I LIPIDI.pdf - I.T.C. Zanon

I LIPIDI.pdf - I.T.C. Zanon I LIPIDI.pdf - I.T.C. Zanon

30.05.2013 Views

L. DEL FABBRO: “ I LIPIDI” I.T.C. “A.ZANON” – UDINE 1 Sono LIPIDI non solo gli oli e i grassi ma anche il colesterolo ed alcuni ormoni come il testosterone e l’estrogeno. Sono formati da C,H ed O ma il rapporto fra il numero di atomi di C ed O è molto maggiore che nei carboidrati. A volte sono presenti anche N e P. Non sono polimeri in quanto non hanno un’unità in comune. L’unica caratteristica che li accomuna è di essere INSOLUBILI in H2O ( sono infatti molecole APOLARI) ma SOLUBILI nei solventi organici ( come CCl4, etere, acetone che sono APOLARI o poco polari). La loro principale funzione è di essere una riserva ENERGETICA in quanto costituiscono i lipidi di deposito tissutale, nel senso che, quando l’organismo necessita di energia immediatamente utilizzabile, li rimuove dal tessuto di deposito e li metabolizza, mediante reazioni biochimiche esoenergetiche; inoltre fungono da ISOLANTI. I FOSFOLIPIDI, insieme con le proteine, hanno invece una funzione STRUTTURALE; infatti con esse costituiscono ad esempio, le membrane cellulari. Più precisamente, le loro funzioni possono essere così schematizzate: Funzione energetica: sono la fonte più concentrata di energia e rappresentano la forma in cui viene immagazzinata la maggior parte delle riserve energetiche dell'organismo. 1 g lipidi fornisce 9 kcal Funzione protettiva: tessuti adiposi proteggono gli organi vitali (es. reni) dagli urti meccanici. Funzione di isolamento termico: il grasso sottocutaneo è poco irrorato dal sangue e quindi utile nella regolazione termica per proteggere dal raffreddamento il corpo. Funzione di trasporto delle vitamine liposolubili (A, D, E, K) di cui facilitano anche l'assorbimento. Funzione strutturale, essendo componenti essenziali delle membrane cellulari e subcellulari Sono precursori di sostanze regolatrici del sistema cardiovascolare, della coagulazione, della funzione renale, di parte del sistema immunitario. La digestione dei Iipidi ha inizio nel duodeno e si conclude nel tratto terminale dell'intestini tenue. Risultano facilmente assimilabili perché vengono assunti dall'organismo allo stato puro, a differenza degli altri elementi nutritivi spesso misti ad acqua. Sono presenti nell'olio di oliva e di semi, nel cioccolato, nei prodotti dolciari, nei frutti oleosi (noci, nocciole, mandorle), nel prosciutto, nelle olive,nei prodotti caseari come burro, formaggio,nelle uova, nelle carni e nei pesci grassi. Correntemente vengono distinti in: SEMPLICI TRIGLICERIDI: GLICOLIPIDI LIPIDI COMPLESSI FOSFOLIPIDI DERIVATI COLESTEROLO costituiscono la maggior parte dei lipidi sia di origine animale (grassi) che vegetale (oli)

L. DEL FABBRO: “ I <strong>LIPIDI</strong>” I.T.C. “A.ZANON” – UDINE<br />

1<br />

Sono <strong>LIPIDI</strong> non solo gli oli e i grassi ma anche il colesterolo ed alcuni ormoni come il testosterone e<br />

l’estrogeno.<br />

Sono formati da C,H ed O ma il rapporto fra il numero di atomi di C ed O è molto maggiore che nei<br />

carboidrati. A volte sono presenti anche N e P.<br />

Non sono polimeri in quanto non hanno un’unità in comune.<br />

L’unica caratteristica che li accomuna è di essere INSOLUBILI in H2O ( sono infatti molecole APOLARI) ma<br />

SOLUBILI nei solventi organici ( come CCl4, etere, acetone che sono APOLARI o poco polari).<br />

La loro principale funzione è di essere una riserva ENERGETICA in quanto costituiscono i lipidi di deposito<br />

tissutale, nel senso che, quando l’organismo necessita di energia immediatamente utilizzabile, li rimuove<br />

dal tessuto di deposito e li metabolizza, mediante reazioni biochimiche esoenergetiche; inoltre fungono da<br />

ISOLANTI. I FOSFO<strong>LIPIDI</strong>, insieme con le proteine, hanno invece una funzione STRUTTURALE; infatti<br />

con esse costituiscono ad esempio, le membrane cellulari.<br />

Più precisamente, le loro funzioni possono essere così schematizzate:<br />

Funzione energetica: sono la fonte più concentrata di energia e rappresentano la forma in cui viene<br />

immagazzinata la maggior parte delle riserve energetiche dell'organismo.<br />

1 g lipidi fornisce 9 kcal<br />

Funzione protettiva: tessuti adiposi proteggono gli organi vitali (es. reni) dagli urti meccanici.<br />

Funzione di isolamento termico: il grasso sottocutaneo è poco irrorato dal sangue e quindi utile nella<br />

regolazione termica per proteggere dal raffreddamento il corpo.<br />

Funzione di trasporto delle vitamine liposolubili (A, D, E, K) di cui facilitano anche l'assorbimento.<br />

Funzione strutturale, essendo componenti essenziali delle membrane cellulari e subcellulari<br />

Sono precursori di sostanze regolatrici del sistema cardiovascolare, della coagulazione, della funzione<br />

renale, di parte del sistema immunitario.<br />

La digestione dei Iipidi ha inizio nel duodeno e si conclude nel tratto terminale dell'intestini tenue.<br />

Risultano facilmente assimilabili perché vengono assunti dall'organismo allo stato puro, a differenza<br />

degli altri elementi nutritivi spesso misti ad acqua.<br />

Sono presenti nell'olio di oliva e di semi, nel cioccolato, nei prodotti dolciari, nei frutti oleosi (noci, nocciole,<br />

mandorle), nel prosciutto, nelle olive,nei prodotti caseari come burro, formaggio,nelle uova, nelle carni e nei<br />

pesci grassi.<br />

Correntemente vengono distinti in:<br />

SEMPLICI TRIGLICERIDI:<br />

GLICO<strong>LIPIDI</strong><br />

<strong>LIPIDI</strong> COMPLESSI FOSFO<strong>LIPIDI</strong><br />

DERIVATI COLESTEROLO<br />

costituiscono la maggior<br />

parte dei lipidi sia di origine<br />

animale (grassi) che<br />

vegetale (oli)


I TRIGLICERIDI<br />

L. DEL FABBRO: “ I <strong>LIPIDI</strong>” I.T.C. “A.ZANON” – UDINE<br />

2<br />

Sono formati da una testa, il GLICEROLO che appartiene alla famiglia degli ALCOLI e da tre CODE ovvero<br />

da 3 ACIDI GRASSI<br />

Il processo di formazione prende il nome di ESTERIFICAZIONE.<br />

GLICEROLO 3 ACIDI GRASSI TRIGLICERIDE (reazione di ESTERIFICAZIONE)<br />

ACIDO GRASSO. lunga catena di atomi di C ( da 4 a 22 atomi) legati tra loro con all’estremità un gruppo<br />

CARBOSSILICO COOH<br />

l’acido grasso rappresentato a sinistra è, in formula condensata,<br />

CH3 (CH2)16 COOH ACIDO STEARICO<br />

R1, R2, R3 sono tre catene idrocarboniche di un particolare acido<br />

grasso. Ad esempio, se le tre molecole legate al glicerolo sono tutte<br />

di acido stearico, si ha la tristearina. Ma è un caso perché in genere<br />

le molecole di acido grasso legate sono diverse.<br />

I comuni grassi, come il burro, differiscono per gli acidi grassi che<br />

concorrono a formare i trigliceridi.<br />

Oli e grassi sono costituiti al 90% da trigliceridi.<br />

TRIGLICERIDI SOLIDI E LIQUIDI<br />

Consideriamo i seguenti acidi grassi:<br />

1. CH3 (CH2) 16 COOH ACIDO STEARICO<br />

2. CH3 (CH2) 15 COOH ACIDO PALMITICO<br />

3. CH3 (CH2) 7 C = C (CH2) 7 COOH ACIDO OLEICO<br />

H H<br />

4. CH3 (CH2) 5 C = C CH C = C (CH2) 7 COOH<br />

H H H H<br />

ACIDO LINOLEICO


Osserviamo che gli acidi grassi 1 e 2 sono caratterizzati dalla presenza di legami semplici C – C e quindi<br />

appartengono alla famiglia degli ACIDI GRASSI SATURI ( ogni C è legato al numero massimo di idrogeni)<br />

L’acido oleico presenta invece un doppio legame C = C ed appartiene alla famiglia degli ACIDI GRASSI<br />

MONOINSATURI; l’acido linoleico presenta invece due doppi legami C=C nella catena ed è un ACIDO<br />

GRASSO POLIINSATURO.<br />

Riassumendo, se l’acido presenta:<br />

legami semplici C – C → Acido grasso SATURO –<br />

un legame doppio C = C<br />

due o più legami doppi C=C<br />

acidi grassi<br />

INSATURI<br />

La presenza o meno dei doppi legami influisce anche sullo stato fisico degli acidi grassi:<br />

ACIDI GRASSI SATURI → SOLIDI →GRASSI<br />

ACIDI GRASSI INSATURI → MONOINSATURI e POLINSATURI →LIQUIDI → OLI<br />

L. DEL FABBRO: “ I <strong>LIPIDI</strong>” I.T.C. “A.ZANON” – UDINE<br />

3<br />

sono contenuti nei grassi di origine<br />

animale (burro, strutto, albume d’uovo,<br />

grasso della carne e derivati del latte) e<br />

talvolta in quelli vegetali (olio di cocco e<br />

olio di palma). Non bisogna superare il<br />

10% totale dei grassi consumati, per<br />

evitare di introdurre nell’organismo<br />

eccessive quantità di colesterolo. La<br />

quantità ottimale non dovrebbe superare i<br />

300 mg al giorno. Un eccesso di acidi<br />

grassi saturi può causare lesioni<br />

arteriosclerotiche, causa indiretta di<br />

malattie cardiovascolari.<br />

E’ possibile trasformare artificialmente gli oli naturali in grassi saturandoli ossia idrogenando,<br />

tramite particolari processi, il doppio legame(acidi grassi idrogenati)<br />

C = C + H2 → C C<br />

MOMOINSATURI – sono presenti nei grassi<br />

di origine vegetale ( olio d’oliva, di arachidi<br />

e di colza)<br />

POLIINSATURI – sono anch’essi contenuti<br />

nei grassi di origine vegetale (di mais, di<br />

girasole).Non fanno aumentare il colesterolo,<br />

anzi se sono preponderanti nell’alimentazione lo<br />

fanno abbassare. La loro percentuale non dovrebbe<br />

superare il 5% dell’apporto calorico<br />

H H<br />

Si può addirittura decidere quale consistenza deve avere il prodotto finale e saturare solo una parte dei<br />

legami; ciò si fa ad esempio nel processo di produzione della margarina ( che è semisolida) a partire dagli oli<br />

vegetali. I grassi alimentari idrogenati sono oli insaturi a basso valore commerciale o non commestibili di<br />

origine vegetale che vengono saturati con l'aggiunta di atomi di idrogeno per trasformarli in grassi solidi<br />

commestibili come per esempio la margarina e altri grassi emulsionati molto usati nella industria dolciaria<br />

Di particolare importanza sono gli acidi grassi essenziali (AGE) che l’uomo non è in grado di sintetizzare<br />

da solo a partire da altri composti e sono: ACIDO LINOLEICO, ACIDO LINOLENICO, ACIDO<br />

ARACHIDONICO.


L. DEL FABBRO: “ I <strong>LIPIDI</strong>” I.T.C. “A.ZANON” – UDINE<br />

4<br />

I GLICO<strong>LIPIDI</strong><br />

Un atomo di carbonio della molecola di glicerolo è legato ad uno zucchero e gli altri due atomi di<br />

carbonio sono legati a due acidi grassi. Sono costituenti essenziali del cervello e delle guaine delle fibre<br />

nervose.<br />

I FOSFO<strong>LIPIDI</strong><br />

Hanno una struttura in parte simile a quella dei<br />

trigliceridi, ma in questo a due atomi di C della<br />

molecola di glicerolo sono legate due molecole di<br />

acidi grassi, mentre al terzo atomo di C del<br />

3<br />

glicerolo è legato un gruppo FOSFATO PO4 cioè<br />

un atomo di fosforo circondato da 4 atomi di ossigeno;<br />

al gruppo fosfato è legata poi una piccola<br />

molecola organica IDROFILA ( cioè solubile in<br />

acqua) contenente un atomo di azoto. Questa<br />

variazione rispetto alla struttura dei trigliceridi<br />

conferisce ai fosfolipidi una “doppia personalità”: le<br />

“code “ costituite dalle due molecole di acidi<br />

grassi sono IDROFOBE” (cioè non solubili in<br />

acqua) , mentre la testa costituita dal gruppo<br />

fosfato con annesso gruppo azotato è POLARE e<br />

quindi IDROFILA (RICORDA! L’acqua è una<br />

sostanza FORTEMENTE POLARE e quindi scioglie<br />

i composti polari =IDROFILI ma non quelli<br />

apolari=IDROFOBI). I fosfolipidi(di cui sono ricche le<br />

uova) sono costituenti delle membrane cellulari.<br />

La figura a lato mostra cosa succede quando le<br />

molecole di fosfolipide vengono a contatto con l’acqua<br />

o una soluzione acquosa. Una molecola di fosfolipide<br />

può essere paragonata ad una boa galleggiante: per<br />

quanto si cerchi di modificare la posizione assunta<br />

dalle molecole di fosfolipidi rispetto alla superficie<br />

dell’acqua, le code idrocarboniche finiscono sempre<br />

per protendersi fuori dall’acqua e le teste polari<br />

rimangono immerse in essa. Le strutture che<br />

delimitano la cellula e la dividono in comparti<br />

sono costituite prevalentemente da fiosfolipidi.<br />

GLI STEROIDI<br />

Sono molecole molto diverse da quelle dei trigliceridi. Tutti gli steroidi hanno in comune una struttura base<br />

costituita da 4 anelli di atomi di carbonio uniti insieme.<br />

COLESTEROLO – Ha una cattiva reputazione ma…<br />

facilita la demolizione dei trigliceridi durante la digestione<br />

è un componente importante delle membrane cellulari e funge da precursore di molti steroidi, tra cui il :<br />

TESTOSTERONE (ormone maschile) e l’ESTROGENO (ormone femminile)<br />

Il colesterolo è una sostanza appartenente alla classe dei lipidi, contenuto negli alimenti di origine animale.<br />

E’ sempre presente nel sangue (da 150 a 250 mg/100 ml), in tutte le cellule ed è il precursore di molti<br />

ormoni.<br />

Il colesterolo è indispensabile all’organismo che lo sintetizza in relazione alle sue necessità; se l’apporto<br />

alimentare è notevole ne viene prodotto poco e viceversa.<br />

Esiste un meccanismo di bioregolazione del colesterolo che dipende da molti fattori; il colesterolo introdotto<br />

con la dieta quindi non è molto significativo, mentre i grassi in generale (in particolare se saturi) e le calorie<br />

totali assunte contribuiscono ad innalzare il colesterolo nel sangue.<br />

In alcuni individui, tuttavia, la produzione di colesterolo diventa eccessiva indipendentemente dalla dieta per<br />

motivi genetici.


Hanno invece cattiva fama gli STEROIDI SINTETICI che accrescono la massa muscolare ma provocano<br />

gravi danni all’organismo degli atleti che ne fanno uso.<br />

L. DEL FABBRO: “ I <strong>LIPIDI</strong>” I.T.C. “A.ZANON” – UDINE<br />

5<br />

FABBISOGNO ALIMENTARE<br />

Le sostanze grasse nella dieta sono quindi indispensabili, ma in piccole quantità; se sono eccessive:<br />

• rallentano i processi digestivo<br />

• provocano squilibri nella composizione del sangue<br />

• inducono l’obesità<br />

• favoriscono disturbi cardiocircolatori<br />

Se assunti in modo equilibrato facilitano il trasporto delle vitamine liposolubili (A,D,E,K) e apportano acidi<br />

grassi essenziali.<br />

Il fabbisogno quotidiano per adulto è di 0,5 g per kg di peso corporeo. Ad esempio un uomo di 80 kg<br />

necessita di 40 g di grassi al giorno per un totale di 40 x 9 kcal = 360 kcal. Tali valori variano ovviamente a<br />

seconda dell’età (i bambini hanno bisogno di più grassi, dai 2 ai 3 g al giorno), dell’attività fisica e del clima in<br />

cui si vive: le temperature molto basse richiedono un maggior apporto di grassi all’organismo.<br />

Se consumati in modo eccessivo portano all’obesità e alle malattie cardiovascolari.<br />

Il fabbisogno giornaliero di lipidi raccomandato è del 25-30% del totale calorico.<br />

Nel calcolo bisogna tenere conto non solo dei grassi visibili (aggiunti come condimento) ma anche di quelli<br />

invisibili (contenuti negli alimenti).<br />

N.B. Consulta tabelle pagg. 15-16 dispensa “ALIMENTAZIONE”<br />

Bibliografia<br />

D.G. Mackean, Laura Masini “ I moduli di Scienze della Natura”V2 Ed. Scolastiche Bruno Mondadori<br />

David Krogh “ Biologia – guida alla Natura” vol.A Le Monnier<br />

E. Porzio, O.Porzio “Sistema natura – moduli di biologia” ed .<br />

Valitutti, Tiffi,Gentile “ Le idee della Chimica” ed. Zanichelli<br />

A. Post Baracchi A. Tagliabue “Chimica” ed. LAttes<br />

A.Zullini, A. Sparsoli,F.Sparvoli £Scienze della natura” Atlas

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!