Deliberazione del C.C. n. 42 - Comune di Salice Salentino

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30.05.2013 Views

CONSIGLIERE GRAVILI: Ma perché vi condanna? Voi ci avete fatto condannare. In un certo senso voi avete condotto la barca in mezzo alla tempesta, perché io avevo già risolto il problema. Andate a prendere la pratica e vedete, ero arrivato alla quantificazione, il tutto era stato fatto. Voi avete rimescolato le carte, quando siete arrivati voi e nessun altro. E quando sono arrivato io, la Maggioranza di cui facevo parte io, l’ho invitata personalmente io e ho detto: Guardate per piacere che lì dobbiamo fare qualcosa per il Comune”. Quello che poi abbiamo fatto. Quella zona per piacere, non possiamo dargliela perché ricade in una parte dove c’è necessità di fare qualcos’altro. Sceglietevi qualsiasi altro suolo, vi ho ripetuto centomila volte, però lasciate quello per questo motivo. Lui non volle, e allora siamo andati incontro alla questione. Abbiamo fatto tutto all’esproprio, si arrivò alla quantificazione e poi me ne andai. Però pensavo che il problema fosse stato risolto, mentre invece mi sono trovato con una sentenza di condanna, sbagliata la sentenza, sbagliati i dati, ed ecco perché la sentenza ha dato quei risultati. I dati dati a quel tecnico non so chi glieli ha dati qua dentro, non so come ha fatto a quantificare 53 mila euro. Allora, il discorso sta in altri termini. Io a quel signore avevo detto con tanta insistenza: “Fatemi la cortesia, prendetevi qualsiasi altro, lotto però lasciate questo”. L’abbiamo fatto con deliberazione destinando quello spazio a mostre, così la gente passava e avrebbe visto i prodotti nostri esposti, questa era l’intenzione che non credo che sia una intenzione che fa allontanare qualcuno ed è nell’interesse del Paese, perché io personalmente prodotti da portare via non ne tengo e si faceva il tutto per le persone che hanno il prodotto dell’uva, poi del vino, poi dell’olio. Quello abbiamo fatto, poi la questione è andata avanti così e siamo arrivati oggi alla sentenza. Ma io cosa c’entro? Io l’ho fatto nell’interesse del Comune e adesso c’è qualcosa che c’è da vergognarsi a vedere quello spettacolo. Mentre se invece si fosse portato avanti il discorso intrapreso da noi a quest’ora lì ci sarebbe uno spazio illuminante per le persone, avreste fatto molte cose, avreste fatto le esposizioni. Questo non è stato fatto e di questo certamente non se ne avvantaggia il Paese, perché parliamo di fare qualcosa per sviluppare qualcosa nel nostro Paese, mentre così lo chiudiamo e non gli facciamo fare mai un passo avanti, anzi se qualcuno cerca di farlo, qualcun altro gliene fa fare 10 altri indietro. PRESIDENTE: Grazie, Consigliere. Non ci sono altri interventi. Passiamo alla votazione della delibera n. 9 ad oggetto “Riconoscimento debito fuori Bilancio per sentenze esecutive”. [Si procede a votazione] PRESIDENTE: Votiamo per l’immediata esecutività dell’atto. [Si procede a votazione] Pag. 56 di 72

COMUNE DI SALICE SALENTINO (PROVINCIA DI LECCE) CONSIGLIO COMUNALE SEDUTA DEL 20 OTTOBRE 2011 (Verbale stenotipografico della deliberazione del Consiglio n. 38 del 20/10/2011) PUNTO 10 ODG “Riconoscimento debiti fuori Bilancio – Ditta Gravili S.r.l. Unipersonale” PRESIDENTE: Passiamo alla delibera n.10 “Riconoscimento debiti fuori Bilancio – Ditta Gravili S.r.l. Unipersonale”. Relaziona l’Assessore Fina Francesco. Prego, Assessore. ASSESSORE FINA FRANCESCO: Questo debito è quello più recente, quantomeno è quello sul quale in qualche maniera direttamente siamo coinvolti tutti, perlomeno su questo sono coinvolto anche io direttamente. L’anno scorso, conoscete tutti qual era la situazione del nostro manto stradale, situazione che era andata a peggiorare nel gennaio di due anni fa, perché a seguito delle precipitazioni che interessarono il nostro territorio l’anno scorso, tutto il manto stradale necessitava di interventi che lo rendessero quantomeno fruibile da parte della cittadinanza. In quella occasione, in quell’anno noi avevamo una convenzione con la ditta Gravili, una ditta di Nardò e il Sindaco, al fine di porre rimedio a quella che era una situazione abbastanza incresciosa, oltre che ovviamente causa di danni anche nei confronti delle casse comunali - mi riferisco a numeri di sinistri che vedono coinvolti l’Amministrazione per le insidie o trabocchetti che interessano il manto stradale - con l’ordinanza n. 5 ordinò alla ditta Gravili di intervenire con una serie di rifacimenti lungo il territorio comunale. Allo stesso tempo presentammo una richiesta alla Regione per la concessione di un contributo derivante a titolo di calamità naturale che aveva interessato il nostro territorio. La Regione ci ha concesso un contributo pari a 5 mila 026,75 euro e anche quello fu utilizzato per porre rimedio a quello che era il manto stradale. Conclusione: ci ritroviamo on un debito nei confronti della Ditta Gravili pari a 40 mila 140 euro al quale faremo fronte con il pagamento di Debiti fuori Bilancio derivanti da alienazione di diritti di superficie degli immobili comunali vari. L’intervento anche in questo caso non numero 2622, bensì 2621. PRESIDENTE: Grazie, Assessore. Prego, Consigliere Gravili. CONSIGLIERE GRAVILI: In deliberazione viene riportato che nel Dicembre 2008 e nel Gennaio 2009 si sono abbattute sul territorio di Salice persistenti precipitazioni atmosferiche. L’Ufficio Tecnico credo che stava nel Sesto Settore che significa all’epoca di Pastorelli, mi sembra di capire questo. L’Ufficio Tecnico segnalava la presenza di buchi e di dissesto stradale nell’abitato Pag. 57 di 72

CONSIGLIERE GRAVILI: Ma perché vi condanna? Voi ci avete fatto condannare. In un certo<br />

senso voi avete condotto la barca in mezzo alla tempesta, perché io avevo già risolto il problema.<br />

Andate a prendere la pratica e vedete, ero arrivato alla quantificazione, il tutto era stato fatto. Voi<br />

avete rimescolato le carte, quando siete arrivati voi e nessun altro. E quando sono arrivato io, la<br />

Maggioranza <strong>di</strong> cui facevo parte io, l’ho invitata personalmente io e ho detto: Guardate per piacere<br />

che lì dobbiamo fare qualcosa per il <strong>Comune</strong>”. Quello che poi abbiamo fatto. Quella zona per<br />

piacere, non possiamo dargliela perché ricade in una parte dove c’è necessità <strong>di</strong> fare qualcos’altro.<br />

Sceglietevi qualsiasi altro suolo, vi ho ripetuto centomila volte, però lasciate quello per questo<br />

motivo. Lui non volle, e allora siamo andati incontro alla questione. Abbiamo fatto tutto<br />

all’esproprio, si arrivò alla quantificazione e poi me ne andai. Però pensavo che il problema fosse<br />

stato risolto, mentre invece mi sono trovato con una sentenza <strong>di</strong> condanna, sbagliata la sentenza,<br />

sbagliati i dati, ed ecco perché la sentenza ha dato quei risultati. I dati dati a quel tecnico non so chi<br />

glieli ha dati qua dentro, non so come ha fatto a quantificare 53 mila euro. Allora, il <strong>di</strong>scorso sta in<br />

altri termini. Io a quel signore avevo detto con tanta insistenza: “Fatemi la cortesia, prendetevi<br />

qualsiasi altro, lotto però lasciate questo”. L’abbiamo fatto con <strong>del</strong>iberazione destinando quello<br />

spazio a mostre, così la gente passava e avrebbe visto i prodotti nostri esposti, questa era<br />

l’intenzione che non credo che sia una intenzione che fa allontanare qualcuno ed è nell’interesse <strong>del</strong><br />

Paese, perché io personalmente prodotti da portare via non ne tengo e si faceva il tutto per le<br />

persone che hanno il prodotto <strong>del</strong>l’uva, poi <strong>del</strong> vino, poi <strong>del</strong>l’olio. Quello abbiamo fatto, poi la<br />

questione è andata avanti così e siamo arrivati oggi alla sentenza. Ma io cosa c’entro? Io l’ho fatto<br />

nell’interesse <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> e adesso c’è qualcosa che c’è da vergognarsi a vedere quello spettacolo.<br />

Mentre se invece si fosse portato avanti il <strong>di</strong>scorso intrapreso da noi a quest’ora lì ci sarebbe uno<br />

spazio illuminante per le persone, avreste fatto molte cose, avreste fatto le esposizioni. Questo non è<br />

stato fatto e <strong>di</strong> questo certamente non se ne avvantaggia il Paese, perché parliamo <strong>di</strong> fare qualcosa<br />

per sviluppare qualcosa nel nostro Paese, mentre così lo chiu<strong>di</strong>amo e non gli facciamo fare mai un<br />

passo avanti, anzi se qualcuno cerca <strong>di</strong> farlo, qualcun altro gliene fa fare 10 altri in<strong>di</strong>etro.<br />

PRESIDENTE: Grazie, Consigliere. Non ci sono altri interventi. Passiamo alla votazione <strong>del</strong>la<br />

<strong>del</strong>ibera n. 9 ad oggetto “Riconoscimento debito fuori Bilancio per sentenze esecutive”.<br />

[Si procede a votazione]<br />

PRESIDENTE: Votiamo per l’imme<strong>di</strong>ata esecutività <strong>del</strong>l’atto.<br />

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