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Funzioni e competenze della Polizia Giudiziaria nella raccolta delle ...

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Tesi di dottorato in Scienze <strong>della</strong> Governance e Sistemi complessi - XXI ciclo - Dott. Anna Bussu<br />

<strong>Funzioni</strong> e <strong>competenze</strong> <strong>della</strong> <strong>Polizia</strong> <strong>Giudiziaria</strong> <strong>nella</strong> <strong>raccolta</strong> <strong>delle</strong> dichiarazioni probatorie.<br />

ottimale, e cioè di svolgere nel migliore dei modi il lavoro che noi facciamo nell’ambito<br />

<strong>della</strong> <strong>raccolta</strong> di dichiarazioni nel corso <strong>delle</strong> indagini penali.<br />

L’indagine penale come sappiamo è essenzialmente nel nostro Codice di c.p.p. un rapporto<br />

che c’è tra l’ufficio e il Pubblico Ministero e la <strong>Polizia</strong> giudiziaria, voi sapete tutti, perché<br />

fate questo mestiere, che c’è un ambito iniziale che riguarda tutta l’attività d’iniziativa <strong>della</strong><br />

<strong>Polizia</strong> giudiziaria all’inizio <strong>delle</strong> indagini, c’è un ambito successivo che riguarda il<br />

coordinamento <strong>delle</strong> indagini offerte al Pubblico Ministero, sino a quando ci lasceranno<br />

questo compito perché sento <strong>delle</strong> cose terribili dire in giro. Ma cerchiamo di parlare <strong>delle</strong><br />

cose come stanno adesso, che, come ogni tanto è meglio ci ricordiamo, non significa che il<br />

Pubblico ministero ordina e la <strong>Polizia</strong> giudiziaria esegua, ma significa un incontro<br />

intelligente e di professionalità che lascia come dire lo spazio discrezionale e di autonomia<br />

alla <strong>Polizia</strong> giudiziaria e anche quando il Pubblico ministero interviene.<br />

Il discorso sul professionista riflessivo, che mi sembra molto interessante, per quanto<br />

riguarda la <strong>Polizia</strong> giudiziaria è in qualche modo aiutato dal fatto che noi ci muoviamo<br />

dentro regole che sono quelle del Codice di procedura penale, cioè ciò che accade <strong>nella</strong><br />

prassi e ciò che noi dobbiamo decidere di fare a volte immediatamente, perché<br />

effettivamente avviene così, trova comunque una regola che non può essere violata cioè il<br />

rispetto <strong>delle</strong> norme del Codice di procedura penale, cioè possiamo fare le indagini più<br />

belle del mondo, ma se per caso sbagliamo, quell’indagine finisce dritta nel trita carte,<br />

perché non possiamo utilizzare cose che sono raccolte senza il rispetto <strong>delle</strong> norme del<br />

Codice di procedura penale e quindi lo sappiamo tutti che se ci mettiamo a raccogliere<br />

informazioni, anche le più preziose su di una persona che è indagata senza la presenza del<br />

difensore, con quelle informazioni non ci faremo mai nulla.<br />

Quindi il fatto di avere <strong>delle</strong> regole è una sorta di percorso obbligato, certo può<br />

apparentemente comprimere la nostra fantasia però è anche vero che ci facilita di molto il<br />

compito perché noi sappiamo che rispettando quei passaggi formali, riusciamo a<br />

raggiungere un risultato utilizzabile.<br />

Poi certamente nell’applicazione pratica intervengono altri fattori, perché il c.p.p. non ci<br />

dice come rivolgere una domanda alla persona informata sui fatti, lo dice, ma lo dice<br />

soltanto in parte, il c.p.p. ci dice che non possiamo fare alla persona informata sui fatti<br />

<strong>delle</strong> domande su opinioni, o per lo meno se lui riferisce di opinioni quelle poi non hanno<br />

nessuna utilizzabilità nel nostro processo.<br />

Ci dice che non possiamo torcere il braccio dietro ad una persona informata sui fatti perché<br />

dica più o meno volontariamente quello che è da dire, ci sono tutta una serie di passaggi<br />

che ovviamente vanno rispettati. Però ci sono aspetti ovviamente più psicologici o gli<br />

aspetti che sono psicologici non sono nel rapporto tra, diciamo, <strong>Polizia</strong> giudiziaria e la<br />

persona informata sui fatti che viene sentita, ma anche forse tra il rapporto tra l’Ufficiale di<br />

<strong>Polizia</strong> giudiziaria e il Pubblico Ministero che l’ha delegato all’indagine, perché a volte<br />

dato che è un lavoro di collaborazione e di interscambio bisogna anche capirsi e per capirsi<br />

bisogna aver evidenziati alcuni aspetti nei rapporti interpersonali.<br />

Allora mi limito in questa sede a recitare le norme di riferimento e a fare qualche<br />

considerazione conclusiva.<br />

Abbiamo detto differenza tra l’attività d’iniziativa e l’attività delegata dal Pubblico<br />

Ministero e facciamo <strong>delle</strong> distinzioni quando si tratta di sentire le persone informate sui<br />

fatti e quando si tratta di sentire gli indagati.<br />

Chiaramente per quanto riguarda la <strong>Polizia</strong> giudiziaria, questa non ha nessun compito<br />

<strong>nella</strong> fase del processo, se non quello eventualmente di essere sentita come testimone. Però,<br />

LXIX

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