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Funzioni e competenze della Polizia Giudiziaria nella raccolta delle ...

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Tesi di dottorato in Scienze <strong>della</strong> Governance e Sistemi complessi - XXI ciclo - Dott. Anna Bussu<br />

<strong>Funzioni</strong> e <strong>competenze</strong> <strong>della</strong> <strong>Polizia</strong> <strong>Giudiziaria</strong> <strong>nella</strong> <strong>raccolta</strong> <strong>delle</strong> dichiarazioni probatorie.<br />

Il focus group si può differenziare per scelta, da parte dell’équipe <strong>della</strong> ricerca,<br />

<strong>della</strong> composizione del gruppo, per livello di conoscenza dei partecipanti e di<br />

strutturazione <strong>della</strong> discussione (gruppi che si autogestiscono, con guida di<br />

intervista con gli argomenti da affrontare, semistrutturati, con tecniche<br />

standardizzate etc.) e infine per il ruolo rivestito da moderatore e osservatore.<br />

La struttura del focus group prevede una differenziazione <strong>delle</strong> domande a<br />

seconda <strong>della</strong> fase di gestione considerata. Generalmente la traccia di discussione può<br />

essere costituita da quesiti con un approccio ad “imbuto” (Oprandi, 2000):<br />

domande aperte, semplici e generative all’inizio e con un livello di<br />

approfondimento e complessità sempre più elevati nelle fasi successive e alla fine,<br />

in cui si deve tenere conto però dei fattori “stanchezza” e “deconcentrazione”.<br />

Le domande devono essere retrospettive, devono cioè stimolare la ricerca di<br />

esperienze passate; ciò permette al partecipante di dare una risposta contestuale,<br />

specifica che non riproponga stereotipi o che non venga formulata al fine di<br />

assecondare l’opinione del moderatore che dovrà, durante tutte le fasi <strong>della</strong><br />

discussione, automonitorarsi al fine di circoscrivere il più possibile questa<br />

problematica, che potrebbe inficiare la validità <strong>delle</strong> informazioni raccolte.<br />

Krueger (1994, 2000) propone una differenziazione, per tipologia di domande,<br />

sottolineando l’importanza che siano presenti <strong>nella</strong> traccia <strong>della</strong> discussione al fine<br />

di stimolare un dibattito più vivo e ricco di informazioni:<br />

Opening questions: servono al ricercatore per creare un ambiente<br />

confortevole e far emergere alcuni aspetti in comune tra i partecipanti per<br />

favorire il reciproco rispetto e il senso di appartenenza.<br />

Introductory questions: vengono adottati dal ricercatore per presentare<br />

l’argomento oggetto dell’indagine e gli obiettivi conoscitivi che la ricerca si<br />

propone di raggiungere.<br />

Transition questions: anticipano le domande sostanziali e iniziano a stimolare<br />

l’approfondimento dei concetti maggiormente rilevanti.<br />

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