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Rassegna Storica Crevalcorese - Comune di Crevalcore

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Nel giro <strong>di</strong> pochi anni l’associazione <strong>di</strong> Imola <strong>di</strong>venne un punto <strong>di</strong> riferimento<br />

per le nascenti cooperative italiane. A darle rinomanza nazionale avevano contribuito<br />

le <strong>di</strong>verse esposizioni a cui la società partecipò con grande successo: a Milano<br />

nel 1881, a Imola nel 1883 e a Torino nel 1884, dove i soci ricevettero<br />

<strong>di</strong>verse medaglie per meriti <strong>di</strong> produzione.<br />

La vera novità e la grande svolta fu la creazione <strong>di</strong> una sezione autonoma, quella<br />

artistica, fondata nel 1882, dotata <strong>di</strong> un proprio regolamento e avente come<br />

<strong>di</strong>rettore il professor Gaetano Lo<strong>di</strong>. Egli non percepiva alcuno stipen<strong>di</strong>o, gli<br />

spettavano solo compensi e rimborsi spese in caso <strong>di</strong> spostamenti; la sua non era<br />

un’occupazione costante, poiché già era impegnato nell’incarico all’Accademia<br />

del capoluogo. Certo gli veniva riconosciuta grande stima come artista, e la sua<br />

maniera così eclettica portò a Imola un’ondata <strong>di</strong> novità.<br />

L’incontro con la ceramica per Lo<strong>di</strong> era avvenuto in anni giovanili quando, arrivato<br />

a Bologna ventenne, frequentò i corsi <strong>di</strong> decorazione all’Accademia Pontificia<br />

e fece pratica <strong>di</strong> bottega sotto l’allora illustre professor Giuseppe Manfre<strong>di</strong>ni.<br />

In città conobbe anche Angelo Minghetti, uno dei più importanti produttori <strong>di</strong><br />

terraglie 32 bolognesi e fu con questo materiale che Gaetano realizzò i suoi primi<br />

lavori su cui appose decorazioni a motivo floreale. Lavorò sempre adottando<br />

una tecnica pittorica leggera, con ricche sfumature <strong>di</strong> colore condotte in modo<br />

abbozzato. La sua notevole capacità decorativa gli fece avere un’importante lavoro<br />

nell’ambito delle ceramiche: come si ricordava in precedenza, collaborò all’esecuzione<br />

dei bozzetti per il servizio commissionato dal Ke<strong>di</strong>vè, i quali venivano<br />

puntualmente inviati allo stabilimento Ginori nei pressi <strong>di</strong> Firenze perché fossero<br />

realizzati in porcellana.<br />

L’incontro che il decoratore ebbe con l’arte egiziana produsse uno sviluppo della<br />

sua creatività davvero esplosivo che, nell’ambito della ceramica, si nota dalla serie<br />

<strong>di</strong> opere in stile esotico realizzate a Imola tra il 1883 e 1886, anno della sua morte<br />

(fig. 9). Nell’ultimo periodo della vita si de<strong>di</strong>cò con devozione sia alla creazione <strong>di</strong><br />

piatti, coppe e tazze per la propria famiglia o come dono per gli amici, dove si<br />

nota un tratto pittorico <strong>di</strong> notevole sensibilità moderna, sia alla pratica dell’insegnamento<br />

che pare essere stata per lui una vera vocazione.<br />

Il 26 luglio del 1883 il cavalier Lo<strong>di</strong> venne nominato <strong>di</strong>rettore della sezione artistica,<br />

nonché socio onorario, atto testimoniato dal <strong>di</strong>ploma decorato a china, dallo<br />

stesso insignito, con motivi <strong>di</strong> fiori e insetti 33 . Il Regolamento della sezione, che<br />

32 Voce “ceramica” in, Enciclope<strong>di</strong>a dell’ arte, Tanga S., (a cura <strong>di</strong>), Novara 1992, p. 240: per terraglia<br />

si intende un materiale costituito da terra fine bianco-avorio coperta <strong>di</strong> vernice piombifera (sabbia<br />

silicea e ossido <strong>di</strong> piombo) trasparente.<br />

33 Diploma <strong>di</strong> nomina… 26 luglio 1883, Archivio Lo<strong>di</strong>-Vettori<br />

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