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CRONOLOGIA PERSIANA E DURATA DELL'ESILIO DEI GIUDEI

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di Venere, trovata nella biblioteca di Assurbanipal (Kouynjik), sono molto antiche. I pezzi più<br />

recenti datano dal regno di Sargon II (721- 705 a.C.) ( H. Hunger & D. Pingree, Astral Sciences in<br />

Mesopotamia, Leiden, etc.: Brill, 1999, p. 32)<br />

Durante l'ultimo secolo, molti hanno cercato di datare la prima dinastia di Babilonia con<br />

l'aiuto della Tavoletta di Venere, ma senza ottenere unanime consenso. Il regno di<br />

Ammisaduga è stato inserito in vari modi dal 3° millennio scalando fino al 7° secolo a.C. Nel<br />

1929 e nel 1941, il Prof. Otto Neugebauer "dimostrò l'impossibilità di usare la Tavoletta di<br />

Venere per datare la Prima Dinastia di Babilonia"(Hunger & Pingree, op. cit., pp. 37, 38). Una<br />

delle ragioni di tale impossibilità è l'esistenza di copie zeppe di errori di ricopiatura.<br />

“L’insieme dei dati è il peggiore nel quale mi sia mai imbattuto come statistico”, disse Peter<br />

Huber, spiegando che "almeno dal 20% al 40% delle date devono essere grossolanamente<br />

errate.(Peter Huber et al, Astronomical Dating of Babylon I and Ur III [= Monographic<br />

Journals of the Near East,Occ.Papers 1/4], Malibu, 1982, p. 14).<br />

Weir sottolinea diverse fonti di errori connessi con l'intento di datare i pezzi frammentari<br />

della Tavoletta di Venere. Ma non sarebbe giusto supporre che la stessa causa d'errori si applichi<br />

anche alla VAT 4956 ed ad altre importanti tavolette sulle quali è basata la cronologia<br />

Neobabilonese e Persiana. Queste ultime tavolette appartengono a un archivio di circa 1300 testi<br />

di osservazioni astronomiche rinvenute nella città di Babilonia, testi che contengono migliaia di<br />

osservazioni registrate dal 750 a.C. al 75 d.C.<br />

Nella discussione seguente, il sottotitolo è stato preso dal sommario delle nove presunte "cause<br />

d'errori potenziali" elencate nella sua Tavola 1 alla pag. 37.<br />

I-B-1. Una catena montuosa di 12.000 piedi può<br />

precludere le osservazioni<br />

Secondo Furuli, un problema per gli astronomi babilonesi era una catena montuosa ad est di<br />

Babilonia.<br />

"Ad est di Babilonia c'è una catena montuosa che si eleva di 12,000 piedi sul livello del<br />

mare, mentre l'area ad ovest della città è un deserto piano ... è ovvio che le alte<br />

montagne ad est di Babilonia impedissero qualche osservazione" (p. 29)<br />

Furuli quindi cita la discussione di Weir del cambio dell'arco di visione causato dalle "colline,<br />

montagne, alberi ecc." Ma le Montagne Zagros ad est di Babilonia non crearono nessun<br />

problema serio. Le parti più alte della catena iniziano circa 230 chilometri ad est di<br />

Babilonia con Kuh-e Varzanin a circa 9500 piedi sul livello del mare. Montagne di circa<br />

12.000 piedi sul livello del mare” si trovano molto più lontane.<br />

Data la distanza e la curvatura della terra, esse non sono visibili da Babilonia, almeno, non da<br />

terra, così come può esser confermato da chiunque vi sia stato. Il Prof. Hermann Hunger, per<br />

esempio, dice:<br />

"Io vi sono stato (in Iraq), tre anni, dei quali due mesi trascorsi a Babilonia. Non vi sono<br />

montagne visibili da Babilonia"(Communication Hunger to Jonsson dated December 4,<br />

2003).<br />

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