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Funzioni e competenze della Polizia Giudiziaria nella raccolta delle ...

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Tesi di dottorato in Scienze <strong>della</strong> Governance e Sistemi complessi - XXI ciclo - Dott. Anna Bussu<br />

<strong>Funzioni</strong> e <strong>competenze</strong> <strong>della</strong> <strong>Polizia</strong> <strong>Giudiziaria</strong> <strong>nella</strong> <strong>raccolta</strong> <strong>delle</strong> dichiarazioni probatorie.<br />

con il bambino, di cui si sospetta il subito abuso, sicuramente noi avremo degli ascolti<br />

decisamente migliori e decisamente più affidabili che possono fare un percorso processuale<br />

più solido e più adeguato. Non siamo ancora in questa situazione. Ci sono <strong>delle</strong> isole<br />

positive in Italia in cui questo avviene e ci sono <strong>delle</strong> zone d’Italia in cui ancora queste<br />

metodologie di ascolto non seguono questi criteri, questa rigorosità, questa attenzione<br />

metodologica, quindi bisognerebbe diffondere questi percorsi formativi. Ci sono i soggetti<br />

che possono farli e credo che tutti gli enti locali, i tribunali, le Università avranno la<br />

responsabilità di andare in questa direzione. Ma c’è l’altro problema, quello che<br />

affronteremo in maniera più specifica oggi è quello di valutare l’affidabilità e quindi<br />

l’attendibilità del materiale che il bambino propone e racconta.<br />

Il Presidente Palomba evocava la macchina <strong>della</strong> verità, come facciamo a sapere se il<br />

bambino dice la verità o no quando racconta quello che racconta? La strada che noi<br />

abbiamo preso è diversa da queste macchine, è diversa perché queste macchine non hanno<br />

dato ovviamente prova di essere adeguate all’obiettivo anche perché valorizzano la<br />

responsabilità <strong>della</strong> persona a dire quello che dice. In qualche maniera qui c’è un<br />

affascinante rincorrersi tra la complessità dell’uomo, che è interminabile per certi aspetti e<br />

può manipolare le macchine, com’è stato dimostrato, ma può anche essere così complessa,<br />

come <strong>competenze</strong> e capacità, che può ingannare gli altri. Tutti noi nel corso <strong>della</strong> vita ci<br />

siamo sorpresi nello scoprire qualche volta che la persona che noi consideravamo<br />

assolutamente credibile ed attendibile ci ha mentito fino all’altro giorno, se vogliamo nostra<br />

moglie, un caro amico, un figlio, un padre, questo può succederà con le persone che<br />

conosciamo assolutamente bene e possiamo scoprire che ci ha raccontato una cosa che noi<br />

credevamo assolutamente vera e che non lo era.<br />

Quindi questo è un fatto umano assolutamente fondamentale, nel processo questo<br />

ovviamente è una cosa straordinaria. Noi stiamo cercando e stiamo producendo come<br />

anche il Prof. Vrij, uno dei maggiori esperti al mondo, che fa un lavoro di questo tipo ed è<br />

per questo che noi ci siamo messi in contatto con lui, con fatica e con impegno scientifico<br />

degli strumenti che rincorrono questa complessità dell’uomo per cercare di catturare il<br />

confine che discrimina quando un soggetto è attendibile e veritiero e quando invece non lo<br />

è, per ragioni diverse, o perché mente o per altre ragioni.<br />

Teniamo ben presente, e lo vedremo anche nel corso di questa giornata, che la persona non<br />

dice la verità non solo perché mente, ma perché può essere suggestionata e influenzata e<br />

può realmente credere che quella sia la verità, soprattutto quando si tratta di un bambino.<br />

Sentirete parlare da molti degli esperti che sono qui presenti che la ricerca va avanti, non è<br />

una ricerca che si è compiuta. Se io dovessi parlare, come ho scritto nel libro co-curato con<br />

la Letizia Caso e con un’altra collaboratrice, dello stato attuale non è che noi possiamo dire<br />

che abbiamo degli strumenti per discriminare l’attendibilità dalla non attendibilità. Questo<br />

non lo possiamo affermare e lo sentirete anche dal Prof. Vrij. Però abbiamo fatto molta<br />

strada e l’utilizzo di questi strumenti, più l’utilizzo adeguato e corretto <strong>delle</strong> procedure<br />

giudiziarie, oggi ci consente di fare <strong>delle</strong> affermazioni e di portare avanti una testimonianza<br />

nel processo con una capacità di affermazione o con una quantità di verità, con una<br />

quantità di convinzione e di certezza maggiore che nel passato. Per questo ho voluto<br />

parlare prima, perché volevo darvi una panoramica <strong>della</strong> situazione in Italia e che sia più<br />

comprensibile, più utilizzabile il contributo, invece molto tecnico, molto specialistico del<br />

Prof Vrij.<br />

XIV

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