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Rassegna Storica Crevalcorese - Comune di Crevalcore

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omano, la cui vita era caratterizzata da quello sfarzo e quel lusso tipici dei nobili<br />

e delle famiglie più ricche, erano completamente esterni a questa realtà. L’aiuto<br />

del clero ai ban<strong>di</strong>ti si concretizzò in varie forme: innanzi tutto, i conventi continuavano<br />

a praticare il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> asilo; inoltre gli ecclesiastici fornivano cibo e denaro<br />

ai fuorilegge. Va detto poi che i preti, come tutta la popolazione povera,<br />

finivano spesso in carcere e, oltre a commettere numerosi reati, avevano frequentemente<br />

in loro possesso armi proibite 16 . Rappresentativa <strong>di</strong> questa situazione è<br />

la banda capitanata dal Pretino Farioli, che imperversava nella zona tra il bolognese<br />

e il ferrarese:<br />

Alli cinque d’agosto un Mingone dè gigli, et uno detto il Pretino Fariolo con molti altri<br />

compagni armati intrarono la mattina in Cento, et essendo arriuati nella piazza uidero Alessandro<br />

Don<strong>di</strong>ni, et l’assaltarono, ma egli per esser solo, e <strong>di</strong>sarmato, e colto d’improuuiso, si pose<br />

à correre uerso il palazzo del gouernatore per saluarsi, et intrando dentro, e hauendo aperta la<br />

camera del carceriero, u’intrò, e subito chiuse la porta, ma alcuni <strong>di</strong> coloro corsero, et per la<br />

finestra li tirarono delle archibugiate, et egli ferito cadè in terra; il che udendo la moglie del<br />

carceriero tutta intimorita, apperse la porta per fugire, et quelli suoi nemici introrono dentro, et<br />

lo finirono d’amazzare co’i pugnali, et subito uscirono fuori dalla Terra, senza che li fosse dato<br />

fasti<strong>di</strong>o alcuno 17 .<br />

Nel 1563 un altro episo<strong>di</strong>o che si svolge a Cento e si chiude a Palata mostra<br />

chiaramente cosa avveniva normalmente in un episo<strong>di</strong>o <strong>di</strong> ban<strong>di</strong>tismo dell’epoca:<br />

La moltitu<strong>di</strong>ne de’ban<strong>di</strong>ti, et l’inamicitia,ch’erano tra molti della Terra, causarono alcuni<br />

inconuenienti, poiche nel spatio <strong>di</strong> pochi giorni introrono in Cento due squadre d’huomini armati,<br />

et fecero delli homici<strong>di</strong>j; la prima fù <strong>di</strong> sedeci huomini, i quali al’improuiso uscendo fuori dalla casa<br />

<strong>di</strong> Bastiano Seghelli andarono in piazza, quiui ammazzarono uno, chiamato Chechino Marchetti<br />

Sartore; por pian piano senza <strong>di</strong>scummodarsi niente andarono alla porta della Chiusa, et<br />

uscirono fuori, senza essersi mossa persona alcuna; et questo fù alli undeci d’agosto. Alli <strong>di</strong>eci poi<br />

<strong>di</strong> settembre la mattina, ch’era finita la prima messa uscì <strong>di</strong> casa <strong>di</strong> Gio: Battista Accarisi una<br />

compagnia <strong>di</strong> <strong>di</strong>ciotto huomini armati <strong>di</strong> haste, et archibugetti da ruota con le faccie tutte tinte,<br />

e con le barbe pasticcie, et introrono in casa <strong>di</strong> Bernar<strong>di</strong>no Baruffal<strong>di</strong> notaio, e procuratore,<br />

ferinno à morte un Francesco Maria Grisenda, e poi si partirono in due parti, sette <strong>di</strong> loro<br />

andarono à pigliare la porta del molino, accio essi, e li compagni posessero uscire, et non fossero<br />

impe<strong>di</strong>ti, li altri undeci andarono per la Terra, et amazzarono un Carlo Antonio Spadaccini, et<br />

<strong>di</strong>edero delle ferite ad un nipote del Rettore della Chiesa <strong>di</strong> San Biasio, e lo lasciarono per morto,<br />

poi arriuorono al Cantone del Partio, et essendo usciti fuori <strong>di</strong> casa li Pasqualini, cominciorono à<br />

16 P. Staccioli, Ban<strong>di</strong>ti e società. Lo Stato pontificio agli inizi del Seicento, ine<strong>di</strong>to.<br />

17 Don Biagio Bagni, Memorie delle cose <strong>di</strong> Cento, II Tomo, 1502-1597, manoscritto, Cento.<br />

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