CRONOLOGIA PERSIANA E DURATA DELL'ESILIO DEI GIUDEI
CRONOLOGIA PERSIANA E DURATA DELL'ESILIO DEI GIUDEI
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’I dati ricavati dall'Almegesto forniscono la spina dorsale a tutta la moderna cronologia<br />
dell'antichità’ “ (p.70).<br />
L'autore citato è Otto Neugebauer, il quale fino alla sua scomparsa nel 1990 fu una guida autorevole<br />
riguardo alle tavolette cuneiformi astronomiche. Che cosa intendeva costui? Intendeva che le<br />
antiche osservazioni astronomiche che Claudio Tolomeo presentò nell'Almagesto sono ancora le<br />
principali e forse anche l'unica base della cronologia assoluta che gli studiosi hanno stabilito<br />
per il periodo Neobabilonese e Persiano? Certamente no, come sarà dimostrato di seguito.<br />
Un tema ricorrente nel libro di Furuli (1) è che la cronologia Neobabilonese e Persiana sia<br />
costruita sugli scritti di Claudio Tolomeo, (2) che Claudio Tolomeo fosse un imbroglione che<br />
falsificò le antiche osservazioni che usò, e (3) che pertanto, la cronologia stabilita per questi<br />
periodi antichi è falsa. Così come subito a pagina 13, Furuli pretende:<br />
"La moderna visione della cronologia del mondo poggia sugli scritti di Claudio<br />
Tolomeo. Venticinque anni fa il geofisico R.R. Newton discuteva che Tolomeo fosse un<br />
imbroglione perché egli pretese d’aver fatto delle osservazioni quando invece egli fece<br />
calcoli a ritroso nel tempo."<br />
Ma la tesi di Furuli è un fantoccio, un argomento senza sostanza. Nessuno studioso competente<br />
sostiene oggi che gli scritti di Claudio Tolomeo sono tuttora le basi della cronologia fissata per<br />
l'Antico Medio Oriente. Vero è che Parker e Dubberstein affermarono mezzo secolo fa<br />
d'avere usato il Canone Tolemaico ed altre fonti classiche come basi generali per la loro<br />
cronologia Babilonese. Ma essi spiegarono che verificarono, confermarono, e migliorarono tale<br />
cronologia usando testi cuneiformi babilonesi quali cronache, liste reali, testi commerciali e<br />
tavolette astronomiche (PD, 1956, p.10).<br />
Inoltre, Claudio Tolomeo non produsse in origine il Canone Tolemaico - egli semplicemente<br />
riprodusse una lista di re già esistente. Come il Prof. Neugebauer (l'autore citato da Furuli)<br />
una volta sottolineò, il comune termine della lista reale, "Canone di Tolomeo" è un termine<br />
improprio. Questo è ben risaputo da molto tempo. F.X. Kugler e Eduard Meyer, per esempio,<br />
annotarono tempo addietro che la lista fu in uso per secoli prima di Tolomeo. (per ulteriori dettagli e<br />
documentazione, vedere GTR4, cap. 3, A-2)<br />
Stranamente, ma come inconsapevolmente, Furuli accetta questo, in contraddizione con suoi<br />
argomenti fantoccio. Nell'introduzione, egli nota che lo schema Tolemaico "si adatta perfettamente<br />
con lo schema teorico delle eclissi dei cicli di Saros e dei mesi intercalari. (pp.13,14), che è,<br />
la cronologia delle tavolette cuneiformi dell'era Seleucida (312-64 a.C.), questa lista data a<br />
intervalli di 18 anni il periodo iniziale. In una recente discussione di un gruppo di tali testi di<br />
Saros, Furuli annota che (p. 97) questo gruppo di tavolette riferisce di una serie ininterrotta<br />
di date di 18 anni di intervallo, da Dario I (491 a.C.) discendendo fino all'era Seleucida.<br />
Egli nota che la cronologia di queste tavolette, se corretta, sosterrebbe la sua Cronologia di Oslo<br />
(con la sua coreggenza di Dario/Serse e i suoi 51 anni del regno di Artaserse I). La<br />
cronologia dei testi dei 18 anni, ammette Furuli, è simile al Canone di Tolomeo:<br />
"E' del tutto chiaro che Tolomeo non inventò la sua cronologia dei re, per la quale egli si<br />
basò su una cronologia già accettata. Questa cronologia fu evidentemente quella che gli<br />
scribi delle tavolette di Saros usarono".(p.98)<br />
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