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Rassegna Storica Crevalcorese - Comune di Crevalcore

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(fig. 3) L’albero della Libertà: ricostruzione storica <strong>di</strong> R.Tommasini.<br />

103<br />

Il Senato Bolognese decise che quello era il momento <strong>di</strong> ricostituire una<br />

propria forza armata e informò il nostro Consiglio che avrebbe dovuto fornire<br />

a tal scopo tre <strong>Crevalcore</strong>si. Non furono trovati volontari. Fra tutti i maschi dai<br />

18 ai 40 anni (ammogliati e capifamiglia esclusi) vennero così sorteggiati i citta<strong>di</strong>ni<br />

Francesco Albertini, Giovanni <strong>di</strong> Luca Paltrinieri e Vincenzo <strong>di</strong> Francesco Monari<br />

che l’11 Agosto si presentavano per l’arruolamento al convento dei Padri<br />

dell’Annunziata. Il corpo che si costituì venne chiamato “dei Riga<strong>di</strong>ni”.<br />

Le nuove idee <strong>di</strong> Libertà ed Uguaglianza, lo spirito repubblicano cominciavano<br />

a far presa fra la nostra popolazione e il 29 Agosto alcuni <strong>Crevalcore</strong>si<br />

decisero <strong>di</strong> mostrare la loro adesione al nuovo corso piantando un albero nel<br />

mezzo della Piazza in segno <strong>di</strong> Libertà ed Eguaglianza.<br />

Così Frabetti descrive quell’avvenimento: “andarono all’Oratorio <strong>di</strong> San<br />

Bernar<strong>di</strong>no vicino al Castello quasi un miglio <strong>di</strong>etro la via del Papa e presero un<br />

pioppo <strong>di</strong> quelli che stanno d’intorno e si rotolò fino entro il Castello, lo piazza-

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