VINI e APRINI - Assonapa
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stima il valore genetico delle pecore<br />
in una situazione di pari durata<br />
della lattazione.<br />
Vediamo più in dettaglio le motivazioni<br />
tecniche che hanno portato<br />
a modificare il carattere oggetto<br />
di selezione. Come spesso<br />
accade nelle scelte ci sono argomenti<br />
a favore ed altri contrari e<br />
solo con una attenta analisi si<br />
possono stabilire le scelte più opportune.<br />
Fra gli argomenti a favore ricordiamo:<br />
a) Uso della lattazione di riferimento.<br />
Ha una influenza diretta<br />
sulla quantità di latte prodotta<br />
nella lattazione. Utilizzando<br />
per tutte le pecore la medesima<br />
durata di riferimento intendiamo<br />
metterle nelle condizioni<br />
ottimali per esprimere<br />
al meglio il potenziale genetico,<br />
eliminando un effetto (lattazioni<br />
di diversa durata) che<br />
influenzava negativamente il<br />
risultato finale. Infatti, maggiori<br />
produzioni si ottengono<br />
se le lattazioni sono molto lunghe<br />
e viceversa con pochi giorni<br />
di mungitura si ottengono<br />
produzioni modeste. Pertanto<br />
il risultato finale da questo<br />
punto di vista era sicuramente<br />
non ottimale.<br />
b) Lattazione aperta con proiezione<br />
alla durata di riferimento.<br />
Con il termine aperta si intende<br />
una lattazione che in archivio<br />
non è chiusa, ossia la pecora<br />
viene ancora munta; predette<br />
lattazioni vengono utilizzate,<br />
ai fini della valutazione,<br />
dopo che l’Ufficio Centrale<br />
dei Controlli le ha proiettate<br />
alla durata di riferimento. La<br />
proiezione è una importante<br />
innovazione tecnica necessaria<br />
per utilizzare le lattazioni<br />
aperte per le valutazioni genetiche.<br />
Ora gli indici genetici<br />
stimati, anche con queste informazioni<br />
aggiuntive, consentono<br />
di avere con notevole<br />
anticipo le stime genetiche<br />
sulle giovani pecore che, pertanto,<br />
possono essere utilizzate<br />
nella scelta dei capi da vendere<br />
o da mantenere in allevamento.<br />
Fra quelli, invece, contrari ricordiamo:<br />
a) La persistenza della lattazione.<br />
È un carattere di sicura influenza<br />
genetica, ma come<br />
spesso succede per i caratteri<br />
relativi alla produzione del latte,<br />
la componente genetica viene<br />
mascherata dall’ambiente,<br />
come ad es. la disponibilità di<br />
pascolo estivo, che rende non<br />
quantificabile il ruolo della<br />
componente genetica ed i suoi<br />
effetti sul valore dell’animale.<br />
I nuovi indirizzi tecnici hanno<br />
stabilito di utilizzare la lattazione<br />
convenzionale e non la<br />
“effettiva” perdendo parte dell’informazione<br />
collegata alla<br />
persistenza che consentiva di<br />
selezionare i capi con lattazioni<br />
lunghe; è anche vero, però,<br />
che la quantità di latte prodotto<br />
e la persistenza sono strettamente<br />
correlate; pertanto,<br />
individuando i capi geneticamente<br />
migliori, si conosceranno<br />
i capi più persistenti. In<br />
conclusione analizzando gli argomenti<br />
pro e contro, quelli a<br />
favore risultano di maggiore rilevanza<br />
tecnica rispetto a quelli<br />
contrari e ne giustifica la<br />
scelta. Ovviamente, opportune<br />
verifiche tecniche saranno effettuate<br />
periodicamente, per<br />
monitorare le conseguenze sui<br />
trend genetici, pronti ad apportare<br />
le eventuali modifiche<br />
ritenute opportune qualora si<br />
rendessero necessarie per indirizzare<br />
al meglio il miglioramento<br />
genetico della razza.<br />
Parametri genetici utilizzati<br />
nel calcolo degli Indici Genetici<br />
Negli ultimi anni sono utilizzati i<br />
seguenti parametri per il calcolo<br />
degli indici genetici.<br />
Tabella 1 - Parametri genetici.<br />
Carattere Ereditabilità Ripetibilità<br />
Latte (litri) 0.25 0.40<br />
Carattere oggetto di selezione<br />
e Indici Genetici<br />
Il carattere considerato come<br />
obiettivo di selezione è la produzione<br />
del latte munto alla durata<br />
di riferimento delle pluripare.<br />
I filtri posti per l’utilizzo delle<br />
lattazioni sono rimasti immutati<br />
rispetto alle precedenti valutazioni<br />
genetiche e sono: produzione<br />
compresa fra 30 e 550 litri;<br />
il 1° controllo funzionale entro il<br />
65° giorno dal parto; l'età al 1°<br />
parto di almeno 11 mesi (Moioli<br />
B.M., 1992).<br />
La produzione di latte è influenzata<br />
da vari fattori ambientali fra<br />
i quali i più importanti sono:<br />
a) l’interazione fra allevamento,<br />
annata produttiva e stagione<br />
di parto (HYS);<br />
b) l’effetto dell’età al parto.<br />
Dobbiamo stimare quanto più<br />
possibile la loro influenza per limitare<br />
al massimo gli errori nella<br />
stima del valore genetico:<br />
- Effetto HYS; è stato inserito nel<br />
modello di analisi e la sua componente<br />
é individuata e stimata<br />
contemporaneamente al calcolo<br />
degli indici;<br />
- Effetto dell’ETÀ AL PARTO; grazie<br />
agli studi compiuti da Moioli<br />
(I.S.Z. di Roma) e Pagnacco<br />
(Univ. di Milano) sono stati calcolati<br />
ed utilizzati i coefficienti<br />
di tipo moltiplicativo per un<br />
pre-aggiustamento della produzione<br />
del latte. Questi coeffi-<br />
L’ALLEVATORE DI O<strong>VINI</strong> E C<strong>APRINI</strong> - N. 7/8 - LUGLIO/AGOSTO - 2005 9