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P.N.E.I. E HEALTHY AGING - Maria Corgna

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LA MEDICINA BIOLOGICA OTTOBRE - DICEMBRE 2004<br />

Ruolo fisiopatologico<br />

della Resistina.<br />

da Berger A., BMJ 2001;<br />

322:193.<br />

neurovegetativa. L’Agopuntura, alcuni<br />

millenni fa, metteva in luce il rapporto tra<br />

Intestino e depressione! Disbiosi, alimentazione<br />

inadeguata e stress cognitivo<br />

possono fare dell’intestino un gigantesco<br />

campo di disturbo per l’intera Regolazione<br />

di Base. Poichè l’intestino è ricco<br />

di paraneuroni e sostanza fondamentale,<br />

da esso parte lo stimolo (immunitario)<br />

che consente di trasformare i fenomeni<br />

vegetativi in fenomeni coscienti.<br />

– Tipica della senescenza è la sindrome<br />

X o sindrome dismetabolica (FIG. 4).<br />

Tutti gli animali, uomo incluso, presentano<br />

una minore capacità di regolazione<br />

del metabolismo glucidico e ciò rappresenta<br />

uno dei elementi principali<br />

dell’invecchiamento biologico.<br />

La sindrome X riconosce come momento<br />

etiopatogenetico fondamentale<br />

lo stato di iperinsulinismo e di insulinoresistenza.<br />

Reaven, nel 1980, riconobbe la presenza<br />

di una resistenza all’insulina nella<br />

maggioranza dei pazienti affetti da al-<br />

52<br />

FIG. 5<br />

FIG. 6<br />

Profilo analitico della<br />

disglicemia.<br />

terata tolleranza al glucosio, nei diabetici<br />

non insulinodipendenti e in un’alta<br />

percentuale di individui non obesi con<br />

normale tolleranza al glucosio.<br />

L’insulina è ormone anabolico che regola<br />

l’espressione di numerosi geni codificanti<br />

gli ormoni steroidei (DHEA,<br />

pregnenolone, androgeni, estrogeni) ed<br />

i sistemi enzimatici di disintossicazione.<br />

Attiva le citochine proinfiammatorie<br />

come IL-1, IL-6, TNF alfa ed interferone<br />

gamma.<br />

Inoltre, si ritiene possa alterare l’espressione<br />

del DNA mitocondriale, provocando<br />

difetti della fosforilazione ossidativa<br />

in soggetti predisposti.<br />

Nel complesso sindromico rappresentato<br />

dalla sindrome X, si osservano obesità<br />

centripeta, steatosi epatica non alcolica<br />

(NASH) [18,19], dislipidemia<br />

(ipetrigliceridemia, riduzione del colesterolo<br />

HDL, aumento delle LDL piccole<br />

e dense), aumento dei fattori protrombotici<br />

ed antifibrinolitici (aumento<br />

del PAI 1 e fibrinogeno).<br />

Nel topo e nell’uomo è stata isolata una<br />

famiglia di molecole RELMs simili ad un<br />

ormone recentemente isolato dal tessuto<br />

adiposo definito resistina (20) (FIG. 5).<br />

Questo peptide viene secreto dagli adipociti<br />

in relazione al grasso di deposito<br />

ed è in grado di indurre insulinoresistenza:<br />

la sua sintesi è stimolata anche<br />

dagli acidi grassi liberi (FFA) e dal TNF<br />

alfa [21, 22].<br />

Recentemente è stato ipotizzato che l’iperleptinemia<br />

caratteristica dell’obesità<br />

e dell’insulinoresistenza possa, da sola<br />

o in sinergia con l’iperinsulinemia, causare<br />

le modificazioni caratteristiche della<br />

sindrome (23).<br />

Il GLP1 prodotto dalle cellule L intestinali,<br />

in associazione al proglucagone,<br />

sembra essere responsabile dell’iperplasia<br />

delle cellule beta insulari e<br />

della ridotta clearance epatica dell’insulina.<br />

La sindrome metabolica potrebbe essere<br />

interpretata come una malattia da civilizzazione:<br />

ne è stata proposta, infatti,<br />

una patogenesi neuroendocrina mediata<br />

da un’alterazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-corticosurrene,<br />

causata da<br />

stress cronico: in Letteratura sono riportati<br />

sia casi di esaltata responsività al<br />

CRF ed alla VP che esaurimento corticosurrenalico<br />

da stress prolungato.<br />

La sindrome metabolica si accompagna<br />

ad ipercortisolismo ed aumentata conversione<br />

periferica del cortisolo in cortisone<br />

con alterazione del feed-back associata<br />

ad aumento del metabolismo<br />

dei glicocorticoidi nel tessuto adiposo<br />

addominale con iperproduzione locale<br />

di cortisolo [24,25].<br />

E’ consigliabile, pertanto, effettuare periodicamente<br />

il profilo analitico della<br />

disglicemia (FIG. 6): in particolare glucosio<br />

ed insulina basali e postprandiali,<br />

HbA1c che misura lo zucchero in grado<br />

di legarsi a proteine dei globuli rossi,<br />

fruttosamina, DHEA, cortisolo, IGF1<br />

i cui livelli aumentati sono stati correlati<br />

a maggiore incidenza di ca. prostatico<br />

e mammario.<br />

Resistenza insulinica ed iperinsulinismo<br />

sono coinvolti nei processi di deplezione<br />

del DHEA surrenalico attraverso l’attivazione<br />

della via biochimica del cortisolo.

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