VINI e APRINI - Assonapa
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Caratteristiche della<br />
Pasteurella haemolytica<br />
La Pasteurella haemolytica, dal<br />
1999 chiamata Mannheimia haemolytica,<br />
è un microrganismo classificato<br />
nella famiglia delle Pasteurellaceae,<br />
genere Actinobacillus. Esistono<br />
circa venti diverse specie del<br />
genere Pasteurella. Di queste specie<br />
P. multocida e P. haemolytica sono<br />
fra le più importanti responsabili<br />
di gravi patologie in diversi<br />
animali (bovini, suini, ovini e polli)<br />
con conseguenti pesanti perdite<br />
economiche negli allevamenti<br />
interessati. La P. haemolytica risponde<br />
alle caratteristiche tipiche<br />
della famiglia di appartenenza<br />
(Pasteurellaceae): microrganismo<br />
Gram negativo, immobile, aerobio-anaerobio<br />
facoltativo, asporigeno,<br />
di forma coccobacillare, con<br />
metabolismo di tipo fermentativo.<br />
18 L’ALLEVATORE DI O<strong>VINI</strong> E C<strong>APRINI</strong> - N. 7/8 - LUGLIO/AGOSTO 2005<br />
NOTIZIARIO S.I.P.A.O.C.<br />
Società Italiana di Patologia e Allevamento<br />
degli Ovini e Caprini<br />
Inizia con questo articolo sulla mastite da Pasteurella negli ovini una serie di articoli che affronteranno tutte<br />
le problematiche delle mastiti, a cura del Centro di Referenza Nazionale per le Mastopatie degli Ovini e dei<br />
Caprini, presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna “G. Pegreffi”. Il Centro è a disposizione<br />
di Allevatori e Veterinari interessati alle problematiche specifiche ed offre il suo contributo scientifico e tecnico a<br />
chi ne possa avere necessità.<br />
Le mastiti da Pasteurella negli ovini<br />
(*) Centro di Referenza Nazionale per le<br />
Mastopatie degli Ovini e dei Caprini,c/o Istituto<br />
Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna<br />
“G.Pegreffi”,Via Duca degli Abruzzi,<br />
8, 07100 Sassari. Tel. 079-2892231,<br />
e-mail: guido.leori@izs-sardegna.it.<br />
di Laura Grumberger*<br />
Diffusione e caratteri della<br />
mastite da Pasteurella<br />
haemolytica<br />
Anche se questo microrganismo<br />
viene più frequentemente reperito<br />
nelle vie respiratorie di diverse<br />
specie animali ed è soprattutto<br />
responsabile di gravi pleuropolmoniti<br />
fibrinose nei bovini e ovini<br />
e setticemie nell’agnello neonato<br />
e di età superiore ai tre mesi,<br />
non si può sottovalutare il suo<br />
intervento nell’insorgenza di mastiti<br />
ovine che si possono manifestare<br />
in forma acuta o in forma<br />
nodulare cronicizzante.<br />
La Pasteurella haemolytica si trova<br />
normalmente nel nasofaringe,<br />
nelle tonsille e nella cavità orale<br />
delle pecore e, nelle prime ore<br />
dopo il parto, viene trasmessa agli<br />
agnelli neonati in seguito al contatto<br />
stretto con le madri. A sua<br />
volta l’agnello così contaminato,<br />
trasferisce, attraverso la bocca<br />
durante la suzione del latte, la Pasteurella<br />
sul capezzolo materno<br />
favorendo quindi la contaminazione<br />
della mammella per via<br />
ascendente (capezzolo ghian-<br />
dola mammaria).<br />
Fra le cause di mastite negli ovini<br />
è diffusa soprattutto in Inghilterra,<br />
proprio per il fatto che le razze<br />
allevate hanno attitudine per la<br />
produzione di carne e lana e quindi<br />
lo svezzamento avviene molto<br />
più tardi rispetto alle razze ad attitudine<br />
lattifera. In Italia le segnalazioni<br />
la collocano al 1-3%<br />
fra le cause di mastite negli ovini.<br />
Caratteri della malattia<br />
Sembra che sia sufficiente un<br />
basso numero di microrganismi<br />
per scatenare la mastite purché<br />
questi possano arrivare alla cisterna<br />
mammaria superando indenni<br />
i meccanismi di difesa presenti<br />
a livello del capezzolo.<br />
Una volta penetrato nella mammella<br />
il microrganismo esplica la<br />
sua attività patogena producendo<br />
una leucotossina (LKT) che lisa<br />
specificatamente i leucociti dei<br />
ruminanti (mentre sembra non<br />
interessare quelli delle specie non<br />
ruminanti) scatenando le reazioni<br />
a catena caratteristiche dei<br />
processi infiammatori.<br />
Quando la mastite si manifesta<br />
nella forma acuta, la mammella o<br />
parte di essa, si presenta aumentata<br />
di volume, con pelle tesa, calda<br />
e dolente e linfonodi sopramammari<br />
ingrossati. Alla spremitura<br />
dei capezzoli fuoriesce una