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Funzioni e competenze della Polizia Giudiziaria nella raccolta delle ...

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Tesi di dottorato in Scienze <strong>della</strong> Governance e Sistemi complessi - XXI ciclo - Dott. Anna Bussu<br />

<strong>Funzioni</strong> e <strong>competenze</strong> <strong>della</strong> <strong>Polizia</strong> <strong>Giudiziaria</strong> <strong>nella</strong> <strong>raccolta</strong> <strong>delle</strong> dichiarazioni probatorie.<br />

contribuiscano, in ogni caso, a spiegare dei fenomeni indagati anche con altri<br />

metodi.<br />

Nell’ambito <strong>delle</strong> “tecniche osservative” il ruolo dell’osservatore-ricercatore è<br />

stato da sempre oggetto di discussione rispetto alle funzioni/azioni che avrebbe<br />

dovuto agire (Flick, 1998).<br />

Secondo gli approcci etologico ed ecologico, l’osservatore non dovrebbe “interferire”<br />

con l’oggetto indagato, ma riuscire a rivestire un ruolo neutro e obiettivo, senza<br />

manipolare i soggetti studiati, osservando e non incidendo sui contesti e<br />

sull’evoluzione degli eventi.<br />

Di opinione opposta l’approccio legato all’interazionismo simbolico che vede<br />

l’osservazione, non come una funzione asettica e minuziosamente controllata, ma<br />

un momento di compartecipazione del ricercatore, che non solo guarda, ma<br />

sperimenta la realtà studiata.<br />

Le dimensioni che caratterizzano le due principali tipologie di osservazione<br />

(naturalistica e partecipante) consistono in: livello e grado di partecipazione del<br />

ricercatore alla realtà indagata (completo osservatore, osservatore come partecipante,<br />

partecipante come osservatore, partecipante completo), livello di conoscenza e<br />

consapevolezza dei soggetti di essere oggetti di uno studio, condivisione <strong>delle</strong> motivazioni<br />

con i partecipanti (dall’esaustiva <strong>delle</strong> stesse alla loro completa omissione),<br />

sistematicità e strutturazione <strong>della</strong> tecnica osservativa, contesto di cornice, focus<br />

dell’osservazione, tempi, modi e frequenza <strong>delle</strong> osservazioni, metodi e strumenti adottati<br />

(Cicognani, 2002).<br />

Vediamo ora nello specifico, e in riferimento alle dimensioni succitate, le<br />

peculiarità <strong>delle</strong> due principali tecniche osservative<br />

L’osservazione naturalistica: l’approccio alla realtà indagata è “distaccato”,<br />

“non intrusivo”, l’osservatore monitora il suo comportamento affinché ci<br />

siamo meno influenze possibili, o controllabili, sul fenomeno. La sua<br />

funzione consiste in una descrizione sistematica di situazioni, eventi e<br />

comportamenti (Marshall, Rossman, 1995). L’analisi consiste generalmente<br />

nel quantificare specifiche azioni/attività che vengono poi categorizzate.<br />

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