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Deliberazione del C.C. n. 42 - Comune di Salice Salentino

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questi beni immobili, è vero che nella Delibera in<strong>di</strong>chiamo: “Verranno riscossi canoni mensili”, ma<br />

noi abbiamo l’obbligo per riuscire a pagare i Debiti fuori Bilancio <strong>di</strong> richiedere a chi mai riuscirà ad<br />

ottenere l’istituto, il pagamento anticipato. Ecco perché parlavo anche in precedenza <strong>di</strong> matematica<br />

finanziaria, <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>ta attualizzata, perché noi dobbiamo sapere oggi quanto ci deve pagare il canone<br />

che durerà per 35 anni. Noi abbiamo l’esigenza oggi <strong>di</strong> incassare quei sol<strong>di</strong>; perché è vero quello<br />

che <strong>di</strong>ce il Consigliere Gravili: “Come facciamo a pagare un milione <strong>di</strong> euro con 500 euro il<br />

mese?”. Non è possibile. Noi invece con queste Delibere dobbiamo variare il Piano <strong>del</strong>le<br />

Alienazioni e nelle Delibere successive vedremo come gli incassi per eventuali concessioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti<br />

<strong>di</strong> superficie dovranno avvenire - ci auguriamo nel 2011, ma ci sembra impossibile - nel 2012,<br />

massimo nel 2013, perché nei tre anni noi proponiamo il risanamento dei Debiti fuori Bilancio. A<br />

proposito dei Debiti fuori Bilancio, voglio fare una considerazione personalissima e chiudo,<br />

ovviamente riguarderà tutte le successive Delibere. Quello che mi preme <strong>di</strong>re è questo: sbaglia<br />

chiunque <strong>di</strong> noi oggi provi a trovare dei responsabili, ad addebitare <strong>del</strong>le responsabilità a quella<br />

parte politica invece che a quell’altra, a quel singolo Consigliere, a quel singolo Assessore. Se noi<br />

oggi proviamo a fare un <strong>di</strong>scorso anche un po’ più alto, proviamo a capire che nessuno - come<br />

<strong>di</strong>ceva il Consigliere Gravili e il Consigliere Innocente - è contento a portare questo tipo <strong>di</strong><br />

Delibera, ma siamo obbligati da determinate scelte, da determinate situazioni; se ognuno <strong>di</strong> noi oggi<br />

riuscisse a capire questa situazione, riuscisse se vogliamo anche a capire questa Amministrazione<br />

che oggi ha fatto e sta provando a fare queste scelte, probabilmente nascerà una <strong>di</strong>scussione<br />

sicuramente aspra, acerba e dura, ma riusciremmo forse a dare un servizio <strong>di</strong>verso al Paese. Il<br />

Consigliere Innocente ha detto una cosa - fra le varie cose - giusta, ha detto che questa<br />

Amministrazione è sullo scadere <strong>del</strong> suo mandato e la prossima probabilmente si troverà a dover<br />

gestire questo Consiglio Comunale, quello che nascerà da questo Consiglio Comunale. Non so chi<br />

<strong>di</strong> questo Consiglio si ritroverà nel prossimo, ma - ripeto - è importante che si entri in quest’ottica<br />

oggi, altrimenti non facciamo un servizio al Consiglio oggi, ma non lo facciamo nemmeno al Paese<br />

e ai citta<strong>di</strong>ni.<br />

PRESIDENTE: Grazie, Assessore. Prego, Consigliere Innocente.<br />

CONSIGLIERE INNOCENTE: Io vorrei tentare <strong>di</strong> fare un ragionamento agganciandomi proprio<br />

a quello che <strong>di</strong>ceva l’Assessore Quaranta. Questo perché molto probabilmente la situazione - parlo<br />

<strong>di</strong> me - che sto vivendo è il crepuscolo <strong>di</strong> questa Amministrazione e anche se all’Opposizione,<br />

riguarda anche il crepuscolo <strong>del</strong>la Opposizione. E allora, che cosa noi dobbiamo lasciare a chi<br />

amministrerà successivamente? Questo è proprio un brevissimo inciso e poi entrerò nel merito <strong>del</strong>la<br />

<strong>Deliberazione</strong> n. 4. Noi dobbiamo lasciare la necessità <strong>di</strong> intervenire a livello <strong>di</strong> conti. Perché, che<br />

cosa si è fatto? Senza dare responsabilità personali oggi o politiche, io mi spoglio completamente.<br />

Forse perché la mia serenità politica attuale mi porta a cercare <strong>di</strong> essere un po’ super partes, ma non<br />

tanto per fare il maestro, ma per superare le situazioni e per cercare <strong>di</strong> definirle una buona volta per<br />

sempre. Perché che cosa si è fatto fino ad ora? E in questo c’è la continuità amministrativa, per cui<br />

nessuno è esente da responsabilità. E chi può <strong>di</strong>re oggi: “Io non sono stato responsabile”? Mi<br />

riferisco a chi ha amministrato, naturalmente, ha chi ha avuto <strong>del</strong>le responsabilità amministrative.<br />

Perché - come ho sempre detto anche in tempi non sospetti - è la continuità amministrativa. Se io<br />

faccio un atto oggi, per carità ci sono quegli atti amministrativi che si esauriscono nell’esercizio, ma<br />

ci sono tantissimi atti il cui effetto si trasmette negli esercizi successivi, naturalmente coinvolgendo<br />

anche Sindaci <strong>di</strong> opposte fazioni politiche. Quin<strong>di</strong>, io accetto la sfida <strong>del</strong>l’Assessore Quaranta,<br />

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