Rassegna Storica Crevalcorese - Comune di Crevalcore
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PAOLO CASSOLI<br />
La Nascita della Vergine<br />
Pala d’altare della Rotonda<br />
Alcuni anni fa, per il volume <strong>Crevalcore</strong>: percorsi storici, redassi una scheda sui<br />
<strong>di</strong>pinti della Rotonda nella quale non ebbi la possibilità <strong>di</strong> inserire, per le limitazioni<br />
imposte al numero e al tipo delle immagini, i confronti visivi che sarebbero stati<br />
utili a dare più adeguata sostanza all’analisi <strong>di</strong> questo interessantissimo <strong>di</strong>pinto. Mi<br />
propongo ora <strong>di</strong> rime<strong>di</strong>are a quella mancanza, certo che il <strong>di</strong>pinto della Nascita<br />
della Vergine potrà così essere meglio capito e apprezzato.<br />
I <strong>di</strong>pinti della Rotonda costituiscono un gruppo fortemente unitario non<br />
solo perché appartengono tutti ad un’unica mano, ma anche perché costituiscono<br />
un ciclo decorativo e iconografico pensato e progettato espressamente per quel<br />
luogo e per quegli spazi.<br />
Sono otto tele <strong>di</strong> cui una soltanto, appunto la Nascita della Vergine, <strong>di</strong> forma<br />
rettangolare, le altre sette <strong>di</strong> forma ovale e <strong>di</strong> piccola <strong>di</strong>mensione.<br />
Cinque <strong>di</strong>pinti (Oltre alla Nascita la Presentazione al tempio (o Purificazione), l’Annunciazione,<br />
l’Immacolata Concezione e l’Assunzione) rappresentano i principali momenti<br />
della liturgia mariana, gli altri tre raffigurano i Santi Martino, Francesco d’Assisi,<br />
Francesco <strong>di</strong> Paola e Luigi Gonzaga che adorano il Sacro Cuore.<br />
L’autore del ciclo è Nicola Bertuzzi, pittore nativo <strong>di</strong> Ancona (circa 1710)<br />
che, trasferitosi a Bologna in giovane età, si è formato alla scuola del Bigari dopo<br />
aver vinto, nel 1734, il primo premio nel corso <strong>di</strong> pittura dell’Accademia Clementina.<br />
Della stessa Accademia Bertuzzi, nel 1774, quasi al termine della propria feconda<br />
carriera (sarebbe morto infatti il 2 gennaio del 1777), sarà anche eletto presidente.<br />
Le notizie biografiche su <strong>di</strong> lui sono piuttosto scarse; tra queste meritano un<br />
cenno quelle che ci fornisce il Tognetti, segretario della Pontificia Accademia <strong>di</strong><br />
Belle Arti dal 1823 al 1845, forse non desunte soltanto dagli Atti dell’Accademia<br />
Clementina, ma verosimilmente anche dai ricor<strong>di</strong> <strong>di</strong> qualche persona dell’ambiente<br />
che poteva averlo conosciuto una cinquantina d’anni prima. Il Tognetti<br />
riferisce infatti che Bertuzzi “… fu valente figurista per feracità d’invenzione e per<br />
colorito elegante. Velocissimo nell’operare, onde moltiplicò i lavori a migliaia.<br />
Rare volte usciva dalla sua stanza, dove stava continuamente solitario dallo spuntar<br />
del giorno fino all’imbrunire affatto della sera, e questa fu forse la cagione <strong>di</strong><br />
fiera ipocondria che se gli leggeva sul volto. Era <strong>di</strong> naturale biliosissimo e mal si<br />
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