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Funzioni e competenze della Polizia Giudiziaria nella raccolta delle ...

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Tesi di dottorato in Scienze <strong>della</strong> Governance e Sistemi complessi - XXI ciclo - Dott. Anna Bussu<br />

<strong>Funzioni</strong> e <strong>competenze</strong> <strong>della</strong> <strong>Polizia</strong> <strong>Giudiziaria</strong> <strong>nella</strong> <strong>raccolta</strong> <strong>delle</strong> dichiarazioni probatorie.<br />

Ricorderemo solamente che in questa definizione rientrano l’interrogatorio<br />

delegato 33 , l’assunzione di sommarie informazione e la testimonianza indiretta del<br />

Pubblico Ufficiale.<br />

3.1 Gestione e modalità operative <strong>nella</strong> “<strong>raccolta</strong> <strong>delle</strong> informazioni”: dall’interrogatorio<br />

delegato e di iniziativa all’assunzione di sommarie informazioni<br />

Nelle dichiarazioni probatorie la <strong>Polizia</strong> giudiziaria si trova a dovere gestire una<br />

relazione con l’interrogato coinvolto nel crimine o come testimone oculare, senza<br />

un training specifico che lo possa guidare nell’espletamento efficace di questa<br />

funzione, nonostante si tratti di una fra le più importanti e complesse di cui è<br />

responsabile.<br />

In primis ci sembra utile riprendere le parole di un partecipante che definisce<br />

l’“interrogatorio” (estratto 5) <strong>nella</strong> sua doppia accezione, di “acclarativo” e<br />

“confermativo”, nel primo caso si cerca di raccogliere informazioni dal testimone o<br />

dall’indagato, ma non si hanno prove, nel secondo caso invece si ha certezza che la<br />

persona ascoltata possa fornire informazioni in merito al caso.<br />

Focus group - Guardia di Finanza I - Estratto n. 5 “L’ interrogatorio”acclarativo e confermativo”<br />

Ci sono due tipi, secondo me, di interrogatorio: acclarativo e confermativo. Acclarativo<br />

quando noi cerchiamo di chiarire la situazione, ad esempio quando noi prendiamo informazioni<br />

da una persona. Non sempre quella è colpevole, è una persona che ha visto e noi cerchiamo di<br />

farle dire le cose, non quelle che vogliamo noi, ma quelle che ha realmente visto per poter capire<br />

anche noi come procedere nelle indagini. È confermativo, quando noi sappiamo che quella<br />

persona ha visto qualcosa e vogliamo farglielo dire, come una prova testimoniale che però va<br />

sempre confermata nel procedimento. Quella persona dovrà ripetere le stesse cose davanti al<br />

Giudice.<br />

Ci si è soffermati poi su come siano cambiati la gestione e il “valore”<br />

dell’interrogatorio con il nuovo codice di procedura penale del 1989 (estratto 6).<br />

Al riguardo viene infatti evidenziato come il cosiddetto “giusto processo”<br />

garantisca eccessivamente l’indagato/imputato, ostacolando l’operatività <strong>della</strong> <strong>Polizia</strong><br />

giudiziaria.<br />

33 Interrogatorio delegato dal Pubblico Ministero (artt. 370 co.1, 364, 373 co. 1 lett. B.; artt. 62, 64, 66<br />

e art. 21 c.p.p); assunzione di sommarie informazioni da persona diversa dall’indagato (art. 351 c.p.p) 33<br />

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