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NOVECENTO<br />
1<br />
1. sacri ozi: il riposo<br />
serale e notturno, defi nito<br />
«sacro» perché dopo<br />
una giornata di lavoro,<br />
ritempra e rigenera l’uomo,<br />
facendogli recuperare<br />
il meglio delle sue<br />
energie non solo fi siche<br />
ma anche spirituali.<br />
2. l’ora che intensa è<br />
l’opera: l’ora in cui le<br />
attività fervono.<br />
3. mareggiare: ondeggiare,<br />
fl uttuare.<br />
4. una luna… discerni:<br />
una luna dalle tinte<br />
ancora molto tenui, che<br />
riesci appena a distinguere<br />
(«discerni»).<br />
5. che: in cui, nella quale.<br />
6. la tua cara città:<br />
Trieste; l’attributo «cara»<br />
sottolinea il profondo<br />
affetto di questo<br />
poeta per la città in cui<br />
è nato.<br />
7. varia… unità: Trieste<br />
racchiude in sé, tra<br />
i monti e il mare, una<br />
grande varietà di aspetti,<br />
che tuttavia non ne<br />
intaccano la sostanziale<br />
unità.<br />
8. l’artiere: l’artigiano,<br />
qui più genericamente,<br />
l’operaio.<br />
9. tutto… immobilità:<br />
tutto questo muoversi e<br />
agitarsi della gente produce<br />
l’impressione, l’apparenza<br />
dell’immobilità.<br />
10. vendemmiante età:<br />
l’età in cui si realizzano<br />
tanti progetti e si raccolgono<br />
i frutti (la vendemmia)<br />
delle fatiche<br />
sostenute.<br />
L A LETTERATURA E OLTRE... - IL NOVECENTO<br />
Umberto <strong>Saba</strong><br />
L’ora <strong>nostra</strong><br />
<strong>Saba</strong> e Trieste sembrano una cosa sola, tanto saldo è il nodo che lega<br />
questo poeta alla sua città, alla quale ha dedicato una splendida raccolta<br />
di versi. In questa lirica, Trieste viene rappresentata in quell’ora<br />
per lui «grande», bella, importante, un’ora amata che anticipa di poco il<br />
riposo notturno. L’intera città, dal golfo al Carso, vive quest’ora intensamente,<br />
senza nemmeno rendersi conto del suo signifi cato, e la folla<br />
ondeggia come un mare lungo le strade e i vicoli di Trieste. Ricordi e<br />
pensieri si aff ollano nella mente del poeta, che, confuso tra la gente,<br />
sente fl uire la propria vita come un fi ume in piena che corra inarrestabile<br />
verso la sua meta.<br />
Metro: tre strofe formate da versi di varia lunghezza, in prevalenzaendecasillabi.<br />
Rime liberamente distribuite; numerose le rime baciate<br />
(bella / quella; precede / si vede ecc.).<br />
Sai un’ora del giorno che più bella<br />
sia della sera? tanto<br />
più bella e meno amata? È quella<br />
che di poco i suoi sacri ozi 1 precede;<br />
5 l’ora che intensa è l’opera 2 , e si vede<br />
la gente mareggiare 3 nelle strade;<br />
sulle moli quadrate delle case<br />
una luna sfumata, una che appena<br />
discerni 4 nell’aria serena.<br />
10 È l’ora che 5 lasciavi la campagna<br />
per goderti la tua cara città 6 ,<br />
dal golfo luminoso alla montagna<br />
varia d’aspetti in sua bella unità 7 ;<br />
l’ora che la mia vita in piena va<br />
15 come un fi ume al suo mare;<br />
e il mio pensiero, il lesto camminare<br />
della folla, l’artiere 8 in cima all’alta<br />
scala, il fanciullo che correndo salta<br />
sul carro fragoroso, tutto appare<br />
20 fermo nell’atto, tutto questo andare<br />
ha una parvenza d’immobilità 9 .<br />
È l’ora grande, l’ora che accompagna<br />
meglio la <strong>nostra</strong> vendemmiante età 10 .<br />
(da Il Canzoniere, in Tutte le poesie, Mondadori, Milano)<br />
Rosetta Zordan, Il Narratore, <strong>Fabbri</strong> <strong>Editori</strong> © 2008 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education
NOVECENTO<br />
2<br />
L A LETTERATURA E OLTRE... - IL NOVECENTO<br />
Proposte di lavoro<br />
ANALIZZARE<br />
1. Percorrere Trieste lasciandosi guidare dai versi di <strong>Saba</strong> è un’esperienza straordinaria, perché<br />
il poeta non descrive semplicemente la sua città, ma ce la fa vedere con i suoi occhi,<br />
dall’interno, e ci costringe a prestare attenzione a particolari che a noi sfuggono, ma<br />
che sono vivi e vitali nella sua poesia. Prova a individuare nella lirica che ti abbiamo proposto<br />
uno o due di questi particolari tanto significativi per il poeta e spiega le ragioni della<br />
tua scelta.<br />
2. Nella poesia c’è il momento della contemplazione attenta e gioiosa della città, ma c’è<br />
anche quello della malinconia: in quali versi hai riscontrato questo velo di tristezza? Indicali,<br />
poi prova a chiederti da quale stato d’animo o da quale pensiero è stato provocato<br />
questo sentimento.<br />
RIFLETTERE SULLA LINGUA<br />
3. Per sottolineare la propria scelta di parole e di rime facili, <strong>Saba</strong> diceva che i suoi erano<br />
versi «raso terra», versi umili, costruiti con una lingua accessibile a tutti. Sapresti giustificare<br />
questa definizione con un esempio tratto dalla poesia che hai appena letto?<br />
4. Nella poesia è presente una similitudine importante per comprendere lo stato d’animo<br />
del poeta: individuala e sottolineala.<br />
5. Prova a commentare brevemente l’immagine che chiude la poesia: «la <strong>nostra</strong> vendemmiante<br />
età». Perché <strong>Saba</strong> definisce «vendemmiante» la sua età? Che cosa intende dire?<br />
6. <strong>Saba</strong>, in questa poesia, ricorre molto spesso a una tecnica poetica particolare, l’enjambement<br />
che consiste nel separare due parole fortemente legate dal senso, collocandole<br />
una alla fine di un verso e l’altra all’inizio del verso successivo, conferendo così alle<br />
parole interessate un rilievo che altrimenti non avrebbero.<br />
Secondo te, il fatto che l’enjambement compaia sia tra il primo e il secondo verso, sia<br />
tra il penultimo e l’ultimo della poesia è puramente casuale oppure il poeta, ricorrendo<br />
in apertura e in chiusura a questa tecnica poetica, ha voluto attirare la tua attenzione su<br />
un’idea, un motivo, una realtà che gli sta molto a cuore? Se sì, quale?<br />
Rosetta Zordan, Il Narratore, <strong>Fabbri</strong> <strong>Editori</strong> © 2008 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education