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Rassegna Storica Crevalcorese - Comune di Crevalcore

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Nel nome della memoria “storica”, “affettiva” e “civile” c’è chi è <strong>di</strong>sposto<br />

a mettersi in gioco: a <strong>Crevalcore</strong> negli anni scorsi si è costituito un gruppo <strong>di</strong><br />

ricerca che ha pubblicato, nel 2001, il volume <strong>Crevalcore</strong>: percorsi storici a cura <strong>di</strong><br />

Magda Abbati. Volume scritto a più mani (nove autori) e che con le sue quasi 500<br />

pagine ha rappresentato un rilevante impegno <strong>di</strong> natura e<strong>di</strong>toriale.<br />

Il gruppo si era ripromesso <strong>di</strong> rimanere attivo e <strong>di</strong> lavorare ad un altro<br />

volume, visto l’interesse con cui quell’opera era stata accolta e la mole <strong>di</strong> materiale<br />

che all’interno degli archivi o sul territorio poteva ancora essere oggetto <strong>di</strong> indagine.<br />

Restava da vedere quanti, nel gruppo, si sarebbero effettivamente resi <strong>di</strong>sponibili,<br />

sottraendo tempo ed energie agli impegni <strong>di</strong> lavoro, alle occupazioni<br />

quoti<strong>di</strong>ane.<br />

Questa rivista vuole essere una risposta.<br />

Di struttura molto più agile rispetto a un volume così “ponderoso”, ha una<br />

redazione costituita in parte da quel gruppo che potremmo definire “storico”, in<br />

parte da alcune giovanissime leve che, recentemente laureatesi con tesi <strong>di</strong> argomento<br />

storico-artistico crevalcorese, <strong>di</strong> grande interesse e competenza, possono<br />

a pieno titolo rafforzare il gruppo originario o sostituirsi a chi, pressato da altre<br />

contingenze, non può più offrire la propria <strong>di</strong>sponibilità.<br />

Ma una rivista è anche il segnale <strong>di</strong> una continuità <strong>di</strong> presenza, con le sue<br />

uscite perio<strong>di</strong>che (due numeri annuali), che un saggio, un volume, concluso in sé,<br />

non offre.<br />

Vogliamo tenere <strong>di</strong>ssodato il campo della memoria, quel campo in cui, in<br />

passato sono cresciuti solitari gli “alberi” <strong>di</strong> Atti e <strong>di</strong> Meletti e seminarvi le nostre<br />

pianticelle, perché forse non è più il tempo <strong>di</strong> queste fatiche artigianali solitarie,<br />

ma <strong>di</strong> un lavoro coor<strong>di</strong>nato e organizzato che intrapren<strong>di</strong>amo con la sensibilità e<br />

le attrezzature culturali e materiali <strong>di</strong> uomini d’oggi.<br />

La rivista consolida, in questo modo, la presenza e l’attività dell’Istituzione<br />

“Paolo Borsellino” cui mancava finora una pubblicazione che ne allargasse l’orizzonte<br />

oltre il campo dell’effimero e ne testimoniasse la vitalità proiettandola dall’hic<br />

et nunc al piano <strong>di</strong> una lunga durata; raccogliesse insomma il testimone <strong>di</strong> chi ci ha<br />

preceduto su questa strada per continuarne l’opera nel nuovo millennio.<br />

Il Presidente dell’Istituzione Lorena Beghelli e i consiglieri <strong>di</strong> amministrazione<br />

Paolo Cassoli e Gianni Guagliumi hanno prestato la loro opera e si adopereranno<br />

perché questi voti si realizzino pienamente.<br />

La redazione

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