Funzioni e competenze della Polizia Giudiziaria nella raccolta delle ...

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30.05.2013 Views

Tesi di dottorato in Scienze della Governance e Sistemi complessi - XXI ciclo - Dott. Anna Bussu Funzioni e competenze della Polizia Giudiziaria nella raccolta delle dichiarazioni probatorie. Analisi 8. Ci sono riferimenti a procedure accettate per l’analisi? È chiaro come è stata condotta l’analisi? È stata considerata la sua affidabilità anche rispetto a ripetizioni indipendenti? 9. Quanto l’analisi è sistematica? Quali tappe sono state seguite per controllare la selettività nell’uso dei dati? Nelle ricerche con individui è chiaro che non c’è stata una selezione di alcuni casi o una esclusione dei meno interessanti? Nelle ricerche su gruppi, sono state tenute in considerazione tutte le categorie di opinioni? 10. C’è un’adeguata discussione di quanto i temi, i concetti e le categorie sono fatte derivare dai dati? A volte è inevitabile usare categorie descrittive esterne o predeterminate, ma sono state esaminate rispetto al loro reale significato o sulle possibili ambiguità? 11. C’è un’adeguata discussione delle prove a favore e contro le argomentazioni del ricercatore? Sono forniti dati negativi? C’è una ricerca attiva di casi che potrebbero smentire le conclusioni? 12. È stata testata la validità dei risultati? Per esempio, sono state usate tecniche come il riscontro dei rispondenti, la triangolazione, oppure procedure come quelle previste dalla grounded theory? 13. Ci sono fasi per vedere se l’analisi può essere comprensibile per i partecipanti, se ciò è possibile e rilevante? Presentazione I significati dei loro resoconti sono stati esplorati con i rispondenti? Le apparenti anomalie e contraddizioni sono state discusse con loro? 14. La ricerca è chiaramente contestualizzata? Sono state fornite tutte le informazioni sul contesto e sulla ricerca? Tutte le variabili sono state studiate come integrate nel loro contesto sociale piuttosto che astratte e decontestualizzate? 15. I dati sono presentati sistematicamente? Sono usate citazioni, note di campo, etc. in modo da consentire al lettore di valutare la gamma delle evidenze usate? 16. C’è una chiara distinzione fra i dati e la loro interpretazione? Le conclusioni seguono i dati? (Bisogna notare che le fasi della ricerca - raccolta dei dati, analisi, discussione - non sono di solito separate e gli articoli non seguono necessariamente gli schemi quantitativi di metodologie, risultati, discussione.) 17. È dedicato abbastanza spazio per chiarire al lettore le relazioni fra risultati e conclusioni? Sebbene la presentazione dei dati discorsivi richiede sempre più spazio di quella dei dati numerici, l’articolo è sufficientemente conciso? 18. La posizione dell’autore è chiaramente definite? È descritta la prospettiva del ricercatore? È stato esaminato il suo ruolo, i possibili biases e l’influenza sulla ricerca? 19. I risultati sono credibili e appropriati? Aspetti etici Rispondono alle domande della ricerca? Sono plausibili e coerenti? Sono teoricamente e praticamente rilevanti, oppure sono insignificanti? 20. Sono stati considerati adeguatamente gli aspetti etici? Le questioni della confidenzialità (spesso particolarmente difficili nella ricerca qualitativa) sono state affrontate in maniera adeguata? Sono state considerate le conseguenze della ricerca (incluso lo stabilirsi di relazioni con i partecipanti, analizzare le aspettative, cambiare il comportamento, etc.). 82

Tesi di dottorato in Scienze della Governance e Sistemi complessi - XXI ciclo - Dott. Anna Bussu Funzioni e competenze della Polizia Giudiziaria nella raccolta delle dichiarazioni probatorie. II PARTE LA RICERCA

Tesi di dottorato in Scienze <strong>della</strong> Governance e Sistemi complessi - XXI ciclo - Dott. Anna Bussu<br />

<strong>Funzioni</strong> e <strong>competenze</strong> <strong>della</strong> <strong>Polizia</strong> <strong>Giudiziaria</strong> <strong>nella</strong> <strong>raccolta</strong> <strong>delle</strong> dichiarazioni probatorie.<br />

Analisi<br />

8. Ci sono riferimenti a procedure accettate per l’analisi?<br />

È chiaro come è stata condotta l’analisi?<br />

È stata considerata la sua affidabilità anche rispetto a ripetizioni indipendenti?<br />

9. Quanto l’analisi è sistematica?<br />

Quali tappe sono state seguite per controllare la selettività nell’uso dei dati?<br />

Nelle ricerche con individui è chiaro che non c’è stata una selezione di alcuni casi o una esclusione dei meno<br />

interessanti? Nelle ricerche su gruppi, sono state tenute in considerazione tutte le categorie di opinioni?<br />

10. C’è un’adeguata discussione di quanto i temi, i concetti e le categorie sono fatte derivare dai dati?<br />

A volte è inevitabile usare categorie descrittive esterne o predeterminate, ma sono state esaminate rispetto al loro<br />

reale significato o sulle possibili ambiguità?<br />

11. C’è un’adeguata discussione <strong>delle</strong> prove a favore e contro le argomentazioni del ricercatore?<br />

Sono forniti dati negativi? C’è una ricerca attiva di casi che potrebbero smentire le conclusioni?<br />

12. È stata testata la validità dei risultati?<br />

Per esempio, sono state usate tecniche come il riscontro dei rispondenti, la triangolazione, oppure procedure come<br />

quelle previste dalla grounded theory?<br />

13. Ci sono fasi per vedere se l’analisi può essere comprensibile per i partecipanti, se ciò è possibile e rilevante?<br />

Presentazione<br />

I significati dei loro resoconti sono stati esplorati con i rispondenti? Le apparenti anomalie e contraddizioni sono<br />

state discusse con loro?<br />

14. La ricerca è chiaramente contestualizzata?<br />

Sono state fornite tutte le informazioni sul contesto e sulla ricerca?<br />

Tutte le variabili sono state studiate come integrate nel loro contesto sociale piuttosto che astratte e<br />

decontestualizzate?<br />

15. I dati sono presentati sistematicamente?<br />

Sono usate citazioni, note di campo, etc. in modo da consentire al lettore di valutare la gamma <strong>delle</strong> evidenze<br />

usate?<br />

16. C’è una chiara distinzione fra i dati e la loro interpretazione?<br />

Le conclusioni seguono i dati? (Bisogna notare che le fasi <strong>della</strong> ricerca - <strong>raccolta</strong> dei dati, analisi, discussione - non<br />

sono di solito separate e gli articoli non seguono necessariamente gli schemi quantitativi di metodologie, risultati,<br />

discussione.)<br />

17. È dedicato abbastanza spazio per chiarire al lettore le relazioni fra risultati e<br />

conclusioni?<br />

Sebbene la presentazione dei dati discorsivi richiede sempre più spazio di quella dei dati numerici, l’articolo è<br />

sufficientemente conciso?<br />

18. La posizione dell’autore è chiaramente definite?<br />

È descritta la prospettiva del ricercatore?<br />

È stato esaminato il suo ruolo, i possibili biases e l’influenza sulla ricerca?<br />

19. I risultati sono credibili e appropriati?<br />

Aspetti etici<br />

Rispondono alle domande <strong>della</strong> ricerca?<br />

Sono plausibili e coerenti?<br />

Sono teoricamente e praticamente rilevanti, oppure sono insignificanti?<br />

20. Sono stati considerati adeguatamente gli aspetti etici?<br />

Le questioni <strong>della</strong> confidenzialità (spesso particolarmente difficili <strong>nella</strong> ricerca qualitativa) sono state affrontate in<br />

maniera adeguata?<br />

Sono state considerate le conseguenze <strong>della</strong> ricerca (incluso lo stabilirsi di relazioni con i partecipanti, analizzare le<br />

aspettative, cambiare il comportamento, etc.).<br />

82

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