30.05.2013 Views

Rassegna Storica Crevalcorese - Comune di Crevalcore

Rassegna Storica Crevalcorese - Comune di Crevalcore

Rassegna Storica Crevalcorese - Comune di Crevalcore

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>di</strong>versissimo, dato che il quadro della Sampiera ha uno sviluppo orizzontale e i<br />

personaggi vi sono <strong>di</strong>sposti lungo linee oblique <strong>di</strong>scendenti, mentre quello della<br />

Rotonda ha uno sviluppo verticale e la composizione un andamento piramidale<br />

o forse sarebbe meglio <strong>di</strong>re spiraliforme ascendente, ciò che meglio si attaglia alla<br />

flessuosità neomanieristica <strong>di</strong> queste aggraziate figurette.<br />

Secondo Renato Roli il quadro già in villa Sampiera è <strong>di</strong>pinto “con una verve<br />

degna <strong>di</strong> un veneziano, vicinissima ai mo<strong>di</strong> del Nogari”. 4 Il riferimento più pertinente<br />

per la “propensione veneteggiante” 5 del Bertuzzi è Vincenzo Monti, come<br />

ha <strong>di</strong>mostrato Ugo Ruggeri in un suo articolo intitolato per l’appunto Nicola<br />

Bertuzzi ‘Falso veneziano’ . 6 Occorre tener conto che il Monti si era già trasferito<br />

definitivamente a Brescia nel 1738 e che perciò la sua influenza sul Bertuzzi risale<br />

agli anni della formazione del pittore. Bertuzzi però astrae da quella magniloquenza<br />

ancora presente nel Monti alla ricerca <strong>di</strong> imme<strong>di</strong>atezza e schiettezza; è così che le<br />

sue figurette in atteggiamenti umili, tratte dal quoti<strong>di</strong>ano e rese con velocità stenografica,<br />

sono parse espressione <strong>di</strong> una certa vena caricaturale del pittore, che meglio<br />

forse si vede nelle altre tele della Rotonda, poiché la pala d’altare, per la sua<br />

con<strong>di</strong>zione privilegiata, è più aderente a un ductus pittorico <strong>di</strong> impreziosito<br />

calligrafismo. In questo <strong>di</strong>pinto si avvicina alla pittura veneta più per il tentativo <strong>di</strong><br />

ottenere la morbida e polverosa levità del pastello che quella grassa succosità <strong>di</strong><br />

cui parla il Ruggeri. 7<br />

Di notevole suggestione sono alcuni riman<strong>di</strong> che riflettono la scena della<br />

Natività all’interno dell’oratorio: la predella sulla quale si trovano i personaggi in<br />

primo piano è in tutto simile alla predella reale dell’altare e lo spazio pittorico<br />

viene suggerito come spazio curvo a imitazione dell’ambiente reale.<br />

Le figure <strong>di</strong>pinte risultano così trasferite nello spazio vero come per un<br />

gioco <strong>di</strong> specchi, mentre un altro gioco <strong>di</strong> specchi, allusivamente e sottilmente<br />

ambiguo, a livello dei significati, fa sì che la Madonna, simbolo stesso della maternità,<br />

rifletta, prefigurandola, l’immagine della nascita del figlio.<br />

In questo gioco, composto <strong>di</strong> sorridente armonia, nella grazia che permea<br />

le misurate figurette e nella flessuosità neomanieristica della linea che le muove sta<br />

la poetica del Bertuzzi, pittore non <strong>di</strong> primaria grandezza, ma senz’altro uno dei<br />

più interessanti rappresentanti del rococò bolognese alla vigilia della stagione<br />

neoclassica.<br />

4 Renato Roli, Pittura bolognese 1650-1800. Dal Cignani ai Gandolfi, Bologna 1977, p. 124<br />

5 La definizione è ancora <strong>di</strong> Renato Roli, Pittura bolognese 1650-1800. Dal Cignani ai Gandolfi, Bologna<br />

1977, p. 125<br />

6 Ugo Ruggeri Nicola Bertuzzi ‘Falso Veneziano’, in: Musei Ferraresi, bollettino annuale n. 12,<br />

1982, pp. 115-130.<br />

7 Ugo Ruggeri, Nicola Bertuzzi ‘Falso Veneziano’, cit.<br />

91

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!