa il <strong>di</strong>aframma, sale lungo il collo, arriva<br />

agli occhi, e term<strong>in</strong>a al punto VG-20 Baihui. Un ramo parte dal Fegato e<br />

attraversando il <strong>di</strong>aframma entra nei polmoni dove si unisce al meri<strong>di</strong>ano del<br />

Polmone.<br />

Nel caso della stasi del Fegato bisognerà <strong>in</strong>nanzitutto osservare gli ipocondri del<br />

paziente: se ci sono capillari andranno fatti sangu<strong>in</strong>are.<br />

Punti:<br />

LI-4 Hegu: punto yuan, <strong>di</strong>sperde il vento, tonifica il Qi<br />

LI-11 Quchi: espelle il vento, purifica il calore<br />

LV-3 Taichong: punto yuan, regola Fegato e Vescicola Biliare, regola e<br />

raffredda il sangue, sottomette lo yang epatico<br />

GB-34 Yangl<strong>in</strong>gquan: elim<strong>in</strong>a vento, calore, tonifica e regola Milza, Rene,<br />

Fegato, Vescicola Biliare<br />

20


LV-14 Qimen: drena il Fegato, armonizza il Qi, vivifica il sangue, tonifica la<br />

Milza<br />

LV-8 Ququan: punto He del meri<strong>di</strong>ano, regolarizza il Qi e il sangue, elim<strong>in</strong>a il<br />

calore, <strong>di</strong>ssipa l’umi<strong>di</strong>tà<br />

LV-10 Zuwuli: purifica ed elim<strong>in</strong>a l’umi<strong>di</strong>tà-calore dal riscaldatore <strong>in</strong>feriore<br />

Farmacoterapia:<br />

Ban Xia Hou Po Tang o decotto <strong>di</strong> P<strong>in</strong>ella e Magnolia: rimuove la stasi del Qi,<br />

lo mobilizza e <strong>di</strong>sperde le masse. Tratta le mucosità che possono manifestarsi<br />

dal blocco del Qi.<br />

Deficit <strong>di</strong> y<strong>in</strong> <strong>di</strong> Rene-Fegato ed eccesso <strong>di</strong> yang del Fegato<br />

L’acqua (y<strong>in</strong>) produce il legno che a sua volta produce il fuoco (yang). La<br />

trasformazione dell’acqua <strong>in</strong> fuoco avviene attraverso il legno che rappresenta<br />

nel ciclo y<strong>in</strong>-yang il movimento <strong>di</strong> passaggio dallo y<strong>in</strong> allo yang e qu<strong>in</strong><strong>di</strong> il<br />

fenomeno <strong>di</strong> esteriorizzazione, attivazione, mobilizzazione, d<strong>in</strong>amizzazione<br />

dello y<strong>in</strong>.<br />

Rene e Fegato hanno ra<strong>di</strong>ci comuni: il Rene conserva il J<strong>in</strong>g e il Fegato conserva<br />

il sangue; il sangue, prodotto dal midollo, controllato dal Rene, è immagazz<strong>in</strong>ato<br />

nel Fegato; il J<strong>in</strong>g conservato nel Rene è nutrito anche dal sangue la cui libera<br />

circolazione è garantita dal Fegato. Lo y<strong>in</strong> del Rene nutre lo y<strong>in</strong> del Fegato: il<br />

21


deficit dello y<strong>in</strong> renale si ripercuote costantemente sullo y<strong>in</strong> <strong>di</strong> Fegato che,<br />

<strong>di</strong>ventando <strong>in</strong>sufficiente, provoca la liberazione dello yang epatico.<br />

Il quadro cl<strong>in</strong>ico è una s<strong>in</strong>tesi dei s<strong>in</strong>tomi da deficit <strong>di</strong> y<strong>in</strong> <strong>di</strong> Rene e Fegato ed<br />

eccesso <strong>di</strong> yang <strong>di</strong> Fegato. Il deficit <strong>di</strong> y<strong>in</strong> del Fegato si manifesta con segni <strong>di</strong><br />

deficit <strong>di</strong> sangue: colorito pallido, oligo-amenorrea, <strong>di</strong>sturbi <strong>di</strong> memoria-<br />

concentrazione. Lo yang che risale <strong>in</strong> alto determ<strong>in</strong>a emicrania,<br />

capogiri/vertig<strong>in</strong>i, acufeni, vista offuscata, ma anche viso rosso ai pomelli,<br />

<strong>in</strong>sonnia, bocca e gola secca; il Rene <strong>in</strong> vuoto determ<strong>in</strong>a lombalgia e debolezza<br />

lombare, sterilità, impotenza, polluzioni notturne. La L<strong>in</strong>gua può essere rossa,<br />

spellata, con fissurazioni, il Polso galleggiante-vuoto.<br />

Poiché i s<strong>in</strong>tomi legati all’eccesso <strong>di</strong> yang <strong>di</strong> Fegato <strong>di</strong>pendono da un deficit <strong>di</strong><br />

y<strong>in</strong> <strong>di</strong> Fegato e Rene, <strong>in</strong> terapia bisognerà considerare anche la tonificazione<br />

dello y<strong>in</strong> renale oltre a quello epatico.<br />

Terapia<br />

GB-20 Fengchi: elim<strong>in</strong>a il vento, purifica il calore<br />

LV-3 Taichong: punto yuan, regola Fegato e Vescicola Biliare, regola e<br />

raffredda il sangue, sottomette lo yang epatico<br />

BL-18 Ganshu: shu del Fegato, tonifica Fegato e Vescicola Biliare<br />

BL-23 Shenshu: shu del Rene, regola e tonifica il Rene<br />

SP-6 Sany<strong>in</strong>jiao: tonifica la Milza, <strong>di</strong>ssolve l’umi<strong>di</strong>tà, stimola la funzione del<br />

Fegato, tonifica i Reni<br />

KI-3 Taixi: tonifica Fegato e Rene<br />

22


GB-25 J<strong>in</strong>gmen: mu della Vescica Biliare, fa salire loY<strong>in</strong> verso il torace,<br />

favorisce la Vescica Biliare, trasforma l’umi<strong>di</strong>tà<br />

VC-4 Shenque: mu dell’<strong>in</strong>test<strong>in</strong>o tenue, nutre lo Y<strong>in</strong>, riempie il j<strong>in</strong>g, tonifica lo<br />

Yang<br />

KI-10 Y<strong>in</strong>gu: punto he, nutre Rene, purifica il calore<br />

LV-8 Ququan: punto he, armonizza Qi e sangue, vivifica il sangue, purifica il<br />

calore, drena l’umi<strong>di</strong>tà<br />

Farmacoterapia:<br />

Qi Ju Di Huang Wan o pillola dei 6 sapori con Rehmannia, Lycium e<br />

Crisanthemum: tonifica lo Y<strong>in</strong> renale, nutre il Fegato, tonifica la vista<br />

Liu Wei Di Huang Wan o decotto delle 6 erbe gialle: nutre lo Y<strong>in</strong>, umi<strong>di</strong>fica la<br />

secchezza, r<strong>in</strong>vigorisce Fegato e Rene, riduce il tasso del Colesterolo,<br />

arricchisce il sangue e sostiene il j<strong>in</strong>g. (1)<br />

Deficit <strong>di</strong> Milza e accumulo <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà-Tan<br />

“La Milza appartiene al movimento Terra. Essa nutre l’<strong>in</strong>tero organismo, come<br />

la Terra dona la nascita alle mille cose e ai mille esseri” So wen cap. 29<br />

“Gli alimenti arrivano allo Stomaco, la parte pura passa alla Milza per essere<br />

veicolata verso il Polmone” So wen cap. 21<br />

“La Milza aiuta lo Stomaco a veicolare le sostanze liquide” So wen cap. 15<br />

La Milza è deputata alla nutrizione dell’<strong>in</strong>tero organismo. Il suo compito è<br />

quello <strong>di</strong> “trasformare e trasportare” le essenze degli alimenti <strong>in</strong> tutto il corpo<br />

23


per assicurare il trofismo <strong>di</strong> tutti i tessuti. Da ciò si ev<strong>in</strong>ce che il J<strong>in</strong>g congenito è<br />

<strong>in</strong> relazione col Rene, il J<strong>in</strong>g acquisito è relazione con la Milza.<br />

Compito della Milza è quello <strong>di</strong> <strong>di</strong>stillare i liqui<strong>di</strong> dagli alimenti e <strong>di</strong>stribuirli,<br />

<strong>in</strong>sieme a Polmone e Rene, all’<strong>in</strong>tero organismo. Come conseguenza la Milza<br />

mantiene l’organismo ad un costante tasso <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà. Se tale funzione viene<br />

compromessa compariranno ristagni <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong>/umi<strong>di</strong>tà e qu<strong>in</strong><strong>di</strong> produzione <strong>di</strong><br />

catarri/tan.<br />

<strong>Le</strong> trasformazioni operate dalla Milza sono necessarie per mo<strong>di</strong>ficare le essenze<br />

alimentari e renderle adatte al trofismo dell’<strong>in</strong>tero organismo. <strong>Le</strong> essenze<br />

vengono trasformate e <strong>in</strong>viate al Riscaldatore Superiore Shang Jiao dove<br />

vengono utilizzate per la formazione dell’energia pettorale ZongQi (derivante<br />

dall’<strong>in</strong>terazione della GuQi, energia alimentare <strong>in</strong>viata dalla Milza con l’aria dei<br />

Polmoni), dell’energia nutritiva RongQi (estratta dal cibo e dall’acqua, nutre<br />

l’<strong>in</strong>tero corpo) e per la produzione del sangue-Xue. Il Riscaldatore Me<strong>di</strong>o Zhong<br />

Jiao viene paragonato dai c<strong>in</strong>esi a una schiuma che bolle, proprio per<br />

sottol<strong>in</strong>eare la funzione <strong>di</strong> macerazione e scomposizione degli alimenti.<br />

Il So wen al cap. 18 recita “Lo Zhong Jiao raccoglie l’energia dai cereali,<br />

purifica gli alimenti, <strong>di</strong>stilla le sostanze liquide e trasforma tutto <strong>in</strong> qu<strong>in</strong>tessenza,<br />

porta le sostanze pure ai vasi polmonari per trasformarle <strong>in</strong> sangue”.<br />

Quando la Milza va <strong>in</strong>contro a deficit energetico il paziente presenterà aspetto<br />

emaciato, astenia fisica (l’astenia psichica è data dal vuoto <strong>di</strong> Rene, che regge i<br />

midolli), ma anche <strong>di</strong>stensione addom<strong>in</strong>ale, nausea, vomito, eruttazioni, dovuto<br />

24


soprattutto all’alterazione della progressione degli alimenti. Può esserci anche<br />

flatulenza, <strong>di</strong>arrea con alimenti non <strong>di</strong>geriti a causa della <strong>di</strong>fficile assimilazione.<br />

<strong>Le</strong> <strong>di</strong>fficoltà nel governo dei liqui<strong>di</strong> porteranno a ristagni <strong>di</strong> J<strong>in</strong>Ye e a<br />

produzione <strong>di</strong> catarri <strong>in</strong> più <strong>di</strong>stretti del corpo (mucosità bronchiale, edemi,<br />

pesantezza agli arti <strong>in</strong>feiori). Compito della Milza è quello <strong>di</strong> equilibrare gli<br />

aspetti y<strong>in</strong>-yang dell’alimentazione, cioè la forma e l’energia, che sono forniti<br />

entrambi dagli alimenti. Uno dei segni <strong>di</strong> patologia splenica è la per<strong>di</strong>ta della<br />

forma corporea, cioè obesità o magrezza eccessiva (anoressia).<br />

La L<strong>in</strong>gua può essere pallida, gonfia, bagnata, improntata ai marg<strong>in</strong>i; il Polso<br />

debole, lento, profondo.<br />

Terapia<br />

BL-20 Pishu: shu della Milza, mobilizza il Qi della Milza, <strong>di</strong>ssolve l’umi<strong>di</strong>tà,<br />

regola il sangue<br />

CV-12 Zhongwan: Mu dello Stomaco, regola lo Stomaco, tonifica il Qi <strong>di</strong>ssolve<br />

l’umi<strong>di</strong>tà, favorisce la <strong>di</strong>scesa dell’energia che circola controcorrente<br />

ST-36 Zusanli: regola e tonifica Stomaco e Milza, tonifica Qi e Sangue<br />

ST-40 Fenglong: punto Luo, porta la secchezza dello Stomaco alla Milza,<br />

<strong>di</strong>ssolve umi<strong>di</strong>tà e flegma, mobilizza il Qi <strong>di</strong> Milza e Stomaco, calma lo Shen,<br />

favorisce la <strong>di</strong>scesa dello yang<br />

SP-2 Dadu: punto <strong>di</strong> tonificazione, purifica ed elim<strong>in</strong>a l’umi<strong>di</strong>tà-calore<br />

SP-3 Taibai: armonizza Milza e Stomaco, purifica ed elim<strong>in</strong>a l’umi<strong>di</strong>tà-calore<br />

Farmacoterapia:<br />

25


Si Jun Zi Tang o decotto dei 4 nobili elementi: tonifica l’energia vitale e<br />

r<strong>in</strong>forza Milza e Stomaco<br />

Shen L<strong>in</strong>g Bai Zhu San o polvere <strong>di</strong> G<strong>in</strong>seng, Poria, e Atractylodes: tonifica<br />

l’energia, r<strong>in</strong>forza Milza e Stomaco, trasforma l’umi<strong>di</strong>tà dovuta a <strong>di</strong>fettoso<br />

funzionamento del Jiao Me<strong>di</strong>o<br />

Per la legge dei 5 movimenti il <strong>Le</strong>gno (Fegato) <strong>in</strong>ibisce la Terra (Milza),<br />

pertanto si deve accennare ai rapporti tra Fegato e Milza.<br />

Fegato e Vescica Biliare sono <strong>in</strong>timamente legati, anche anatomicamente, allo<br />

Stomaco e alla Milza; il loro corretto funzionamento permette una fisiologica<br />

conduzione dei processi <strong>di</strong>gestivi. Nella <strong>MTC</strong> esiste una strettissima<br />

correlazione tra Fegato-Milza per la <strong>di</strong>gestione dei cibi e la corretta<br />

<strong>di</strong>stribuzione dei liqui<strong>di</strong> corporei e per le loro specifiche funzioni sul sangue.<br />

Squilibri epatici si ripercuotono costantemente sulla Milza determ<strong>in</strong>ando blocchi<br />

sulla funzione <strong>di</strong>scendente dello Stomaco e su quella ascendente della Milza. La<br />

<strong>di</strong>retta conseguenza <strong>di</strong> ciò è un <strong>di</strong>fetto dell’assorbimento e della <strong>di</strong>stribuzione<br />

delle essenze alimentari. La <strong>di</strong>fettosa funzione splenica comporta un deficit del<br />

trofismo generale dell’organismo e qu<strong>in</strong><strong>di</strong> un deficit <strong>di</strong> sangue: la funzione <strong>di</strong><br />

produzione e controllo sul sangue viene meno. Il deficit <strong>di</strong> sangue si ripercuote<br />

sul Fegato, che come abbiamo visto, è deputato alla sua libera circolazione. Il<br />

ristagno <strong>di</strong> Qi e Sangue <strong>di</strong> Fegato si manifesta pertanto con irritabilità,<br />

depressione, pesantezza agli ipocondri; a ciò si accompagna anche <strong>di</strong>stensione<br />

26


addom<strong>in</strong>ale, astenia marcata, anoressia. Questo quadro viene def<strong>in</strong>ito <strong>in</strong> <strong>MTC</strong><br />

“ristagno del Qi <strong>di</strong> Fegato con deficit <strong>di</strong> Qi <strong>di</strong> Milza”.<br />

Una Milza debole, d’altronde, non produce e non controlla adeguatamente il<br />

sangue (non lo trattiene nei vasi), e ciò si manifesta con colorito pallido-<br />

giallastro, astenia, microemorragie, petecchie e, determ<strong>in</strong>ando un’<strong>in</strong>sufficienza<br />

<strong>di</strong> sangue <strong>di</strong> Fegato, provocherà oligo-amenorrea, capogiri, <strong>di</strong>sturbi visivi,<br />

deficit <strong>di</strong> memoria-concentrazione, cefalea da vuoto.<br />

La S<strong>in</strong>drome può essere causata anche da sentimenti patogeni: rabbia, collera<br />

repressa, depressione (Fegato); rimug<strong>in</strong>azione eccessiva, attività mentale<br />

eccessiva (stu<strong>di</strong>osi, <strong>in</strong>tellettuali, professionisti), eccessiva <strong>in</strong>troduzione <strong>di</strong><br />

alimenti dolci/fred<strong>di</strong>, permanenza <strong>in</strong> ambienti fred<strong>di</strong> e umi<strong>di</strong> (Milza); ma anche<br />

gli sforzi lavorativi eccessivi, la mancanza <strong>di</strong> un adeguato riposo, l’eccessiva<br />

attività sessuale porteranno al co<strong>in</strong>volgimento del Rene.<br />

Perciò, partendo da un organo, per la legge dei 5 movimenti, lo squilibrio<br />

porterà nel tempo danni anche <strong>in</strong> altri organi, rendendo la s<strong>in</strong>drome sempre più<br />

complessa.<br />

Altre terapie<br />

In letteratura sono riportati altri meto<strong>di</strong> per il trattamento delle <strong><strong>di</strong>slipidemie</strong>:<br />

-moxa sui punti VC-8 Shenque e E-36 Zusanli: riscaldano e tonificano lo yang<br />

renale, muovono i catarri, tonificano Milza e Stomaco; ma anche moxa sui punti<br />

27


E-36 Zusanli, SP-10 Xuehai, SP-6 Sany<strong>in</strong>jiao: tonificano Milza e Stomaco,<br />

muovono i catarri. (2)<br />

-Decotto Ipolipemizzante Composto (formato da Kun Bu “thallus lam<strong>in</strong>ariae”,<br />

Lu Dou “semen phaseoli”, Gou Qi Zi “fructus lycii”, Shan Zha “fructus<br />

crataegi”, Yi Yi Ren “semen coicis”) ha dato buoni risultati nella riduzione delle<br />

iperlipemie. (3)<br />

-Iniettopuntura <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>x Salviae Miltiorrhizae nei punti MC-6 Neiguan, E-36<br />

Zusanli, SP-6 Sany<strong>in</strong>jiao, LV-3 Taichong con buoni risultati terapeutici. (4)<br />

-impianto <strong>di</strong> catgut sugli agopunti E-36 Zusanli e gli Huatuojiaji a livello <strong>di</strong><br />

T10. (5)<br />

Un <strong>in</strong>teressante lavoro italiano sul trattamento delle <strong><strong>di</strong>slipidemie</strong> è quello del<br />

dott. Vito Mar<strong>in</strong>o, <strong>di</strong> Palermo. (8)<br />

I pazienti sono stati <strong>di</strong>visi <strong>in</strong> due gruppi a seconda della s<strong>in</strong>drome prevalente:<br />

- gruppo “tan-calore”: tosse con scarsa secrezione bronchiale, cefalea, vertig<strong>in</strong>i,<br />

palpitazione, <strong>in</strong>sonnia, l<strong>in</strong>gua gonfia con pat<strong>in</strong>a gialla vischiosa, polso scivoloso<br />

e rapido<br />

- gruppo “tan-umi<strong>di</strong>tà”: gonfiore addom<strong>in</strong>ale, oppressione toracica, <strong>in</strong>appetenza,<br />

tendenza alla <strong>di</strong>arrea, vertig<strong>in</strong>i, sensazione <strong>di</strong> testa pesante, sonnolenza,<br />

confusione mentale causata dalla stanchezza, tosse, cefalea gravativa, formicolio<br />

degli arti, obesità, <strong>di</strong>spepsia, l<strong>in</strong>gua gonfia con pat<strong>in</strong>a bianca vischiosa, polso<br />

scivoloso.<br />

28


Il punto pr<strong>in</strong>cipale è stato E-40 Fenglong, per tutti i pazienti; a questo punto<br />

sono stati aggiunti, a seconda della s<strong>in</strong>drome:<br />

E-36 Zusanli per il gruppo “tan-calore”<br />

SP-9 Y<strong>in</strong>l<strong>in</strong>gquan e SP-6 Sany<strong>in</strong>jiao per il gruppo “tan-umi<strong>di</strong>tà”.<br />

Nel 70% dei casi si è osservata una riduzione della iperlipemia da un m<strong>in</strong>imo del<br />

10% a più del 20% dei valori <strong>di</strong> partenza.<br />

Esistono anche altri lavori sperimentali sull’utilizzo <strong>di</strong> tecniche per il controllo e<br />

la riduzione della lipemia nell’animale da laboratorio (6-7)<br />

29


CASO CLINICO<br />

G. d’A. è un uomo <strong>di</strong> 43 anni, <strong>in</strong> buone con<strong>di</strong>zioni generali. E’ sposato ed ha<br />

due figli: è un marito attento ed un padre premuroso. Lavora come autista<br />

coord<strong>in</strong>atore <strong>in</strong> una postazione del 118; è preciso, si preoccupa <strong>di</strong> tutto e cerca <strong>di</strong><br />

far funzionare bene il lavoro. Si scontra però con la superficialità dei colleghi, si<br />

irrita per gli <strong>in</strong>evitabili problemi <strong>di</strong> lavoro, spesso è nervoso e risentito. In molte<br />

occasioni ha il viso rosso, capogiri che lo sp<strong>in</strong>gono a controllare <strong>di</strong> frequente la<br />

pressione arteriosa che è, come c’è da aspettarsi, tendenzialmente superiore alla<br />

norma; la notte spesso è tormentato da battiti prematuri che gli <strong>in</strong>terrompono il<br />

sonno (“sento il cuore che salta”). Ha iperonirismo con sogni agitati nei quali è<br />

spesso <strong>in</strong> lite con qualcuno, f<strong>in</strong>o ad arrivare alle mani o all’uso <strong>di</strong> armi. Alterna<br />

stispi a <strong>di</strong>arrea, non ha particolari problemi <strong>di</strong>gestivi, ma spesso negli ultimi<br />

tempi ha la bocca amara e bruciore <strong>di</strong> stomaco. Non raramente si è lamentato<br />

della cefalea, che è <strong>di</strong> tipo tensivo. Ha bisogno <strong>di</strong> muoversi molto, gli piace<br />

andare <strong>in</strong> bicicletta, “mi scarica” mi <strong>di</strong>ce spesso.<br />

Nella primavera dell’anno scorso era particolarmente “stressato“ e agitato;<br />

facilmente irritabile, si scontrava con i colleghi <strong>di</strong> lavoro. Improvvisamente è a<br />

casa per malattia: ha avuto una crisi vertig<strong>in</strong>osa. Torna a lavorare dopo alcuni<br />

giorni <strong>di</strong> riposo.<br />

Gli propongo perciò un trattamento <strong>di</strong> alcune sedute per affrontare i suoi<br />

problemi <strong>di</strong> ansia e stress e lui accetta. Gli esami ematici eseguiti pochi giorni<br />

30


prima mostrano ipercolesterolemia (332 mg/dl), aumento delle LDL (236mg/dl),<br />

con HDL >35mg/dl (69mg/dl); i Trigliceri<strong>di</strong> sono nella norma (134mg/dl).<br />

G.d’A. mi riferisce che da vari anni aveva il Colesterolo ematico fuori dai valori<br />

normali e che <strong>di</strong>ete <strong>di</strong> elim<strong>in</strong>azione dei grassi, protratte per vari mesi, e l’attività<br />

fisica, avevano dato risultati deludenti. Nell’anamnesi familiare si segnalano<br />

malattie car<strong>di</strong>ovascolari, il padre è stato sottoposto ad <strong>in</strong>tervento <strong>di</strong> angioplastica<br />

coronarica per <strong>in</strong>farto del miocar<strong>di</strong>o; alcune zie presentano ipercolesterolemia. Il<br />

car<strong>di</strong>ologo che lo controlla, considerata l’anamnesi familiare positiva per<br />

problemi vascolari e l’ipertensione arteriosa, decide <strong>di</strong> dargli una stat<strong>in</strong>a, che<br />

G.d’A. decide <strong>di</strong> non assumere, preferendo tentare la strada della <strong>MTC</strong>, prima <strong>di</strong><br />

essere costretto ad assumere, probabilmente per tutta la vita, una stat<strong>in</strong>a.<br />

All’esame obbiettivo si rileva costituzione me<strong>di</strong>a, <strong>in</strong> normopeso; il viso è<br />

arrossato, i polsi sono tesi, accelerati, un po’ vuoti alle ra<strong>di</strong>ci, talvolta si<br />

percepisce un battito prematuro. La P.A. è 140/100 mm/hg.<br />

La l<strong>in</strong>gua è sottile, arrossata alla punta e ai marg<strong>in</strong>i, tremolante; la pat<strong>in</strong>a è<br />

secca, <strong>di</strong> colore giallo sui riscaldatori me<strong>di</strong>o e <strong>in</strong>feriore. Ha cervicalgia modesta,<br />

tensione retronucale f<strong>in</strong>o alle spalle, dolori muscolari <strong>di</strong>ffusi.<br />

Discussione<br />

G.d’A. presenta una s<strong>in</strong>tomatologia <strong>di</strong> partenza da stasi del Qi <strong>di</strong> Fegato con<br />

liberazione dello yang: il temperamento impulsivo, l’irritabilità, fanno pensare<br />

31


al fegato turbato dal sentimento “collera”. La liberazione dello yang è evidente<br />

per il viso rosso, gli sbandamenti, i capogiri, l’ipertensione, che culm<strong>in</strong>ano nella<br />

crisi vertig<strong>in</strong>osa, quando si libera ad<strong>di</strong>rittura il vento. Il paziente stesso è<br />

“consapevole” della sua iperproduzione energetica vista la necessità che ha <strong>di</strong><br />

scaricarsi andando <strong>in</strong> bicicletta.<br />

Successivamente viene co<strong>in</strong>volto anche l’asse Milza-Stomaco con la comparsa<br />

<strong>di</strong> gastralgie, bruciori, nausea, feci molli. All’<strong>in</strong>terno <strong>di</strong> questo quadro, che <strong>in</strong>izia<br />

a farsi complesso, la <strong>di</strong>slipidemia, <strong>in</strong>tesa come accumulo <strong>di</strong> tan nel sangue, vede<br />

nelle s<strong>in</strong>dromi 1 e 3 precedentemente descritte una coerente spiegazione. Si può<br />

perciò def<strong>in</strong>ire come una <strong>di</strong>slipidemia da tan-calore.<br />

Terapia effettuata:<br />

G.d’A. è stato trattato con 10 sedute a cadenza bisettimanale.<br />

Nella prima seduta l’obbiettivo pr<strong>in</strong>cipale è stato quello <strong>di</strong> calmare il paziente,<br />

purificando il calore <strong>in</strong> eccesso, pertanto sono stati punti:<br />

LI-4 Hegu, LI-11 Quchi, LV-3 Taichong, GB-34 Yangl<strong>in</strong>gquan, LV-14 Qimen,<br />

LV-8 Ququan.<br />

Già dopo la prima seduta G.d’A. mi ha riferito <strong>di</strong> aver fatto dei microsonni e <strong>di</strong><br />

sentirsi molto rilassato. Da quella notte non ha più avuto sogni “aggressivi”,<br />

risvegliandosi al matt<strong>in</strong>o più riposato.<br />

Nelle sedute successive sono stati punti:<br />

32


BL-20 Pishu, CV-12 Zhongwan, ST-36 Zusanli, ST-40 Fenglong per cercare<br />

<strong>di</strong> elim<strong>in</strong>are l’umi<strong>di</strong>tà dal sangue. A tal riguardo bisogna citare la funzione<br />

importantissima <strong>di</strong> ST-40 fenglong: è il punto più efficace nello sciogliere i Tan,<br />

specialmente i Nei Tan, cioè i "catarri <strong>in</strong>terni", <strong>in</strong>visibili, che portano ad un<br />

aumento <strong>di</strong> densità del sangue.<br />

Nelle sedute successive sono stati usati anche:<br />

GB-20 Fengchi, GV-20 Baihui, SI-3 Houxi per calmare il vento e per la<br />

cervicalgia<br />

ST-44 Neit<strong>in</strong>g per la nausea e il bruciore <strong>di</strong> stomaco<br />

LV-8 Ququan punto acqua, calma il fegato<br />

SP-10 Xuehai, SP-6 Say<strong>in</strong>jiao tonificano il sangue e la Milza<br />

Nelle ultime sedute sono stati punti anche KI-3 Taixi (tonifica Fegato e Rene),<br />

KI-10 Y<strong>in</strong>gu (tonifica il Rene, purifica il calore), BL-23 Shenshu (shu del Rene),<br />

perché come già descritto, quando il Fegato va <strong>in</strong> eccesso spesso c’è <strong>di</strong>etro un<br />

Rene carente che va tonificato.<br />

Risultati<br />

La calma e il rilassamento sono comparsi già dalla prima seduta; nelle settimane<br />

successive il paziente si è sentito più <strong>di</strong>staccato nei confronti del lavoro e, pur<br />

cont<strong>in</strong>uando ad eseguirlo con scrupolo, ritiene che non meriti “rov<strong>in</strong>arsi il<br />

fegato” (parole sue!) preoccupandosi troppo. Dopo <strong>di</strong>eci sedute <strong>di</strong> agopuntura il<br />

paziente ha ripetuto gli esami ematochimici che hanno mostrato una netta<br />

33


iduzione sia della colesterolemia (173 mg/dl), che delle LDL (113mg/dl). <strong>Le</strong><br />

HDL, che rappresentano <strong>in</strong> maniera <strong>in</strong><strong>di</strong>retta il rischio car<strong>di</strong>ovascolare, si sono<br />

mantenute >35mg/dl (45mg/dl), cioè rischio car<strong>di</strong>ovascolare basso. La P.A. si è<br />

normalizzata, attestandosi su valori <strong>di</strong> 120/75 mm/hg.<br />

Il paziente è stato successivamente trattato con sedute ogni 2-3 settimane, ed è<br />

tutt’ora <strong>in</strong> trattamento <strong>di</strong> mantenimento anche se effettuato <strong>in</strong> modo <strong>di</strong>scont<strong>in</strong>uo.<br />

A <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> nove mesi (febbraio 2007) permane il significativo miglioramento<br />

della <strong>di</strong>slipidemia anche se i valori <strong>di</strong> Colesterolo tendono a risalire (253 mg/dl);<br />

le HDL permangono nella fascia <strong>di</strong> “basso rischio”.<br />

Dopo un anno dal trattamento (maggio 2007), la valutazione della<br />

colesterolemia totale mostra valori costanti, risultando <strong>di</strong> 251 mg/dl, e questo<br />

nonostante i trattamenti siano da considerare spora<strong>di</strong>ci. <strong>Le</strong> HDL risultano<br />

ad<strong>di</strong>rittura aumentate (61 mg/dl), <strong>di</strong>mostrando perciò una buona protezione dal<br />

rischio car<strong>di</strong>ovascolare.<br />

34


CONCLUSIONI<br />

Per quanto possa apparire strano alla cultura occidentale e quasi “magico” al<br />

nostro sapere me<strong>di</strong>co, la <strong>MTC</strong> fornisce <strong>in</strong>terpretazioni e risposte adeguate a<br />

molti dei problemi che affliggono l’uomo della civiltà tecnologica. Anzi proprio<br />

a quest’ultimo giovano queste terapie “alternative” <strong>in</strong> un momento storico <strong>in</strong> cui<br />

l’umanità sembra allontanarsi ancora <strong>di</strong> più dalla natura e dai ritmi universali.<br />

“L’uomo è fra il cielo e la terra”: è una massima taoista che racchiude il senso e<br />

l’essenza <strong>di</strong> tutta la cultura, e qu<strong>in</strong><strong>di</strong> anche la me<strong>di</strong>c<strong>in</strong>a, dell’oriente. Proprio<br />

perché come esseri umani siamo posti fra cielo e terra risentiamo delle energie<br />

che provengono dall’alto e dal basso. Il fatto che le conoscenze scientifiche<br />

abbiano dato una spiegazione ed un nome “scientifico” a molti dei fenomeni che<br />

ci accadono, non confuta m<strong>in</strong>imamente tanta conoscenza che ci proviene da<br />

millenni. Piuttosto, come membri della cultura occidentale, dovremmo essere<br />

<strong>in</strong>curiositi dalle geniali <strong>in</strong>tuizioni affermate nella notte dei tempi da uom<strong>in</strong>i<br />

molto lontani da noi, e che hanno fondato su tali <strong>in</strong>tuizioni una cultura, anche<br />

me<strong>di</strong>ca, capace <strong>di</strong> guidare e sostenere per millenni una <strong>in</strong>tera civiltà. Piuttosto<br />

che rigettare tout court quello che sembra assurdo o <strong>in</strong>spiegabile, bisognerebbe<br />

stu<strong>di</strong>are con occhio sereno e metodo scientifico proprio quei fenomeni che sono<br />

molto lontani da noi e che, pur <strong>in</strong>spiegabili, semplicemente accadono. Solo così,<br />

credo, ci sarà vera evoluzione ed <strong>in</strong>tegrazione del sapere dell’umanità.<br />

39


Da questo semplice lavoro emerge che una patologia tipica della nostra società,<br />

l’ipercolesterolemia, nonostante sia considerata dalla nostra me<strong>di</strong>c<strong>in</strong>a “solo” un<br />

problema enzimatico/molecolare, e che richiede altre molecole per essere curato,<br />

può essere trattato, e spesso risolto, usando meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> tipo non tra<strong>di</strong>zionale.<br />

Se consideriamo i costi <strong>di</strong> un trattamento è necessario <strong>di</strong>re che la <strong>MTC</strong> non ha<br />

effetti collaterali e qu<strong>in</strong><strong>di</strong> non è pericolosa per il paziente. L’effetto delle terapie,<br />

<strong>in</strong>oltre, non si limita solo alla correzione delle <strong><strong>di</strong>slipidemie</strong>, ma correggendo<br />

tutto lo squilibrio energetico migliora anche la s<strong>in</strong>tomatologia associata<br />

all’iperlipemia, compresi i s<strong>in</strong>tomi psichici che, come abbiamo visto, sono<br />

sempre considerati <strong>in</strong> <strong>MTC</strong>. I costi sociali sono limitati all’effettuazione <strong>di</strong><br />

sedute a cadenza dapprima bisettimanale e poi sempre più <strong>di</strong>radate,<br />

configurandosi così come una pura terapia <strong>di</strong> mantenimento. Si eviterebbe<br />

qu<strong>in</strong><strong>di</strong> <strong>in</strong> tanti casi l’assunzione cont<strong>in</strong>uativa e per un tempo <strong>in</strong>def<strong>in</strong>ito <strong>di</strong><br />

farmaci che sono comunque portatori <strong>di</strong> effetti collaterali <strong>in</strong>desiderati, se non<br />

ad<strong>di</strong>rittura pericolosi.<br />

Pertanto, considerando semplicemente l’uomo, e tutto ciò che gli appartiene, <strong>in</strong><br />

analogia con gli altri fenomeni che lo circondano, si può dare una <strong>di</strong>versa<br />

<strong>in</strong>terpretazione anche ai problemi <strong>di</strong>smetabolici ed agire opportunamente<br />

sfruttando proprio quei pr<strong>in</strong>cipi <strong>di</strong> analogia che consentono all’uomo <strong>di</strong> essere<br />

“tutto” con ciò che lo circonda.<br />

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La me<strong>di</strong>c<strong>in</strong>a energetica, e qu<strong>in</strong><strong>di</strong> anche la <strong>MTC</strong>, permettono all’uomo <strong>di</strong><br />

correggere e guarire molte patologie, consentendo il re<strong>in</strong>tegro secondo natura<br />

della persona all’<strong>in</strong>terno delle forze universali.<br />

41


BIBLIOGRAFIA<br />

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9- Duccio Petri Comunicazione personale<br />

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