free | anno nono | numero sessantanove | novembre ... - Il Mattino
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8 speednews<br />
Imperatori dell’arte.<br />
a Merano nuovo art hotel La zona è una delle<br />
più ricche, quanto<br />
a strutture del genere,<br />
e una delle<br />
più note e attive –<br />
il Nerocubo Hotel,<br />
a Rovereto - la si<br />
intravede già passando<br />
sulla A22,<br />
verso il Brennero. Ora alla schiera degli art hotel trentini e altoatesini<br />
si aggiunge un nuovo tassello, l’Imperialart di Merano, allestito con<br />
la collaborazione di kunst Meran/o arte. Un progetto che ha messo<br />
insieme l’architettura con l’arte contemporanea, per il quale il proprietario<br />
Alfred Strohmer e l’architetto Harald Stuppner h<strong>anno</strong> chiamato<br />
alcuni dei più importati artisti meranesi, per personalizzare ognuna<br />
delle 11 camere e gli spazi comuni. Dalla proposta concettuale di<br />
Ulrich Egger, con un gioco realizzato con differenti materiali e videoimmagini,<br />
al suo confronto con la memoria dei luoghi di Elisabeth<br />
Hölzl, fino all’indagare sulla densità, la struttura fisica e la luminosità<br />
dei cristalli di Marcello Jori.<br />
www.imperialart.it<br />
<strong>Il</strong> nuovo logo di Roma?<br />
Una zuppa inglese…<br />
Dal cetriolo alla zuppa inglese. Ovvero, l’<strong>anno</strong> zero della comunicazione,<br />
per l’Italia. Sì, perché quello del famigerato logo “Italia” - da<br />
Exibart efficacemente ribattezzato appunto cetriolo - poteva essere<br />
un incidente, seppur grave: ma ora arriva una conferma, e ormai la<br />
situazione pare davvero<br />
irreparabile. Cambia<br />
amministrazione, non<br />
cambia musica: stavolta<br />
il committente è il Comune<br />
di Roma, che per<br />
la ricerca del suo nuovo<br />
“brand caratteristico,<br />
simbolo di tradizione e di<br />
futuro” ha indetto addirittura<br />
un concorso nazionale<br />
di idee. Ecco il responso:<br />
vincitore è risultato il progetto dell’agenzia torinese Mediapeople,<br />
per “la forza del richiamo alla tradizione classica, evidente tanto<br />
nella ricca iconografia del capitello quanto nello slancio della colonna<br />
sovrastata da una stilizzazione della leggendaria Lupa”. La realtà ci<br />
pare tristemente diversa: un’immagine di una banalità sconcertante,<br />
che non risponde a nessunissima regola chiave della comunicazione<br />
visuale, prima su tutte la riconoscibilità, la leggibilità. Segni slegati,<br />
“pesi” squilibrati, look ben peggiore della peggiore clip art di Word,<br />
un risultato che - anche per i colori - fa pensare a una cucchiaiata di<br />
zuppa inglese...<br />
www.comune.roma.it<br />
Giacinto di Pietrantonio:<br />
“Cura dimagrante per Miart 2011"<br />
“Novità? Beh, la prima è pratica, la fiera si terrà su un unico piano,<br />
sia per il moderno che per il contemporaneo, così da evitare ai visitatori<br />
i continui saliscendi. Poi stiamo lavorando su una selezione<br />
qualitativamente sempre più rigida delle gallerie. Che sicuramente<br />
sar<strong>anno</strong> di meno...”. Manca ancora tanto tempo, a Miart 2011, eppure<br />
qualche anticipazione riusciamo a ottenerla. Ad affidarcele - anzi,<br />
gliele abbiamo proprio strappate... - è Giacinto di Pietrantonio, da due<br />
anni curatore del settore Contemporaneo della fiera milanese “Siamo<br />
molto soddisfatti del lavoro che stiamo svolgendo a Miart”, ha detto<br />
riferendosi anche a Donatella Volontè, curatore del settore Moderno.<br />
“Certo, è inutile negare che sulla fiera pesa almeno un decennio di<br />
gestione incerta, che aveva allontanato molte gallerie importanti che<br />
ora st<strong>anno</strong> tornando. Vogliamo fare una grande fiera a Milano, che<br />
resta la capitale del mercato dell’arte italiano”.<br />
www.miart.it<br />
RITALS DANS LA VILLE LUMIÈRE<br />
Un gruppo di sbirri della criminale che f<strong>anno</strong> capo a quel Quai des Orfèvres che non<br />
può non riportare alla mente leggendari personaggi letterari come il commissario<br />
Maigret. Però qui siamo ben distanti dalle atmosfere pensose e malinconiche di<br />
Simenon. <strong>Il</strong> ritmo è ben più serrato, hollywoodiano quasi, da film d’azione. Anche se<br />
non mancano gli spazi, sulla pagina, per riflettere con maggior calma. Eh sì, perché<br />
Les italiens, nel primo e omonimo libro della serie firmata dal grafico torinese Enrico<br />
Pandiani, h<strong>anno</strong> avuto a che fare con una ricca transessuale, tipologia umana che<br />
certo non rientrava nella loro “normalità”. Anche e soprattutto perché si trattava di<br />
un’artista di successo, con le idee piuttosto chiare: “Quando il lavoro diventa davvero<br />
duro e mi prende la tentazione di smettere, ho sempre una specie di allucinazione.<br />
Vedo David Hockney seduto là nell’ombra, che mi guarda e mi incoraggia”. Appena il<br />
tempo per ricalibrare i propri pregiudizi e arriva una seconda sonora mazzata.Troppo<br />
piombo, anche per dei duri come loro. Nient’affatto avvezzi a cenare al Georges,<br />
al sesto piano del Beaubourg, e nemmeno a bazzicare dalle parti di Saint-Sulpice,<br />
dove “tutto è first choice, i negozi, i caffè, le gallerie d’arte”...<br />
Enrico Pandiani, Troppo piombo, Instar, Torino 2010<br />
gea diario per immagini di gea casolaro<br />
Inaugurato a Roma il museo<br />
della rinnovata accademia d’Egitto<br />
È il primo museo di Roma<br />
dedicato all’antica civiltà<br />
egizia, con pezzi unici e<br />
di grande valore, come<br />
la statua di Chefren o la<br />
grande testa di Akhenaton.<br />
Un piccolo ma prezioso<br />
cammeo, circa 300 mq che ospitano una cinquantina di reperti,<br />
allestiti con grande gusto e attenzione alle più moderne tecniche museologiche.<br />
Parliamo del Museo della rinnovata Accademia d’Egitto, la<br />
cui inaugurazione si è trasformata in un vero e proprio vertice internazionale,<br />
con la presenza del Presidente Mubarak accolto dal premier<br />
Berlusconi. La struttura è stata inaugurata al termine di una serie di<br />
lavori che h<strong>anno</strong> portato al completo rifacimento degli interni dell’edificio<br />
e della facciata esterna. Oltre al nuovo museo, ora l’Accademia<br />
- l’unica accademia araba e africana della Capitale - potrà disporre<br />
anche di una sala teatro e cinema.<br />
www.egyptianacademyinrome.com<br />
l’arte su YouTube?<br />
art//Tube, of course.<br />
Quali sono i caratteri della nuova estetica della bassa definizione?<br />
Come st<strong>anno</strong> reagendo gli artisti di fronte a questo fenomeno planetario?<br />
<strong>Il</strong> concetto di arte ne risulterà mutato? Quali sono i mutamenti<br />
cui è soggetta la creatività, oggi che una moltitudine di dilettanti possiede<br />
un formidabile strumento di visibilità e partecipazione, quale il<br />
sito internet YouTube? A queste domande vuole dare una risposta<br />
Art//Tube. L’arte alla prova della creatività amatoriale, che a Padova<br />
presenta una selezione di 100 video amatoriali, scelti in base alla<br />
loro qualità creativa da un gruppo di studenti universitari di ambito<br />
artistico. Altre 5 videoproiezioni mostrano al pubblico altrettanti video<br />
appositamente commissionati ad artisti di fama ormai internazionale<br />
stralciodiprova<br />
di marco enrico giacomelli<br />
arte e letteratura? continuano sul blog .::raccolta differenziata::. all'indirizzo me.giacomelli.blog.exibart.com<br />
synestesie<br />
Malakoff 2010<br />
come Botto & Bruno, Stefano Cagol, Nicola Gobbetto, Kensuke Koike,<br />
ZimmerFrei. Anche questi video sono stati caricati su YouTube, in<br />
un canale specifico riferito alla mostra.<br />
padovacultura.padovanet.it<br />
Geo&Geo e art News: l’arte in tv<br />
I segreti della natura all’interno dei più famosi dipinti della storia, raccontati<br />
da un critico d’arte nei messaggi che fin dall’antichità comunicavano<br />
all’interno di affreschi, dipinti e sculture. Dove? In televisione,<br />
che ogni tanto si risveglia dal suo scoraggiante torpore culturale con<br />
qualche piacevole sorpresa. La prima riguarda appunto Geo&Geo,<br />
noto contenitore curato su Rai Tre da Sveva Sagramola, che per il<br />
nuovo spazio dedicato<br />
all’arte ha chiamato<br />
Costantino D’Orazio,<br />
già habitué di Radio Tre<br />
e ora “prestato” alla tv.<br />
Le altre giungono da Art<br />
News, il magazine settimanale<br />
di Rai Educational<br />
che si occupa di<br />
arte e cultura. Su tutte, lo spostamento del programma dalla consueta<br />
fascia oraria del mattino al pomeriggio del sabato di Rai Tre. Debutto<br />
per il “noir” d’arte, con alcuni fra i più importanti scrittori italiani specializzati<br />
nel giallo d’autore chiamati a scrivere per Art News il racconto<br />
di un crimine legato al mondo della cultura e dell’arte. Altra novità la<br />
scenografia del programma: la tradizionale rubrica The Making Of si<br />
trasferisce, infatti, nello studio di Art News: un artista al lavoro realizza<br />
in ogni puntata un’opera d’arte in diretta, dalla pittura alla scultura<br />
alle installazioni. Nuovi prestigiosi arrivi anche fra i collaboratori, da<br />
Claudio Strinati, già soprintendente al Polo Museale Romano, ad Antonio<br />
Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, ai critici e curatori Demetrio<br />
Paparoni e Cristiana Perrella, tutti impegnati nel racconto di opere<br />
e personaggi dell’arte classica e contemporanea.<br />
www.geo.rai.it / www.artnews.rai.it<br />
Bill Woodrow - Long Distance Information - 1983 - tecnica mista<br />
British Council, Roma<br />
collezione permanente<br />
dopo aver guardato bene, molto bene, quest’opera<br />
vai alla rubrica Synestesie a pag. 24