free | anno nono | numero sessantanove | novembre ... - Il Mattino
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36 approfondimenti<br />
LADDOVE STA PER<br />
NASCERE IL PARTITO<br />
DELL’ARTE<br />
La Polonia è la vera risposta alla Vecchia Europa in aff<strong>anno</strong>. Dieci anni fa la Francia se la faceva addosso per l’ingresso in<br />
Europa di un Paese che avrebbe tolto il lavoro a tutti gli idraulici d’oltralpe. Oggi dalla Polonia nessuno parte verso ovest e il Paese<br />
chiama a sé cervelli e direttori (italiani) di museo...<br />
Negli ultimi anni l’agenda artistica<br />
internazionale ha visto la presenza di<br />
svariate mostre di artisti polacchi,<br />
sia personali come quelle di Artur<br />
Zmijewski (prossimo curatore della<br />
Biennale di Berlino), Zbigniew<br />
Libera, Miroslaw Balka, Paulina<br />
Olowska, Pawel Althamer, Monika<br />
Sosnowska, Katarzyna Kozyra,<br />
Piotr Uklanski, sia collettive come<br />
Polski Express III, Early Years ai KunstWerke<br />
di Berlino o il Polska Years<br />
in Inghilterra.<br />
Come nasce questa scena era la<br />
domanda a cui volevamo rispondere,<br />
e per poterlo fare ci siamo recati in<br />
Polonia. Varsavia è una città ancora<br />
defilata rispetto ai centri più consolidati<br />
dell’arte internazionale, ma la<br />
scena è realmente interessante: al<br />
di là degli spazi istituzionali, l’atmosfera<br />
informale che si respira nelle<br />
gallerie indica la volontà di creare un<br />
nuovo collezionismo privato tutto da<br />
inventare. Tenuto conto anche della<br />
storia politica del Paese e della sua<br />
giovane e vitale economia capitalista,<br />
che la fa essere in questo momento<br />
una delle “tigri” della Nuova Europa.<br />
Ed è questo dinamismo a renderla<br />
una promessa per gli art lover dei<br />
prossimi anni, che potr<strong>anno</strong> scoprire<br />
qui una diversa vitalità.<br />
Iniziamo con le istituzioni pubbliche.<br />
Sono il Centro per l’Arte Contemporanea<br />
Castello Ujazdowski, Zacheta<br />
Galleria Nazionale d’Arte, e il Museo<br />
d’Arte Moderna di Varsavia. La più<br />
anziana è Zacheta. Nasce nel 1920<br />
per ospitare l’arte d’avanguardia (di<br />
allora) grazie al sostegno della società<br />
di belle arti Zacheta; nel 1950<br />
è nazionalizzata e nel 1990 la collezione<br />
storica è trasferita al Museo<br />
Nazionale. Ciò le permette di votarsi<br />
unicamente all’arte contemporanea<br />
e di promuovere mostre di artisti polacchi<br />
all’estero.<br />
<strong>Il</strong> Centro per l’Arte Contemporanea<br />
nasce invece nel 1985 con l’obiettivo<br />
di presentare non solo mostre, ma<br />
anche cinema, musica e live media.<br />
Ha una ricca collezione di opere di<br />
artisti internazionali, un programma<br />
di residenze, un archivio sull’arte polacca,<br />
pubblica libri e riviste tra cui<br />
“Dopo la fase pionieristica ora la<br />
situazione è diversa, vi è una maggiore<br />
consapevolezza, lo stato crede nella<br />
cultura, la sostiene”<br />
Obieg. Fabio Cavallucci è da qualche<br />
mese il direttore del Centro, dopo<br />
la direzione ventennale di Wojciech<br />
Krukowski, storico dell’arte e regista<br />
di Akademia Ruchu, celebre<br />
gruppo di performer.<br />
<strong>Il</strong> Museo d’Arte Moderna, infine,<br />
nasce nel 2005 con un’intensa at-<br />
tività espositiva, <strong>nono</strong>stante non abbia<br />
ancora una sede definitiva, che<br />
inaugurerà nel 2014 in una location<br />
straordinaria nei pressi del Palazzo<br />
della Cultura e della Scienza, sorta di<br />
Gotham City stalinista di cui parliamo<br />
nell’articolo a fianco.<br />
Oltre alle istituzioni, un lavoro importante<br />
in Polonia è svolto da gallerie e<br />
fondazioni private come Foksal Gallery<br />
Foundation, Raster Gallery, Czarna,<br />
Profile, Leto, Krytyka Polityczna<br />
(che non è proprio una galleria, ma<br />
un club/centro culturale/casa editrice<br />
che organizza concerti, presentazioni<br />
e performance), oltre alla nascente<br />
scena che si sta sviluppando<br />
nel quartiere Praga.<br />
Qualche storia di questi spazi che<br />
h<strong>anno</strong> cambiato faccia all’ex sonnacchioso<br />
paesone agricolo dell’Est.<br />
Raster magazine nacque nei primi<br />
anni ‘90 da un’idea dei critici d’arte<br />
Lukasz Gorczyca e Michal Kaczynski.<br />
Una decina d’anni dopo decisero di<br />
aprire una galleria, una delle prime<br />
e più importanti gallerie polacche,<br />
che partecipa a fiere internazionali<br />
come Frieze, Art Basel, Fiac. Raster<br />
nel 2006 ha organizzato l’evento<br />
Villa Warsaw: dieci gallerie, tra cui<br />
Zero... di Milano, Jan Mot di Brussels<br />
e Hotel di Londra, h<strong>anno</strong> presentato<br />
per una settimana performance,<br />
eventi e incontri. L’ultima edizione si<br />
è tenuta a Reykjavik la scorsa estate.<br />
Foksal Gallery Foundation è stata fondata<br />
nel 1997 da tre curatori - Adam<br />
Szymczyk (ora direttore di Kunsthalle<br />
Basel), Joanna Mytkowska (direttrice<br />
del Museo d’Arte Moderna di<br />
Varsavia) e Andrzej Przywara - per<br />
conservare l’archivio della Foksal Gallery,<br />
galleria pubblica d’avanguardia<br />
fondata a Varsavia nel 1966 con un<br />
programma concettuale in tempi di<br />
repressione comunista. La fondazione<br />
funziona anche come spazio commerciale<br />
con mostre degli artisti più<br />
amati dai curatori, tra cui Althamer,<br />
Sosnowska, Anna Molska e Robert<br />
Kusmirowski. Segue inoltre il programma<br />
di The Avantgarde Institute,<br />
l’ex casa-studio degli artisti Edward<br />
Krasinski e Henryk Stazewski. Vi è<br />
contenuta un’installazione permanen-