Funzioni e competenze della Polizia Giudiziaria nella raccolta delle ...

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30.05.2013 Views

Tesi di dottorato in Scienze della Governance e Sistemi complessi - XXI ciclo - Dott. Anna Bussu Funzioni e competenze della Polizia Giudiziaria nella raccolta delle dichiarazioni probatorie. L’abbattimento delle barriere ci chiama sempre più a non avere confini, quindi strumenti di collaborazione, che superano questi confini,diventano assolutamente più indispensabili per una uniformizzazione che sicuramente facilita lo svolgimento dei propri compiti istituzionali. L’Università è chiamata a collaborare in tutto questo per quella parte che riguarda la formazione, quindi umilmente noi siamo degli operai che si mettono al servizio per quello che possiamo fare per rendere possibile l’uso di un luogo, uno strumento di aggregazione fra queste Istituzioni, per aggiornare su quelle che possono essere le conoscenze, quindi non tanto perché dà o diciamo solo perché può dare, ma anche perché crea la possibilità di questi scambi per poter crescere tutti insieme in un travaso di competenze che prese dall’ uno passano all’altro e per tutti diventa un arricchimento. È stato un progetto che è stato accettato dal Ministero, non è facilissimo far accettare i progetti dal Ministero, questo è stato accettato, è stato finanziato e pertanto è stato reso possibile, significa che è stato ritenuto utile anche da parte di coloro i quali a Roma valutano i progetti di ricerche che vengono formulati dalle varie istituzioni. Sicuramente avrà giocato il ruolo che avrebbero potuto svolgere i docenti che presentavano il progetto, ma sicuramente hanno svolto preminentemente un ruolo importante i partner che sarebbero stati coinvolti in questo svolgimento del progetto, sempre più oggi si vuole che le varie Istituzioni collaborino fra di loro. L’Università si trova a un proscenio, deve dunque collaborare un po’ con tutti, perché in un modo o nell’altro, con le sue varie facoltà può proseguire. L’abbiamo fatto, avete sentito i colleghi che sono stati citati non sto qui a ripeterlo. Mi dispiace che il coordinatore del progetto, il maestro della Professoressa Patrizi, il Dottor De Leo sia deceduto prematuramente durante lo svolgimento di questo progetto, quindi lo ricordiamo è stato importante il suo ruolo, dall’entusiasmo che ripone nell’attività lavorativa in questo campo la collega Patrizi, vi potete rendere conto di quanto debba essere l’entusiasmo che le ha trasmesso il maestro e che quindi le preme ringraziarlo in questo momento per quello che ha fatto. Avete anche potuto ascoltare a prescindere da questo progetto, di tutti gli altri settori nei quali l’Università è coinvolta con altri settori della Magistratura. Abbiamo presso il Tribunale dei minori un Centro che adesso apriamo, c’è stato un iter lungo come spesso avviene fra le pubbliche Istituzioni, si devono chiarire tanti aspetti, adesso apriamo questo centro, sicuramente sarà un punto importante di riferimento anche perché molto generosamente le istituzioni intervengono dico generosamente perché oggi davanti al taglio delle risorse che abbiamo, per costruire qualcosa di nuovo. Perché sto affrontando questo problema, perché stavo dicendo poco fa devo andarmene in Consiglio di amministrazione, perché dobbiamo presentare il bilancio che dobbiamo approvare per il prossimo mese, dopo tutto quello che state sentendo in questi giorni sulla stampa, che ci stanno tagliando da tutte le parti, quindi sarebbe meglio così, andarmene in consiglio di amministrazione. Vediamo, perché sono solo i primi tagli di quattro anni durante i quali in modo progressivo dobbiamo ridurre la spesa. Malgrado tutto questo siamo riusciti a mettere in piedi questo centro, quindi mi farà piacere Patrizia se gli vogliamo dare anche un certo rilievo di apertura, collaborando anche a metterla su. Aprirà anche una biblioteca, lo spazio c’è, adesso noi metteremo a disposizione una serie di volumi, ma occorrerà poi riempirla per bene. Io non lo so cosa può fare la Magistratura, cosa possono fare i Carabinieri, io credo che dobbiamo darci da fare; per rendere possibile e molto funzionale questo centro è perciò necessario l’aiuto di tutti . Però è importante perché a parte gli aspetti retroattivi in questa forma di collaborazione io credo che oggi l’aspetto della prevenzione e della formazione della cultura deve essere LXIII

Tesi di dottorato in Scienze della Governance e Sistemi complessi - XXI ciclo - Dott. Anna Bussu Funzioni e competenze della Polizia Giudiziaria nella raccolta delle dichiarazioni probatorie. quella che deve prevalere nell’attività lavorativa delle varie Forze dell’Ordine, così diamo meno lavoro alla Magistratura se riusciamo a fare più prevenzione possibile. Allora io mi fermo qui, però non potevo non testimoniare quale è stata la fiducia che l’Ateneo ha riposto in questa indagine, in questa attività di ricerca particolare, in se e per quello che costituisce come modello di lavoro per altre attività, perché io credo che questa debba essere una messa a punto di ulteriori collaborazioni che dobbiamo fare assolutamente, ne varrà un vantaggio per tutta la collettività. Quindi vi auguro oggi buon lavoro nell’esporre i risultati, ma anche a Patrizia, per una interazione di volontà, di portare ulteriormente ad altri con quello che può essere più urgente fare e quindi se la giornata si può concludere con un programma di ulteriore attività credo che abbiamo dato un ulteriore contenuto pratico utile a questa giornata che è già importante di per sé, ma che sicuramente attraverso questo ulteriore risvolto aumenta di importanza e di validità. Grazie a tutti e buon lavoro per oggi e per il futuro. Prof. Patrizia Patrizi. Bene io riprendo dai contenuti che ci ha offerto il Rettore, perché era un po’ questa ed è un po’ questa l’attesa credo di tutti quanti, cioè di uscire da qui anche con un accordo di massima su come proseguire, non sarà semplice, abbiamo poi il time break, il momento di pausa nel quale possiamo scambiarci altre opinioni al di fuori di questa sala. Però chiedo un po’a tutti, come sto facendo io in questo momento, mi sentite un po’ incerta, di attivare elementi per andarcene da qui con un minimo, volendo accogliere la proposta del Rettore, perché è esattamente in linea con quelli che sono i presupposti anche della nostra iniziale collaborazione. Allora aggiungo qualche elemento, in maniera che tutti quanti un po’ proviamo appunto a tenere attivi elementi su questo obiettivo. Abbiamo citato il centro che partirà con la giustizia minorile, che è partito praticamente, ha ragione il Rettore; parla di una bellissima sala conferenze che vorrò, vorremo inaugurare in maniera come dire intensa di grande partecipazione sui contenuti rilevanti, c’è una biblioteca che credo possa diventare davvero una biblioteca, c’è una stanza enorme con degli scaffali, non c’è una biblioteca, dovrà diventare una biblioteca specializzata in parte sicuramente sulle tematiche minorili, ma anche allargata a tutto quello che è il contesto nel quale tutte le tematiche minorili di cui i centri di Piandanna si occupano e sono inseriti. Nel senso che cultura della legalità, prevenzione sicurezza e quant’altro, sono tutti termini che ruotano intorno a quello e che ruotano intorno anche ad altre attività e ad altri accordi che noi abbiamo. Quindi la biblioteca, io ho cominciato a parlare con delle case editrici comincerò a chiedere i libri, ma davvero comincio a chiedere chi può avere un idea per costruire insieme questa cosa, e quello è un ambito della nostra possibile collaborazione. Abbiamo un protocollo di intesa con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, all’interno del quale siamo svolgendo attività di sensibilizzazione, formazione della persona detenuta, ma anche collaborando con rispetto per la finalità principale che è l’inserimento sociale e lavorativo e a partire da quell’ambito iniziale stanno nascendo altre cose, sta nascendo una collaborazione già nata con il Comune, stiamo seguendo un progetto di borse lavoro per indultati, la Dottoressa Bussu vede realizzato nei fatti il suo LXIV

Tesi di dottorato in Scienze <strong>della</strong> Governance e Sistemi complessi - XXI ciclo - Dott. Anna Bussu<br />

<strong>Funzioni</strong> e <strong>competenze</strong> <strong>della</strong> <strong>Polizia</strong> <strong>Giudiziaria</strong> <strong>nella</strong> <strong>raccolta</strong> <strong>delle</strong> dichiarazioni probatorie.<br />

quella che deve prevalere nell’attività lavorativa <strong>delle</strong> varie Forze dell’Ordine, così diamo<br />

meno lavoro alla Magistratura se riusciamo a fare più prevenzione possibile.<br />

Allora io mi fermo qui, però non potevo non testimoniare quale è stata la fiducia che<br />

l’Ateneo ha riposto in questa indagine, in questa attività di ricerca particolare, in se e per<br />

quello che costituisce come modello di lavoro per altre attività, perché io credo che questa<br />

debba essere una messa a punto di ulteriori collaborazioni che dobbiamo fare<br />

assolutamente, ne varrà un vantaggio per tutta la collettività.<br />

Quindi vi auguro oggi buon lavoro nell’esporre i risultati, ma anche a Patrizia, per una<br />

interazione di volontà, di portare ulteriormente ad altri con quello che può essere più<br />

urgente fare e quindi se la giornata si può concludere con un programma di ulteriore<br />

attività credo che abbiamo dato un ulteriore contenuto pratico utile a questa giornata che è<br />

già importante di per sé, ma che sicuramente attraverso questo ulteriore risvolto aumenta di<br />

importanza e di validità.<br />

Grazie a tutti e buon lavoro per oggi e per il futuro.<br />

Prof. Patrizia Patrizi.<br />

Bene io riprendo dai contenuti che ci ha offerto il Rettore, perché era un po’ questa ed è un<br />

po’ questa l’attesa credo di tutti quanti, cioè di uscire da qui anche con un accordo di<br />

massima su come proseguire, non sarà semplice, abbiamo poi il time break, il momento di<br />

pausa nel quale possiamo scambiarci altre opinioni al di fuori di questa sala.<br />

Però chiedo un po’a tutti, come sto facendo io in questo momento, mi sentite un po’<br />

incerta, di attivare elementi per andarcene da qui con un minimo, volendo accogliere la<br />

proposta del Rettore, perché è esattamente in linea con quelli che sono i presupposti anche<br />

<strong>della</strong> nostra iniziale collaborazione. Allora aggiungo qualche elemento, in maniera che tutti<br />

quanti un po’ proviamo appunto a tenere attivi elementi su questo obiettivo.<br />

Abbiamo citato il centro che partirà con la giustizia minorile, che è partito praticamente, ha<br />

ragione il Rettore; parla di una bellissima sala conferenze che vorrò, vorremo inaugurare in<br />

maniera come dire intensa di grande partecipazione sui contenuti rilevanti, c’è una<br />

biblioteca che credo possa diventare davvero una biblioteca, c’è una stanza enorme con<br />

degli scaffali, non c’è una biblioteca, dovrà diventare una biblioteca specializzata in parte<br />

sicuramente sulle tematiche minorili, ma anche allargata a tutto quello che è il contesto nel<br />

quale tutte le tematiche minorili di cui i centri di Piandanna si occupano e sono inseriti.<br />

Nel senso che cultura <strong>della</strong> legalità, prevenzione sicurezza e quant’altro, sono tutti termini<br />

che ruotano intorno a quello e che ruotano intorno anche ad altre attività e ad altri accordi<br />

che noi abbiamo.<br />

Quindi la biblioteca, io ho cominciato a parlare con <strong>delle</strong> case editrici comincerò a chiedere<br />

i libri, ma davvero comincio a chiedere chi può avere un idea per costruire insieme questa<br />

cosa, e quello è un ambito <strong>della</strong> nostra possibile collaborazione.<br />

Abbiamo un protocollo di intesa con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria,<br />

all’interno del quale siamo svolgendo attività di sensibilizzazione, formazione <strong>della</strong><br />

persona detenuta, ma anche collaborando con rispetto per la finalità principale che è<br />

l’inserimento sociale e lavorativo e a partire da quell’ambito iniziale stanno nascendo altre<br />

cose, sta nascendo una collaborazione già nata con il Comune, stiamo seguendo un<br />

progetto di borse lavoro per indultati, la Dottoressa Bussu vede realizzato nei fatti il suo<br />

LXIV

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