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Funzioni e competenze della Polizia Giudiziaria nella raccolta delle ...

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Tesi di dottorato in Scienze <strong>della</strong> Governance e Sistemi complessi - XXI ciclo - Dott. Anna Bussu<br />

<strong>Funzioni</strong> e <strong>competenze</strong> <strong>della</strong> <strong>Polizia</strong> <strong>Giudiziaria</strong> <strong>nella</strong> <strong>raccolta</strong> <strong>delle</strong> dichiarazioni probatorie.<br />

sulle dinamiche di gruppo e sulle interazioni instaurate (Trobia, 2005) e su come<br />

queste hanno eventualmente condizionato il focus group, al fine di poter tenere<br />

conto in fase di analisi e per le conduzioni che si susseguiranno. Può, possibilmente<br />

concordando il momento con il moderatore, porre specifiche domande, o<br />

riformulare per esempio i contenuti emersi, le idee chiare e condivise dal gruppo.<br />

Deve essere, come per quanto concerne il moderatore, consapevole del proprio<br />

comportamento e anticipare gli effetti che ne potrebbero scaturire in relazione al<br />

gruppo.<br />

Si occupa poi del setting <strong>della</strong> discussione, a meno che non ci sia una persona<br />

addetta esclusivamente a quello, e specificatamente <strong>della</strong> predisposizione <strong>della</strong><br />

stanza e <strong>delle</strong> sedie, del funzionamento del sistema di audioregistrazione o<br />

videoregistrazione e, insieme al moderatore, dell’accoglienza.<br />

Come abbiamo visto, nonostante il ricercatore, che decida di adottare questo<br />

metodo, possa riferirsi a linee guida presenti in letteratura ai fini di una sua corretta<br />

conduzione, rivestire il ruolo del moderatore non è affatto semplice e la sua<br />

necessaria “personalizzazione” creerà comunque degli effetti e inciderà sulla<br />

“<strong>raccolta</strong> dei dati”. Da questo punto di vista possiamo affermare che i metodi <strong>della</strong><br />

ricerca quantitativa, possiamo affermare che “tutelano” di più il ruolo del<br />

ricercatore, asettico, che deve seguire la regola di agire il meno possibile sul<br />

fenomeno studiato.<br />

3. L’analisi qualitativa<br />

Le premesse, i paradigmi di riferimento, da cui muove l’analisi qualitativa si<br />

differenziano notevolmente da quelle <strong>della</strong> ricerca quantitativa.<br />

Per il ricercatore, che si riconosce in un paradigma costruttivista- costruzionista,<br />

le narrazioni dei partecipanti ad un’indagine sono <strong>delle</strong> “costruzioni sociali”,<br />

perché create in specifiche “situazioni sociali” (setting in cui si conducono<br />

interviste, focus group, colloqui etc.), in cui sarebbe riduttivo analizzare e riflettere<br />

solamente sulla struttura narrativa (De Leo, Patrizi, De Gregorio, 2004). Quando si<br />

ha invece l’opportunità di soffermarsi su altri fattori riguardanti contesto e modalità<br />

comportamentali dei partecipanti, tra i partecipanti.<br />

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