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CRONOLOGIA PERSIANA E DURATA DELL'ESILIO DEI GIUDEI

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Nel tentativo di sfuggire a questa conclusione indesiderabile, Furuli si dedica ai versetti dei 70 anni<br />

in Daniele 9:2 e 2 Cronache 36:20, 21 affermando che "gli autori di Daniele e 2 Cronache<br />

pensarono che le parole di Geremia implicassero un esilio di 70 anni per la nazione giudea."<br />

Dopo avere citato "New International Version" per questi due testi, egli afferma:<br />

“Come la seguente analisi mostra, le parole di Daniele e delle Cronache sono<br />

inequivocabili. Esse mostrano certamente che Daniele e l'autore delle Cronache pensarono<br />

che Geremia avesse profetizzato a proposito di un periodo di 70 anni per il popolo<br />

ebraico durante il quale la terra fu desolata” (p. 76).<br />

Poiché Daniele e l'autore delle Cronache vissero dopo la fine dell'esilio, essi conoscevano la<br />

sua reale durata e "poterono interpretare le parole di Geremia correttamente", sostiene Furuli. Poi<br />

afferma:<br />

“Un principio fondamentale d'interpretazione che è universalmente accettato, è quello di<br />

interpretare un versetto ambiguo alla luce di un versetto inequivocabile. Nel nostro<br />

caso abbiamo due versetti inequivocabili, precisamente, Daniele 9:2 e Cronache 36:<br />

21, che mettono i 70 anni in relazione con la desolazione di Gerusalemme. Iniziare<br />

con le apparentemente ambigue parole di Geremia 25:10 significa capovolgere la<br />

questione, in quanto il sopraccitato principio viene abbandonato.” (p. 76).<br />

Il principio d'interpretazione al quale si riferisce Furuli è corretto. Ma Furuli lo utilizza<br />

correttamente? E' proprio vero che i versetti in Daniele 9:2 e 2 Cronache 36:21 sono<br />

inequivocabili, mentre le affermazioni di Geremia sono ambigue? Un esame critico dell'analisi<br />

linguistica di Furuli dei versetti rivela che è vero il contrario. Iniziare con i brevi riferimenti a<br />

Geremia in Daniele e 2 Cronache, come fa Furuli, è in realtà "capovolgere la situazione" e<br />

abbandonare "il citato principio". Questo verrà mostrato nella seguente discussione.<br />

IV-B-1: I 70 anni in Daniele 9:2<br />

Nella sua discussione di Daniele 9:2, Furuli presenta prima una traslitterazione del testo, in coppia<br />

con una traduzione parola-per-parola seguita da una traduzione, la quale si scopre essere la<br />

Watchtower Society's New World Translation (NWT, Vol. V, 1960; la traduzione è la stessa<br />

dell'edizione revisionata del 1984). Secondo questa versione, Daniele "...compresi dai libri il<br />

numero degli anni riguardo ai quali la parola di Geova era stata rivolta a Geremia il<br />

profeta, per compiere le devastazioni di Gerusalemme, [cioè] settant'anni" [edizione italiana<br />

n.d.r.].<br />

Questa traduzione potrebbe essere cambiata in una nuova, non ancora pubblicata, edizione<br />

rivista della NWT. Nell'edizione svedese della NWT pubblicata nel 2003, il testo è stato<br />

cambiato facendogli dire che Daniele "scorse nei libri il numero di anni che, secondo la<br />

parola di Geova che era giunta a Geremia il profeta, sarebbero compiuti riguardo allo stato<br />

di desolazione di Gerusalemme, vale a dire settanta anni."<br />

Si noti in particolare la frase "per compiere le devastazioni di Gerusalemme" è stata cambiata in:<br />

"sarà completata concernente lo stato desolato di Gerusalemme" Questo porta la traduzione<br />

del testo in stretto accordo con quello del linguista Danese citato più avanti.<br />

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