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Deliberazione del C.C. n. 42 - Comune di Salice Salentino

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Francesco, ed assistessero alla <strong>di</strong>scussione, se vedessero che io parlo <strong>di</strong> problemi seri e faccio<br />

riferimenti con atti concreti, le cose non andrebbero come avete detto voi, perché i giovani hanno<br />

bisogno <strong>di</strong> persone serie. E lo <strong>di</strong>co con rispetto, voi siete figlio <strong>di</strong> persone serie, conosco la mamma<br />

vostra e vostro padre, e voi non tenete conto <strong>di</strong> certe cose, <strong>di</strong> certe storie anche; molti <strong>di</strong> noi, con un<br />

lavoro modesto, stragrande maggioranza, hanno avuto il privilegio <strong>di</strong> far arrivare voi ai massimi<br />

gra<strong>di</strong> a cui una persona ambiva, però mi dovete permettere questo piccolo sfoghetto, non<br />

approfittate <strong>di</strong> questo privilegio che i vostri genitori vi hanno, con il loro sacrificio, consentito <strong>di</strong><br />

ottenere, e magari ne approfittate per farne uno strumento per offendere gli altri. Mentre voi<br />

dovreste con la vostra cultura dare una mano agli altri perché si sollevassero un po’ <strong>di</strong> più, perché<br />

avessero eventualmente la possibilità <strong>di</strong> comprendere meglio, <strong>di</strong> guardare con una prospettiva<br />

<strong>di</strong>versa da quella che voi presentate. Io quando parlo, quando <strong>di</strong>co alcune cose, non posso essere<br />

smentito mai perché lo <strong>di</strong>co su quel Cristo che sta lì, non ho mai detto in vita mia una bugia, mai.<br />

Posso aver commesso degli errori, <strong>del</strong>le <strong>di</strong>strazioni, ma quando ho detto una cosa è quella e basta.<br />

Forse questo è stato anche un mio brutto <strong>di</strong>fetto e <strong>di</strong>re sempre quello che penso, non ingannare mai<br />

nessuno e <strong>di</strong>re sempre la verità. Ho finito.<br />

PRESIDENTE: Grazie, Consigliere. Prego, Sindaco.<br />

SINDACO: Continuo ad intervenire intanto perché sono stato chiamato in causa, ma è giusto anche<br />

mantenere fede a quello che aveva detto all’inizio e quin<strong>di</strong> fare una <strong>di</strong>samina possibilmente<br />

oggettiva sule questioni <strong>di</strong> cui stiamo parlando oggi. Il Consigliere Gravili si è soffermato soltanto<br />

una sentenza, dovrebbe però - io glielo chiedo in anticipo - capire che <strong>di</strong>co le cose non perché<br />

voglio colpire lui, ma per un fondamento <strong>di</strong> verità dal mio punto <strong>di</strong> vista. Innanzitutto si è<br />

soffermato su questa sentenza e ha chiarito che è un debito che nasce da una decisione <strong>di</strong> quella<br />

Amministrazione, l’ha ammesso, riteneva che noi dovessimo impugnare quella sentenza. Di che<br />

cosa si tratta: si tratta <strong>di</strong> un suolo che è nella zona artigianale, che era stato assegnato ad una<br />

persona e che poi è stata tolta a questa persona perché il <strong>Comune</strong> doveva farne un lotto espositivo,<br />

se non vado errato, Assessore Quaranta. Il Giu<strong>di</strong>ce ci condanna, chie<strong>di</strong>amo all’Avvocato, preciso<br />

l’Avvocato Massimo Congedo, una persona degna <strong>di</strong> stima, molto bravo, però poi mi si dovrà<br />

spiegare una questione molto grave successivamente, in questo caso l’Avvocato Massimo Congedo<br />

è Avvocato contro il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Salice</strong>. C’è questa sentenza, si <strong>di</strong>ce nella sentenza:<br />

“L’Amministrazione Comunale ha sbagliato, non poteva fare quello che ha fatto, deve risarcire i<br />

danni alla persona che ha subito questo nella misura <strong>di</strong> 53 mila euro”. Il Consigliere Gravili si rende<br />

conto che non sono 53 mila euro, sono qualcosa <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso, ma poi rettifichiamo in 43 mila euro<br />

come effettivamente è. Ripeto, l’Avvocato Stasi - come chiarito dal Consigliere Gravili - era stato<br />

incaricato dall’allora Amministrazione, noi correttamente a quell’Avvocato - perché noi non<br />

facciamo <strong>di</strong>stinzione <strong>di</strong> appartenenza - chie<strong>di</strong>amo se è giusto o meno impugnare e l’Avvocato ci<br />

<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> no. Quin<strong>di</strong> riconosciamo il debito fuori Bilancio. Non solo, su quel suolo adesso noi<br />

dobbiamo per forza realizzare un’opera che non si capisce quale sia, mentre avremmo potuto<br />

alienarlo e pagare qualche debito. Non lo possiamo fare perché c’è un vincolo impresso dalla<br />

precedente Amministrazione e per togliere quel vincolo le procedure sono abbastanza lunghe.<br />

Questa è la situazione. Poi nella Delibera n. 11 quando parleremo <strong>del</strong> debito grosso <strong>di</strong> 800 mila euro<br />

e passa, emergerà un fatto che io ve lo anticipo. L’Avvocato incaricato dal <strong>Comune</strong> un anno dopo, è<br />

l’Avvocato Massimo Congedo. Cioè, l’Amministrazione precedente incarica l’Avvocato a<br />

<strong>di</strong>fenderci e poi è lo stesso avvocato che ha fatto la causa contro il <strong>Comune</strong>. Questo è un dato <strong>di</strong><br />

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