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free | anno nono | numero sessantanove | novembre ... - Il Mattino

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Sono un collezionista di immagini d’ogni sorta. Rovisto continuamente negli<br />

archivi della cultura visiva comune per estrarre semi da cui far nascere possibilità<br />

pittoriche. Spesso le immagini ottenute grazie alle tecniche di stampa più antiche,<br />

le xilografie ad esempio, sono quelle che mi interessano di più, poiché la forma e lo<br />

stile assai semplice, la riduzione dello spazio a linee tratteggiate, le rendono molto<br />

simili alle moderne immagini digitali.<br />

<strong>Il</strong> mio studio potrebbe trovarsi un po’ ovunque. Gli elementi che figurano nelle<br />

mie composizioni pittoriche sono in gran parte estratti dalle riviste e dalle bibbie<br />

che circolano nel mio spazio di lavoro. Cerco di raccogliere immagini da una gran<br />

varietà di fonti ovunque vada. Poi il materiale raccolto diventa il punto di partenza<br />

per le mie invenzioni pittoriche.<br />

La mia pittura è la traduzione di una trama xilografica e ha la stessa parvenza<br />

di una superficie tessile. Ciò che sto studiando è il legame tra i linguaggi visivi<br />

dell’avanguardia e l’arte popolare tradizionale, come l’esperienza sovietica nella<br />

progettazione, oppure gli storici modelli di produzione tessile del Nordeuropa. Così<br />

facendo, focalizzo l’attenzione sulle varie modalità di costruzione.<br />

assoloshow 29<br />

a cura di marianna agliottone<br />

HÅVArD HoMSTVEDT<br />

Nato a Lørenskog nel 1976, è in mostra alla annarumma404 di Napoli fino al 10 gennaio.<br />

Dice di sé...<br />

I am a collector of sorts. Rummaging through the image bank of common visual<br />

culture, I am constantly mining for seeds of painting possibilities. Often, pictures<br />

in older image reproduction techniques, such as woodcuts, hold my interest the<br />

most. In the simplicity of design, and the reduction of space into hatched lines,<br />

woodcuts are akin to modern digitized images.<br />

My studio could’ve been just about anywhere. The pieces of my painterly compositions<br />

are drawn mostly from magazine scraps, and illustrations of bibles float<br />

around in my workspace. I try to collect image material from a wide variety of<br />

sources wherever I go. The collected material is then the start off point for my own<br />

painterly inventions.<br />

In the painterly translations of woven woodcuts, and the textile-like appearance of<br />

my paintings, I am examining the link between the visual languages of the avant<br />

guarde and traditional folk art, such as in Soviet stage design, and Northern European<br />

historical textile patterns. In doing so, I seek to draw attention to the manner<br />

of construction.<br />

Å være om å gjøre<br />

2009 - oil on canvas on panel olio su tela su tavola - cm 140x80 - courtesy Galleri riis, oslo<br />

To Skin a Cat<br />

2009 - oil and acrylic on canvas on panel olio e acrilico su tela su tavola - cm 198x96,5 - courtesy Galleri riis, oslo<br />

Ripple Sole<br />

2010 - mixed media materiali vari<br />

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