Rassegna Storica Crevalcorese - Comune di Crevalcore
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MASSIMO BALBONI<br />
Il territorio crevalcorese alla fine del ‘500:<br />
comunità, nobili e ban<strong>di</strong>ti.<br />
Alla fine del 1500 il controllo che lo Stato Pontificio cercava <strong>di</strong> imporre sul<br />
territorio bolognese era necessariamente limitato e circoscritto per l’inadeguatezza<br />
dei mezzi politici e militari a <strong>di</strong>sposizione e perché le autorità tendevano comunque<br />
ad esercitare un controllo parziale della vita dei sud<strong>di</strong>ti. Nelle società<br />
agrarie le comunità conta<strong>di</strong>ne, in circostanze normali, vivevano sotto un potere<br />
locale o regionale <strong>di</strong>retto e ben identificato, Signori in grado <strong>di</strong> mobilitare uomini<br />
e dare vita a sistemi <strong>di</strong> forza e protezione. Regni e Imperi erano visitatori occasionali:<br />
non avevano i mezzi per mantenere un controllo costante su tutte le popolazioni.<br />
Prima del 1800 ben pochi Stati europei erano in grado <strong>di</strong> controllare i<br />
propri confini, anche perché spesso i confini non erano ben delimitati. Nel 1600<br />
l’unico Stato in grado <strong>di</strong> mantenere un esercito nazionale permanente era l’Impero<br />
Ottomano. Un potere debole racchiudeva in se il germe del ban<strong>di</strong>tismo. I<br />
ban<strong>di</strong>ti sono, infatti, per definizione, fuori del potere costituito. In origine, bisogna<br />
ricordare, che i briganti non furono altro che membri <strong>di</strong> gruppi armati non<br />
appartenenti ad una forza regolare, che facevano del possesso delle armi uno<br />
strumento per conquistare il potere e il controllo sul territorio. Quando non esiste<br />
un potere forte in grado <strong>di</strong> mantenere l’or<strong>di</strong>ne, non serve fare appello all’or<strong>di</strong>ne<br />
pubblico, tanto più che il risultato spesso è <strong>di</strong> attirare sul posto una squadra <strong>di</strong><br />
soldati, spesso più dannosa dei ban<strong>di</strong>ti stessi. Pertanto chiunque aveva il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong><br />
eliminare un fuorilegge, perché spesso l’autorità non era in grado <strong>di</strong> far valere le<br />
leggi nei suoi confronti. Raramente, come vedremo, il potere centrale rimase<br />
assente così a lungo da consentire ai capi ban<strong>di</strong>ti <strong>di</strong> rimanere come attori principali<br />
nel territorio 1 .<br />
Gli anni ’80 del XVI secolo videro nel territorio bolognese un periodo <strong>di</strong><br />
lotte cruente tra due fazioni identificate come “guelfi” e “ghibellini”. Era la città<br />
<strong>di</strong> Bologna che alimentava queste lotte che si svolgevano soprattutto nella Bassa<br />
1 E. J. Hobsbawm, I ban<strong>di</strong>ti. Il ban<strong>di</strong>tismo sociale nell’età moderna, Torino, 2002<br />
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