Iperlipidemia Combinata Familiare: come aiutare le ... - e-PreCiS
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IPERLIPIDEMIA COMBINATA FAMILIARE: COME AIUTARE LE<br />
FAMIGLIE?<br />
Cosa sono <strong>le</strong> Dislipidemie familiari?<br />
Le Dislipidemie Familiari, sono malattie ereditarie, che coinvolgono uno o più geni interessati nel<br />
metabolismo dei grassi del sangue (co<strong>le</strong>sterolo e trigliceridi).<br />
Queste forme familiari interessano la famiglia perché frequentemente si associano a complicazioni<br />
cardiovascolari premature, in genera<strong>le</strong> gravi, ma prevenibili e curabili (l’infarto miocardio, l’ictus, l’arteriopatia<br />
obliterante degli arti; in una minoranza dei casi <strong>le</strong> complicanze cardiovascolari sono mortali. Il Sistema<br />
Sanitario Naziona<strong>le</strong> (nota 13 AIFA) garantisce la piena rimborsabilità, dei farmaci richiesti per curare <strong>le</strong><br />
Dislipidemie Familiari.<br />
Per una certa comp<strong>le</strong>ssità della classificazione e dell’inquadramento diagnostico, nonché per l’e<strong>le</strong>vato<br />
rischio di infarto, ictus e altre malattie cardiovascolari premature, viene richiesto di fare riferimento a Centri<br />
specializzati, nel caso si sospetti una Dislipidemia <strong>Familiare</strong>.<br />
Le più frequenti dislipidemie familiari sono:<br />
La iperlipidemia familiare combinata<br />
La iperco<strong>le</strong>stero<strong>le</strong>mia familiare<br />
LA STORIA DELLA FAMIGLIA CON DISLIPIDEMIA<br />
La giovane coppia<br />
Le dislipidemie familiari sono malattie congenite, che oggi sono curabili.<br />
Per questo motivo, quando due giovani progettano di costituire una struttura familiare è opportuno che<br />
verifichino per ciascuno di loro:<br />
a) se hanno un aumento dei grassi del sangue (dislipidemia) cioè una iperco<strong>le</strong>stero<strong>le</strong>mia e/o una<br />
ipertrigliceridemia<br />
b) se si tratti di una dislipidemia secondaria ad altra malattia<br />
c) se ci sia motivo di sospettare una dislipidemia familiare<br />
Cosa significa iperco<strong>le</strong>stero<strong>le</strong>mia?<br />
I livelli desiderabili del co<strong>le</strong>sterolo sono di 100 mg/dl di LDL e livelli non HDL di 130 mg/dl, che corrispondono<br />
a 190 mg/dl di tota<strong>le</strong>. Il co<strong>le</strong>sterolo LDL si calcola sottraendo dal tota<strong>le</strong> il valore del co<strong>le</strong>sterolo HDL e 1/5 dei<br />
trigliceridi (se questi non superano i 400 mg/dl). (LDL=CT-[TG/5]-HDL) Il co<strong>le</strong>sterolo non HDL si ottiene<br />
sottraendo dal valore di co<strong>le</strong>sterolo tota<strong>le</strong> il valore del co<strong>le</strong>sterolo HDL (NON HDL= CT-HDL)<br />
Cosa significa ipertrigliceridemia?<br />
I livelli desiderabili di trigliceridi sono fino a 150 mg/dl. In assenza di altri fattori di rischio cardiovascolare<br />
(fumo, Diabete mellito, Ipertensione arteriosa, Iperco<strong>le</strong>stero<strong>le</strong>mia), sono accettabili valori fino a 250 mg/dl.<br />
Cos’è il co<strong>le</strong>sterolo HDL?<br />
È il cosiddetto “co<strong>le</strong>sterolo buono” che ritorna dal sistema vascolare al fegato per essere smaltito.
Quali sono <strong>le</strong> piu frequenti Dislipidemie secondarie?<br />
Le Dislipidemie secondarie sono quel<strong>le</strong> non su base genetica, ma conseguenza di altre malattie. Le più<br />
frequenti:<br />
1) Dislipidemia secondaria a Ipotiroidismo, in molti casi secondario a Tiroidite cronica di Hashimoto.<br />
E<strong>le</strong>mento diagnostico chiave è un aumento anche lieve dell’ Ormone tireotropo (TSH) nel sangue.<br />
Dislipidemia mista, preva<strong>le</strong>ntemente ipertrigliceridemica.<br />
2) Dislipidemia secondaria a Diabete mellito, condizione di per sé ad alto rischio cardiovascolare.<br />
Dislipidemia mista, preva<strong>le</strong>ntemente ipertrigliceridemica.<br />
3) Dislipidemia secondaria a Patologia rena<strong>le</strong> cronica, insufficienza rena<strong>le</strong> in fase dialitica o predialitica,<br />
sindrome nefrosica, trapianto rena<strong>le</strong>. Dislipidemia mista, preva<strong>le</strong>ntemente ipertrigliceridemica.<br />
Quando sospettare una Dislipidemia <strong>Familiare</strong>?<br />
Quando esista documentazione di Iperco<strong>le</strong>stero<strong>le</strong>mia (Co<strong>le</strong>stero<strong>le</strong>mia tota<strong>le</strong> superiore a 290 mg/dL) e/o<br />
Ipertrigliceridemia (Trigliceridemia superiore a 200 mg/dL) in almeno due congiunti di I grado (padre, madre,<br />
fratelli, figli). In altre paro<strong>le</strong>, oltre al paziente dislipidemico ci deve essere almeno un altro congiunto<br />
dislipidemico. Uno tra i Centri individuati dalla Regione Campania potrà essere di aiuto per comp<strong>le</strong>tare il<br />
percorso diagnostico, anche per individuare <strong>le</strong> Dislipidemie meno frequenti e più comp<strong>le</strong>sse, insieme al<br />
Centro di Coordinamento Regiona<strong>le</strong>.<br />
La Regione Campania ha individuato una struttura cui fare riferimento, per <strong>aiutare</strong> i Medici di Medicina<br />
Genera<strong>le</strong> a diagnosticare <strong>le</strong> Dislipidemie Familiari e cioè il Centro per l’Arteriosc<strong>le</strong>rosi del Dipartimento di<br />
Medicina Clinica e Sperimenta<strong>le</strong> dell’Università Federico II di Napoli.<br />
In Regione Campania sono prevedibili circa 30.000-40.000 pazienti con ta<strong>le</strong> tipo di patologia, per cui la<br />
struttura assistenzia<strong>le</strong> di riferimento ha proposto all’Assessore di istituire una rete di Centri qualificati per<br />
diagnosticare e certificare la presenza di dislipidemia familiare secondo un protocollo unitario, costruito su<br />
solide e moderne basi scientifiche.<br />
Qua<strong>le</strong> è la più frequente Dislipidemia familiare?<br />
È l’<strong>Iperlipidemia</strong> <strong>Combinata</strong> <strong>Familiare</strong>, una dislipidemia caratterizzata da un aumento della co<strong>le</strong>stero<strong>le</strong>mia<br />
e/o della trigliceridemia in più componenti della stessa famiglia.<br />
Questa dislipidemia familiare è associata ad un rischio molto aumentato di aterosc<strong>le</strong>rosi prematura (con<br />
infarto ed ictus). La caratteristica di questa malattia è l’alta variabilità intraindividua<strong>le</strong> ed intrafamiliare del tipo<br />
di iperlipidemia per cui in una stessa famiglia alcuni avranno la co<strong>le</strong>stero<strong>le</strong>mia alta, altri la trigliceridemia alta,<br />
altri sia co<strong>le</strong>stero<strong>le</strong>mia che trigliceridemia e<strong>le</strong>vati. Per la diagnosi, si devono escludere iperlipidemie<br />
secondarie, a diabete e tireopatie non compensate, patologie renali.<br />
La frequenza della <strong>Iperlipidemia</strong> <strong>Familiare</strong> <strong>Combinata</strong> è abbastanza alta (tra lo 0.5 e il 2% della popolazione<br />
genera<strong>le</strong>). Nel<strong>le</strong> famiglie che presentano questa forma di iperlipidemia circa il 20% presenta cardiopatia<br />
ischemica manifesta, il più del<strong>le</strong> volte prima dei 50 anni, talora prima dei 40 anni e con mortalità<br />
cardiovascolare molto e<strong>le</strong>vata.<br />
Clinicamente in questa patologia è molto raro osservare xantomi, mentre è frequente l’associazione con<br />
diabete mellito tipo II, obesità e ipertensione arteriosa.<br />
I criteri per la diagnosi di iperlipidemia familiare combinata sono la documentazione nella stessa famiglia di<br />
più casi di iperco<strong>le</strong>stero<strong>le</strong>mia e/o ipertrigliceridemia e la presenza anamnestica o clinica o strumenta<strong>le</strong> di<br />
aterosc<strong>le</strong>rosi prematura.<br />
Che fare con i pazienti per cui non siano disponibili dati di co<strong>le</strong>sterolo e trigliceridi misurati in<br />
familiari di primo grado?<br />
Una diagnosi affidabi<strong>le</strong> in questi casi è più diffici<strong>le</strong>. Presso Centri specializzati, è possibi<strong>le</strong> effettuare, con<br />
buona accuratezza, una diagnosi di sospetto diagnostico. Per ta<strong>le</strong> diagnosi di sospetta Dislipidemia familiare<br />
sono necessarie indagini speciali (determinazione di Apolipoproteina B, LDL picco<strong>le</strong> e dense, analisi<br />
mo<strong>le</strong>colari) combinate con criteri clinici (ricerca di xantomi) e anamnestici (cardiopatia ischemica prematura<br />
nei congiunti di primo grado).<br />
Alimentazione e sti<strong>le</strong> di vita<br />
Le rego<strong>le</strong> per uno sti<strong>le</strong> di vita sano che aiuta a correggere la dislipidemia dei pazienti con <strong>Iperlipidemia</strong><br />
<strong>Combinata</strong> familiare e riduce il rischio di malattie cardiovascolari sono semplici:
Non fumare<br />
Evitare vino e altri alcolici, dolci e bevande zuccherate<br />
Limitare formaggi salumi e carni rosse<br />
Moderato consumo di pane e pasta, riso, latte parzialmente scremato<br />
Preferire pesce (anche surgelato o sottolio), pollo e tacchino<br />
Preferire verdure, <strong>le</strong>gumi, ortaggi (ma evitare <strong>le</strong> patate)<br />
Condire con olio d’oliva (non burro, panna, strutto)<br />
e soprattutto ... controllare il sovrappeso e camminare a piedi (almeno mezz’ora di buon passo tutti i giorni)<br />
I farmaci per <strong>le</strong> dislipidemie<br />
I farmaci più efficaci e collaudati, la cui rimborsabilità è garantita nei pazienti con dislipidemia familiare sono:<br />
bezafibrato, fenofibrato, gemfibrozil, simfibrato, atorvastatina, fluvastatina, lovastatina, pravastatina,<br />
rosuvastatina, simvastatina, simvastatina + ezetimibe.<br />
Qua<strong>le</strong> terapia consigliare al<strong>le</strong> donne con Dislipidemia familiare in età ferti<strong>le</strong>?<br />
È da evitare che una gravidanza inizi mentre è in corso una terapia farmacologia per la Dislipidemia. Quindi<br />
una attenta contraccezione è necessaria, durante la terapia con statine o fibrati. La sospensione della<br />
contraccezione deve andare insieme con la sospensione dei farmaci per <strong>le</strong> Dislipidemie.<br />
Nascono i figli<br />
Che fare con i bambini dislipidemici?<br />
Tra i bambini di età inferiore ai 12 anni, quelli con Co<strong>le</strong>stero<strong>le</strong>mia tota<strong>le</strong> inferiore a 200 mg/dL e/o<br />
Trigliceridemia inferiore a 150 mg/dL non richiedono intervento specifico. Saranno fornite indicazioni<br />
nutrizionali generali, rivolte soprattutto alla moderazione nell’ apporto calorico ed alla prevenzione del<br />
soprappeso.<br />
Se il bambino fa parte di una famiglia con dislipidemia familiare saranno date indicazione per un<br />
controllo/riduzione di grassi animali e zuccheri semplici.<br />
Solo nel caso di Co<strong>le</strong>stero<strong>le</strong>mia superiore a 300 mg/dL potrà essere consigliata la associazione di farmaci<br />
non assorbibili (tipo co<strong>le</strong>stiramina alla dose giornaliera di 10-15 g/die).<br />
Non solo l’assunzione cronica di co<strong>le</strong>stiramina, ma anche la dieta ipolipidica si associano potenzialmente a<br />
deficit di apporto di vitamine liposolubili ed oligoe<strong>le</strong>menti, per cui è necessario uno stretto monitoraggio di<br />
crescita e sviluppo, in stretta collaborazione con lo Specialista Pediatra.<br />
La coppia va avanti negli anni<br />
Come comportarsi con i pazienti con coronaropatia clinicamente manifesta?<br />
La documentazione di coronaropatia dovrebbe includere o una coronarografia o segni e<strong>le</strong>ttrocardiografici di<br />
necrosi miocardica o una prova da sforzo ECG o scintigrafia miocardica positiva.<br />
I pazienti con cardiopatia ischemica clinicamente manifesta hanno un rischio aumentato di 6-10 volte di<br />
sviluppare un nuovo infarto o un ictus. Rientrano nella definizione di Cardiopatia ischemica i pazienti con<br />
pregresso infarto miocardico ed i pazienti con documentazione angiografica di coronariopatia.<br />
Tutti i pazienti sottoposti ad angioplastica coronarica o rivascolarizzazione chirurgica hanno sempre<br />
documentazione angiografica di coronariopatia, per cui accedono alla piena rimborsabilità dei farmaci<br />
ipoco<strong>le</strong>stero<strong>le</strong>mizzanti (atorvastatina, fluvastatina, lovastatina, pravastatina, rosuvastatina, simvastatina,<br />
simvastatina + ezetimibe).<br />
Nei pazienti con pregresso infarto miocardico è garantita la piena rimborsabilità degli omega-3-eti<strong>le</strong>steri, di<br />
cui è documentata l’efficacia a prevenire soprattutto la morte improvvisa coronarica.<br />
Cosa fare nel caso di pregresso ictus o arteriopatia obliterante?<br />
I pazienti con esiti permanenti e danno cerebra<strong>le</strong> documentato da ictus hanno accesso al rimborso gratuito<br />
dei farmaci ipoco<strong>le</strong>stero<strong>le</strong>mizzanti, al fine di prevenire nuovi episodi cardiovascolari. Il rimborso al momento<br />
non è concesso ai pazienti, che siano andati incontro ad attacchi ischemici transitori. L’incertezza della<br />
diagnosi, difficilmente documentabi<strong>le</strong> in maniere ben definita, ha suggerito per il momento di non includere<br />
nella priorità di intervento questa categoria di pazienti, ad alto rischio di recidive e complicanze.<br />
L’arteriopatia obliterante degli arti, un’altra categoria clinica che gode della piena rimborsabilità dei farmaci<br />
ipoco<strong>le</strong>stero<strong>le</strong>mizzanti è sintomatica e clinicamente manifesta (claudicatio intermittens, gangrena) nel 25%
circa dei casi. Nel restante 75% dei casi la documentazione di arteriopatia obliterante asintomatica richiede<br />
una documentata riduzione della pressione sistolica alla caviglia, misurata con Esame Dopp<strong>le</strong>r ( <strong>le</strong> Linee<br />
guida internazionali considerano diagnostico un rapporto pressorio caviglia / braccio inferiore ad almeno<br />
0,90 ).<br />
Come curare la dislipidemia nei pazienti con Diabete mellito?<br />
I pazienti con Diabete mellito (criteri ADA /EASD) hanno alto rischio di eventi cardiovascolari dei pazienti<br />
diabetici, rischio comparabi<strong>le</strong> a quello dei pazienti che siano già andati incontro ad infarto miocardico. È da<br />
ricordare che in alcuni casi il Diabete mellito coesiste con la <strong>Iperlipidemia</strong> <strong>Familiare</strong> <strong>Combinata</strong>.<br />
È stata proposta per i diabetici, ma non ancora accolta dal<strong>le</strong> Autorità Regolatorie la rimborsabilità dei farmaci<br />
ipotrigliceridemizzanti (bezafibrato, fenofibrato, gemfibrozil, simfibrato), incluso gli omega-3-eti<strong>le</strong>steri.<br />
Anche nel caso dei pazienti con diabete mellito, <strong>le</strong> statine ad alte dosi è associazione simvastatina +<br />
ezetimibe richiedono secondo la Nota 13 la formulazione di un piano terapeutico da parte di Centri e<br />
strutture specialistiche ( vedi Delibera vedi Delibera Regiona<strong>le</strong> n. 1280 del 7 Ottobre 2005 ).<br />
I criteri per la prescrizione di statine ad alto dosaggio ed associazioni ezetimibe/simvastatina sono i seguenti:<br />
Mancato raggiungimento dell’obiettivo terapeutico (Co<strong>le</strong>sterolo LDL < 100 mg/dL o, comunque, almeno <<br />
130 mg/dL) in pazienti con diabete mellito.<br />
I nonni si fanno anziani<br />
Come ci si può regolare per i soggetti di 70 anni o più in prevenzione primaria?<br />
Le carte del rischio arrivano a 69 anni coerentemente all’età del<strong>le</strong> popolazioni arruolate. Esistono evidenze<br />
scientifiche che, almeno fino a 75 anni, <strong>le</strong> statine siano efficaci. Pertanto è prudenzia<strong>le</strong> stimare il loro rischio<br />
basandosi sul<strong>le</strong> tabel<strong>le</strong> riguardanti l’età 60-69 e includendo nell’alto rischio quantomeno la tabella 15-20%.<br />
(Es un soggetto di sesso maschi<strong>le</strong> non fumatore con co<strong>le</strong>sterolo compreso tra 252 e 291 e pressione<br />
sistolica compresa tra i 130 ed i 150 mmHg avrà un rischio 15-20% se di età inferiore ai 70, ma superiore a<br />
20% se di età ugua<strong>le</strong> o superiore a 70 anni).<br />
Tenuto conto dell’aspettativa media di vita in Campania di 80 anni circa, riteniamo di norma indicata la<br />
terapia ipoco<strong>le</strong>stero<strong>le</strong>mizzante negli anziani di età compresa tra i 60 e gli 80 anni, anche se ad oggi <strong>le</strong><br />
informazioni sull’impatto della terapia ipoco<strong>le</strong>stero<strong>le</strong>mizzante negli anziani sono limitate. Tenuto conto del<br />
ral<strong>le</strong>ntato catabolismo ed eliminazione dei farmaci negli anziani, ed al<strong>le</strong> frequenti interazioni con altri farmaci,<br />
per esigenze di politerapia, la raccomandazione è di preferire <strong>le</strong> dosi minime efficaci di farmaco,<br />
perseguendo con moderazione e saggezza gli obbiettivi terapeutici (d’altra parte non del tutto precisati dal<strong>le</strong><br />
Linee Guida internazionali).<br />
Le Istituzioni e la famiglia<br />
Cosa aspettarsi dalla rete Regiona<strong>le</strong> dei Centri per <strong>le</strong> Dislipidemie Familiari?<br />
Il Centro per l’Arteriosc<strong>le</strong>rosi e <strong>le</strong> Malattie Dismetaboliche di Napoli negli ultimi 2 anni ha regolarmente<br />
collaborato con i Medici di Medicina Genera<strong>le</strong> della Regione Campania, preparando circa 2500 certificazioni<br />
diagnostiche l’anno, e fornendo una consu<strong>le</strong>nza diagnostica e terapeutica per la gestione dei casi clinici più<br />
difficili.<br />
Di fronte ad una richiesta aggiuntiva di migliaia di visite per rivalutare la diagnosi, certificarla, e dare consigli<br />
sulla terapia, secondo il modello proposto dal Ministero della Salute e recepito dalla Regione Campania, è<br />
state attuata la seguente iniziativa organizzativa:<br />
costituire, di concerto con i Dirigenti di strutture assistenziali della Regione Campania,una Rete di<br />
specialisti, formati specificamente a gestire il percorso diagnostico e terapeutico del<strong>le</strong> Iperlipidemie e già<br />
integrati in una collaborazione informa<strong>le</strong> ma di consolidata operatività, nell’ ambito della Diagnosi e Terapia<br />
del<strong>le</strong> Iperlipidemie.<br />
<br />
Questa iniziativa consentirà di realizzare nella nostra Regione un Registro regiona<strong>le</strong> per <strong>le</strong> Iperlipidemie<br />
Familiari, di grande aiuto per meglio pianificare l’attività di Diagnosi e Cura dei pazienti Dislipidemici.