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Dispensa completa aggiornata al 26/1 - Il sito di Cemb

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BRUSTIA Raffaele DELL'ERA Gabriele TENGATTINI Marco<br />

Facoltà <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina & Chirurgia, Università del Piemonte Orient<strong>al</strong>e “A. Avogadro”<br />

a.a. 2004 – 2005<br />

LEZIONI<br />

<strong>di</strong><br />

TERAPIA MEDICA<br />

D<strong>al</strong>le Lezioni del Corso <strong>di</strong><br />

Terapia Me<strong>di</strong>ca<br />

prof. Ettore Bartoli<br />

D<strong>al</strong> frutto della riorganizzazione del materi<strong>al</strong>e <strong>di</strong>dattico<br />

in occasione degli incontri semi-convivi<strong>al</strong>i del Me<strong>di</strong>c<strong>al</strong> Club.<br />

1


In<strong>di</strong>ce<br />

✗ Car<strong>di</strong>opatia ischemica pag. 3<br />

✗ COPD (Chronic obstructive pulmonary <strong>di</strong>sease) 7<br />

✗ Diabete mellito 10<br />

✗ Fibrillazione atri<strong>al</strong>e 14<br />

✗ Infezione vie urinarie 29<br />

✗ Insufficienza ren<strong>al</strong>e cronica 31<br />

✗ Ipertensione arteriosa 34<br />

✗ M<strong>al</strong>attia reumatica e reumatismo articolare acuto 38<br />

✗ Scompenso car<strong>di</strong>aco 40<br />

✗ Sindrome da immunodeficienza acquisita 45<br />

✗ Terapia antibiotica 46<br />

✗ Terapia antibiotica – schema Harrison - 52<br />

✗ Terapia antibiotica – schema Bartoli - 55<br />

✗ Terapia delle artrosi 57<br />

✗ Terapia <strong>di</strong>uretica 59<br />

✗ Terapia trasfusion<strong>al</strong>e 62<br />

✗ Tossicità chemioterapia 63<br />

✗ TVP / Tepa 66<br />

✗ Tubercolosi 70<br />

✗ Ulcera peptica 72<br />

✗ Varie ed eventu<strong>al</strong>i (es. RCU, ...) 75<br />

✗ Tabella c<strong>al</strong>orie – <strong>al</strong>imenti 77<br />

All'attenzione dello Studente:<br />

Abbiamo steso queste poche pagine nel corso <strong>di</strong> incontri inform<strong>al</strong>i nel vano tentativo <strong>di</strong> mettere or<strong>di</strong>ne nel marasma della<br />

Terapia Me<strong>di</strong>ca. Con il supporto <strong>di</strong> appunti presi a lezione, testi <strong>di</strong> riferimento (tomi <strong>di</strong> in<strong>di</strong>scussa v<strong>al</strong>i<strong>di</strong>tà come Harrison,<br />

Cecil, Rugarli, La terapia me<strong>di</strong>ca oggi ed.2004, Katzung), linee guida nazion<strong>al</strong>i ed internazion<strong>al</strong>i aggiornate, abbiamo<br />

prodotto delle agili sintesi della maggior parte degli argomenti <strong>di</strong>scussi con i Chiarissimi Professori Bartoli & Avanzi.<br />

Nella speranza che vi possano essere utili (non solo per accendere il camino) abbiamo deciso <strong>di</strong> con<strong>di</strong>viderli; ovviamente la<br />

trattazione non può essere considerata né esaustiva né scevra da errori. Vi invitiamo pertanto a verificare person<strong>al</strong>mente i<br />

dati qui contenuti.<br />

...quando morirà il primo paziente a causa delle errate in<strong>di</strong>cazioni contenute in questo libretto noi saremo già lontani e<br />

avremo fatto perdere ogni nostro recapito...<br />

E ricorda “Con ghiaccio e morfina si tira mattina”.<br />

In bocca <strong>al</strong>l'U.P.O!<br />

Questa <strong>di</strong>spensa è stata re<strong>al</strong>izzata interamente usando software libero; grazie a OpenOffice.org e The Gimp.<br />

Legenda<br />

Tx: terapia q.d.= monosomministrazione giorn<strong>al</strong>iera q.i.d.=quattro somministrazioni giorn<strong>al</strong>iere<br />

i.v.: endovena b.i.d.=due somministrazioni giorn<strong>al</strong>iere s.i.d.= sei somministrazioni giorn<strong>al</strong>iere<br />

p.o.: or<strong>al</strong>e t.i.d.=tre somministrazioni giorn<strong>al</strong>iere E.C.= effetti collater<strong>al</strong>i<br />

2


Car<strong>di</strong>opatia Ischemica<br />

La car<strong>di</strong>opatia ischemica si verifica quando c'è <strong>di</strong>screpanza tra il flusso <strong>di</strong> sangue <strong>al</strong> miocar<strong>di</strong>o ed il suo consumo <strong>di</strong><br />

ossigeno.<br />

Ciò si verifica gener<strong>al</strong>mente in seguito <strong>al</strong>la m<strong>al</strong>attia aterosclerotica, che porta a un restringimento del lume dei vasi<br />

coronarici epicar<strong>di</strong>ci. <strong>Il</strong> fenomeno può essere più o meno acuto e comprendere la formazione <strong>di</strong> placche stabili o instabili,<br />

essendo queste ultime caratterizzate da fenomeni <strong>di</strong> ulcerazione, rottura, emorragia. Quin<strong>di</strong>: la patologia aterosclerotica<br />

agisce a livello sistemico e la sua prevenzione è fondament<strong>al</strong>e per evitare le manifestazioni cliniche. La placca stabile è<br />

asintomatica finchè occlude il lume vas<strong>al</strong>e per il 75% (sotto sforzo il flusso <strong>di</strong>venta insufficiente); viceversa, può essere<br />

sintomatica anche a riposo quando l'occlusione superi l'85%.<br />

Si definisce angina stabile quella che insorge sempre per la stessa soglia <strong>di</strong> sforzo; è determinata gener<strong>al</strong>mente da una placca<br />

aterosclrotica stabile. L'angina instabile è invece una forma <strong>di</strong> angina: 1) insorta da meno <strong>di</strong> 2 mesi; 2) ingravescente<br />

(aumento del numero e/o dell'intensità e/o della durata degli episo<strong>di</strong> oppure insorgenza per sforzi più lievi) in pz già noto<br />

per angina stabile; 3) a riposo (<strong>di</strong> qu<strong>al</strong>siasi durata). L'angina instabile può essere dovuta a uno o più fattori, comprendenti<br />

trombizzazione non occlusiva <strong>di</strong> placca ulcerata o infiammata (o anche infiammazione dell'arteria), ostruzione <strong>di</strong>namica<br />

(vasospasmo dell'angina <strong>di</strong> Prinzmet<strong>al</strong> o spasmo del microcircolo dell'angina microvascolare), restringimento organico<br />

marcato del lume (restenosi dopo PTCA..), aumento della domanda <strong>di</strong> O 2 in presenza <strong>di</strong> ostruzione coronarica stabile (per<br />

tachicar<strong>di</strong>a, febbre, tireotossicosi).<br />

Strumenti <strong>di</strong>agnostici:<br />

• ECG<br />

• (Ecocar<strong>di</strong>ografia)<br />

• Test ergometrico<br />

• Scintigrafia miocar<strong>di</strong>ca da sforzo<br />

• Coronarografia<br />

Bersagli della terapia:<br />

La terapia può agire su due fronti: aumentare il trasporto <strong>di</strong> O 2 e ridurre il suo consumo.<br />

Riduzione del consumo <strong>di</strong> O 2:<br />

• riduzione della fc<br />

• riduzione della PA (che rappresenta il postcarico per il Vsx)<br />

• controllo dell'inotropismo<br />

• riduzione dello stress <strong>di</strong> parete del Vsx (precarico)<br />

Aumento del trasporto <strong>di</strong> O 2:<br />

• aumento del flusso coronarico<br />

• miglioramento della pressione <strong>di</strong> perfusione<br />

Obbiettivi terapeutici:<br />

• Sollievo d<strong>al</strong>la sintomatologia<br />

• prevenzione o r<strong>al</strong>lentamento della progressione della patologia ischemica (rimuovere FdR!)<br />

• Prevenzione <strong>di</strong> eventi car<strong>di</strong>aci futuri (SCA, IMA, necessità rivascolarizzazione..)<br />

• Incremento della sopravvivenza<br />

I farmaci impiegati a questo scopo sono vari; essenzi<strong>al</strong>mente sono i nitrati, i β -bloccanti,<br />

i Ca-antagonisti e gli ACEinibitori.<br />

Tendenzi<strong>al</strong>mente una monoterapia può essere condotta con nitrati. Gener<strong>al</strong>mente gli <strong>al</strong>tri farmaci si usano<br />

soltanto in associazione con TNT.<br />

3


Nitrati<br />

azione: veno<strong>di</strong>latazione (= riduzione del precarico)<br />

vaso<strong>di</strong>latazione coronarica (minima)<br />

modestissimo effetto arteriolo<strong>di</strong>latatore = ↓ delle R periferiche = ↑ del postcarico (minimo!!)<br />

L'effetto princip<strong>al</strong>e, riducendo il precarico, è quello <strong>di</strong> ridurre la tensione <strong>di</strong> parete del ventricolo sinistro e quin<strong>di</strong> il suo<br />

lavoro (= consumo <strong>di</strong> O 2). L'effetto si esplica quin<strong>di</strong> in pochi minuti (soprattutto per assunzione SL, che riduce l'effetto <strong>di</strong><br />

primo passaggio epatico e rende il farmaco bio<strong>di</strong>sponibile in pochissimo tempo).<br />

L'effetto dura circa 30-40'.<br />

terapia acuta della crisi anginosa:<br />

prevede la somministrazione <strong>di</strong> “perle” <strong>di</strong> TNT SL.<br />

Somministrare 1cp (30 mg) - o ½ cp (15 mg) se il pz tende a ipotendersi – SL.<br />

Se il dolore NON SCOMPARE è possibile RIPETERE la somministrazione dopo 20' e poi dopo 40'. Se il dolore<br />

non regre<strong>di</strong>sce dopo 2-3 cp recarsi <strong>al</strong> PS per sospetto IMA!<br />

Terapia cronica con nitrati (<strong>di</strong> mantenimento)<br />

Serve a MIGLIORARE LA TOLLERANZA ALLO SFORZO. Teoricamente è possibile anche fare una sorta <strong>di</strong><br />

“profilassi” facendo assumere delle perle <strong>di</strong> TNT prima <strong>di</strong> uno sforzo che si prevede scatenerà l'angor. In <strong>al</strong>ternativa<br />

è possibile proteggere il pz con nitrati a lento rilascio/assorbimento che mantengano l'effetto per tutta la<br />

giornata.<br />

PO: isosorbide mononitrato 1cp/<strong>di</strong>e (monoket, 30mg) assunto <strong>al</strong> mattino. La dose inizi<strong>al</strong>e può poi essere<br />

aumentata in base <strong>al</strong>la risposta del pz fino a 120mg.<br />

TD: cerotti a lento rilascio. Dosaggio da 5 a 40 mg, da applicare nelle ore <strong>di</strong>urne per 12/14h <strong>al</strong> fine <strong>di</strong> evitare la<br />

tachifilassi.<br />

<strong>Il</strong> nitrato è quin<strong>di</strong> un potente mezzo contro l'angina pectoris, specie se stabile. L'importante è evitare la tachifilassi ed<br />

essere consapevoli degli inevitabili effetti collater<strong>al</strong>i (ad esempio, cef<strong>al</strong>ea e ipotensione).<br />

β-bloccanti<br />

azione: l'azione è duplice, ma mira sempre <strong>al</strong>la riduzione del consumo <strong>di</strong> O2. ↓ fc<br />

↓ inotropismo<br />

<strong>Il</strong> grande vantaggio dei beta-bloccanti è la riduzione dell'incremento della frequenza e dell'inotropismo durante lo sforzo.<br />

Questo significa da un lato ridurre la capacità <strong>di</strong> compiere sforzi del soggetto, ma d<strong>al</strong>l'<strong>al</strong>tro ridurre l'aumento <strong>di</strong> consumo<br />

<strong>di</strong> O2 indotto d<strong>al</strong> lavoro fisico. In pratica viene antagonizzato l'effetto dell'ortosimpatico, riducendo <strong>di</strong> molto il rischio <strong>di</strong><br />

incorrere in episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> angina da sforzo.<br />

Nell'angina si può impiegare qu<strong>al</strong>siasi beta-bloccante, ma in caso <strong>di</strong> BPCO è bene preferire un farmaco β1-selettivo<br />

per<br />

prevenire il broncospasmo. I farmaci da preferire sono quin<strong>di</strong> l'atenololo ed il metoprololo, che hanno fra l'<strong>al</strong>tro il<br />

vantaggio d<strong>di</strong> avere lungo t ½.<br />

Atenololo (tenormin) dose d'attacco 25 mg/<strong>di</strong>e (¼ cp)<br />

dose <strong>di</strong> mantenimento da 50 (½ cp) a 200 (2cp) /<strong>di</strong>e.<br />

Essendo un farmaco a lungo t ½ è sufficiente una sola dose/<strong>di</strong>e<br />

Metoprololo da impiegarsi b.i.d. per minore t ½. Dosi come atenololo (da 25 a 200 mg/bid)<br />

Monitoraggio della tp:<br />

• controllare la fc, che deve essere tra 50 e 60 bpm a riposo (o anche minore <strong>di</strong> 50 se c'è una angina grave, purchè non<br />

intervengano BAV o bra<strong>di</strong>car<strong>di</strong>a sintomatica) e non deve superare i 100 bpm sotto sforzo.<br />

• Nei pazienti con bra<strong>di</strong>car<strong>di</strong>a a riposo pre-tp preferire un <strong>al</strong>tro farmaco (ad esempio un Ca-antagonista); se però è<br />

in<strong>di</strong>spensabile utilizzare il beta-bloccante, sceglierne uno con effetto <strong>di</strong> agonista parzi<strong>al</strong>e (es: propranololo = inder<strong>al</strong>),<br />

che ha un minimo effetto simpaticomimetico.<br />

4


• Cercare <strong>di</strong> impiegare il beta-bloccante in modo da ridurre la dose <strong>di</strong> TNT necessaria a prevenire l'insorgenza delle crisi<br />

anginose (miglior “tolleranza” <strong>al</strong>lo sforzo).<br />

Attenzione <strong>al</strong> <strong>di</strong>abetico in terapia insulinica!! <strong>Il</strong> beta-bloccante antagonizza gli effetti degli ormoni controregolatori<br />

(risposta adrenergica <strong>al</strong>l'ipoglicemia); se il paziente va in ipoglicemia possono essere mascherati i sintomi precoci<br />

(sudorazione, orripilazione, ecc) e il quadro può progre<strong>di</strong>re fino agli sta<strong>di</strong> più gravi (coma!).<br />

Ca-antagonisti<br />

azione: i Ca-antagonisti bloccano i can<strong>al</strong>i del Ca, determinando riduzione dell'inotropismo, riduzione della conduzione<br />

AV e vaso<strong>di</strong>latazione coronarica e periferica.<br />

➔ ↓ dell'inotropismo comporta una riduzione <strong>di</strong>retta del consumo <strong>di</strong> O 2 e contemporaneamente un miglioramento della<br />

perfusione coronarica (minor resistenza da compressione estrinseca)<br />

➔ la vaso<strong>di</strong>latazione coronarica comporta miglioramento del flusso coronarico e conseguentemente del trasporto <strong>di</strong> O 2<br />

(questo effetto è massimo nell'angina <strong>di</strong> Prinzmet<strong>al</strong>!)<br />

➔ la vaso<strong>di</strong>latazione periferica ha due effetti: riduce le R periferiche (effetto ipotensivo, ovvero riduzione del postcarico)<br />

ed aumenta il “pooling” periferico <strong>di</strong> sangue veno<strong>di</strong>latando (riduzione del precarico). Anche questi fattori<br />

contribuiscono <strong>al</strong>la riduzione del consumo <strong>di</strong> O 2.<br />

I farmaci c<strong>al</strong>cioantagonisti periferici hanno effetto tachicar<strong>di</strong>zzante perchè riducono la portata car<strong>di</strong>aca riducendo il<br />

precarico del ventricolo. In questo senso possono essere <strong>al</strong>terntivi o complementari ai beta-bloccanti nei casi in cui ci siano<br />

problemi <strong>di</strong> controllo della fc.<br />

Ca-antagonisti “centr<strong>al</strong>i” (Diltiazem/verapamil): somministrare 240-360 mg/<strong>di</strong>e. Sono la terapia <strong>di</strong> scelta nell' angina<br />

variante <strong>di</strong> Prinzmet<strong>al</strong>.<br />

Diidropiri<strong>di</strong>ne a lungo t ½ (Amlo<strong>di</strong>pina/felo<strong>di</strong>pina): sono i farmaci che combinano sia gli effetti centr<strong>al</strong>i che quelli sul<br />

circolo periferico.<br />

NON somministrare Nife<strong>di</strong>pina (Ad<strong>al</strong>at?), perchè avendo breve t ½ e conseguente breve durata d'azione comporta<br />

probabilmente un brusco decremento della PA con intervento dei meccanismi <strong>di</strong> compenso (v<strong>al</strong>e a <strong>di</strong>re aumento del tono<br />

ortosimpatico con tachicar<strong>di</strong>zzazione e aumento dell'inotropismo, che fanno aumentare il consumo <strong>di</strong> O 2!). Si è osservato<br />

incremento delle morti improvvise nel post-IMA con questo farmaco.<br />

In<strong>di</strong>cazioni/scelta tra β-bloccante<br />

e Ca-antagonista:<br />

• beta-bloccante e c<strong>al</strong>cio-antagonista sono equiv<strong>al</strong>enti d<strong>al</strong> punto <strong>di</strong> vista dell'efficacia e delle in<strong>di</strong>cazioni nell'angina <strong>di</strong><br />

petto. La scelta <strong>di</strong> un farmaco rispetto <strong>al</strong>l'<strong>al</strong>tro va pertanto fatta secondo <strong>al</strong>tri criteri, ad esempio la presenza/assenza <strong>di</strong><br />

pregresso IMA, <strong>di</strong> BPCO, ecc. Quin<strong>di</strong>:<br />

• Somministrare Ca-antagonista in combinazione a beta-bloccante quando il beta-bloccante non basta.<br />

• Somministrare Ca-antagonista in <strong>al</strong>ternativa a beta-bloccante quando quest'ultimo è controin<strong>di</strong>cato (bassa fc/PA,<br />

BPCO con broncospasmo..)<br />

ACE-inibitori<br />

Gli ACE-i non sono <strong>di</strong> per sè farmaci antianginosi. Di fatto trovano largo impiego nella CP ischemica in quanto agiscono<br />

sull'ipertensione (che è un FdR), riducono la mort<strong>al</strong>ità e migliorano il rimodellamento car<strong>di</strong>aco nel post-IMA (azione<br />

<strong>di</strong>retta sul sistema renina-AT a livello car<strong>di</strong>aco, con funzioni autacoi<strong>di</strong>), possono ridurre l'ischemia da sforzo.<br />

5


Eliminazione dei Fatttori <strong>di</strong> Rischio<br />

La terapia non può non prevedere la rimozione dei fattori <strong>di</strong> rischio car<strong>di</strong>ovascolare! Si raccomanda <strong>di</strong> parlare <strong>al</strong> paziente e<br />

convincerlo a mantenere uno stile <strong>di</strong> vita “protettivo”, v<strong>al</strong>e a <strong>di</strong>re evitare il fumo, adottare una <strong>di</strong>eta normo-ipoc<strong>al</strong>orica (a<br />

seconda del peso corporeo) povera in grassi anim<strong>al</strong>i, praticare una moderata attività fisica/sportiva.<br />

Quin<strong>di</strong>:<br />

• controllo della glicemia/<strong>di</strong>abete<br />

• eliminazione del fumo <strong>di</strong> tabacco<br />

• controllo della <strong>di</strong>slipidemia<br />

• controllo dell'ipertensione<br />

• controllo dell'obesità (sedentarietà/<strong>di</strong>eta)<br />

Non va <strong>di</strong>menticata l'opzione interventistica (Angioplastica o By-pass Ao-C), con l'obbiettivo <strong>di</strong> ripristinare il norm<strong>al</strong>e<br />

flusso coronarico.<br />

6


Chronic Obstructive Pulmunary Disease<br />

(M<strong>al</strong>attie Polmonari Croniche Ostruttive)<br />

Definizione<br />

Insieme <strong>di</strong> m<strong>al</strong>attie con ↓ del FEV 1 e ↑ del VR. Dispnea inspiratoria +++<br />

Comprende BPCO (enfisema-bronchite cronica), Bronchiectasie, Asma <strong>di</strong> vecchia data.<br />

BPCO<br />

- Enfisema<br />

Patologie Clinica Laboratorio<br />

- Bronchite Cronica<br />

Dispnea cronica progressiva<br />

Espettoraz. Scarsa, Pink Puffer<br />

Espettoraz. +++, fumo, Blue Bloater<br />

↓Fev1<br />

↑Compliance, ↓DL CO<br />

Bronchiectasie Escreato+++ Rx bronchi <strong>di</strong>latati, pareti spesse,<br />

imagini a binario<br />

Asma Dispnea espiratoria episo<strong>di</strong>ca, tosse,<br />

sibili.<br />

Sd. Kartagener<br />

(o sd. Delle Ciglia immobili)<br />

1-Bronchiectasie congenite<br />

2-Situs viscerum inversus<br />

3- Sterilità/Sinusite<br />

Fibrosi Cistica Sinusite, bronchiectasie,<br />

m<strong>al</strong>assorbimento, ileo da meconio<br />

Sta<strong>di</strong>azione della m<strong>al</strong>attia<br />

Sta<strong>di</strong>o Fev1 EGA Pneumologo<br />

I >50% no Solo se <strong>di</strong>spnea<br />

II 35


Schema attitu<strong>di</strong>n<strong>al</strong>i<br />

Diagnosi e<br />

Arresto sintomi<br />

es. fisico Stop fumo<br />

Trattare Ostruzione me<strong>di</strong>cine<br />

Stabilizzare ipossìa<br />

e trattare la m<strong>al</strong>attia<br />

ossigeno<br />

Controllare la risposta<br />

– >2 ricoveri in DEA/Hosp<br />

– Sintomi severi/↓Capacità funzion<strong>al</strong>e<br />

Educazione del pz<br />

Programma <strong>di</strong> Monitoraggio e cura<br />

riabilitazione<br />

Multi<strong>di</strong>sciplinare<br />

Terapia<br />

Educazione <strong>al</strong>l'uso <strong>di</strong> O 2<br />

1. IPRATROPIO MDA Anti Ach -R 2 puff t.i.d. (3-6 puff/<strong>di</strong>e) trt cronico, 2 puff ad libitum.<br />

BROMURO EC xerostomia, rash cutaneo, ritenzione urinaria, ipertensione<br />

(Aten ®)<br />

2. METILXANTINE MDA blocco fosfo<strong>di</strong>esterasi. Stabilizzatore mastocitario.<br />

Teofillina 8 < μg/mL< 12 meglio se Long Acting.<br />

EC DT50 ≈DE50 !! Aritmie, TV (se >35μg/mL), tremore, nausea,<br />

vomito, <strong>di</strong>arrea.<br />

3. CORTISONICI MDA antiinfiammatori.<br />

Prednisone EC Cushing iatrogeno<br />

1 mg/kg/<strong>di</strong>e a sc<strong>al</strong>are per 7 gg<br />

0.5 mg/kg/<strong>di</strong>e<br />

10-20 mg/dì <strong>al</strong>terni (in tutto!)<br />

p.o. In acuto. Trt cronico via aerosol.<br />

Evitare <strong>di</strong> mescolare aerosol <strong>di</strong> β 2 stimolanti e cortisone contemporaneamente.<br />

4. β 2 STIMOLANTI MDA Agonisti selettivi dei recettori β 2. Bronco<strong>di</strong>latatori <strong>di</strong>retti. 3-6 puff/<strong>di</strong>e<br />

S<strong>al</strong>butamolo CI Scarsa utilità in trt cronico BPCO<br />

S<strong>al</strong>meterolo Ottimi per il trt delle crisi <strong>di</strong>spnoiche o nell'asma<br />

Da usare con <strong>di</strong>spenser per mescolamento con aria.<br />

5. O 2 TERAPIA I se PaO 2


6. ALTRO - KINESITERAPIA per la ginnastica respiratoria<br />

- MUCOLITICI utilità +/-, riducono la frequenza delle riacutizzazioni<br />

- IDRATAZIONE +++<br />

Schema terapeutico<br />

IPRATROPIO BROMURO (anti Ach-R)<br />

buona risposta<br />

3-6 puff/<strong>di</strong>e<br />

continuare<br />

Non migliora β 2 AGONISTI buona risposta continuare<br />

Non migliora<br />

aggiungere TEOFILLINA buona risposta continuare<br />

300-900 mg/<strong>di</strong>e<br />

aggiungere PREDNISONE<br />

40mg/<strong>di</strong>e p.o.<br />

Continuare Cambiare trt <strong>di</strong><br />

in modo <strong>di</strong>scontinuo mantenimento<br />

MIGLIORAMENTO = Miglioramento del “6 Minute w<strong>al</strong>k test”.<br />

Riduzione della <strong>di</strong>spnea e/o dell'uso <strong>di</strong> farmaci.<br />

9


Diabete mellito<br />

Definizione:<br />

DM: con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> iperglicemia a <strong>di</strong>giuno causata da riduzione <strong>di</strong> insulina (IDDM) o <strong>al</strong>terazione dei recettori (NIDDM) o<br />

secondaria ad <strong>al</strong>tre patologie o farmaci.<br />

Norm<strong>al</strong>e Alterata glicemia a <strong>di</strong>giuno Intolleranza <strong>al</strong> glucosio Diabete mellito<br />

(IFG)<br />

(IGT)<br />

Glicemia a <strong>di</strong>giuno < 110 110 < glc < 1<strong>26</strong> - > 1<strong>26</strong><br />

Glicemia a 2 h. d<strong>al</strong> carico < 140 - 140 < glc < 200 > 200<br />

Glicemia casu<strong>al</strong>e - - - > 200 con sintomi<br />

Mo<strong>di</strong> (maturity onset <strong>di</strong>abetes of the young): AD; prima dei 25 anni <strong>di</strong> età<br />

Diabete gestazion<strong>al</strong>e<br />

Diabete iatrogeno<br />

Fisiopatologia<br />

Storia natur<strong>al</strong>e<br />

IDDM <br />

Storia natur<strong>al</strong>e<br />

NIDDM <br />

10


Clinica:<br />

IDDM<br />

insorgenza in pubertà<br />

poliuria → poli<strong>di</strong>psia<br />

polifagia e <strong>di</strong>magramento (esaurimento glicogeno, lipi<strong>di</strong> e proteine)<br />

luna <strong>di</strong> miele <strong>di</strong> 1-2 mesi<br />

infezioni intercorrenti<br />

DKA (<strong>di</strong>abetes keto acidosis):<br />

iperglicemia (> 250 mg/dl)<br />

acidosi (pH < 7,3, HCO 3 < 15 mEq/l)<br />

chetoni (chetonuria +++)<br />

NIDDM<br />

insorgenza asintomatica<br />

macroangiopatia (angina, IMA, clau<strong>di</strong>catio)<br />

iperglicemia<br />

ipertrigliceridemia<br />

coma iperosmolare non chetosico (HNKS):<br />

ipeglicemia<br />

<strong>di</strong>sidratazione<br />

per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> peso<br />

Complicanze croniche:<br />

macroangiopatia<br />

microangiopatia (retinopatia, glomerulopatia)<br />

neuropatia<br />

infezioni<br />

ulcera <strong>di</strong>abetica (per microtruama non doloroso per neuropatia e r<strong>al</strong>lentata restitutio ad integrum)<br />

xantomatosi<br />

cataratta (per glicazione delle fibre del crist<strong>al</strong>lino)<br />

11<br />

La ridotta utilizzazione periferica (x ridotta insulina) <strong>di</strong><br />

chetoni prodotti d<strong>al</strong> fegato come surrogato energetico<br />

porta a chetosi e acidosi metabolica.<br />

Si ha per accumulo <strong>di</strong> glucosio (soluto osmotico non<br />

riassorbibile) nel circolo che richiama acqua<br />

nell’extracellula, con <strong>di</strong>luizione del Na e contemporanea<br />

<strong>di</strong>sidratazione per <strong>di</strong>uresi osmotica. l’introduzione <strong>di</strong><br />

acqua da parte del pz. <strong>di</strong>luisce ulteriormente il Na.


Terapia:<br />

IDDM<br />

<strong>di</strong>eta:<br />

- 1a: normo/iperc<strong>al</strong>orica libera e poi controllata. Stretto controllo dei glici<strong>di</strong> ingeriti: elimino dolci, favoriscono pane,<br />

pasta, legumi (zuccheri a lento assorbimento).<br />

Dieta da 1500 Kc<strong>al</strong><br />

Carboidrati 600 Kc<strong>al</strong> 150 gr 30 gr colazione<br />

60 gr pranzo<br />

60 gr cena<br />

Proteine 450 Kc<strong>al</strong> 112 gr<br />

Lipi<strong>di</strong> 450 Kc<strong>al</strong> 50 gr pesce > pollo > carne<br />

- 1b: peso corporeo ottenibile s<strong>al</strong>utare e ragionevole, riduzione del BMI giocando su proteine e lipi<strong>di</strong>. Una riduzione del 5-<br />

10% del peso aumenta la sensibilità <strong>al</strong>l’insulina.<br />

- 1c: esercizio fisico quoti<strong>di</strong>ano (aumenta il metabolismo bas<strong>al</strong>e insulino in<strong>di</strong>pendente)<br />

insulina: 1 UI ogni 4-5 gr <strong>di</strong> glucosio assunti con la <strong>di</strong>eta + insulina interme<strong>di</strong>a (per iniziare 15 UI)<br />

es. colazione 30 gr = 6 UI rapida<br />

pranzo 60 gr = 12-14 UI rapida<br />

cena 60 gr = 12-14 UI rapida + 15 UI interme<strong>di</strong>a<br />

controllo glicemico: 3 controlli <strong>al</strong> giorno prima dei pasti. Si punta ad ottenre 120 +/- 20 mg/dl<br />

Tenere un <strong>di</strong>ario dell’insulina fatta, pesare una volta <strong>al</strong>la settimana. Controllo Hb glicata.<br />

NIDDM<br />

<strong>di</strong>eta ipoglicemica 75-100 gr <strong>di</strong> carboidrati <strong>al</strong> giorno, soprattutto nei pz. in sovrappeso. No a dolci, <strong>al</strong>colici e grassi<br />

anim<strong>al</strong>i.<br />

peso: riduzione del peso aumenta la sensibilità <strong>al</strong>l’insulina.<br />

esercizio fisico: aumenta la sensibilità <strong>al</strong>l’insulina e aumenta il consumo del glucosio bas<strong>al</strong>e insulino in<strong>di</strong>pendente.<br />

farmaci: si utilizzano quando il BMI è norm<strong>al</strong>e; dopo terapia <strong>di</strong>etetica ed es. fisico insufficienti.<br />

• Sulfaniluree (glibemclamide b.i.d. lontano dai pasti; glipizide t.i.d.; glicazide b.i.d.) stimolano la secr. endogena <strong>di</strong><br />

insulina. Possono dare ipoglicemia!<br />

• Biguani<strong>di</strong> (metformina 500 mg t.i.d. ai pasti – agli obesi perchè fa <strong>di</strong>minuire il BMI -) aumenta la sensibilità<br />

periferica <strong>al</strong>l’insulina. [Glibomet: glibenclamide + metformina]<br />

• Acarbosio: inibitore enzima intestin<strong>al</strong>e α-glucosidasi . Provoca flatulenza e <strong>di</strong>arrea.<br />

• Tiazolin<strong>di</strong>n<strong>di</strong>onici (troglitazone) effetto combinato (aumento rilascio insulina + aumento sens periferica), ma<br />

rischio <strong>di</strong> necrosi epatica acuta.<br />

In corso <strong>di</strong> infezione passare a insulina ( per aumento glicemia da stress).<br />

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Fibrillazione atri<strong>al</strong>e<br />

“La fibrillazione atri<strong>al</strong>e è una tachiaritmia sopraventricolare caratterizzata da un’attivazione atri<strong>al</strong>e incoor<strong>di</strong>nata con<br />

conseguente deterioramento della funzione meccanica atri<strong>al</strong>e”<br />

ACC/AHA/ESC Practice Guidelines, 2001<br />

CLASSIFICAZIONE:<br />

Fibrillazione atri<strong>al</strong>e parossistica: se c’è ripristino spontaneo <strong>di</strong> ritmo sinus<strong>al</strong>e (gener<strong>al</strong>mente l’episo<strong>di</strong>o dura meno <strong>di</strong> 7<br />

giorni, tendenzi<strong>al</strong>mente meno <strong>di</strong> 24 ore)<br />

Fibrillazione atri<strong>al</strong>e persistente: se l’aritmia non si risolve da sola, anche se c’è ripristino del ritmo sinus<strong>al</strong>e con<br />

car<strong>di</strong>oversione elettrica o farmacologia (gener<strong>al</strong>mente persiste per più <strong>di</strong> 7 giorni)<br />

Fibrillazione atri<strong>al</strong>e cronica: casi in cui l’aritmia permane e la car<strong>di</strong>oversione è stata inefficace o non è stata tentata<br />

perché non in<strong>di</strong>cata<br />

FISIOPATOLOGIA:<br />

fattori atri<strong>al</strong>i: patologia dell’atrio: “patchy” fibrosi (causa <strong>di</strong>fferenze nella refrattarietà delle singole fibre),<br />

infiltrazione fibrotica ed a<strong>di</strong>posa del NSA, <strong>al</strong>terazioni infiammatorie/degenerative, amiloidosi,<br />

sarcoidosi, emocromatosi..<br />

meccanismi FA: 1) foc<strong>al</strong>e da aumento dell’automatismo <strong>di</strong> uno o più foci, gener<strong>al</strong>mente posti attorno <strong>al</strong>le vene<br />

polmonari (anche ectopia <strong>di</strong> tessuto miocar<strong>di</strong>co). Soprattutto per FA parossistiche.<br />

2) da rientro “wavelets”, ovvero la <strong>di</strong>versa refrattarietà delle fibrocellule comporta frazionamento del fronte d’onda <strong>di</strong><br />

depolarizzazione con formazione <strong>di</strong> multipli circuiti organizzati <strong>di</strong> rientro che si automantengono,<br />

Necessità <strong>di</strong> “massa critica” <strong>di</strong> miocar<strong>di</strong>o atri<strong>al</strong>e per sostenere il fenomeno (cfr interventi “maze”).<br />

Rimodellamento elettrofisiologico atri<strong>al</strong>e: l’FA tende a perpetuarsi; per più tempo continua, più tende a<br />

reci<strong>di</strong>vare/permanere. Ciò <strong>di</strong>pende da mo<strong>di</strong>ficazioni elettrofisiologiche dell’atrio: <strong>di</strong>minuzione <strong>di</strong><br />

periodo refrattario efficace, blocco can<strong>al</strong>i “L” Ca. Questi fenomeni iniziano ad avvenire già dopo le<br />

prime 24h.<br />

Altri fattori scatenanti: extrasistolia (atri<strong>al</strong>e), attività del SNA (FA da ortosimpatico e da vago), ischemia atri<strong>al</strong>e,<br />

stiramento atri<strong>al</strong>e, conduzione anisotropa, età avanzata. Le TPSV o BESV possono degenerare i FA<br />

(“tachicar<strong>di</strong>a indotta da tachicar<strong>di</strong>a”) tanto quanto da una TV si può avere una FV (esempio: in<br />

WPW).<br />

CONDUZIONE ATRIOVENTRICOLARE:<br />

Se non ci sono vie accessorie <strong>di</strong> conduzione, la frequenza ventricolare <strong>di</strong>pende d<strong>al</strong> grado <strong>di</strong> “filtraggio” del NAV. La<br />

risposta del NAV <strong>di</strong>pende da:<br />

1) tempi relativi <strong>di</strong> conduzione dell’attivazione anteriore (proveniente d<strong>al</strong> setto interatri<strong>al</strong>e) e dell’attivazione<br />

posteriore (“crista termin<strong>al</strong>is”), che possono causare refrattarietà reciproca del NAV<br />

2) refrattarietà intrinseca del NAV<br />

3) tono SNA<br />

4) conduzione bloccata per arrivo <strong>di</strong> molteplici impulsi con frequenza irregolare. Possibile arrivo <strong>di</strong> nuovo impulso<br />

dopo periodo R-R troppo breve, fenomeni <strong>di</strong> refrattarietà relativa (“blocchi <strong>di</strong> branca” da aberranza <strong>di</strong> conduzione<br />

come da fenomeno <strong>di</strong> Ashman)<br />

Nelle forme come il WPW e ovunque ci sia una via accessoria A-V c’è conduzione ad elevata frequenza degli impulsi<br />

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atri<strong>al</strong>i (viene bypassato il filtro del NAV), perché la via accessoria non subisce gli stessi controlli del NAV. Questo può<br />

portare anche a FV e morte improvvisa, oppure a scompenso, ecc. Non dare <strong>di</strong>git<strong>al</strong>e, Ca-antag o β-bloccanti, perché<br />

modulano soltanto il NAV ed anzi, facendo condurre <strong>di</strong> meno la via fisiologica possono ridurre la conduzione retrograda<br />

per la via accessoria, <strong>di</strong> per sé inibente la sua conduttività intrinseca. Questo può causare maggiore passaggio attraverso la<br />

via accessoria, con possibile scatenamento <strong>di</strong> aritmie ventricolari ad elevata frequenza.<br />

CONSEGUENZE EMODINAMICHE DELL’FA:<br />

1) per<strong>di</strong>ta della sincronizzazione A/V e per<strong>di</strong>ta della contrazione atri<strong>al</strong>e, che comportano per<strong>di</strong>ta del contributo<br />

atri<strong>al</strong>e <strong>al</strong>la <strong>di</strong>astole ventricolare. Questo causa riduzione della FE soprattutto in caso <strong>di</strong> CP restrittiva (ipertrofia <strong>di</strong><br />

varia natura, fibrosi, m<strong>al</strong>attie da accumulo..)<br />

2) cicli car<strong>di</strong>aci (R-R) irregolari,<br />

che comportano la <strong>di</strong>minuzione della gittata per variazione continua e irregolare<br />

dello stiramento (precarico) del ventricolo e della sua forza <strong>di</strong> contrazione<br />

3) car<strong>di</strong>opatia da tachicar<strong>di</strong>a che può comparire se permane per un certo tempo un’elevata frequenza ventricolare: il<br />

ventricolo si <strong>di</strong>lata e va più facilmente incontro a scompenso.<br />

TROMBOEMBOLISMO IN FA:<br />

<strong>Il</strong> tromboembolismo nell’FA è un fenomeno complesso che riconosce molteplici cause. Gli stessi fattori <strong>di</strong> rischio dello<br />

stroke e della trombosi (età, ipertensione, ecc) sono largamente responsabili <strong>di</strong> un aumento del rischio <strong>di</strong> FA e della<br />

presenza <strong>di</strong> car<strong>di</strong>opatia, quin<strong>di</strong> è <strong>di</strong>fficile attribuire una percentu<strong>al</strong>e <strong>di</strong> responsabilità <strong>al</strong>la sola FA ed ai soli FR.<br />

1) Fisiopatologia: i trombi si formano in conseguenza della triade <strong>di</strong> Virchow: stasi del flusso (da per<strong>di</strong>ta della<br />

contrazione atri<strong>al</strong>e, meno evidente nel caso <strong>di</strong> Insuff Mitr<strong>al</strong>ica per presenza <strong>di</strong> flusso transv<strong>al</strong>volare retrogrado),<br />

<strong>di</strong>sfunzione endoteli<strong>al</strong>e (<strong>di</strong>fficile da documentare, ma probabilmente presente a livello endocar<strong>di</strong>co),<br />

ipercoagulabilità (presente a livello sistemico, ma anche in loco sulla parete atri<strong>al</strong>e)<br />

2) Implicazioni cliniche: i pazienti in FA hanno un aumentato rischio <strong>di</strong> sviluppare eventi tromboembolici e vanno<br />

per questo trattati (ve<strong>di</strong> dopo), anche se la ragione dell’aumento del rischio non è imputabile esclusivamente <strong>al</strong>la<br />

presenza della fibrillazione atri<strong>al</strong>e.<br />

CAUSE DI FA:<br />

cause acute: l’FA è un “sintomo” <strong>di</strong> una con<strong>di</strong>zione acuta, che può essere rimossa.<br />

”holiday heart sindrome” (assunzione acuta <strong>di</strong> <strong>al</strong>cool), chirurgia, elettrocuzione, IMA, pericar<strong>di</strong>te,<br />

miocar<strong>di</strong>te, TEPA o patologie polmonari, ipertiroi<strong>di</strong>smo, <strong>di</strong>sfunzioni metaboliche.<br />

Lone FA: FA senza <strong>al</strong>cuna car<strong>di</strong>opatia associata. In questo caso la FA è una “m<strong>al</strong>attia” <strong>di</strong> per sé.<br />

FA associata a CP: essenzi<strong>al</strong>mente associata a 3 con<strong>di</strong>zioni patologiche: car<strong>di</strong>opatia v<strong>al</strong>volare (soprattutto mitr<strong>al</strong>ica),<br />

car<strong>di</strong>omiopatia (<strong>di</strong>latativa, ipertrofica, restrittiva), <strong>di</strong>latazione i<strong>di</strong>opatica dell’atrio destro.<br />

FA neurogena: da <strong>al</strong>terazioni del tono dell’SNA. Può <strong>di</strong>pendere da aumento del tono vag<strong>al</strong>e (peggiorata da <strong>di</strong>git<strong>al</strong>e/ßbloccante,<br />

che mimano l’effetto vag<strong>al</strong>e, insorgenza postpran<strong>di</strong><strong>al</strong>e, nel sonno, a riposo, M=Fx4, f.v.m.<br />

bassa, sintomi tipo capogiro/sincope o da ritmo irregolare) o aumento del tono ortosimpatico (migliora<br />

con ß-bloccante che ha effetto simpaticolitico, insorgenza durante la veglia e in seguito a stress/attività<br />

fisica, possibile insorgenza frequenza-specifica). Sono forme possibili, benché rare, ma è molto <strong>di</strong>fficile<br />

riscontrarle in forma “pura”, ovvero da sole e senza <strong>al</strong>tre <strong>al</strong>terazioni car<strong>di</strong>ache.<br />

MANIFESTAZIONI CLINICHE FA:<br />

1) Asintomatica<br />

2) Esacerbazione/esor<strong>di</strong>o <strong>di</strong> SCC<br />

3) P<strong>al</strong>pitazioni<br />

4) Dolore toracico<br />

5) Dispnea<br />

6) Affaticabilità<br />

7) Capogiro<br />

8) Sincope<br />

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Le manifestazioni cliniche possono essere estremamente varie. La presenza <strong>di</strong> particolari pattern e le mod<strong>al</strong>ità <strong>di</strong> insorgenza<br />

e presentazione possono essere in<strong>di</strong>cative <strong>di</strong> una eziologia particolare.<br />

VALUTAZIONE CLINICA:<br />

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GESTIONE – GENERALITA’:<br />

Gestione dell’aritmia: 1) conversione a RS (controllo del RITMO)<br />

2) rate-control (controllo della FREQUENZA)<br />

prevenzione della tromboembolia.<br />

Questi sono i car<strong>di</strong>ni della terapia da praticare nella fibrillazione atri<strong>al</strong>e!<br />

Non esistono evidenze che il RS sia meglio del controllo della frequenza! C’è una base teorica per affermare questo, ma<br />

non esistono stu<strong>di</strong> che lo <strong>di</strong>mostrino (scarsa v<strong>al</strong>utazione anche degli outcome “strong”, come mort<strong>al</strong>ità ecc). D’<strong>al</strong>tra parte<br />

il RS dovrebbe prevenire l’occorrenza <strong>di</strong> tromboembolie, ma i farmaci profilattici per il suo mantenimento sono ad elevato<br />

rischio <strong>di</strong> effetti collater<strong>al</strong>i (d<strong>al</strong>l’effetto proaritmico in poi..).<br />

CARDIOVERSIONE:<br />

2 possibilità: CV elettrica (CVE) o farmacologia. La prima è più efficace nel ripristino imme<strong>di</strong>ato del RS, ma richiede<br />

anestesia con possibili effetti sfavorevoli. La seconda presenta invece gli effetti collater<strong>al</strong>i degli antiaritmici, ma può essere<br />

eseguita da qu<strong>al</strong>unque me<strong>di</strong>co senza particolari <strong>di</strong>fficoltà. Inoltre gli antiaritmici influenzano le concentrazioni plasmatiche<br />

degli anticoagulanti or<strong>al</strong>i (impiegati nell’FA!).<br />

In gener<strong>al</strong>e la car<strong>di</strong>oversione appare tanto più efficace quanto più è precoce (tendenza della FA ad automantenersi):<br />

miglior risposta se eseguita entro 7gg d<strong>al</strong>l’esor<strong>di</strong>o.<br />

CARDIOVERSIONE FARMACOLOGICA:<br />

agenti <strong>di</strong> provata efficacia: amiodarone, dofetilide, flecainide, ibutilide, propafenone, chini<strong>di</strong>na<br />

agenti <strong>di</strong> efficacia non provata/meno efficaci: ß-bloccanti, Ca-antagonisti centr<strong>al</strong>i, <strong>di</strong>gossina, <strong>di</strong>sopiramide, procainamide,<br />

sot<strong>al</strong>olo (ottimo profilattico!).<br />

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CARDIOVERSIONE ELETTRICA (CVE):<br />

definizione: la CVE si caratterizza per uno shock elettrico sincrono con l’attività elettrica car<strong>di</strong>aca, contrariamente <strong>al</strong>la<br />

defibrillazione, onde evitare <strong>di</strong> scaricare durante il periodo vulnerabile del cuore (attorno <strong>al</strong>l’onda T) e<br />

indurre aritmie ventricolari potenzi<strong>al</strong>mente fat<strong>al</strong>i.<br />

Procedura:<br />

1) Ridurre la resistenza elettrica frapponendo tra piastre e cute “pad” elettroconduttivi; scaricare durante l’espirazione<br />

e premendo con le piastre sul torace per ridurre la frapposizione <strong>di</strong> polmone ed <strong>al</strong>tro tra piastre e cuore (miglior<br />

trasporto <strong>di</strong> E).<br />

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2) Fare in modo che sia attraversata d<strong>al</strong>la corrente pressappoco la sezione trasversa del cuore.<br />

3) Mantenersi sotto la mammella per ridurre lo spessore della parete da attraversare<br />

4) In caso <strong>di</strong> PM/ICD, evitare <strong>di</strong> scaricare sul <strong>di</strong>spositivo (rischio <strong>di</strong> sprogrammazione) e <strong>di</strong> scaricare lungo le linee dei<br />

cateteri (rischio <strong>di</strong> “ablazione” endocar<strong>di</strong>ca o danno miocar<strong>di</strong>co). In questa situazione può essere utile posizionare<br />

le piastre secondo linea anteroposteriore, invece che una sulla marginostern<strong>al</strong>e e l’<strong>al</strong>tra sull’apice.<br />

5) Assicurarsi che il pz sia a <strong>di</strong>giuno e sottoporlo ad anestesia gener<strong>al</strong>e breve<br />

Lo shock bifasico assicura miglior risultato del monofasico con minor energia necessaria. Tuttavia le apparecchiature in<br />

circolazione sono per la gran maggioranza monofasiche.<br />

Scariche monofasiche per FA:<br />

1° scarica a 200J;<br />

se inefficace, pausa <strong>di</strong> 1’ (per evitare danno miocar<strong>di</strong>co), poi<br />

2° scarica a 300J;<br />

se inefficace, pausa <strong>di</strong> 1’, poi<br />

3° scarica a 400J.<br />

Scariche monofasiche per flutter atri<strong>al</strong>e:<br />

Partire con energie molto più basse: 50J.<br />

E’ possibile anche eseguire CVE interna transvenosa, con procedura an<strong>al</strong>oga <strong>al</strong> SEF, posizionando un elettrocatetere in atrio<br />

destro e un secondo elettrodo a piastra esterno <strong>di</strong>etro la schiena, oppure un secondo elettrocatetere nel seno coronario.<br />

(non è una procedura standard!!)<br />

Rischi/complicazioni:<br />

embolia: se non è stata eseguita adeguata scoagulazione (come nel caso <strong>di</strong> CVE d’urgenza)<br />

artitmie: da BE (parafisiologici), a bra<strong>di</strong>car<strong>di</strong>a (se BAV), ecc. In genere le aritmie insorgono in pz con turbe<br />

elettrolitiche, intossicazione <strong>di</strong>git<strong>al</strong>ica o m<strong>al</strong>attie sottostanti del sistema <strong>di</strong> conduzione.<br />

Danno miocar<strong>di</strong>co: nella CVE è norm<strong>al</strong>e osservare elevazione <strong>di</strong> CK e sovraslivellamento ST<br />

Raccomandazioni per CVE/CV farmacologica:<br />

classe I:<br />

CVE imme<strong>di</strong>ata nei pz con FAP a elevata fvm con evidenza <strong>di</strong> IMA, angina, ipotensione sintomatica o<br />

heart failure che non rispondono prontamente a tp farmacologica<br />

CV in pazienti emo<strong>di</strong>namicamente stabili ma con sintomi non accettabili <strong>di</strong> FA<br />

Classe IIa:<br />

1) CV per accelerare ripresa <strong>di</strong> RS in pz <strong>al</strong> primo episo<strong>di</strong>o <strong>di</strong> FA<br />

2) CVE in pz con FA persistente quando è improbabile reci<strong>di</strong>va precoce<br />

3) CV ripetuta seguita da profilassi antiaritmica in pz che reci<strong>di</strong>vano dopo CV efficace e senza<br />

avvio <strong>di</strong> antiaritmici<br />

Classe IIb:<br />

1) Antiaritmici per ripristino RS in pz con FA persistente.<br />

2) Antiaritmici somministrati fuori d<strong>al</strong>l’osped<strong>al</strong>e per CV <strong>di</strong> FA primo episo<strong>di</strong>o, parossistica o<br />

persistente in pz senza CP o qu<strong>al</strong>ora il farmaco sia sicuro nel singolo pz.<br />

Classe III:<br />

1) CVE in pz con passaggio spontaneo da FA a RS in brevi interv<strong>al</strong>li <strong>di</strong> tempo<br />

2) CV ad<strong>di</strong>zion<strong>al</strong>e in pz che hanno brevi perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> RS e reci<strong>di</strong>vano dopo multiple CV e profilassi<br />

antiaritmica.<br />

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MANTENIMENTO DEL RITMO SINUSALE:<br />

L’obbiettivo <strong>di</strong> mantenere il RS può essere perseguito nelle FAP (ripristino spontaneo) e nelle FA persistenti (recupero con<br />

CV). L’obbiettivo gener<strong>al</strong>e della terapia è comunque la soppressione dei sintomi e la prevenzione della CP indotta da<br />

tachicar<strong>di</strong>a.<br />

Fattori che pre<strong>di</strong>spongono <strong>al</strong>la reci<strong>di</strong>va:<br />

• >1 episo<strong>di</strong>o/mese<br />

• durata episo<strong>di</strong>o >3 mesi<br />

• sesso F<br />

• m<strong>al</strong>attia reumatica (v<strong>al</strong>vulopatia..)<br />

• CP/aumento <strong>di</strong>ametro atri<strong>al</strong>e/CHF<br />

Nelle FA secondarie va assolutamente rimosso o controllato il fattore caus<strong>al</strong>e (CAD, v<strong>al</strong>vulopatia/CP v<strong>al</strong>volare,<br />

ipertensione, CHF). In seguito è possibile passare <strong>al</strong>la tp antiaritmica.<br />

NON va fatta profilassi antiaritmica dopo il 1° episo<strong>di</strong>o <strong>di</strong> FA, oppure qu<strong>al</strong>ora ci siano parossismi rari e paucisintomatici.<br />

“Lone FA”: β-bloccante, flecainide, propafenone, sot<strong>al</strong>olo.<br />

FA vag<strong>al</strong>e: <strong>di</strong>sopiramide (effetto anticolinergico); eventu<strong>al</strong>mente flecainide o amiodarone.<br />

FA adrenergica: β-bloccante, sot<strong>al</strong>olo, amiodarone.<br />

Se f<strong>al</strong>lisce la profilassi con un farmaco, si può tentare la tp <strong>di</strong> associazione.<br />

MONITORAGGIO ANTIARITMICI:<br />

classe Ic: <strong>al</strong>largamento del QRS (>150% d<strong>di</strong> quello pre-tp); attenzione <strong>al</strong>la sua comparsa fc-<strong>di</strong>pendente! (test<br />

ergometrico..)<br />

classe IIa/III: <strong>al</strong>lungamento QT (pericoloso se >520ms); controlli perio<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> K + e Mg ++ + funz ren<strong>al</strong>e.<br />

PARTICOLARITA’ DI ALCUNI ANTIARITMICI:<br />

amiodarone: farmaco <strong>di</strong> 1° linea solo nella profilassi della FA parossistica, comunque efficace anche negli <strong>al</strong>tri casi (però<br />

è gravato da molti effetti collater<strong>al</strong>i!)<br />

β-bloccanti: non sono in<strong>di</strong>cati nella CV della FA, ma sono ottimi per la profilassi delle reci<strong>di</strong>ve e per il controllo della<br />

fvm (possono rendere asintomatica una reci<strong>di</strong>va: vantaggio se si decide <strong>di</strong> non car<strong>di</strong>overtire più,<br />

svantaggio se si vuole mantenere RS perché non consente <strong>di</strong> datare la FA prima <strong>di</strong> eseguire CV!).<br />

Ricordare il sot<strong>al</strong>olo (che in re<strong>al</strong>tà è un po’ particolare).<br />

Digossina: non evidenze <strong>di</strong> efficacia nel sopprimere FA ricorrenti. Utile solo per controllo fvm, non in<strong>di</strong>cata nella<br />

profilassi antiaritmica.<br />

Flecainide<br />

Propafenone: non usare in pz con CP ischemica/<strong>di</strong>sfunzione ventricolare sx (come tutti i farmaci <strong>di</strong> classe Ic).<br />

Chini<strong>di</strong>na: possibilità torsioni <strong>di</strong> punta = sincopi da chini<strong>di</strong>na!<br />

Verapamil/<strong>di</strong>ltiazem: soltanto sintomatici, perché fanno abbassare fvm.<br />

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La somministrazione <strong>di</strong> agenti antiaritmici, oltre che per prevenire la reci<strong>di</strong>va, può essere iniziata anche per rendere più<br />

efficace la CVE (abbassamento della soglia necessaria per ottenere CVE efficace). In questo caso la tp antiaritmica può<br />

anche essere eseguita domiciliarmene (per evitare l’osped<strong>al</strong>izzazione pre-CVE), purché si v<strong>al</strong>utino accuratamente i rischi e<br />

si <strong>di</strong>a un farmaco “sicuro” per quel paziente.<br />

Si possono usare amiodarone, flecainide, propafenone, sot<strong>al</strong>olo et <strong>al</strong>.<br />

<strong>Il</strong> pretrattamento antiaritmico (pre-CVE) è più appropriato nei pz che non hanno risposto in precedenza<br />

a CVE e in quelli che hanno sviluppato reci<strong>di</strong>va imme<strong>di</strong>ata o subacuta (dopo CV). Nei pazienti che<br />

presentano reci<strong>di</strong>ve tar<strong>di</strong>ve o che vengono sottoposti <strong>al</strong>la prima CV <strong>di</strong> FA persistente il pretrattamento è<br />

opzion<strong>al</strong>e.<br />

SELEZIONE DELLA PROFILASSI ANTIARITMICA SECONDO LA CP DI BASE:<br />

Insufficienza ventricolare: amiodarone (o dofetilide)<br />

CAD: sot<strong>al</strong>olo (effetto ß-bloccante), amiodarone. NON dare flecainide/propafenone.<br />

CP ipertensiva: propafenone/flecainide o amiodarone.<br />

WPW: in tutte le forme <strong>di</strong> preeccitazione ventricolare la tp elettiva è l’ablazione con RF della via accessoria. Evitare la<br />

<strong>di</strong>gossina per prevenire aumenti parossistici della fvm. I ß-bloccanti NON r<strong>al</strong>lentano la conduzione del fascio<br />

accessorio e possono portare a ipotensione o <strong>al</strong>tre complicanze se il compenso emo<strong>di</strong>namico è già labile.<br />

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Raccomandazioni per profilassi farmacoologica per il mantenimento <strong>di</strong> RS:<br />

Classe I:<br />

1) Terapia antiaritmica per pazienti con episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> FA gravemente sintomatici o pericolosi<br />

2) Trattare cause reversibili o precipitanti della FA prima <strong>di</strong> iniziare tp antiaritmica.<br />

Classe IIa:<br />

Somministrare profilassi per mantenere il RS e prevenire la CMP da tachicar<strong>di</strong>a per FA<br />

Reci<strong>di</strong>ve poco frequenti e ben tollerate possono rappresentare un successo della tp antiaritmica<br />

(anche se non c’è mantenimento completo del RS!)<br />

Si può iniziare la tp antiaritmica domiciliarmene in pz selezionati (v<strong>al</strong>utazione del rischio)<br />

CORREZIONE NON-FARMACOLOGICA DELLA FA:<br />

Ablazione chirurgica: incisioni con bisturi (dopo sternotomia! Considerare soprattutto in pz che devono comunque<br />

sottoporsi a interventi CCH) <strong>al</strong>l’interno <strong>di</strong> Asx (attorno <strong>al</strong>lo sbocco delle vene polmonari e verso la mitr<strong>al</strong>e) e in<br />

Adx = intervento “maze”, che crea barriere <strong>al</strong>la <strong>di</strong>ffusione delle wavelets ed ai circuiti <strong>di</strong> rientro negli atri e isola<br />

eventu<strong>al</strong>i foci ad <strong>al</strong>ta frequenza (“trigger”).<br />

Ablazione transcatetere: operazione simile <strong>al</strong>la precedente, ma effettuata per via transcutanea me<strong>di</strong>ante RF. Se fatta solo in<br />

Adx (accesso “norm<strong>al</strong>e”) efficacia limitata; meglio se coinvolge anche l’Asx (attorno agli osti delle polmonari).<br />

Questo tipo <strong>di</strong> tecnica, se ben eseguita, è estremamente efficace nel flutter atri<strong>al</strong>e (interrompe i circuiti <strong>di</strong> flutter,<br />

se è possibile in<strong>di</strong>viduarli).<br />

Soppressione dell’FA me<strong>di</strong>ante pacing: non v<strong>al</strong>idata come terapia. Ovviamente minor insorgenza <strong>di</strong> FA nella stimolazione<br />

dell’atrio che nella sola ventricolare; tentativi <strong>di</strong> prevenzione FA me<strong>di</strong>ante pacing monolito (tra<strong>di</strong>zion<strong>al</strong>e) o<br />

multi<strong>sito</strong> mono/biatri<strong>al</strong>e.<br />

Defibrillatore interno atri<strong>al</strong>e: <strong>di</strong>spositivo gener<strong>al</strong>mente abbinato a ICD ventricolare. Purtroppo la terapia non è ancora<br />

standard perché lo shock interno richiede energie dell’or<strong>di</strong>ne dei 3J per essere efficace (sopra 1J il pz avverte<br />

sensazione dolorosa e sgradevole – in osped<strong>al</strong>e CV simile interna si farebbe con sedazione). Presenta però<br />

vantaggi, come l’<strong>al</strong>lungamento degli spazi liberi da aritmia man mano che ci sono interventi precoci (che<br />

impe<strong>di</strong>scono l’instaurarsi <strong>di</strong> episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> FA <strong>di</strong> lunga durata).<br />

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CONTROLLO DELLA FVM IN CORSO DI FA:<br />

Se non è possibile mantenere ritmo sinus<strong>al</strong>e, bisogna occuparsi <strong>di</strong> mantenere un buon controllo della fvm. I due approcci<br />

(rate e rhythm control) si rivelano equiv<strong>al</strong>enti nel controllo dei sintomi e come risultati clinici, ma il rhythm control<br />

consente migliore tolleranza <strong>al</strong>l’esercizio fisico (più fisiologica variazione della frequenza car<strong>di</strong>aca con lo sforzo, essendo il<br />

cuore pilotato fisiologicamente d<strong>al</strong> NSA?).<br />

<strong>Il</strong> controllo della fvm si ottiene agendo sulla conduzione del NAV.<br />

L’elevata frequenza ventricolare può portare a conseguenze acute (ipotensione, angina, scompenso car<strong>di</strong>aco) che possono<br />

richiedere intervento imme<strong>di</strong>ato (controllo della fvm o car<strong>di</strong>oversione elettrica) e a conseguenze tar<strong>di</strong>ve (CMP<br />

tachicar<strong>di</strong>a-correlata da FA, che regre<strong>di</strong>sce dopo controllo della fvm)<br />

La fvm si considera controllata se è tra 60 e 90 bpm a riposo e tra 90 e 115 bpm sotto sforzo. In questo senso per v<strong>al</strong>utare<br />

la fvm può essere opportuno fare monitoraggio con ECG-Holter 24h oppure con test ergometrico (v<strong>al</strong>utazione<br />

dell’incremento della frequenza durante sforzo). La fvm “fisiologica” <strong>di</strong>pende d<strong>al</strong>l’età.<br />

CONTROLLO FARMACOLOGICO DELLA FVM:<br />

Controllo acuto (emergenze/urgenze):<br />

1) Digossina: non in<strong>di</strong>cata, perché impiega 60’ per avere effetto e 6h prima <strong>di</strong> raggiungere picco <strong>di</strong> effetto.<br />

2) Verapamil/Diltiazem: risposta rapida se somministrati e.v., ma necessitano <strong>di</strong> somministrazione ripetuta o<br />

continua perché hanno breve t 1/2. Non dare nello SCC perché comportano <strong>di</strong>sfunzione sistolica (riduzione della<br />

contrattilità).<br />

3) β-bloccanti: propranololo, metoprololo, atenololo, esmololo. Molto efficaci soprattutto qu<strong>al</strong>ora vi sia un<br />

aumento del tono adrenergico (es: FA postoperatoria..)<br />

4) amiodarone: <strong>al</strong>ternativa ai farmaci sopraccitati (seconda scelta!). Oltre che come antiaritmico, ha effetto <strong>di</strong><br />

r<strong>al</strong>lentare conduzione A-V.<br />

5) pz con WPW: non somministrare <strong>di</strong>git<strong>al</strong>e e Ca-antagonisti per ridurre fvm, perché in re<strong>al</strong>tà fanno aumentare la<br />

conduzione attraverso la via accessoria <strong>di</strong>minuendone l’inibizione retrograda da norm<strong>al</strong>e depolarizzazione lungo<br />

le vie fisiologiche (e non hanno invece influenza sulla sua conduttività!). Considerare CVE precoce o antiaritmici<br />

classe I o III e.v. se p necessario controllare la frequenza ventricolare.<br />

Controllo fvm in FA persistente (=pz in attesa <strong>di</strong> car<strong>di</strong>oversione o FA cronica):<br />

1) β-bloccanti: nadololo/atenololo. Molto efficaci e sicuri, anche se non vanno preferiti nel caso d<strong>di</strong> BPCO (rischio<br />

<strong>di</strong> broncospasmo), vanno avviati a basse dosi nei pazienti con SCC (rischio <strong>di</strong> depressione della funzione<br />

ventricolare), possono dare bra<strong>di</strong>car<strong>di</strong>a eccessiva a riposo.<br />

2) Digossina: mentre in acuto è poco efficace, è ottima nel controllare la frequenza nel cronico, soprattutto in caso<br />

<strong>di</strong> SCC (effetto inotropo +). Effetto “vagotonico” sul NAV (simil-vag<strong>al</strong>e). Scarso controllo della frequenza sotto<br />

sforzo.<br />

3) Verapamil/<strong>di</strong>ltiazem: da preferire ai β-bloccanti in caso <strong>di</strong> BPCO, da dare con cautela in caso <strong>di</strong> SCC (rischio <strong>di</strong><br />

depressione funzione sistolica per riduzione inotropismo). Buon controllo della fvm sia sotto sforzo che a riposo.<br />

4) Terapia combinata: da attuarsi quando la tp con un singolo farmaco non sia efficace, soprattutto se c’è <strong>di</strong>screpanza<br />

tra fvm a riposo e sotto sforzo. Digossina+ β-bloccante > efficacia <strong>di</strong> <strong>di</strong>gossina+Ca-antagonista.<br />

Nel controllo acuto della fvm si preferisce la via <strong>di</strong> somministrazione endovenosa. Nel controllo cronico si preferisce la via<br />

or<strong>al</strong>e.<br />

23


Controllo non-farmacologico della fvm:<br />

– Pacing ventricolare: nel caso in cui ci sia bra<strong>di</strong>car<strong>di</strong>zzazione se si cerca <strong>di</strong> controllare farmacologicamente l’<strong>al</strong>ta<br />

frequenza. Inoltre sembra che la stimolazione elettrica possa portare a regolarizzazione dei cicli R-R (per aumento<br />

inibizione/refrattarietà retrograda del NAV), con <strong>di</strong>minuzione dei cicli brevi ed aumento della portata car<strong>di</strong>aca.<br />

– Ablate and pace: utile nel caso <strong>di</strong> pazienti fortemente sintomatici e refrattari <strong>al</strong>la terapia me<strong>di</strong>ca (o <strong>al</strong>le <strong>al</strong>tre strategie<br />

terapeutiche). Ha lo svantaggio <strong>di</strong> essere irreversibile e <strong>di</strong> generare PM-<strong>di</strong>pendenza, però porta anche a miglioramento<br />

della QOL e della portata car<strong>di</strong>aca.<br />

– Modulazione del NAV: si può eliminare la porzione posteriore degli input atri<strong>al</strong>i per ridurre la fvm. Non è necessario<br />

l’impianto <strong>di</strong> PM (a meno <strong>di</strong> ablazione tot<strong>al</strong>e del NAV involontaria),<br />

24


Raccomandazioni per il controllo della fvm in pazienti con FA:<br />

Classe I:<br />

1) Misurare la fvm sia a riposo che sotto sforzo e controllarla con agenti farmacologici portandola a v<strong>al</strong>ori<br />

fisiologici (gener<strong>al</strong>mente con Ca-antagonisti o β-bloccanti)<br />

2) Somministrare β-bloccanti o Ca-antagonisti centr<strong>al</strong>i in acuto per ridurre la fvm in assenza <strong>di</strong> fascio<br />

accessorio <strong>di</strong> conduzione A-V (fare attenzione nei pazienti con ipotensione o SCC).<br />

3) Eseguire CVE imme<strong>di</strong>ata nei pazienti con FA parossistica acuta con rapida risposta ventricolare<br />

associata a IMA, ipotensione sintomatica, angina o insufficienza ventricolare che non rispondanon<br />

prontamente <strong>al</strong>la tp farmacologica.<br />

Classe IIa:<br />

1) Somministrare <strong>di</strong>gossina + β-bloccante o Ca-antagonista centr<strong>al</strong>e per controllare fvm a riposo e da sforzo<br />

nei pazienti con FA. La terapia deve essere person<strong>al</strong>izzata e deve evitare la bra<strong>di</strong>car<strong>di</strong>a.<br />

2) Impiegare tp non-farmacologiche quando la tp farmacologica non è sufficiente.<br />

Classe IIb:<br />

1) Somministrare <strong>di</strong>gossina da sola per controllare fvm a riposo in FA persistente.<br />

2) Somministrare chini<strong>di</strong>na, procainamide, amiodarone ecc nei pz con FA con via accessoria <strong>di</strong> conduzione<br />

A-V.<br />

3) La car<strong>di</strong>oversione imme<strong>di</strong>ata è richiesta nei pz con WPW con fvm molto rapida o emo<strong>di</strong>namicamente<br />

instabili.<br />

Classe III:<br />

1) Somministrare <strong>di</strong>git<strong>al</strong>e da sola per controllare rapida fvm in pz con FA parossistica<br />

2) Ablazione transcatetere imme<strong>di</strong>ata senza prima tentare terapia me<strong>di</strong>ca.<br />

25


PREVENZIONE DEL TROMBOEMBOLISMO<br />

<strong>Il</strong> rischio <strong>di</strong> tromboembolismo sistemico è legato essenzi<strong>al</strong>mente a fattori atri<strong>al</strong>i in corso <strong>di</strong> FA (rischio aumentato rispetto<br />

a controlli). Da qui la necessità <strong>di</strong> stratificare il rischio <strong>di</strong> embolia (esami: ecocar<strong>di</strong>ografia, relativamente inaffidabile la TT<br />

per <strong>di</strong>mostrare trombi atri<strong>al</strong>i ma utile per v<strong>al</strong>utare parametri car<strong>di</strong>aci che possono causare FA, gold standard la TE, con<br />

<strong>di</strong>versi parametri <strong>di</strong> v<strong>al</strong>utazione dei trombi atri<strong>al</strong>i) e <strong>di</strong> somministrare terapia antitrombotica.<br />

La terapia antitrombotica va somministrata secondo il rischio del paziente <strong>di</strong> essere soggetto a eventi troboembolici,<br />

cercando sempre <strong>di</strong> bilanciare l’effetto terapeutico <strong>di</strong> riduzione dell’embolia e <strong>di</strong> prevenire il sanguinamento.<br />

In gener<strong>al</strong>e:<br />

• La TAO è più efficace <strong>di</strong> ASA nella prevenzione del rischio embolico, ma dà maggiore rischio <strong>di</strong> sanguinamento<br />

• L’INR che dà maggiori garanzie <strong>di</strong> prevenzione tromboembolica senza esporre a significativo aumento dei<br />

sanguinamenti è 2,5 (range tra 2,0 e 3,0). Un INR più basso (target 2, range tra 1,6 e 2,5) può essere mantenuto<br />

nei pz >75 aa in prevenzione primaria.<br />

•<br />

Sospensione della TAO per procedure a rischio <strong>di</strong> sanguinamento:<br />

Se richiesto da pratiche chirurgiche o simili, è possibile sospendere la TAO per brevi perio<strong>di</strong>.<br />

• Nei pz portatori <strong>di</strong> protesi v<strong>al</strong>volare meccanica è opportuno sostituire la TAO con LMWH quando sospesa<br />

• Nei pz con FA senza protesi meccaniche è possibile sospendere la TAO per un periodo fino a 1 settimana senza<br />

iniziare eparina<br />

• Nei pz ad <strong>al</strong>to rischio tromboembolico o qu<strong>al</strong>ora una procedura a rischio <strong>di</strong> sanguinamento richieda sospensione<br />

della TAO per >1settimana è consigliata la somministrazione <strong>di</strong> UH e.v. o LMWH s.c.<br />

<strong>26</strong>


I dati sull’uso della LMWH sono estrapolati dagli stu<strong>di</strong> sulla TVP/TEPA e non riguardano <strong>di</strong>rettamente la FA, ma gli<br />

indubbi vantaggi farmacologici della stessa (minori <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> dosaggio e somministrazione ecc) la fanno spesso preferire<br />

a UH.<br />

L’acido acetils<strong>al</strong>icilico sembra prevenire più che <strong>al</strong>tro la patologia tromboembolica non car<strong>di</strong>ogena; non sembra avere la<br />

stessa efficacia della TAO nella prevenzione degli emboli a partenza atri<strong>al</strong>e.<br />

Non è consigliabile associare ASA e TAO, perché questo incrementa il rischio <strong>di</strong> sanguinamento senza aggiungere grande<br />

aumento <strong>di</strong> protezione; è piuttosto meglio cercare <strong>di</strong> mantenere più <strong>al</strong>to l’INR target con la sola TAO.<br />

Terapie chirurgiche speriment<strong>al</strong>i: sono in stu<strong>di</strong>o (ma non ancora considerati procedure <strong>di</strong> routine) interventi <strong>di</strong><br />

obliterazione/escissione/chiusura dell’auricola, princip<strong>al</strong>e sede <strong>di</strong> formazione <strong>di</strong> trombi, in pazienti con<br />

controin<strong>di</strong>cazioni <strong>al</strong>la scoagulazione.<br />

27


CONVERSIONE A RITMO SINUSALE E TROMBOEMBOLISMO:<br />

• La scoagulazione è consigliata per 3-4 settimane sia prima che dopo la CV per FA <strong>di</strong> durata ignota o insorta da<br />

>48h<br />

• Quando una FA acuta provoca instabilità emo<strong>di</strong>namica (IMA, angina, shock, EPA) non bisogna ritardare la CV<br />

per intraprendere scoagulazione. Praticare CV (elettrica/farmacologica) imme<strong>di</strong>ata somministrando UH ev o<br />

LMWH sc. La protezione contro tromboembolismo tar<strong>di</strong>vo può richiedere la prosecuzione <strong>di</strong> scoagulazione dopo<br />

la CV.<br />

L’embolizzazione tar<strong>di</strong>va (circa 10gg dopo la CV) sembra <strong>di</strong>pendere d<strong>al</strong> fenomeno dello “stunning” atri<strong>al</strong>e nei primi giorni<br />

dopo la CV. Durante lo stunning si formano i trombi, <strong>al</strong>la ripresa della norm<strong>al</strong>e attività contrattile vengono “sparati” nel<br />

circolo sistemico.<br />

Raccomandazioni per la tp antitrombotica per prevenire lo stroke ischemico ed embolizzazione<br />

sistemica in pazienti da sottoporre a CV:<br />

Classe I:<br />

1) Somministrare la tp anticoagulante in<strong>di</strong>pendentemente d<strong>al</strong> metodo (cv elettrica o<br />

farmacologica) usato per il ripristino del RS<br />

2) Scoagulare pz con FA da >48h o insorta da tempo indeterminato per <strong>al</strong>meno 3-4 settimane<br />

prima e dopo la CV (INR tra 2 e 3)<br />

3) Fare CV imme<strong>di</strong>ata in pz con FA acuta (insorgenza recente) con segni o sintomi <strong>di</strong><br />

instabilità emo<strong>di</strong>namica (angina pectoris, IMA, shock, EPA), senza preoccuparsi <strong>di</strong> farla<br />

precedere da scoagulazione<br />

a) se non controin<strong>di</strong>cata, somministrare contemporaneamente <strong>al</strong>la CV eparina (bolo inizi<strong>al</strong>e<br />

seguito da infusione continua tenendo PTT 1,5-2X rispetto <strong>al</strong> norm<strong>al</strong>e)<br />

b) quin<strong>di</strong> procedere a TAO (INR tra 2 e 3) per un periodo <strong>di</strong> <strong>al</strong>meno 3-4 settimane, come<br />

nella CV elettiva<br />

c) ci sono dati ancora limitati sull’impiego <strong>di</strong> LMWH in questa in<strong>di</strong>cazione<br />

4) La ricerca <strong>di</strong> trombi in atrio sx o nell’auricola sx è un’<strong>al</strong>ternativa <strong>al</strong>la scoagulazione<br />

preventiva nei pz can<strong>di</strong>dati a CV<br />

a) scoagulare pazienti in cui nessun trombo è indentificato, me<strong>di</strong>ante UH (iniezione a bolo<br />

seguita da infusione continua per PTT 1,5-2x)<br />

b) quin<strong>di</strong>, somministrare TAO (INR tra 2 e 3) per 3-4 settimane, come per i pz sottoposti a<br />

CV elettiva<br />

c) dati limitati sull’impiego <strong>di</strong> LMWH in questa identificazione<br />

d) trattare pz in cui sono identificati trombi <strong>al</strong>l’eco TE con TAO (INR tra 2 e 3) per <strong>al</strong>meno<br />

3-4 settimane prima del ripristino del RS<br />

Classe IIb:<br />

CV senza guida eco TE nelle prime 48h dopo l’insorgenza <strong>di</strong> FA. In questi casi la<br />

scoagulazione prima e dopo la CV è opzion<strong>al</strong>e, a seconda del livello <strong>di</strong> rischio<br />

Scoagulare pz con flutter atri<strong>al</strong>e e CV programmata nello stesso modo dei pz con FA.<br />

28


Infezioni vie urinarie<br />

Eziologia:<br />

80% da E. Coli (G-);<br />

15% da Staphilococco saprophiticus (G+)<br />

5% da Serratia, Proteus, Pseudomonas, Enterobacter, Kleibsiella (G-)<br />

Can<strong>di</strong>da in pz. immunodepressi e <strong>di</strong>abete<br />

Sintomi urinari acuti senza batteriuria: Chlami<strong>di</strong>a, Neisseria, Micoplasma<br />

Cistite emorragica in bambini e giovani adulti: Adenovirus<br />

Patogenesi: solitamente ascendenti, raramente <strong>di</strong>scendenti d<strong>al</strong> rene (origine ematogena)<br />

F.d.R.: sesso ♀, igiene person<strong>al</strong>e<br />

attività sessu<strong>al</strong>e<br />

♂ > 50 anni<br />

gravidanza (30% pielonefriti destre)<br />

ostruzioni genitourinarie (IPB; c<strong>al</strong>cosi; neoplasie; stenosi)<br />

vescica neurologica (<strong>di</strong>abete, SM, tabe dors<strong>al</strong>e)<br />

reflusso vescicoureter<strong>al</strong>e<br />

catetere a pemanenza<br />

Clinica:<br />

Uretriti Cistiti Pielonefrite<br />

Stranguria Stranguria Insorg. acuta<br />

Piuria Piuria Urine torbide (raro)<br />

Pollacchiuria Pollachiuria Giordano +<br />

Tenesmo Febbre<br />

Febbre Nausea vomito e <strong>di</strong>arrea<br />

Dolore sovrapubico<br />

(post-minzion<strong>al</strong>e)<br />

DD: la <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenzi<strong>al</strong>e si pone con infezioni loc<strong>al</strong>izzate in <strong>al</strong>tre se<strong>di</strong><br />

Iter <strong>di</strong>agnostico:<br />

stick urine (nitriti, leucociti, pH, glucosio)<br />

se<strong>di</strong>mento urinario (WBC; RBC; batteri)<br />

urocoltura (significativo per cistite >10 4 , per uretrite >10 3 ) con antibiogramma<br />

emocoltura (se febbre > 38,5°)<br />

ecografia (per pielonefrite)<br />

Terapia:<br />

eliminare fattori pre<strong>di</strong>sponenti (eliminare catetere, c<strong>al</strong>coli, ostruzioni)<br />

igiene person<strong>al</strong>e (senza detergenti)<br />

terapia idropinica (300 ml ogni 4h)<br />

AB escreti per via ren<strong>al</strong>e:<br />

Uretrite: Cotrimossazolo (trimetoprin+sulfametossazolo) 160 – 800 mg bid x 3 <strong>di</strong>e<br />

Ciprofloxacina 250 mg bid x 3 <strong>di</strong>e G-<br />

Levofloxacina<br />

Amoxicillina clavulanato (solo su antibiogramma x resistenze) G+<br />

Doxiciclina (tetracilcina) (Bassado) nel sospetto <strong>di</strong> Chlami<strong>di</strong>a: 100 mg bid<br />

29


Cistite: ve<strong>di</strong> tx per uretrite ♀ senza f.d.r. per 3 <strong>di</strong>e, <strong>al</strong>trimenti per 7 <strong>di</strong>e; ♂ per 7 <strong>di</strong>e<br />

Pielonefrite: non c’è concordanza sulla tx; ricovero solo se il pz. non è autonomo o se la dx. è incerta<br />

In attesa antibiogramma:<br />

Aminoglicosi<strong>di</strong> (amikacina, tobramicina, streptomicina, kanamicina) e.v. oppure<br />

Fluorochinolonici (levofloxacina, ciprofloxacina)per os oppure<br />

Ceftriazone 1-2 gr e.v.<br />

Non usare β-lattamici nè Bactrim (sulfametossazolo/trimetoprim)!<br />

Terapia empirica delle infezioni da catetere<br />

Solitamente da germe G-: Serratia, Proteus, Pseudomonas,<br />

Enterobacter, Kleibsiella (SPEK)<br />

Terapia:<br />

✗ Gentamicina + Ampicillina<br />

✗ Levofloxacina<br />

✗ Ceftriazone<br />

30


Insufficienza ren<strong>al</strong>e cronica<br />

Definizione:<br />

Per<strong>di</strong>ta lenta e progressiva della capacità <strong>di</strong> mantenere l'omeostasi idrica ed elettrolitica e le princip<strong>al</strong>i funzioni emuntorie.<br />

Fisiopatologia:<br />

Nell'IRC si ha una per<strong>di</strong>ta lenta e progressiva <strong>di</strong> nefroni, si ha poi ipertrofia compensatoria dei nefroni residui che possono<br />

arrivare a filtrare fino <strong>al</strong> triplo rispetto <strong>al</strong> v<strong>al</strong>ore <strong>di</strong> partenza.<br />

Si avrà quin<strong>di</strong> poliuria e nicturia per aumento delle singole poliurie dei nefroni residui ipertrofici fino <strong>al</strong> punto in cui<br />

avremo un numero <strong>di</strong> nefroni residui t<strong>al</strong>mente limitati da arrivare a oliguria e anuria. Le urine del pz. in IRC poliurico sono<br />

anche isostenuriche (osmol<strong>al</strong>ità sempre più simile a quella plasmatica) per per<strong>di</strong>ta del potere <strong>di</strong> concentrazione dovuta <strong>al</strong>la<br />

<strong>di</strong>uresi osmotica e <strong>al</strong>l'<strong>al</strong>terazione del sistema <strong>di</strong> controcorrente.<br />

In un soggetto con IRC gli adattamenti <strong>al</strong> Na introdotto con la <strong>di</strong>eta sono più lenti: se ↑ introduzione <strong>di</strong> Na prima <strong>di</strong><br />

ottenere lo stimolo ad ↑ secrezione <strong>di</strong> Na avrò ipertensione arteriosa.<br />

E' possibile classificare l'IRC:<br />

Sta<strong>di</strong>o Grado Filtrato glomerulare Creatininemia<br />

1° sta<strong>di</strong>o IRC grado lieve 60 ml/min<br />

2° sta<strong>di</strong>o IRC grado moderato 30 ml/min 1,7-2,8 mg/dL<br />

3° sta<strong>di</strong>o IRC conclamata 30 – 10 ml/min > 2,8 mg/dL<br />

4° sta<strong>di</strong>o Uremia < 10 ml/min > 10 mg/dL<br />

<strong>Il</strong> quadro clinico che si configura è quin<strong>di</strong>:<br />

• Urine paglierine, limpide, isostenuriche, densità 1008-1010, pH acido, proteinuria 1-2 +, ematuria +. Se<strong>di</strong>mento scarso,<br />

rari cilindri.<br />

• Iperpotassiemia (se Fg < 20ml/min compare solo causa consumi elevati; se Fg < 10 ml/min sempre)<br />

► ↓ introito o somministrare <strong>di</strong>uretici K-<strong>di</strong>sperdenti<br />

• Acidosi metabolica (è dovuta <strong>al</strong>l'incapacità <strong>di</strong> sintetizzare sufficiente ammoniaca da tenere vincolati gli H + <strong>al</strong>l'interno<br />

del tubulo; per<strong>di</strong>ta pari a quella dei bicarbonati)<br />

• Ritenzione <strong>di</strong> P con iperfosforemia: si ha aumento del prodotto Ca/P > 40 (in mg/dL;) con precipitazione e<br />

c<strong>al</strong>cificazione a livello vasi, cartilagini, tessuti molli. Si ha quin<strong>di</strong> iperparatiroi<strong>di</strong>smo secondario e deminer<strong>al</strong>izzazione<br />

ossea. La causa è la ridotta sintesi <strong>di</strong> 1α25(OH) 2 colec<strong>al</strong>ciferolo.<br />

► somministrazione 0,25-1μg <strong>di</strong> ormone (Roc<strong>al</strong>trol) p.o.<br />

• Ritenzione acido urico: iperuricemia fino <strong>al</strong>la deposizione <strong>di</strong> depositi articolari.<br />

► somministrazione <strong>al</strong>lopurinolo (100mg/<strong>di</strong>e mantenimento)<br />

• Ritenzione <strong>di</strong> Na: con edema, ipertensione volume <strong>di</strong>pendente, scompenso car<strong>di</strong>aco<br />

► somministrazione furosemide (250 mg/<strong>di</strong>e) con aumentata tolleranza <strong>al</strong> Na,<br />

poliuria e potassiuria<br />

Clinica:<br />

App. car<strong>di</strong>ocircolatorio:<br />

ipertensione e scompenso car<strong>di</strong>aco. Si può avere anche pericar<strong>di</strong>te fibrinosa.<br />

Controllo del volume, vaso<strong>di</strong>latanti periferi, α-β bloccanti<br />

App. gastroenterico:<br />

I pz. in IRC hanno l'uremia perchè l'urea (prodotta d<strong>al</strong> catabolismo proteico) si accumula nel sangue e nei liqui<strong>di</strong> organici<br />

provocando una aumentata fermentazione ammoniac<strong>al</strong>e (> a livello intestino per la presenza <strong>di</strong> ureasi) con il rischio <strong>di</strong><br />

encef<strong>al</strong>opatia, nausea, vomito<br />

Bisogna quin<strong>di</strong> aumentare il tran<strong>sito</strong> intestin<strong>al</strong>e<br />

Laevolac 15ml p.o. t.i.d. o antibiotici non riassorbibili (paromicina 2-4 gr. p.o. q.d.).<br />

31


A livello del lume intestin<strong>al</strong>e l'urea si può trasformare (grazie a H + ) in ione ammonio in<strong>di</strong>ffusibile:<br />

Bisogna tenere aci<strong>di</strong>ficato l'intestino<br />

Nel pz. l'urea si accumula:<br />

produzione urea= apporto proteico giorn<strong>al</strong>iero x 0,3<br />

In stato stazionario: produzione = eliminazione; la clearance dell'urea è quin<strong>di</strong><br />

Fg (<strong>di</strong>e)x [urea] plasmatica<br />

Se l'urea è riassorbita per metà, la clearance è:<br />

Fg (<strong>di</strong>e)x [urea] plasmatica x ½<br />

Se Fg fosse 10 ml/min=14L/24h e se l'apporto proteico è <strong>di</strong> 100 gr = [ematica urea] 30 mg;<br />

la clearance dell'urea (che è ugu<strong>al</strong>e <strong>al</strong>la [ematica urea]) è:<br />

30 mg x 14 L x ½ = 4 gr/L = 400 mg/dL<br />

Una concentrazione plasmatica <strong>di</strong> 400 mg/dL è tossica e sintomatica.<br />

In cronico dovrò ridurre l'apporto proteico<br />

Se riduco l'apporto proteico a 25 gr/<strong>di</strong>e avrò una concentrazione ematica <strong>di</strong> urea <strong>di</strong> 100 mg/dL = qtà non tossica!<br />

I pazienti in IRC hanno iperfosforemia, iperpotassiemia, iperuricemia e acidosi metabolica.<br />

Sistema nervoso centr<strong>al</strong>e:<br />

Iperammoniemia<br />

Encef<strong>al</strong>opatia ipertensiva (sx: papilla da stasi, convulsioni e coma)<br />

Edema cerebr<strong>al</strong>e da squilibri elettrolitici: iponatriemia può dare edema, con cef<strong>al</strong>ea, nausea, ipereccitabilità neuromuscolare,sopore<br />

e coma.<br />

Encef<strong>al</strong>opatia metabolica<br />

App. endocrino:<br />

Resistenza insulinica; <strong>al</strong>t. metabolismo glici<strong>di</strong>co; attivazione fattori infiammatori; inibizione funzione tiroidea;<br />

gluconeogenesi. Si può arrivare <strong>al</strong>la sindrome metabolica. Iperfosforemia e iperparatiroi<strong>di</strong>smo secondario: osteo<strong>di</strong>strofia<br />

ren<strong>al</strong>e.<br />

Somministrazione Benzoato <strong>di</strong> Na che rende possibile la sintesi <strong>di</strong> ac. ippurico a partire da urea e ammoniaca;<br />

composto non tossico, escreto d<strong>al</strong> rene. C<strong>al</strong>citriolo p.o.<br />

App. emopoietico:<br />

Anemia emolitica (causa <strong>al</strong>terazione lipi<strong>di</strong> membrana dei RBC si ha emolisi) e ipogenerativa per <strong>di</strong>fetto dell'EPO.<br />

Ridotta aggregabilità piastrinica (x riduzione ATP)<br />

Ridotta coagulabilità (per <strong>al</strong>terata sintesi proteica).<br />

Ridotta resistenza ai patogeni.<br />

Somministrazione EPO (rHuEPO, 50 UI/kg i.m. tre volte la settimana) per mantenere Hct = 35.<br />

App. riproduttore:<br />

Impotenza / amenorrea<br />

Terapia:<br />

Precisiamo che la terapia d'elezione è il trapianto <strong>di</strong> rene e nell'attesa la terapia <strong>di</strong><strong>al</strong>itica sostitutiva.<br />

E' comunque necessario effettuare una terapia farmacologica piuttosto importante per evitare le complicazioni e i sintomi<br />

dati d<strong>al</strong>l'insufficienza ren<strong>al</strong>e cronica.<br />

Furosemide 250 mg p.o. b.i.d. per escrezione <strong>di</strong> Na, H 2O (controllo liqui<strong>di</strong> corporei) e K<br />

Rischio: ototossicità e iperc<strong>al</strong>ciuria<br />

ACE inibitori o<br />

Ca antangonisti <strong>di</strong>idropiri<strong>di</strong>nici o<br />

β bloccanti per norm<strong>al</strong>izzare la PA<br />

Rischio: iperc<strong>al</strong>iemia, IRA, edemi; per i β bloccanti asma, bra<strong>di</strong>car<strong>di</strong>a,<br />

blocco AV<br />

Idrossido <strong>di</strong> Al Mg sciroppo<br />

Carbonato o citrato <strong>di</strong> Ca q.d. fanno precipitare e chelano il P nell'intestino<br />

Rischio: iperc<strong>al</strong>cemia, osteopatia<br />

C<strong>al</strong>citriolo 0,25 μg/<strong>di</strong>e aumenta assorbimento <strong>di</strong> Ca<br />

32


Rischio: iperc<strong>al</strong>cemia<br />

Allopurinolo 100 mg q.d. riduce sintesi acido urico inibendo la Xantino ossidasi<br />

Eritropoietina umana ricombinante per mantenere 30 < Hct < 35%<br />

2000-6000 U.I. s.c. 1-2 volte sett. Rischio: prurito, trombosi.<br />

Dieta ipoproteica per mantenere la concentrazione plasmatica dell'urea < 80 mg/dL<br />

Lattulosio o sorbitolo sciroppo per <strong>di</strong>minuire l'assorbimento intestin<strong>al</strong>e <strong>di</strong> ammoniaca<br />

15-30 ml p.o. b.i.d. - q.i.d. Rischio: <strong>di</strong>arrea<br />

Paromicina 25 ml 2-6 volte/<strong>di</strong>e inibisce flora batterica intestin<strong>al</strong>e che produce ureasi; è poco usata.<br />

Rischio: ototossicità<br />

Apporto vitaminico <strong>di</strong> aminoaci<strong>di</strong> essenzi<strong>al</strong>i.<br />

E' necessario sapere inoltre che il t ½ <strong>di</strong> molti farmaci che riconoscono come unico emuntorio il rene è aumentato, è<br />

quin<strong>di</strong> necessario ridurre le dosi o il numero <strong>di</strong> somministrazioni giorn<strong>al</strong>iere.<br />

Farmaci Mo<strong>di</strong>ficazioni posologia Varie<br />

Furosemide Aumentare L'efficacia è stabile. T ½ passa da 20' ad <strong>al</strong>cune ore.<br />

Tiazi<strong>di</strong>ci Inefficaci<br />

Diuretici del <strong>sito</strong> <strong>al</strong>dosens. Controin<strong>di</strong>cati x rischio iperK<br />

Ampicillina < 50% Una dose giorn<strong>al</strong>iera<br />

Cloxa, oxa, nafcillina Nessuna Elevata clearance epato-biliare<br />

Vancomicina Proporzion<strong>al</strong>e <strong>al</strong>l'IRC<br />

Aminoglicosi<strong>di</strong> Proporzion<strong>al</strong>e <strong>al</strong>l'IRC Possono dare IRA<br />

Digit<strong>al</strong>e lanata Proporzion<strong>al</strong>e <strong>al</strong>l'IRC Rischio BAV<br />

Digitossina Nessuna Solo emuntorio epatico<br />

Antiblastici: Bleo,Cis, ... < 50% Aumentata tossicità midollare, IRA<br />

Metotrexate Proporzion<strong>al</strong>e <strong>al</strong>l'IRC Sospendere se Pcr > 5<br />

Antitiroidei < 25 % Agranulocitosi<br />

H 2 bloccanti < 50% Riducono secrezione tubulare <strong>di</strong> creatinina<br />

LiCO3 Proporzion<strong>al</strong>e <strong>al</strong>l'IRC SNC, tiroide<br />

Terapia pz. con IRC (pCr = 8 mg/dL)<br />

Farmaco e dose Scopo<br />

Furosemide 250 mg. p.o. b.i.d. Escrezione frazion<strong>al</strong>e <strong>di</strong> Na e H2O > 20%. Aumento<br />

potassiuria.<br />

ACE inib. o Ca antag. o Beta blocc. Norm<strong>al</strong>izzare la PA<br />

Idrossido <strong>di</strong> Al e MG sciroppo 15 ml p.o. b.i.d.-q.i.d.<br />

Carbonato e/o citrato <strong>di</strong> Ca 2-4 gr p.o., q.d.<br />

Riduce assorbimento <strong>di</strong> K<br />

C<strong>al</strong>citriolo 0,25 μg p.o. q.d. Aumentare l'assorbimento <strong>di</strong> Ca<br />

Allopurinolo 100 mg p.o. q.d. Ridurre la sintesi <strong>di</strong> ac. urico<br />

Eritropoietina 30 < Hct < 35%<br />

Dieta ipoproteica P urea < 80%<br />

Lattulosio o sorbitolo scir. 15-30 ml p.o. b.i.d. q.i.d. Riduce assorbimento intestin<strong>al</strong>e <strong>di</strong> ammoniaca<br />

Paromicina scir. 2,5%, 25 ml p.o. 2-6 volte/<strong>di</strong>e Ridurre la formazione <strong>di</strong> NH3 nell'intestino<br />

33


Classificazione<br />

Ipertensione arteriosa<br />

Categoria PAS PAD<br />

Norm<strong>al</strong>e < 120 < 80<br />

Preipertensione 120


Emergenza ipertensiva<br />

Poiché è presente danno d'organo è importante ridurre la P.A. il più rapidamente possibile. Questo lo si ottiene con<br />

farmaci potenti infusi e.v. o con compresse sublingu<strong>al</strong>i che non subiscono così il first pass epatico.<br />

Furosemide fl. 20mg. 1-2fl e.v.<br />

Nife<strong>di</strong>pina(Ad<strong>al</strong>act – Ca antagonista -) cps 100 mg. 1-2 cps sublingu<strong>al</strong>e<br />

Cloni<strong>di</strong>na (Catapresan – bloccante centr<strong>al</strong>e del SN simpatico) fl. 0,15 μgr. 1-2 e.v.<br />

Labet<strong>al</strong>olo (Trandate – α-β bloccante -)fl. 100mg ½ fl. e.v. fino a un max <strong>di</strong> 300 mg.<br />

Nitroprussiato (Nipride – preparato g<strong>al</strong>enico -) 0,5-10 μgr/kg/min e.v. (!Può provocare cef<strong>al</strong>ea per ↑PIC.)<br />

Si usa in pz. con aneurisma <strong>di</strong>ssecante dell'aorta per ↓ pressione in attesa dell'intervento.<br />

Diazossido (Hiperstat) fl. 300 mg.<br />

Fentolamina ( α-bloccante) (si usa soltanto nell'ipertensione da feocromocitoma).<br />

Farmaci per la terapia dell'Ipertensione in cronico<br />

C<strong>al</strong>cio antagonisti<br />

Categoria Farmaci Nome commerci<strong>al</strong>e Varie<br />

Diidropiri<strong>di</strong>na Nife<strong>di</strong>pina Ad<strong>al</strong>act E.C. cef<strong>al</strong>ea, edema, flushing<br />

Amilo<strong>di</strong>pina Norvasc Monosomministrazione giorn<strong>al</strong>iera<br />

Laci<strong>di</strong>ripina Lacipil Monosomministrazione giorn<strong>al</strong>iera<br />

Benzi<strong>al</strong>chilamine Verapamil Isoptim E' anche bra<strong>di</strong>car<strong>di</strong>zzante (r<strong>al</strong>l. cond. AV)<br />

E.C. stipsi (x rilascio muscolatura)<br />

Feni<strong>al</strong>chilamine Diltiazem Diltiazem E.C. BAV<br />

Questi farmaci sinergizzano bene con i β-bloccanti, perchè i Ca antagonisti <strong>di</strong>minuiscono il ritorno venoso <strong>al</strong> cuore e<br />

quin<strong>di</strong> il precarico car<strong>di</strong>aco con tachicar<strong>di</strong>a e aumento della gittata car<strong>di</strong>aca → il β-bloccante <strong>di</strong>minuisce la gittata car<strong>di</strong>aca.<br />

<strong>Il</strong> Ca antagonista inoltre vaso<strong>di</strong>lata perifericamente provocando sequestro <strong>di</strong> sangue venoso ed edema a livello arti inferiori<br />

→ può essere utile associare un <strong>di</strong>uretico blando.<br />

ACE inibitori<br />

Farmaci Nome commerci<strong>al</strong>e Dose Varie<br />

Captopril Capoten 25-50 mg<br />

En<strong>al</strong>april En<strong>al</strong>april 5-20 mg<br />

Fosinopril Fosipres<br />

E.C. tosse, crisi anafilattiche, riduzione filtrato<br />

ren<strong>al</strong>e ↓FG e IR in pz. con stenosi a. ren<strong>al</strong>e<br />

Inibiscono il tono peptidergico sostenuto da Angiotensina II o da <strong>al</strong>tre pepti<strong>di</strong> convertiti d<strong>al</strong>l'enzima ACE. Inoltre poiché<br />

ACE <strong>di</strong>strugge sost. vaso<strong>di</strong>latanti come la bra<strong>di</strong>chinina, c<strong>al</strong>licreina e <strong>al</strong>tre, inibendo ACE queste sostanze restano<br />

maggiormente in circolo. In sostanza si può <strong>di</strong>re che rib<strong>al</strong>tano il rapporto tra pepti<strong>di</strong> vasocostrittori e chinine vaso<strong>di</strong>latanti.<br />

Inibendo poi ACE tissut<strong>al</strong>e si riduce l'ipertrofia car<strong>di</strong>aca.<br />

Sinergizzano bene con β-bloccanti e <strong>di</strong>uretici. Sono farmaci d'elezione nel <strong>di</strong>abete, nei pazienti con ipertrofia car<strong>di</strong>aca o<br />

con pregressi accidenti car<strong>di</strong>ovascolari.<br />

Sartanici (V<strong>al</strong>desartan, Losartan)<br />

Simili agli ACE inibitori possono essere usati nei pazienti che non tollerano gli E.C. degli ACE inibitori (es. Tosse)<br />

35


β-bloccanti<br />

Farmaci Nome commerci<strong>al</strong>e Dose Varie<br />

Atenololo Tenormin 100 mg<br />

Metoprololo Lopresor 100 mg d.i.d.<br />

Carve<strong>di</strong>lolo Dilatrend cps 25 mg.<br />

E.C. bra<strong>di</strong>car<strong>di</strong>a, scompenso A-V, asma,<br />

Rainaud, impotenza<br />

Diminuiscono la gittata sistolica, provocano un resetting dei barocettori dei grossi vasi, inibiscono il rilascio <strong>di</strong> renina ed<br />

hanno azione ipotensivante a livello del SNC.<br />

Sinergici a <strong>di</strong>uretici e vaso<strong>di</strong>latatori periferici. Associati agli ACE inibitori migliorano il rimodellamento car<strong>di</strong>aco.<br />

α-bloccanti doxazosina (Cardura) da non usare come farmaco <strong>di</strong> prima scelta per rischio insuff. ventricolare. In<strong>di</strong>cato nei<br />

pz. con IPB e ipertesi.<br />

Vaso<strong>di</strong>latatori <strong>di</strong>retti ▪ minoxi<strong>di</strong>l (E.C. irsutismo)<br />

▪ idr<strong>al</strong>azina (E.C. scompenso car<strong>di</strong>aco per aumento ritorno venoso)<br />

Inibitori centr<strong>al</strong>i del simpatico ▪ α-metildopa (Aldonet) cps 250-500 (si comporta come un f<strong>al</strong>so<br />

neurotrasmettitore ↓ release Ca e ↓ renina)<br />

Agonista α 2 centr<strong>al</strong>e ▪ cloni<strong>di</strong>na (Catapresan) E.C. se interrotto <strong>di</strong> colpo danno crisi ipertensiva.<br />

Qu<strong>al</strong>e terapia nello specifico?<br />

Se riteniamo che il problema → sia legato a ↑ VpEff (es.IRC) → <strong>di</strong>uretico<br />

→ sia legato a ↑ tono simpatico (es. stress) → β-bloccanti e Ca antagonisti<br />

→ sia legato a eretismo car<strong>di</strong>aco nel giovane → Ca antagonista<br />

Se ha già avuto eventi car<strong>di</strong>ovascolari o è <strong>di</strong>abetico → ACE inibitori +/- sartanici<br />

Se il paziente è anziano → <strong>di</strong>uretico<br />

Abbinamenti razion<strong>al</strong>i<br />

β-bloccanti + Ca antagonisti periferici<br />

ACE inibitori + <strong>di</strong>uretico tiazi<strong>di</strong>co<br />

Ca antagonista + <strong>di</strong>uretico<br />

β-bloccanti + <strong>di</strong>uretico<br />

Abbinamenti irrazion<strong>al</strong>i<br />

β-bloccanti + Ca antagonisti centr<strong>al</strong>i<br />

ACE inibitori + Ca antagonisti periferici<br />

ACE inibitori + <strong>di</strong>uretici risparmiatori <strong>di</strong> K<br />

Ca antagonisti centr<strong>al</strong>i + Ca antagonisti periferici<br />

Attu<strong>al</strong>mente non esiste un farmaco ide<strong>al</strong>e.<br />

E' consigliabile iniziare con un <strong>di</strong>uretico tiazi<strong>di</strong>co (es. idroclorotiazide o clort<strong>al</strong>idone 12,5-25 mg/<strong>di</strong>e), se non risponde<br />

posso cambiare farmaco o aggiungere ACE inibitore o un sartanico.<br />

36


Linee guida per la scelta del farmaco antipertensivo<br />

Classe farmacologica In<strong>di</strong>cazioni primarie In<strong>di</strong>cazioni possibili Controin<strong>di</strong>cazioni<br />

primarie<br />

Diuretici scompenso car<strong>di</strong>aco<br />

pazienti anziani<br />

ipertensione sistolica<br />

Beta-bloccanti angina, dopo IMA<br />

tachiaritmia<br />

ACE-inibitori scompenso car<strong>di</strong>aco<br />

<strong>di</strong>sfunzione VS, dopo<br />

IMA, nefropatia<br />

<strong>di</strong>abetica<br />

C<strong>al</strong>cio antagonisti angina, pz. anziani,<br />

ipertensione sistolica<br />

Controin<strong>di</strong>cazioni<br />

possibili<br />

<strong>di</strong>abete gotta <strong>di</strong>slipidemia uomini<br />

sessu<strong>al</strong>mente attivi<br />

scompenso car<strong>di</strong>aco<br />

gravidanza, <strong>di</strong>abete<br />

Alfa-bloccanti ipertrofia prostatica intolleranza <strong>al</strong><br />

glucosio, <strong>di</strong>slipidemia<br />

Sartanici scompenso car<strong>di</strong>aco,<br />

scompenso VS,<br />

nefropatia <strong>di</strong>abetica,<br />

tosse da ACE-inib.<br />

asma e BPCO, BAV <strong>di</strong>slipemia, atleti,<br />

vasculopatia periferica<br />

gravidanza,<br />

iperk<strong>al</strong>iemia, stenosi<br />

bilater<strong>al</strong>e a. ren<strong>al</strong>i<br />

vasculopatia periferica BAV scompenso car<strong>di</strong>aco<br />

congestizio<br />

gravidanza, stenosi<br />

bilater<strong>al</strong>e a. ren<strong>al</strong>i<br />

Tabella tratta da Linee guida per il trattamento dell'ipertensione arteriosa della Società Europea dell'ipertensione 2003.<br />

37<br />

ipotensione ortostatica


M<strong>al</strong>attia reumatica e Reumatismo articolare acuto<br />

Etiologia<br />

Streptococco β emolitico, gruppo A. Capsulato, immobile, asporigeno G+.<br />

– SEQUELE SUPPURATIVE Scarlattina – Angina Post Str. – Infezioni cutanee – Febbri puerper<strong>al</strong>i 1<br />

– SEQUELE NON SUPPURATIVE Febbre Reumatica – Eritema Nodoso – GNPS<br />

I ceppi che causano RAA e GNPS sono <strong>di</strong>fferenti.<br />

Patogenesi ed Incidenza<br />

5-15 aa. Poi 10-30aa. Raro a 40-45aa.<br />

AUTOANTICORPI A seguito dell’infezione si formano Ab anti Strepto che crossreagiscono con strutture<br />

self<br />

Ab anti A. J<strong>al</strong>uronico CARTILAGINE ARTICOLARE<br />

Ab anti proteina M MUSCOLO SCHELETRICO<br />

Ab anti N. Acetil Glucosamina VALVOLE <br />

Ab anti Mucopepti<strong>di</strong> IPOTALAMO/N. CAUDATO.<br />

IMMUNOCOMPLESSI Formazione <strong>di</strong> IC a livello articolare. Attivazione del complemento per rimozione <strong>di</strong> IC<br />

AZ. CELLULOMEDIATA<br />

PREDISPOSIZIONE in<strong>di</strong>vidu<strong>al</strong>e. Pre<strong>di</strong>sposizione etnico-razzi<strong>al</strong>e e socioeconomica. (famiglie affollate, piccole<br />

comunità, basse con<strong>di</strong>zioni socioeconomiche).<br />

Infezione Streptococco FARINGITE + PLACCHE TONSILLARI<br />

Risposta Ab Scomparsa Infezione<br />

Sequele Non Suppurative (dopo 15gg)<br />

• Articolari<br />

• Car<strong>di</strong>ache<br />

• SNC<br />

Anatomia patologica<br />

Connettivo - Infiammazione, edema con basofili, degenerazione e necrosi<br />

Noduli ASCHOFF. Aree infiammatorie perivascolari con centro necrotico. Lnf, Plasmacell,PMN.<br />

Cuore - Pericar<strong>di</strong>te fibrinosa<br />

Miocar<strong>di</strong>te con noduli <strong>di</strong> Aschoff. Dilatazione ventricolare.<br />

Endocar<strong>di</strong>te con lesio i verrucose su cuspi<strong>di</strong>, anello e corde ten<strong>di</strong>nee.<br />

Articolazioni - Essudato fibrinoso con PMN,granulociti, edema.<br />

Clinica<br />

FEBBRE Non è specifica<br />

POLIARTRITE 75% Monoartrite acuta migrante, con flogosi, per 2-4 settimane. Gomito, polso. Ginocchio, caviglia. No<br />

cingolo pelvico o scapolare.<br />

PANCARDITE Endocar<strong>di</strong>te 60% ins mitr<strong>al</strong>ica soffio olosys <strong>al</strong>la punta irra<strong>di</strong>ato <strong>al</strong>l’ascella.<br />

20% Ins mitr<strong>al</strong>ica + ins aortica soffio proto<strong>di</strong>astolico.<br />

7% Ins aortica.<br />

Miocar<strong>di</strong>te tachicar<strong>di</strong>a, aritmie, spostamento itto, car<strong>di</strong>omeg<strong>al</strong>ia. BAV 1° (pr>0,20)<br />

Pericar<strong>di</strong>te sfregamenti pericar<strong>di</strong>ti, evt. Dolore precor<strong>di</strong><strong>al</strong>e o epigastrico.<br />

CUTE Noduli sottocutanei sotto superficie estensoria dell’arto (gomiti, polsi, ginocchia, caviglie) <strong>di</strong><br />

2-3 cm con cute sovrastante non infiammata.<br />

Edema marginato dovuto a IC depositati formanti macule o papule asintomatiche che<br />

compaiono <strong>al</strong>l’aumentare della T° e scompaiono centrifugamene.<br />

SNC Corea Minor 10% (corea <strong>di</strong> Sydenham – B<strong>al</strong>lo <strong>di</strong> San Vito) dopo la faringite, dura 8 – 15<br />

1 Memo Thecnique SC.ANG.IN.FE SCarlattina – ANGina – INfezioni cutanee - FEbbri puerper<strong>al</strong>i<br />

38


settimane.Nel 50% delle pz prepuberi adulte ♀. Movimenti involontari afin<strong>al</strong>istici non<br />

ritmici, parzi<strong>al</strong>mente controllabili, scompaiono a riposo. Volto, mani, lingua ed<br />

<strong>al</strong>terazioni dell’eloquio. Mano a cucchiaio. Ipotonia muscolare (Segno della mungitura)<br />

e <strong>al</strong>terazione del riflesso patellare.<br />

Esami <strong>di</strong> laboratorio<br />

SIEROLOGIA Ab anti Strepto elevati 4-5 settimane dopo faringite.<br />

ASLO (Anti Strepto Lisina O) con metodo delle <strong>di</strong>luizioni. Due dosaggi a due settimane <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza <br />

se il titolo anticorp<strong>al</strong>e è in crescita = infezione in corso. Se il titolo è in <strong>di</strong>minuzione = infezione in<br />

risoluzione.<br />

PCR (Proteina C Reattiva) e VES aumentate.<br />

Diagnosi<br />

JONES CRITERIA<br />

Major Criteria Minor Criteria<br />

PERICARDITE REUMATICA LABORATORIO (ASLO, VES, PCR)<br />

POLIARTRITE FEBBRE<br />

COREA SYDENHAM ARTRALGIA<br />

NODULI CARDIOPATIA reumatica<br />

ERITEMA MARGINATO<br />

2 Criteri MAGGIORI = 1 MAGGIORE + 2 minori<br />

più<br />

Infezione Streptocccica documentata (colture, test rapido)<br />

Diagnosi Differenzi<strong>al</strong>e<br />

• Artrite reumatoide - V<strong>al</strong>vulopatie congenita<br />

• LES - Prolasso mitr<strong>al</strong>ico<br />

• Artrite settica - Endocar<strong>di</strong>te/pericar<strong>di</strong>te infettiva<br />

• Leucemia Acuta - Neoplasie (per la Corea)<br />

Terapia<br />

SINTOMATICA 5- ASA bambini 0,8 - 1 g/<strong>di</strong>e<br />

4-6 settimane + 2 a sc<strong>al</strong>are.<br />

Adulti 0,5 - 2g qid<br />

Monitoraggio della dose in base <strong>al</strong>la VES. Non evidenza <strong>di</strong> utilità <strong>di</strong> Cortisonici.<br />

PROFILASSI PRIMARIA Penicillina V PO 500mg bid per 10gg<br />

Eritromicina PO 250mg qid per 10gg negli <strong>al</strong>lergici <strong>al</strong>la Penicillina.<br />

Penicillina G IM 1,2 milioni UI in singola dose. Può servire anche come prima dose della<br />

profilassi secondaria<br />

PROFILASSI SECONDARIA Penicillina G benzatina IM 1,2 milioni UI ogni 4 settimane.<br />

Ogni 3 settimane nei soggetti (ve<strong>di</strong> sotto) ad <strong>al</strong>to rischio <strong>di</strong> reci<strong>di</strong>va.<br />

Penicillina V PO 250mg bid<br />

La profilassi secondaria va continuata per <strong>al</strong>meno 5 anni d<strong>al</strong>l’infezione, per l’elevato<br />

rischio <strong>di</strong> reci<strong>di</strong>ve. La continuazione o meno <strong>di</strong>pende d<strong>al</strong> RR in<strong>di</strong>vidu<strong>al</strong>e <strong>di</strong> sviluppare<br />

una reinfezione (studenti, insegnanti, person<strong>al</strong>e me<strong>di</strong>co, militari, etc.). Si ritiene che nei<br />

soggetti con reci<strong>di</strong>ve frequenti, vizi v<strong>al</strong>volari <strong>di</strong> qu<strong>al</strong>siasi natura e in chi conserva delle<br />

sequele <strong>di</strong> pancar<strong>di</strong>te il trattamento vada continuato a vita. In re<strong>al</strong>tà lo schema<br />

terapeutico va concordato sulle esigenze in<strong>di</strong>vidu<strong>al</strong>i del paziente.<br />

39


Scompenso car<strong>di</strong>aco<br />

“con<strong>di</strong>zione fisiopatologica caratterizzata da un'anom<strong>al</strong>ia della funzione miocar<strong>di</strong>ca per cui il cuore non è in grado <strong>di</strong><br />

pompare una quantità <strong>di</strong> sangue adeguata <strong>al</strong>le richieste metaboliche dei tessuti oppure è in grado <strong>di</strong> farlo solo attraverso un<br />

aumento eccessivo del volume <strong>di</strong>astolico”.<br />

In pratica nel cuore scompensato <strong>di</strong>minuisce la performance car<strong>di</strong>aca; a parità <strong>di</strong> volume tele<strong>di</strong>astolico ventricolare<br />

(=precarico) si ha una minor gittata. La portata può perciò risultare insufficiente <strong>al</strong>le esigenze dell'organismo, sotto sforzo<br />

(non c'è adeguato incremento della portata, perchè l'aumento della fc e dello stato inotropo non sono più sufficienti) o<br />

anche a riposo nei casi più gravi.<br />

Classificazione dei tipi <strong>di</strong> compenso:<br />

1. Insufficienza car<strong>di</strong>aca sistolica: è la forma classica <strong>di</strong> insufficienza ventricolare. C'è indebolimento della contrazione con<br />

<strong>di</strong>minuzione della gittata sistolica, inadeguato svuotamento ventricolare, <strong>di</strong>latazione del cuore e aumento della<br />

pressione tele<strong>di</strong>astolica (cioè della tensione <strong>di</strong> parete ventricolare, il che porta con circolo vizioso a progressiva ulteriore<br />

<strong>di</strong>latazione del Vsx). Questo tipo <strong>di</strong> insufficienza è caratterizzato quin<strong>di</strong> da un <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> contrazione e si verifica<br />

gener<strong>al</strong>mente in caso <strong>di</strong> car<strong>di</strong>opatia ischemica (miocar<strong>di</strong>o necrotico o “ibernato” nel post-infarto, con per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> una<br />

quota <strong>di</strong> miocar<strong>di</strong>ociti in grado <strong>di</strong> contrarsi), miocar<strong>di</strong>opatia <strong>di</strong>latativa, ecc.<br />

2. Insufficienza car<strong>di</strong>aca <strong>di</strong>astolica: è una forma caratterizzata da un deficit <strong>di</strong> rilasciamento ventricolare, per cui anche con<br />

un volume ventricolare norm<strong>al</strong>e si verifica un aumento delle pressioni tele<strong>di</strong>astoliche. Le cause possono essere<br />

funzion<strong>al</strong>i (ad esempio l'ischemia, che riduce la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> ATP, r<strong>al</strong>lentando il riassorbimento del Ca ++ nel reticolo<br />

sarcoplasmatico dei miocar<strong>di</strong>ociti, con r<strong>al</strong>lentato rilasciamento delle fibre) o anatomiche (aumento dello<br />

spessore/rigi<strong>di</strong>tà del ventricolo nella CP ipertrofica o nelle tesaurosi/amiloidosi)<br />

Si è poi soliti sud<strong>di</strong>videre i quadri clinici <strong>di</strong> scompenso in insufficienza ventricolare destra, sinistra e combinata.<br />

In pratica, quando un ventricolo non riesce a svolgere adeguatamente la sua funzione, si ha accumulo del sangue nel<br />

circolo a monte (piccolo circolo per il Vsx e circolo sistemico – in particolare stasi venosa – per Vdx). Quin<strong>di</strong> si può <strong>di</strong>re<br />

che:<br />

• Insufficienza ventricolare sinistra: la manifestazione tipica è la <strong>di</strong>spnea (prima da sforzo, poi a riposo), sostenuta da un<br />

aumento delle pressioni nel circolo polmonare con <strong>di</strong>minuzione della compliance e “fatica” respiratoria, con quadri che<br />

vanno d<strong>al</strong>l'asma car<strong>di</strong>aca <strong>al</strong>l'edema polmonare franco. Ci possono inoltre essere segni <strong>di</strong> bassa portata.<br />

• Insufficienza ventricolare destra: le manifestazioni tipiche sono legate <strong>al</strong>la stasi venosa a monte del Vdx. Si hanno quin<strong>di</strong><br />

edemi declivi, epatomeg<strong>al</strong>ia (da congestione), reflusso epatogiugulare, turgore giugulare, versamenti sierosi.<br />

• Insufficienza biventricolare: le manifestazioni sono la somma dei due quadri precedenti. Ci può essere riduzione della<br />

<strong>di</strong>spnea quando <strong>al</strong>lo scompenso del Vsx segue quello del Vdx, perchè il Vdx indebolito non riesce più a generare<br />

l'ipertensione polmonare che si verificava in precedenza (“protezione” d<strong>al</strong>l'EPA).<br />

Lo scompenso può essere inoltre acuto o cronico, in base <strong>al</strong>le cause scatenanti (ad esempio, rottura <strong>di</strong> corda ten<strong>di</strong>nea ed<br />

IMA versus car<strong>di</strong>omiopatia <strong>di</strong>latativa o v<strong>al</strong>vulopatia reumatica) ed <strong>al</strong>l'andamento tempor<strong>al</strong>e delle manifestazioni cliniche<br />

(esor<strong>di</strong>o brusco in un cuore precedentemente “sano” o ben compensato versus esor<strong>di</strong>o lento, gradu<strong>al</strong>e e progressivo).<br />

In base <strong>al</strong>la portata si possono <strong>di</strong>stinguere:<br />

• SCC a bassa portata: la portata car<strong>di</strong>aca può anche essere ai limiti inferiori a riposo, ma è senz'<strong>al</strong>tro insufficiente sotto<br />

sforzo. <strong>Il</strong> gra<strong>di</strong>ente arterovenoso <strong>di</strong> O 2 aumenta (perchè aumenta l'estrazione <strong>di</strong> O 2 da parte dei tessuti).<br />

• SCC ad <strong>al</strong>ta portata: la portata car<strong>di</strong>aca può essere ai limiti superiori o aumentata, ma comunque non è sufficiente a<br />

sod<strong>di</strong>sfare le esigenze metaboiche dei tessuti (si verifica, ad esempio, nell'anemia, negli shunt arterovenosi – fistole,<br />

nella tireotossicosi, nel beri-beri..)<br />

40


Adattamenti nello scompenso:<br />

In caso <strong>di</strong> SCC intervengono rapidamente (e cronicamente) meccanismi <strong>di</strong> adattamento del circolo, che sebbene in fase<br />

inizi<strong>al</strong>e siano compensatori, portano nel lungo termine a circoli viziosi con progressivo automantenimento dello stato<br />

patologico.<br />

• Spostamento del ventricolo sulla curva <strong>di</strong> Frank-Starling: il ventricolo lavora con volume tele<strong>di</strong>astolico aumentato.<br />

Questo consente la crescita del precarico, aumentando la gittata entro un certo limite. Quando il ventricolo <strong>di</strong>viene<br />

eccessivamente <strong>di</strong>latato, la forza <strong>di</strong> contrazione inizia a decrescere, aggravando ulteriormente lo scompenso Questo è il<br />

razion<strong>al</strong>e della tp con <strong>di</strong>uretici (riduzione del volume ventricolare con spostamento su un tratto più favorevole della<br />

curva)<br />

• Ipertrofia (concetrica → sviluppo <strong>di</strong> quadri restrittivi; eccentrica → sviluppo <strong>di</strong> quadri <strong>di</strong>latativi): può entro certi limiti<br />

aumentare la forza <strong>di</strong> contrazione ventricolare; fa però aumentare il consumo energetico miocar<strong>di</strong>co e può peggiorare<br />

il riempimento <strong>di</strong>astolico (CP ipertrofica) o aumentare il residuo sistolico (CP <strong>di</strong>latativa).<br />

• Ri<strong>di</strong>stribuzione del circolo: il sangue viene <strong>di</strong>rottato ai parenchimi nobili, lasciando “ipoperfusi” rene, muscolo<br />

scheletrico, cute (da cui i sintomi <strong>di</strong> bassa portata..)<br />

• Aumento della stimolazione adrenergica per aumento del tono ortosimpatico e per aumento delle catecolamine<br />

circolanti. Inizi<strong>al</strong>mente questo fa crescere inotropismo e fc, portando ad aumento della portata. Poi però si ha<br />

desensitizzazione dei recettori da stimolazione cronica (il che impe<strong>di</strong>sce l'ulteriore effetto inotropo..), mentre permane<br />

l'effetto delle catecolamine sul postcarico (aumento delle resistenze periferiche = PA) e quello proaritmogeno e<br />

dannoso per il miocar<strong>di</strong>o (sovraccarico <strong>di</strong> Ca ++ nelle cellule). Nello SCC in effetti è frequente il reperto <strong>di</strong> tachicar<strong>di</strong>a<br />

(non compensatoria). Questo è il razion<strong>al</strong>e della terapia cronica con beta-bloccanti a basse dosi nello SCC! (riassetto<br />

del sistema catecolaminergico)<br />

• Attivazione del sistema renina/AT/<strong>al</strong>dosterone: la <strong>di</strong>minuzione della Gc viene letta d<strong>al</strong> rene come una ipoperfusione da<br />

per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> volume; si scatena perciò la risposta so<strong>di</strong>o-ritentiva, che porta <strong>al</strong>lo stato pletorico ed <strong>al</strong>l'ulteriore <strong>di</strong>latazione<br />

car<strong>di</strong>aca; si accumulano inoltre edemi periferici. L'<strong>al</strong>dosterone e l'AT-II hanno anche effetti <strong>di</strong>retti sul miocar<strong>di</strong>o<br />

(fibrosi, ecc). Questo è il razion<strong>al</strong>e della tp con ACE-inibitori/sartanici.<br />

Cause determinanti:<br />

Le cause determinanti rappresentano la car<strong>di</strong>opatia <strong>di</strong> base che sostiene il progressivo scompenso. Si tratta quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> tutte le<br />

patologie v<strong>al</strong>volari, delle miocar<strong>di</strong>opatie (i<strong>di</strong>opatiche) e delle car<strong>di</strong>omiopatie (ipertrofiche, <strong>di</strong>latative, ipertensive, postischemiche..).<br />

Cause scatenanti:<br />

Le cause scatenanti sono quelle che determinano l'insorgenza del singolo episo<strong>di</strong>o <strong>di</strong> scompenso, oppure fanno precipitare<br />

lo stato cronico <strong>di</strong> insufficienza ventricolare.<br />

• Infezioni: soprattutto quelle polmonari, <strong>di</strong> per sè favorite d<strong>al</strong>la stasi nel piccolo circolo. Una qu<strong>al</strong>siasi infezione genera<br />

febbre, tachicar<strong>di</strong>a, aumento del metabolismo con conseguente possibile scompenso.<br />

• Anemia: se l'emoglobina <strong>di</strong>minuisce il cuore è costretto a lavorare <strong>di</strong> più per aumentare la portata, <strong>al</strong> fine <strong>di</strong> garantire<br />

l'adeguato apporto <strong>di</strong> O 2 ai tessuti.<br />

• Tireotossicosi/gravidanza: sono con<strong>di</strong>zioni in cui c'è aumento del fabbisogno <strong>di</strong> flusso ematico.<br />

• Aritmie: le tachiaritmie determinano riduzione della durata del riempimento ventricolare e induzione <strong>di</strong> ischemia; la<br />

desincronizzazione A-V comporta per<strong>di</strong>ta del kick atri<strong>al</strong>e e aumento delle pressioni in atrio; il BAV completo<br />

comporta <strong>di</strong>minuzione della f.v.m. che non può essere compensato d<strong>al</strong>l'aumento <strong>di</strong> Gs (ricor<strong>di</strong>amo che portata =<br />

fc x Gs)<br />

• miocar<strong>di</strong>ti: (reumatica, vir<strong>al</strong>e..) si verifica una vera e propria per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> funzion<strong>al</strong>ità miocar<strong>di</strong>ca, o <strong>di</strong> “pezzi” <strong>di</strong> cuore.<br />

• Endocar<strong>di</strong>te infettiva: sia perchè è una patologia infettiva (con tutte le problematiche correlate, ve<strong>di</strong> sopra), sia per i<br />

problemi v<strong>al</strong>volari che può comportare.<br />

• Abusi/strapazzi fisici, sospensione della tp car<strong>di</strong>ologica in corso..<br />

• ipertensione arteriosa: in particolare il verificarsi <strong>di</strong> CRISI ipertensive (sovraccarico del Vsx).<br />

41


V<strong>al</strong>utazione della funzione car<strong>di</strong>aca:<br />

La funzione car<strong>di</strong>aca può essere v<strong>al</strong>uata secondo parametri <strong>di</strong>versi.<br />

• Frazione <strong>di</strong> eiezione: (FE, v.n. 67+/-8%) = (vol TD – vol TS)/vol TD; consente <strong>di</strong> v<strong>al</strong>utare quanto sangue “pompa fuori”<br />

il ventricolo. Diminuisce per insufficienza car<strong>di</strong>aca sistolica, <strong>di</strong>minuzione del precarico (ipovolemia..), aumento del<br />

postcarico (crisi ipertensive). Si v<strong>al</strong>uta molto bene con l'ecocar<strong>di</strong>ografia, o eventu<strong>al</strong>mente con la ventricolografia<br />

(esame emo<strong>di</strong>namico).<br />

• Consumo VO 2 nell'esercizio fisico: se c'è una buona funzione car<strong>di</strong>aca, c'è un buon flusso <strong>di</strong> sangue ai tessuti e un<br />

buon scambio gassoso. <strong>Il</strong> consumo norm<strong>al</strong>e <strong>di</strong> O 2 è quin<strong>di</strong> >20ml/min/Kg <strong>di</strong> peso. Se è


<strong>di</strong>gossinemia (<strong>al</strong>l'inizio aggiustare le dosi <strong>di</strong> mantenimento secondo la funzione ren<strong>al</strong>e, contando che in con<strong>di</strong>zioni<br />

norm<strong>al</strong>i la <strong>di</strong>git<strong>al</strong>izzazione si ottiene somministrando dosi <strong>di</strong> mantenimento <strong>di</strong> 0,25 mg; se la FR è ½ dare 0,125 mg,<br />

oppure 0,25 mg a interv<strong>al</strong>li <strong>di</strong> tempo doppi). Eventu<strong>al</strong>mente è possibile somministrare dopamina a dose aggiustata in<br />

infusione continua (mettere in pompa). I car<strong>di</strong>ocinetici possono migliorare la portata grazie <strong>al</strong>l'effetto inotropo<br />

positivo.<br />

Nelle forma da IMA, rottura v<strong>al</strong>volare/corda ten<strong>di</strong>nea/muscolo papillare la terapia è chirurgica o endora<strong>di</strong>ologica. La<br />

terapia soprain<strong>di</strong>cata è comunque da eseguirsi come supporto in attesa dell'intervento.<br />

L'extrema ratio può essere l'intubazione e la ventilazione a pressione positiva (<strong>di</strong> per sè pericolosa e a rischio <strong>di</strong><br />

barotrauma). Se il paziente è in shock e non risponde <strong>al</strong>la terapia me<strong>di</strong>ca la ventilazione a P positiva riesce a revertire il<br />

processo <strong>di</strong> trasudazione polmonare, aumentando la pressione endo<strong>al</strong>veolare. Rendendo meno negativa la pressione<br />

intratoracia, inoltre, riduce il ritorno venoso, “scaricando” parzi<strong>al</strong>mente il cuore.<br />

Tp <strong>di</strong>git<strong>al</strong>ica:<br />

La terapia con <strong>di</strong>git<strong>al</strong>e è utile in molte situazioni. La <strong>di</strong>git<strong>al</strong>e ha effetto:<br />

• inotropo + (aumento forza <strong>di</strong> contrazione)<br />

• cronotropo – (riduzione della fc)<br />

• dromotropo – (<strong>di</strong>minuzione della conduzione A-V)<br />

• batmotropo + (potenzi<strong>al</strong>e effetto aritmogenico)<br />

Soprattutto nell'anziano bisogna fare attenzione <strong>al</strong>la tossicità da <strong>di</strong>git<strong>al</strong>e, che si manifesta con bra<strong>di</strong>car<strong>di</strong>a, extrasistolia,<br />

BAV, tachicar<strong>di</strong>a SV con blocco, confusione ment<strong>al</strong>e, ecc. All'ECG si vede lo scucchiaiamento del tratto ST (“a baffo <strong>di</strong><br />

S<strong>al</strong>vador D<strong>al</strong>ì”). L'intossicazione è peggiorata d<strong>al</strong>l'ipok<strong>al</strong>iemia.<br />

Digit<strong>al</strong>izzazione rapida:<br />

somministrare Lanoxin 0,5 mg e.v. ripetuta (oppure 1 mg); seguire l'andamento dell'ECG, della stasi polmonare, della<br />

<strong>di</strong>uresi; se non c'è miglioramento dopo 2h somministrare nuova dose e continuare ripetendo ogni 6-8 h. La dose <strong>di</strong><br />

mantenimento è compresa tra 0,125 e 0,375 mg/<strong>di</strong>e (me<strong>di</strong>amente 0,25 mg), compatibilmente con la funzione ren<strong>al</strong>e<br />

v<strong>al</strong>utata in base <strong>al</strong>la creatininemia (se FR ridotta a ½ somministrare 0,125 mg, oppure 0,25 mg a interv<strong>al</strong>li doppi: ogni<br />

2gg anzichè ogni giorno, poichè l'eliminazione del farmaco è solo ren<strong>al</strong>e).<br />

Digit<strong>al</strong>izzazione lenta:<br />

si parte subito con la dose <strong>di</strong> mantenimento, ovvero Lanoxin 0,25 mg/<strong>di</strong>e. Ovviamente la dose va aggiustata secondo<br />

l'effetto terapeutico desiderato, v<strong>al</strong>utando il grado <strong>di</strong> compenso, la frequenza car<strong>di</strong>aca, ecc. e gli effetti tossici della <strong>di</strong>git<strong>al</strong>e<br />

(<strong>di</strong>gossinemia in range, <strong>al</strong>terazioni ecg, ecc).<br />

43


Terapia dello scompenso cronico:<br />

Nello scompenso cronico è necessario fare terapia blanda ma costante, che consenta <strong>al</strong> paziente <strong>di</strong> rimanere compensato.<br />

Nel cronico la terapia è somministrata ovviamente PO, anzichè per via parenter<strong>al</strong>e come nell'acuto.<br />

L'obiettivo della tp è mantenere il ventricolo nel punto ide<strong>al</strong>e della curva <strong>di</strong> Frank-Starling, in modo che a parità <strong>di</strong> volume<br />

ci sia una miglior eiezione.<br />

1. Dieta – la <strong>di</strong>eta deve essere iposo<strong>di</strong>ca (per ottenere una deplezione so<strong>di</strong>ca) e con restrizione idrica (per prevenire<br />

iponatremia da <strong>di</strong>luizione!).<br />

2. Diuretici: è bene utilizzare un <strong>di</strong>uretico blando nel cronico, ma con lunga durata d'azione. Ad esempio il Moduretic<br />

(idroclorotiazide + amiloride). <strong>Il</strong> Lasix (breve t ½) è preferito per le somministrazioni “occasion<strong>al</strong>i” (1-2 volte/sett per<br />

avere una <strong>di</strong>uresi “aggiuntiva” e rapida qu<strong>al</strong>ora il paziente tenda ad accumulare edema)<br />

3. Car<strong>di</strong>ocinetici: per quanto riguarda la <strong>di</strong>git<strong>al</strong>e ve<strong>di</strong> sopra.<br />

4. Vaso<strong>di</strong>latante periferico: nitrato o ACE-inibitore (sartanico) secondo le in<strong>di</strong>cazioni del paziente (soprattutto se c'è la<br />

necessità <strong>di</strong> ridurre la PA): ad esempio, ACE-i <strong>di</strong> scelta nel <strong>di</strong>abetico. Possibile anche dare Ca-antag periferico.<br />

5. Diltiazem/Verapamil: sono in<strong>di</strong>cati nella cp restrittiva, perchè consentono (a spese <strong>di</strong> una piccola riduzione della FE) <strong>di</strong><br />

ridurre la rigi<strong>di</strong>tà della parete ventricolare.<br />

6. Beta-bloccanti (carve<strong>di</strong>lolo, metoprololo, atenololo): in<strong>di</strong>cati soprattutto nel post-IMA (= prevenzione del<br />

rimodellamento car<strong>di</strong>aco)<br />

Può essere utile eseguire una moderata attività fisica quoti<strong>di</strong>ana (<strong>al</strong>lenamento gradu<strong>al</strong>e..)<br />

Monitoraggio della terapia: si fa v<strong>al</strong>utando il peso (come v<strong>al</strong>ore bas<strong>al</strong>e si tiene quello del paziente appena viene<br />

ricompensato) ed elettroliti, soprattutto nei primi tempi, quando bisogna verificare che la dose <strong>di</strong> <strong>di</strong>uretico prescritta non<br />

sia eccessiva (=iponatremia!).<br />

44


Sindrome da immunodeficienza acquisita<br />

Diagnosi <strong>di</strong> infezione da HIV<br />

1. test <strong>di</strong> screening: ELISA per ricerca Ab specifici (anti-HIV1 e HIV2)<br />

2. Se l'ELISA è positivo o dubbio, ripeterlo<br />

3. se è ancora positivo, eseguire test <strong>di</strong> conferma = Western Blot; se positivo, porre <strong>di</strong>agnosi.<br />

Monitoraggio <strong>di</strong> laboratorio dei soggetti HIV+<br />

1. Conta dei linfociti T CD4+: è utile perchè fornisce una in<strong>di</strong>cazione dello stato immunologico attu<strong>al</strong>e del paziente. Va<br />

eseguita <strong>al</strong>la <strong>di</strong>agnosi e poi ogni 3-6 mesi.<br />

Se


INTRODUZIONE ALLA TERAPIA ANTIBIOTICA<br />

Terapia Antibiotica<br />

• Identificare il germe. Non sempre è necessario cercarlo quando è ragionevole supporne la presenza (es. Cistite<br />

occasion<strong>al</strong>e E. Coli. Fumatore con BPCO e tosse Strepto/Haemofilus)<br />

• Conoscere sensibilità dell’antibiotico<br />

• Batterici<strong>di</strong> >> Batteriostatici<br />

• V<strong>al</strong>utare la competenza immunologia<br />

o B – es. M<strong>al</strong>attia Granulomatosa Cronica <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> opsonizzazione.<br />

Mieloma Multiplo .<br />

o T – es. TBC, virus (HIV, EBV, CMV…), Funghi.<br />

o Combinata SCID = Severe Combined Immuno Deficiency.<br />

o Fagocitosi<br />

• V<strong>al</strong>utare gli emuntori epato - ren<strong>al</strong>i.<br />

• Con<strong>di</strong>zioni cliniche del paziente<br />

• Sinergismo tra farmaci importante il t ½<br />

• Conoscere la sorgente dell’infezione, con relativa resistenza (inf. Nosocomi<strong>al</strong>e, inf. Acquisita in comunità)<br />

• Età/gravidanza.<br />

Identificazione del germe<br />

PRIMA <strong>di</strong> cominciare la terapia, si raccoglie il materi<strong>al</strong>e. Mentre si aspetta il responso d<strong>al</strong> laboratorio, si può cominciare,<br />

t<strong>al</strong>ora, una terapia ad iuvantibus.<br />

DIRETTA Esame a fresco in Microscopia Ottica dei liqui<strong>di</strong> biologici (sangue, liquor, urina, versamenti…) con<br />

colorazione <strong>di</strong> Gram.<br />

COLTURA E’in<strong>di</strong>spensabile conoscere perfettamente la TECNICA <strong>di</strong> raccolta del materi<strong>al</strong>e. Se si è dubbiosi, chiamare il<br />

laboratorio <strong>di</strong> microbiologia. Una raccolta non corretta è COMPLETAMENTE inutile.<br />

INDIRETTA Agglutinazione, IF, mo<strong>di</strong>ficazioni delle Ig sieriche…<br />

PROBABILITA’ +++.<br />

o Cellulite strepto/staffilo.<br />

o Pioderma Gangrenoso Pseudomonas<br />

o UTI E.Coli. Da catetere Staffilo<br />

o Polmonite in comunità Pneumococco.<br />

Polmonite atipica Mycoplasma.<br />

Polmonite in BPCO Haemofilus.<br />

Polmonite in pz intubato Pseudomonas.<br />

o Endocar<strong>di</strong>te in tossico<strong>di</strong>pendente Staffilo Aureus.<br />

SE E’ IDENTIFICATO<br />

o Trattare secondo antibiogramma<br />

o Se non è noto, 1 o 2 farmaci in combinazione contro cui abbia ↓probabilità <strong>di</strong> resistenza.<br />

SE NON E’ IDENTIFICATO<br />

o Virare la terapia sul germe più probabile usando<br />

Antibiotico specifico contro quel germe (presunto) con uno spettro ampio.<br />

Secondo antibiotico che copra il resto.<br />

Es. AMPICILLINA E. Coli, Staffilo, Haemofilus.<br />

Es. Polmonite grave +++ in Terapia Intensiva, germe G- = Pseudomonas.<br />

La Profilassi Antibiotica.<br />

Eseguita in soggetti SANI che è PROBABILE sviluppino infezioni perché :<br />

– In situazioni in cui è preve<strong>di</strong>bile la batteriemia (manovra endoscopica, trt chirurgico, cataterismo urinario <strong>di</strong> pz con o<br />

senza cistite, interventi ortodontici, etc…)<br />

– Locus minoris resistentiae, come protesi o v<strong>al</strong>vole patologiche.<br />

46


– Dato <strong>di</strong> immunodepressione.<br />

– Quando c’è il rischio epidemiologico <strong>di</strong> Sprea<strong>di</strong>ng batterico trattamento a tutti. Ad es. nella TBC.<br />

– La terapia<br />

– PO MACROLIDE 30min prima e 6h dopo la manovra.<br />

– EV AMPICILLINA 30min prima e 6h dopo la manovra.<br />

– La scelta è basata sul germe più probabile. Es intervento dentisitico S. Viridans.<br />

GLI ANTIBIOTICI<br />

INIBITORI DELLA PARETE BATTERICA - β-LATTAMINE: BATTERICIDI<br />

– PENICILLINE 2<br />

I = Attive su G+ (Stafilo, Strepto, Meningo, Pneumo) e G- in misura minore (Cocchi, Treponema e Leptospire,<br />

NO bacilli).<br />

FC = po/ev (no im per dolore) assorbimento GI, <strong>di</strong>pendente d<strong>al</strong> legame con proteine secrezione<br />

biliare/ren<strong>al</strong>e. Nafcillina biliare. Penicillina ren<strong>al</strong>e. Cloxa, <strong>di</strong>cloxa biliare + ren<strong>al</strong>e. Breve t ½ 30’-1h.<br />

Attenzione <strong>al</strong>l’IR! Competono con il sistema degli aci<strong>di</strong> organici per l’escrezione. Dare in asssocizione<br />

PROBENECID® o ENTUREN® per ↑t ½ della penicillina (sulfinpirazone = antitrombotico, antiaggregante.<br />

Blocca riassorbimento <strong>di</strong> a. urico). Buona <strong>di</strong>stribuzione in latte e s<strong>al</strong>iva (CI in gravidanza!).<br />

EC = Fenomeno <strong>di</strong> ARTHUS: artr<strong>al</strong>gia, porpora, esantema.<br />

ANAFILASSI, ANGIOEDEMA<br />

CUTANEE IMMEDIATE e TARDIVE. Orticaria, edema, febbre, prurito, (il pomfo che compare nelle prove preiniezione<br />

non ha v<strong>al</strong>ore pre<strong>di</strong>ttivo!)<br />

NEFRITE da METICILLINA per danno da complemento.<br />

GLOSSITI<br />

ALTRO Colite da Pseudomonas (Ampicillina). Disturbi GE aspecifici (N. V. D.). Epatite. Convulsioni nel bambino<br />

per BEE immatura e permeabile. Infezioni secondarie GU ♀ can<strong>di</strong>da.<br />

Natur<strong>al</strong>i<br />

- PENICILLINA G – im perché non è acidogastrico resistente.<br />

Preparazioni Retard P-Benzatina (fino ad 1 mese!), P-Procaina. Probenecid 2g +<br />

3.600.000 UI Penicillina t ½ 3gg.<br />

Polmonite Streptococco, nefrite post straptococcica, Meningococco.<br />

- PENICILLINA V – po. Perché acidogastrico resistente<br />

β-Lattamasi resistenti (stafilococchi +++)<br />

<strong>Il</strong> cibo interferisce con l’assorbimento 1h prima o dopo i pasti.<br />

- METICILLINA poco usata perché nefrotossica.<br />

- NAFCILLINA, OXACILLINA infezioni staffilococciche loc<strong>al</strong>izzate 500mg qid po.<br />

Infezioni staffilococciche sistemiche 8 – 12 g <strong>di</strong>e ev!<br />

Ampio spettro<br />

- Otiti, sinusiti, faringiti/laringiti, polmoniti, Pneumococchi penicillino resistenti,<br />

Shigella. C.I: s<strong>al</strong>monellosi (aumento portatori).<br />

- AZLO/PIPERACILLINA per G- e Klebsielle<br />

- CARBENICILLINA Pseudomonas, 24gr/<strong>di</strong>e3g ogni 3h. UTI<br />

- AMOXICILLINA + A. CLAVULANICO Augmentin ® cp 0,5g<br />

UTI, otiti, sinusiti, per Enterobatteriacee, Haemofilus, gonococco.<br />

1-6 g/<strong>di</strong>e, escrezione ren<strong>al</strong>e.<br />

- AMPICILLINA Ampilisa® ↓$<br />

E. Coli, S<strong>al</strong>monella, Shigella, Haemofilus influentiae. No per Klebsiella!<br />

2 Scoperta da Alexander Fleming nel 1929. D<strong>al</strong> 1950, produzione <strong>di</strong> quantità illimitate <strong>di</strong> Penicillina G.<br />

47


– CEFALOSPORINE<br />

I = Gonococco, Borreliosi Lyme, Meningite, enterobatteriacee…<br />

FC = po/ev emuntorio epatico/biliare.<br />

EC = Allergie. Sovrinfezioni da ceppi resistenti. Flebite se ev. Dolore in sede d’iniezione.<br />

1° Generazione<br />

G+, E.Coli, Klebsiella, Proteus, cocchi anaerobi.<br />

Po Per UTI, profilax chir, ascessi e celluliti. No Meningiti.<br />

Ev Profilassi chir, <strong>al</strong>lergia a penicilline<br />

- CEFALEXIMA Ceporex ® cp da 1g po bid - tid<br />

- CEFALOTINA Keflin ® Fi<strong>al</strong>e da 1g ev tid – qid – 8id (8 g/<strong>di</strong>e)<br />

- CEFAZOLINA Cefazine ® Fi<strong>al</strong>e da 1g ev qid<br />

2° Generazione<br />

G+ G-, Hemophilus/sinusiti/otiti/infezioni respiratorie inferiori/anaerobi (peritonite batterica<br />

spontanea nei cirrotici)/ <strong>di</strong>verticolite<br />

- CEFAMANDOLO 3 Mandokef ® Fi<strong>al</strong>e da 1g ev tid. Escrezione biliare Profilassi chir per interventi su<br />

fegato e pancreas.<br />

- CEFUROXIME Meningite da Haemofilus o Enterobacter.<br />

3° Generazione<br />

G- meningiti da Meningococco (passano BEE), e Strepto. Peritonite Batterica Spontanea nei cirrotici<br />

(enterobatteriacee, Anaerobi)<br />

- CEFOTAXIME Zariviz ® Fi<strong>al</strong>e da 1g ev qid- 6id<br />

- CEFTRIAXONE Rocefin ® Fi<strong>al</strong>e da 1g ev. Monosomministrazione per ↑ t ½=8h.<br />

- CEFTAZIDIME Glazi<strong>di</strong>m ® Fi<strong>al</strong>e da 1g ev qd – bid per Pseudomonas<br />

4° Generazione<br />

G- pseudomonas, enterobacteriacee, S.aureus, S.pneumoniae, H.influenzae, Neisserie<br />

- CEFEPIMA resistente a β lattamasi<br />

– MONOBATTAMI<br />

SULBACTAM + AMPICILLINA AZTREONAM Primbactam ® 1g bid. T ½ 1-2h.<br />

I =Pseudomonas<br />

– CARBAPENEMI<br />

IMIPENEM + CILASTATINA 1g (0,5+0,5) ev Stafilococco.<br />

I = Neutropenico con grave sepsi in attesa <strong>di</strong> antibiogramma. Ampissimo spettro G+ G-, staffilo+++. Molto<br />

efficace nei ceppi multiresistenti.<br />

Potente Farmaco <strong>di</strong> Riserva!<br />

FC = fl da 500mg ev. 2-3 g <strong>di</strong>e. Inattivato a livello ren<strong>al</strong>e aggiunta <strong>di</strong> cilastatina per aumentare concentrazione<br />

urinaria.<br />

EC = N. V. D.<br />

– VANCOMICINA<br />

I = <strong>di</strong> riserva per STAFFILOCOCCO! Tutti, anche quelli resistenti a Meticillina<br />

FC = im - ev t ½ 1-2h. Se IR t ½ 6-10 gg. Di<strong>al</strong>isi NON efficace per eliminarlo. Po nelle enterocoliti da<br />

Antibiotici (colite pseudomembranosa) e da C.Difficilis .<br />

EC = Flebiti se e.v. RedNeck Sd. per liberazione <strong>di</strong> istamina.<br />

– VANCOCINA ® 500mg bid-qid po.<br />

– TEICOPLAMINA Targosid ® 200mg qd e.v. Più attivo su Enterobatteriacee.<br />

– INIBITORI DELLE β-LATTAMASI<br />

ACIDO CLAVULANICO. Ve<strong>di</strong> Amoxicillina.<br />

3<br />

Memo Technique = CEFAMANDORLO in<strong>di</strong>cato per la sterilizzazione dell’ALBERO biliare nella profilassi chirurgica epato-pancreatica<br />

48


INIBITORI DELLA SINTESI PROTEICA (sub 50 s) BATTERIOSTATICI<br />

MACROLIDI (batteriostatici)<br />

I = G+, Corinebacterium <strong>di</strong>fteriae (<strong>di</strong>fterite), Neisseria Gonorreae (gonococco), Anaerobi, m.o. intracell<br />

(legionelle, mycoplasma, clami<strong>di</strong>a, protozoi). Ottimi in pz <strong>al</strong>lergici a penicilline.<br />

FC = t ½ 1,5h metabolismo epatico, escrezione biliare non somministrare se c’è ittero!<br />

EC = Epatite acuta, interazione con <strong>al</strong>tri farmaci (↑t ½ ), infezioni opportunistiche.<br />

Aritmie, <strong>al</strong>lungamento del QT.<br />

o ERITROMICINA Clami<strong>di</strong>a, Micoplasma, Legionella<br />

Eritrocina ®<br />

o CLARITROMICINA t ½ 20h! poche somministrazioni<br />

Klacid ®<br />

o AZITROMICINA cerviciti/ uretriti da Clamy<strong>di</strong>a: 1g<br />

Azitrocin ® Polmoniti 500mg(carico) + 250 mg/<strong>di</strong>e per 4gg<br />

t ½ 72h (3gg)<br />

o CLINDAMICINA<br />

D<strong>al</strong>acin C ® MDA = Non è un vero macrolide, ma ha MDA simile. Si concentra nei PMN e quin<strong>di</strong><br />

negli ascessi.<br />

EC = Epatite, vomito. Colite da c.<strong>di</strong>fficilis (trt con Metronidazolo).<br />

I = a) Toxoplasma in immunodepressi. 600-1200 mg q.i.d. per 15gg. Per 8 – 10<br />

settimane.<br />

b) Pneumocystis c. in immunodepressi. 600 mg q.i.d. x 21gg<br />

c) Anaerobi, stafilo/strepto/pneumo. 600 – 1200 qid.<br />

d) clindamicina + aminoglicoside Clamy<strong>di</strong>a t. (gineco) 900 mg tid per<br />

48h. Poi, 450 mg qid x 15 gg<br />

Polmoniti ab ingestis.<br />

CLORAMFENICOLO (batteriostatici)<br />

I = Meningiti, s<strong>al</strong>monella (no se cronicizzata in colecisti, perché CAF arriva ormai inattivo ampicillina.)<br />

FC = profarmaco p.o. attivato in intestino escrezione biliare, ren<strong>al</strong>e. Passa BEE.<br />

EC = Anemia aplastica, GI, tossicità neonat<strong>al</strong>e (Sd Bambino Grigio per immaturità epatica accumulo <strong>di</strong><br />

metaboliti nell’encef<strong>al</strong>o. Vomito, shock, flacci<strong>di</strong>tà). Interazione metabolismo <strong>al</strong>tri farmaci. RR can<strong>di</strong>dasi vagin<strong>al</strong>e<br />

per <strong>al</strong>terazione della flora microbica norm<strong>al</strong>e!<br />

CLINDAMICINA non è un macrolide, ma ha azione simile.<br />

I = nelle Osteomieliti, profilassi v<strong>al</strong>vulopatie, prostatiti staffilococciche.<br />

FC = buon accumulo nei macrofagi ed ascessi. Metabolismo epatico eliminazione reno – biliare.<br />

EC = Colite da c.Difficilis Metronidazolo (antiprotozoario) p.o. tid. No vancomicina per resistenze!<br />

o CLINDAMICINA p.o. 0,15mg3g t.i.d<br />

o CLINDAMICINA + AMINOGLICOSIDE/CEFALOSPORINA polmoniti ab ingestis, ferite penetranti<br />

dell’addome, infezioni tratto GU ♀ (aborti settici, ascessi pelvici).<br />

INIBITORI DELLA SINTESI PROTEICA (sub 30s) BATTERIOSTATICI/BATTERICIDI<br />

• AMINOGLICOSIDI (batterici<strong>di</strong>)<br />

I = G-, Enterobatteriacee (ENDOCARDITE, febbri enteriche da S. tifi/Paratifi<br />

GASTROENTERITE da S<strong>al</strong>monella, Shigella, E.coli), proteus (2°causa infez vie urinarie dopo E.coli).<br />

FC = i.m., filtrazione ed escrezione ren<strong>al</strong>e. CREATININA+++. P.o. è poco/nulla assorbito<br />

EC = Ototossicità - accumulo nell’organo del Corti<br />

Nefrotossicità – quando associato a <strong>di</strong>uretici dell’ansa. Seguire la creatinina +++<br />

Effetto Curarizzante ad <strong>al</strong>te dosi Antidoto = Neostigmina (anti Ach-E)<br />

o GENTAMICINA Gent<strong>al</strong>in ®<br />

im, ev - Gravi polmoniti G-, Sepsi da Enterobatteriacee, .<br />

49


- +Penicillina G Endocar<strong>di</strong>te da enterobatteriacee.<br />

1°dose: 80mg. Poi 2 mg/kg tid (360 mg ), per mantenere v<strong>al</strong>ori costanti <strong>al</strong> <strong>di</strong><br />

sopra della MIC. Continuare per 15gg.<br />

Topico – Gravi ustioni Gent<strong>al</strong>in beta®<br />

o STREPTOMICINA 2° scelta per infezioni da Micobatteri: 0,5-1g/<strong>di</strong>e. Trattamento <strong>di</strong> infezioni non tubercolari:<br />

1g/<strong>di</strong>e + tetracicline<br />

o AMICACINA poche Resistenze. Proteus, Pseudomonas, Enterobacter, Serratia, TBC.<br />

o NEO-KANAMICINA preparazione interventi chirurgici colon. 2mg/kg tid = 120-140 mg tid = tot 360 - 420)<br />

ev/im<br />

• TETRACICLINE (batteriostatici)<br />

I = Clamy<strong>di</strong>a Trachomatis (<strong>di</strong>agnosi ex Iuvantibus)<br />

M<strong>al</strong>aria (plasmo<strong>di</strong>um f<strong>al</strong>ciparum).<br />

Mycoplasma, Colera<br />

Spirochete, Borrelia<br />

Legionella, Ricketziae (Sardegna/Sicilia)<br />

FC = po1/2tenuemetabolismo epaticoescrezione ren<strong>al</strong>e e biliare: [x]bile=10[x]plasma!<br />

C<strong>al</strong>cio ed Alc<strong>al</strong>i ne riducono l’assorbimento!<br />

EC = GI – colite pseudomembranosa da c. <strong>di</strong>fficile (usare Metronidazolo/Ampicillina)<br />

OSSA – lega il Ca2+ nelle ossa <strong>di</strong> nuova formazione. No nel feto ed in gravidanza, per<br />

evitare denti fluorescenti.<br />

EPATO-RENALE<br />

TETRACICLINA capsule 250mg qid per 10gg<br />

BASADO cps 100mg bid il primo giorno, poi qd<br />

INIBITORI DELLA SINTESI ACIDI NUCLEICI<br />

3) FLUOROCHINOLONICI<br />

I = UTI, Carbonchio (b. Antracis), Enteriti, Prostatiti, Campylobacter in UTI-Polm Atipiche.<br />

FC = PO/EVmetab epaticoescrezione ren<strong>al</strong>e. Alta concentrazione in vie urinarie, prostata. T ½ aumenta con<br />

Probenecid.<br />

EC = Artropatia (cartilagini d’accrescimento e ten<strong>di</strong>ni fragili+++). Fotosensibilità. No gravid.<br />

1°GENERAZIONE - NALIDIXICO-OXOLINICO. UTI da G-. Poco usati.<br />

a. 3°GENERAZIONE Ampio spettro G+/-, UTI, enteriti, prostatiti, sepsi.<br />

- CIPROFLOXACINA Ciproxin ® 500mg bid Carbonchio, legionella,<br />

gonococco (n. gonorreae)<br />

- NORFLOXACINA Fulgram ® 400mg bid<br />

- LEVOFLOXACINA 250mg bid<br />

2) RIFAMPICINA<br />

I = TBC, in terapia <strong>di</strong> associazione. Endocar<strong>di</strong>te, in associazione.<br />

FC = Ottima penetrazione nei macrofagi. po metabolismo epatico secrezione biliare circolo enteroepatico.<br />

Secrezioni colore arancione (sudore, lacrime, urine). Dopo 15gg induce la Cyp450 t ½ ridotto a 3h.<br />

EC = Allungamento del QT se associato a macroli<strong>di</strong> – Ittero colestatico intraepatico ed Epatite tossica – sd simil<br />

influenz<strong>al</strong>e – interazione con metadone e contraccettivi.<br />

3) RIFABUTINA<br />

I = Infezione da M. Avium in AIDS.<br />

FC = Come Rifampicina.<br />

EC = Come Rifampicina.<br />

Mycobutin ® 300mg/<strong>di</strong>e. E’ l’optimum perché controlla da solo l’infezione. Se si contrae l’infezione, a seguito<br />

della guarigione si intraprende una terapia profilattica: questa va continuata purtroppo a tempo indeterminato…<br />

50


INIBITORI DEL METABOLISMO FOLATI BATTERIOSTATICI<br />

SULFAMIDICI<br />

I = G+/-, UTI (enterobatteri e Clamy<strong>di</strong>a), toxoplasmosi, profilassi topica in ustioni/ferite.<br />

FC = t ½ breve. PO assorbibile/non assorbibilemetabolismo epaticoescrezione ren<strong>al</strong>e<br />

EC = Sd Steven Johnson (eritema multiforme)–Ittero neonato–Ipersensibilità crociata-febbre.<br />

o SULFIMETOXAZOLO po, assorbibile UTI 1g bid-tid<br />

o SULFIMETOSSAZOLO + TRIMETOPRIM = COTRIMOSSAZOLO (Bactrim ®)Infezioni<br />

respiratorie G-, Enteriti da Shigella 1cp bid, UTI 160mg TMP + 800mg SMX<br />

bid.<br />

o SULFADIAZINA +PIRIMETAMINA po, assorbibile Toxoplasmosi x <strong>al</strong>ta[antibio] in<br />

Liquor. 1g qid.<br />

o SULFASALAZINA po, non assorbibileRCUE, enteriti e <strong>al</strong>tre IBD. Antibiotico<br />

è un vettore che rilascia S<strong>al</strong>icilato nell’intestino.<br />

o MAFENIDE crema uso topico per grosse ustioni<br />

TRIMETOPRIM<br />

I = Po UTI acute.<br />

EV in polmoniti da P. Carinii dell’immunodepresso.<br />

FC = po/ev ha <strong>al</strong>ta [] in liquido prostatico o vagin<strong>al</strong>e.<br />

EC = Anemia Meg<strong>al</strong>oblastica (blocca a. folico). Nausea, vomito.<br />

NITROFURANICI<br />

I = UTI<br />

FC = Blocco della formazione dell’AcetilCoA. Po quasi nulla la [] nel plasmametabolismo ed escrezione<br />

rapi<strong>di</strong>ssima. L’attività del farmaco è aumentata a ph


Schemi antibiotici (Harrison)<br />

Endocar<strong>di</strong>ti infettive<br />

Endocar<strong>di</strong>ta acuta = m<strong>al</strong>attia febbrile associata ad <strong>al</strong>terazione delle strutture car<strong>di</strong>ach, caratterizzata d<strong>al</strong>la capacità <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>sseminazione a se<strong>di</strong> extracar<strong>di</strong>ache e possibile evoluzione fat<strong>al</strong>e nell'arco <strong>di</strong> settimane se non trattata.<br />

Endocar<strong>di</strong>te subacuta = m<strong>al</strong>attia indolente associata a lenta <strong>di</strong>struzione delle v<strong>al</strong>vole, gradu<strong>al</strong>mente progressiva eccetto<br />

quando complicata da eventi embolici o rottura <strong>di</strong> aneurisma micotico.<br />

Eziologia: strepto, stafilo, patogeni del gruppo HACEK (Haemofilus, Actinobacillus, Car<strong>di</strong>obacterium, Eikenella,<br />

Kingella). Nelle v<strong>al</strong>vole protesiche: stafilocco.<br />

Terapia:<br />

Streptococco<br />

se resistenti:<br />

Enterococchi<br />

se resistenti:<br />

Stafilococchi<br />

meticillino sens.<br />

v<strong>al</strong>vole native<br />

meticillino res.<br />

v<strong>al</strong>vole native<br />

meticillino sens.<br />

protesi v<strong>al</strong>volari<br />

meticillino res.<br />

protesi v<strong>al</strong>volari<br />

Penicillina G 2-3 milioni/U e.v. ogni 4 h. +/- gentamicina 1mg /Kg/<strong>di</strong>e ogni 8 h 2 sett.<br />

Penicillina G 3-4 milioni/U e.v. ogni 4 h +/- gentamicina 1mg /Kg/<strong>di</strong>e ogni 8 h 4-6 sett.<br />

Penicillina G 3-4 milioni/U e.v. ogni 4 h + gentamicina 1mg /Kg/<strong>di</strong>e ogni 8 h o<br />

streptomicina 7,5 mg/kg ogni 12 h<br />

4-6 sett.<br />

Ampicillina 2gr ev ogni 4 h + gentamicina 1mg /Kg/<strong>di</strong>e ogni 8 h 4-6 sett.<br />

Vancomicina 15 mg/Kg ev ogni 12 h + gentamicina 1mg /Kg/<strong>di</strong>e ogni 8 h 4-6 sett.<br />

Nafcillina 2 gr ev ogni 4 h +/- gentamicina 1mg /Kg/<strong>di</strong>e ogni 8 h 4-6 sett.<br />

Oxacillina 2 gr ev ogni 4 h +/- gentamicina 1mg /Kg/<strong>di</strong>e ogni 8 h 4-6 sett.<br />

Vancomicina 15 mg/Kg ev ogni 12 h 4-6 sett.<br />

Nafcillina 2 gr ev ogni 4 h + gentamicina 1mg /Kg/<strong>di</strong>e ogni 8 h +<br />

rifampicina 300 mg os ogni 8 h<br />

Oxacillina 2 gr ev ogni 4 h + gentamicina 1mg /Kg/<strong>di</strong>e ogni 8 h +<br />

rifampicina 300 mg os ogni 8 h<br />

Vancomicina 15 mg/Kg ev ogni 12 h + gentamicina 1mg /Kg/<strong>di</strong>e ogni 8 h +<br />

rifampicina 300 mg os ogni 8 h<br />

6-8 sett.<br />

6-8 sett.<br />

6-8 sett.<br />

Gruppo HACEK Ceftriazone 2 g/<strong>di</strong>e ev qd 4 sett.<br />

Ampicillina 2gr ev ogni 4 h + gentamicina 1mg /Kg/<strong>di</strong>e ogni 8 h 4 sett.<br />

In pazienti con endocar<strong>di</strong>te è necessario effettuare profilassi antibiotica prima <strong>di</strong> <strong>al</strong>cune procedure me<strong>di</strong>che.<br />

Cavo or<strong>al</strong>e, vie respiratorie Amoxicillina 2gr os 1h prima Ampicillina 2gr ev o im 30' prima<br />

Claritromicina 500 mg os 1h prima<br />

App. genitourinario, gastroenterico Amoxicillina 2gr os 1h prima Ampicillina 2gr ev o im 30' prima<br />

52<br />

Vancomicina 1g ev in 1-2h,30' prima


Polmoniti<br />

Infezione del parenchima polmonare causata da <strong>di</strong>versi microorganismi che solitamente vengono aspirati d<strong>al</strong>l'orofaringe.<br />

Polmonite tipiche: febbre, escreato purulento, tosse purulento, dolore toracico pleuritico. Addensamento <strong>al</strong>l'Rx.<br />

✗ S. pneumoniae o <strong>al</strong>tri patogeni<br />

Polmonite atipica: tosse secca, sx extrapolmonari, minimi segni <strong>al</strong>l'E.O.<br />

✗ M. pneumoniae, Legionella pneumophila, Chlamy<strong>di</strong>a pneumoniae, Pneumocystis carinii<br />

Polmonite lobare S. pneumoniae, H. influenzae, M. catarrah<strong>al</strong>is Penicillina G<br />

Eritromicina<br />

Cef<strong>al</strong>osporine seconda generazione<br />

Cef<strong>al</strong>osporine terza generazione<br />

Ampicillina/sulbactam<br />

Polmonite atipica M. pneumoniae, Legionella spp.,C.<br />

pneumoniae<br />

Eritromicina<br />

Claritromicina<br />

P. da aspirazione Anaerobi Clindamicina<br />

Ampicillina/sulbactam<br />

Amoxicillina+metronidazolo<br />

Nosocomi<strong>al</strong>e S. aureus Nafcillina<br />

Vancomicina<br />

Bacilli enterici G- o P. aeruginosa Ceftazi<strong>di</strong>me +/- aminoglicosi<strong>di</strong> (anti Pseudo)<br />

Ticarcillina clavulanato +/- aminoglicoside<br />

Imipenem<br />

Ciprofloxacina<br />

Flora mista Ceftazi<strong>di</strong>me + clindamicina +/- aminoglicoside<br />

Ticarcillina clavulanato +/- aminoglicoside<br />

Piperacillina/tazobactam +/- aminoglicoside<br />

Post-influenz<strong>al</strong>e S. pneumoniae, S. aureus Nafcillina<br />

Vancomicina<br />

Meningite batterica acuta<br />

Nei neonati: Streptococco ag<strong>al</strong>actiae<br />

Listeria monocytogenes<br />

Kleibsiella<br />

Nel lattante: Enterobacteriaceae (sopr. E. Coli)<br />

Nei bambini: Haemofilus influenzae<br />

Nell'adulto immunocompetente: Streptococco pneumoniae<br />

Neisseria meningiti<strong>di</strong>s<br />

Nell'anziano e immunocompromesso Listeria monocytogenes<br />

Streptococco pneumoniae<br />

53


Neisseria meningiti<strong>di</strong>s sensibile Penicillina Penicillina G 20-24 milioni U <strong>di</strong>e, sid<br />

Ampicillina 12 g/<strong>di</strong>e, qid<br />

resistente Penicillina Ceftriazone 4 g/<strong>di</strong>e, bid<br />

Cefotaxime 12 g/<strong>di</strong>e, sid<br />

Streptococco pneumoniae sensibile Penicillina Penicillina G 20-24 milioni U <strong>di</strong>e, sid<br />

poco sensibile Ceftriazone 4 g/<strong>di</strong>e, bid<br />

resistente Penicillina Vancomicina<br />

Cefotaxime 12 g/<strong>di</strong>e, sid<br />

Ceftriazone<br />

Cefotaxime<br />

+/- Vancomicina<br />

2 g/<strong>di</strong>e, qid<br />

4 g/<strong>di</strong>e, bid<br />

12 g/<strong>di</strong>e, sid<br />

20 mg/l intraventricolare<br />

Bacilli G- (ecc. P.aeruginosa) Ceftriazone 4 g/<strong>di</strong>e, bid<br />

Cefotaxime 12 g/<strong>di</strong>e, sid<br />

Pseudomonas aeruginosa Ceftazi<strong>di</strong>me 6 g/<strong>di</strong>e, tid<br />

Stafilococchi sensibili Meticillina Nafcillina 9-12 g/<strong>di</strong>e, sid<br />

resistenti Meticillina Vancomicina 2 g/<strong>di</strong>e, qid<br />

Listeria monocytogenes Ampicillina 12 g/<strong>di</strong>e, sid<br />

Haemophilus influenzae Ceftriazone 4 g/<strong>di</strong>e, bid<br />

Cefotaxime 12 g/<strong>di</strong>e, sid<br />

Streptococco ag<strong>al</strong>actiae Ampicillina 12 g/<strong>di</strong>e, sid<br />

Penicillina G 20-24 milioni U, sid<br />

Bacteroides fragilis Metronidazolo 2000 mg/<strong>di</strong>e, qid<br />

Fusobacterium Metronidazolo 2000 mg/<strong>di</strong>e, qid<br />

In base, quin<strong>di</strong>, <strong>al</strong>l'epidemiologia delle meningiti per le varie età, la terapia empirica si può sommistrare secondo questo<br />

schema:<br />

Neonati prematuri, < 1 mese Ampicillina + Cefotaxime<br />

Neonati 1-3 mesi Ampicillina + Cefotaxime o Ceftriazone + Desametasone<br />

Bambini > 3 mesi, adulti < 50 anni Cefotaxime o Ceftriazone + Vancomicina<br />

Adulti > 50 anni, o con m<strong>al</strong>attie debilitanti Ampicillina + Vancomicina + Cefotaxime o Ceftriazone<br />

Meningite osped<strong>al</strong>iera Ceftazi<strong>di</strong>me + Vancomicina<br />

Alterata immunità cellulo-me<strong>di</strong>ata Ceftazi<strong>di</strong>me + Ampicillina<br />

Le informazioni contenute in questo paragrafo sono state tratte unicamente da Harrison - Principi <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Interna,<br />

15° ed. 2003<br />

54


Schemi antibiotici (prof. Bartoli)<br />

Meningite<br />

Neonato 0


CIPROFLOXACINA<br />

Peste (Yersinia Pestis)<br />

DOXACICLINA<br />

Vaiolo (Poxvirus. Cowpox, Cickenpox…) 4<br />

VACCINO!<br />

Febbri Emorragiche (Ebola…)<br />

RIBAVIRINA e forse qu<strong>al</strong>che rosario. In definitiva, nulla è utile…<br />

4 Grazie <strong>al</strong>la vaccinazione dei propri soldati, nel 1871 l’esercito Prussiano non ebbe <strong>di</strong>fficoltà nel sopraffare l’avversario Francese, il cui esercito era già<br />

stato f<strong>al</strong>ci<strong>di</strong>ato d<strong>al</strong> Vaiolo. La Francia si prese la propria “Revanche” durante la Prima Guerra Mon<strong>di</strong><strong>al</strong>e (1915-18), imponendo pesantissime<br />

con<strong>di</strong>zioni economiche e territori<strong>al</strong>i ai vinti tedeschi. Questi a loro volta, con un moto d’orgoglio volendo recuperare l’onore perduto, posero la<br />

“questione francese” tra le motivazioni che pesarono nel precipitare la Seconda Guerra Mon<strong>di</strong><strong>al</strong>e (1939-45). Tutto nacque da un vaccino...<br />

56


Terapia delle artriti<br />

Artrite degenerativa (o artrosi)<br />

Definizione: La m<strong>al</strong>attia articolare degenrativa o osteoartrosi è una patologia caraterizzata da progressivo deterioramento e<br />

per<strong>di</strong>ta della cartilagine articolare, con proliferazione <strong>di</strong> osso e <strong>di</strong> tessuto connettivo <strong>al</strong>l'interno e attorno <strong>al</strong>l'articolazione<br />

interessata.Solitamente interessa le articolazioni maggiormente sottoposte a carico (es. ginocchio)<br />

Clinica:<br />

✗ monoartite o poliartrite asimmetrica cronica<br />

✗ rigonfiamento <strong>di</strong> consistenza dura cai margini <strong>di</strong>st<strong>al</strong>i delle articolazioni (es. noduli <strong>di</strong> Heberden – IFD – o<br />

noduli <strong>di</strong> Bouchard – IFP)<br />

✗ crepitio dell'articolazione<br />

✗ deformità<br />

✗ limitazione funzion<strong>al</strong>e<br />

✗ raro versamento<br />

Terapia:<br />

Riduzione del peso<br />

Uso <strong>di</strong> protesi o ausili<br />

Correzione <strong>di</strong> anom<strong>al</strong>i postur<strong>al</strong>i ed esercizi per sviluppare la muscolatura<br />

Terapia farmacologica:<br />

ASA 1-4 gr po<br />

Paracetamolo 1-3 gr po<br />

Indometacina 100-200 mg po (E.C: può dare cef<strong>al</strong>ea)<br />

Diclofenac 100-200 mg po<br />

Ketoprofene 100-400 mg po<br />

Ibuprofene 0,8-1,6 gr po<br />

Sono poi possibili trattamenti loc<strong>al</strong>i come creme topiche (es. a base <strong>di</strong> capsaicina) o iniezioni intraarticolari <strong>di</strong><br />

glucocorticoi<strong>di</strong> (usare raramente perchè peggiorano l'usura della cartilagine articolare), o i<strong>al</strong>uronina (in pz. che non<br />

rispondono ai FANS). Terapia chirurgica per pazienti no responders.<br />

Gotta<br />

Definizione: <strong>al</strong>terazione del metabolismo purinico che comporta l'iperproduzione <strong>di</strong> acido urico<br />

Diagnosi: dosaggio nelle urine > 600 mg/24 h.<br />

Terapia:<br />

attacco acuto <strong>di</strong> gotta (i crist<strong>al</strong>li <strong>di</strong> urato vengono fagocitati dai leucociti con liberazione <strong>di</strong> enzimi e me<strong>di</strong>atori<br />

infiammatori):<br />

• colchicina 0,6 mg 1-2 cp p.o. (fino a max. 3 gr o <strong>al</strong>l'insorgenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>arrea)<br />

• prednisone 25 mg p.o. (per sedare il dolore)<br />

• indometacina 100 mg bid (dopo attacco con colchicina per 2-3 settimane)<br />

m<strong>al</strong>attia asintomatica:<br />

• <strong>al</strong>lopurinolo 300 mg/<strong>di</strong>e p.o.<br />

gotta cronica<br />

< 600 mg/<strong>di</strong>e: probenecib 1 gr/<strong>di</strong>e (non più in commercio in It<strong>al</strong>ia)<br />

sulfinpirazone 400 mg q.d. o b.i.d. (per aumentare l'escrezione, crea <strong>di</strong>fetto del riassorbimento)<br />

> 600 mg/<strong>di</strong>e: <strong>al</strong>lopurinolo (blocca la xantino ossidasi e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>minuiisce la produzione)<br />

Artrite reumatoide<br />

Definizione:: m<strong>al</strong>attia cronica sistemica a eziologia sconosciuta, caratterizzata da sinovite infiammatoria persistente che<br />

interessa tipicamente le articolazioni periferiche in modo simmetrico. E' stata descritta associazione con HLA-DR4. La<br />

progressione è da danno immuno me<strong>di</strong>ato, il danno articolare è secondario a iperplasia sinovi<strong>al</strong>e, infiltrazione linfocitaria e<br />

produzione <strong>di</strong> citochine infiammatorie.<br />

Terapia:<br />

La terapia migliore è quella effettuata con DMARDs (Disease Mo<strong>di</strong>fying Antirheumatic Drugs) che vengono impiegati per<br />

evitare un peggioramento della patologia in combinazione con antidolorifici:<br />

57


DMARDs<br />

✔ Idrossiclorochina (cp 200 mg) 3 cps q.d. per l'attacco, 2 cps q.d per il mantenimento<br />

✔ S<strong>al</strong>i d'oro 25-50 mg a settimana. Deve essere protratta per un anno a meno <strong>di</strong> effetti collater<strong>al</strong>i. Aumento gradu<strong>al</strong>e.<br />

• Aurotiosolfato: fl. 10-50 mg i.m.<br />

• Ridaura © cp 3 mg, q.d. p.o.<br />

E.C. agranulocitosi, sindrome nefrosica, <strong>di</strong>arrea per aurotiosolfato.<br />

✔ Penicillamina: cp. 150 mg. Si usa solo più come chelante del Cu nel morbo <strong>di</strong> Wilson. E.C. SLE<br />

✔ Sulfas<strong>al</strong>azina: cp 500 mg. Viene scisso in 5ASA (escreto con le feci) e sulfapiri<strong>di</strong>na (circolo entero epatico). 1cp q.d. Si<br />

usa soprattutto per artriti HLA-B27. E.C. nausea, vomito, <strong>di</strong>arrea, anemia macrocitica (inib. ass. folati)<br />

✔ Azatioprina: trasformata in 6-mercaptopurina e azotiagranina (! metabolizzato da xantino ossidasi: se il pz. è in terapia<br />

con <strong>al</strong>lopurinolo non è metabolizzata: rischio agranulocitosi): 1-2 mg/kg. Produce remissione in 3 mesi. Si usa anche<br />

nelle IBD.<br />

✔ Metotrexate: cp. 25 mg., fl. 5-50 mg. Dosi da 15-50 mg. e.v. 1 volta a settimana. Probabilmente interferisce nella<br />

sintesi dei leucotrieni, blocca la tetraidrofolatoreduttasi. Escrezione ren<strong>al</strong>e, sinergizza con il Bactrim (bloccano lo stesso<br />

enzima). 7,5-15 mg p.o. o i.v. 1 volta settimana. E.C. fibrosi epatica, polmonite interstizi<strong>al</strong>e acuta, anemia macrocitica<br />

per deficit folati.<br />

✔ Ciclofosfamide: in presenza <strong>di</strong> vascutlite sistemica<br />

Antiinfiammatori<br />

✔ FANS o inibitori selettivi COX-2<br />

✔ Steroi<strong>di</strong>:<br />

Idrocortisone: 50-100 mg in sede intra o paraarticolare<br />

Metilprednisone: boli da 250 mg (Solumedrol ©)<br />

Prednisone cp. da 5 e 25 mg (Deltacortene ©) Soprattutto <strong>al</strong> primo attacco si usa per dare tempo ai DMARDs<br />

<strong>di</strong> agire. E.C. osteoporosi, necrosi asettica dell'osso, morbo <strong>di</strong> Cushing iatrogeno, <strong>di</strong>abete mellito.<br />

Immunosoppressori<br />

✔ Ciclosporina A: si usa molto nei trapianti (12 mg/kg/<strong>di</strong>e). Nell'AR si usa a dosi più basse (3 mg/kg/<strong>di</strong>e); buoni<br />

risultati, <strong>al</strong>la sospensione possibile reci<strong>di</strong>va. Va assunto con i pasti e deve essere monitorizzato. San<strong>di</strong>mmune © 100<br />

mg/ml.<br />

Terapia fisica: esercizi ogni 2 ore con gomitolo, immersione mani nella cera c<strong>al</strong>da.<br />

Schema terapeutico:<br />

M<strong>al</strong>attia lieve: FANS + DMARDs (idrossiclorochina / sulfas<strong>al</strong>azina)<br />

M<strong>al</strong>attia aggressiva: steroide → metotrexate + DMARDs (idrossiclorochina / sulfas<strong>al</strong>azina)<br />

M<strong>al</strong>attia sistemica: ciclosporina A + DMARDs (idrossiclorochina / sulfas<strong>al</strong>azina)<br />

Nuovi farmaci<br />

Leflunomide (Arara ©) cp. 100mg (dose <strong>di</strong> attacco 3 gr, mantenimento 10 mg). Modula i T-linfociti. E' in DMARD<br />

simile <strong>al</strong> metotrexate (non associare)E.C. epatossicità, teratogeno, <strong>di</strong>arrea, <strong>al</strong>opecia, aplasia midollare.<br />

Minociclina (Minocin ©)cp. 100mg. E' un inibitore delle met<strong>al</strong>lo proteasi e porta quin<strong>di</strong> a riduzione dei livelli <strong>di</strong> IL-<br />

10 e <strong>di</strong> TNF. Viene usato in monoterapia per m<strong>al</strong>attia non aggressiva.<br />

Anakina: inibitore competitivo del TNF.<br />

Inibitore del TNF: vengono usati come terza linea terapeutica, in m<strong>al</strong>attie gravi o in caso <strong>di</strong> intolleranza ad <strong>al</strong>tri<br />

farmaci.<br />

ÄEtanercept: è una IgG con FC anti-TNFα . E.C. sepsi e TBC <strong>di</strong>sseminata. 25 mg s.c. 2 volte a sett..<br />

ÄInfliximab: anticorpo monoclon<strong>al</strong>e chimerico topo-uomo anti-TNFα . E.C. TBC <strong>di</strong>sseminata, sdr.<br />

demielinizzanti. 3 mg/Kg e.v. ogni 2 mesi.<br />

58


Gener<strong>al</strong>ità sui <strong>di</strong>uretici<br />

Terapia <strong>di</strong>uretica<br />

Tutti i <strong>di</strong>uretici danno iperuricemia perchè secreti nel lume <strong>al</strong> posto ac. urico (! attacco gottoso).<br />

<strong>Il</strong> nostro organismo ha sistema <strong>di</strong> controllo del Volume<br />

plasmatico efficace:<br />

se VPeff :<br />

– resistene periferiche<br />

– resistenze ren<strong>al</strong>i<br />

– peptide natriuretico atri<strong>al</strong>e<br />

se VPeff :<br />

• resistenze periferiche<br />

• resistenze ren<strong>al</strong>i (Na filtrato →per<strong>di</strong>te)<br />

• RAA<br />

• scarica simpatica con contrazione capacitanza venosa<br />

Nella terapia <strong>di</strong>uretica è importante v<strong>al</strong>utare la portata car<strong>di</strong>aca. E' importante pesare il paziente.<br />

La refrattarietà ai <strong>di</strong>uretici non esiste: se effettuo il blocco <strong>di</strong>st<strong>al</strong>e (furosemide + amiloride) e il pz. non urina significa che<br />

ho un ridotto VpEff: quin<strong>di</strong> il <strong>di</strong>uretico funziona ma non ho filtrato glomerulare sufficiente.<br />

Acetazolamide e Diclorfenamide<br />

Bloccano l’Anidrasi carbonica, ma anche senza AC il 50% del H 2CO 3<br />

viene riassorbito perchè idrolizzata della reazione non<br />

cat<strong>al</strong>izzata.<br />

↓<br />

Questi farmaci sono usati solo per 2-3giorni<br />

In<strong>di</strong>cazioni:<br />

<strong>al</strong>c<strong>al</strong>osi metabolica<br />

terapia del glaucoma<br />

Furosemide<br />

<strong>Il</strong> furosemide si lega <strong>al</strong> posto del Cl - e blocca il cotrasporto.<br />

T ½ : 15-30 minuti (l’effetto <strong>di</strong>pende anche d<strong>al</strong>la Fg: > se IR; si può<br />

arrivare a 4-6 ore trasformando un in<strong>di</strong>viduo anurico in poliurico).<br />

La tx con furosemide poichè fa arrivare più Na + <strong>al</strong> TD provocherà<br />

iper<strong>al</strong>dosteronismo e conseguente <strong>al</strong>c<strong>al</strong>osi metabolica ipok<strong>al</strong>iemica<br />

(perchè a livello del TD si avrà riassorbimento <strong>di</strong> Na + in scambio con K +<br />

<strong>al</strong>dosterone <strong>di</strong>pendente).<br />

59


Tiazi<strong>di</strong>ci<br />

Agiscono sulla prima porzione del TD, dove viene riassorbito 3-5% Na + .<br />

Bloccano il cotrasportatore Na + Cl - .<br />

Spironolattone, triamterene e amiloride<br />

Triamterene e amiloride nel sangue sono fortemente carichi + e entrano<br />

nel can<strong>al</strong>e <strong>di</strong> riassorbimento del Na + (EpNaCh) (perchè il lume è<br />

norm<strong>al</strong>mente -). Poichè non si riassorbe Na + il lume non <strong>di</strong>viene negativo<br />

e non richiama K+ e H+ d<strong>al</strong>l’interstizio → iperk<strong>al</strong>iemia e acidosi<br />

metabolica.<br />

L’<strong>al</strong>dosterone viene secreto quando dobbiamo riassorbire Na + , si lega <strong>al</strong> R<br />

e induce la trascrizione dell’EpNaCh: lo spironolattone funge da<br />

antagonista competitivo privo <strong>di</strong> attività agonista.<br />

Ha quin<strong>di</strong> un tempo <strong>di</strong> latenza <strong>di</strong> 2-3 giorni.<br />

Sono farmaci inefficaci in caso <strong>di</strong> ipo<strong>al</strong>dosteronismo (perchè non ci sono<br />

EpNaCh da bloccare).<br />

Esempi <strong>di</strong> trattamento <strong>di</strong>uretico<br />

Edema oncotico o nefrosico: con l'ipoonchia V interstizi<strong>al</strong>e e VpEff si ha riassorbimento <strong>di</strong> acqua fino a<br />

ricostituzione del VpEff.<br />

La tx <strong>di</strong>uretica è quin<strong>di</strong> estetica, anche perchè posso indurre IR: devo quin<strong>di</strong> usare un <strong>di</strong>uretico blando ad azione nelle 24 h.<br />

(es. Idroclorotiazide o amiloride – Moduretic -) che <strong>di</strong>uresi ma pressione oncotica per concentrazione.<br />

Edema cirrotico: i sinusoi<strong>di</strong> epatici intrappolano il sangue con m<strong>al</strong><strong>di</strong>stribuzione del VpEff res. Ren<strong>al</strong>i e RAA; poi per<br />

aumento della pressione a livello dei sinusoi<strong>di</strong> si ha trasudato/edema/ascite. Si deve usare un <strong>di</strong>uretico che VpEff con <br />

ascite: ad es. spironolattone (lunga emivita ed effetto blando).<br />

60


Patologie in cui è necessaria terapia <strong>di</strong>uretica<br />

Scompenso car<strong>di</strong>aco<br />

E' necessario ottenere una <strong>di</strong>uresi importante: furosemide 20 mg da ripetere. Per il mantenimento si può passare ad un<br />

farmaco ad azione più blanda (es. idroclorotiazide + amiloride: Moduretic) a seconda del pz. 1 o 2 volte <strong>di</strong>e.<br />

Nello scompenso car<strong>di</strong>aco con edema polmonare acuto: Furosemide 80 mg. e.v.<br />

Ipertensione arteriosa<br />

Piccola deplezione <strong>di</strong> Na + costante: Moduretic o Clort<strong>al</strong>idone (questi farmaci possono dare <strong>al</strong>c<strong>al</strong>osi metabolica<br />

ipok<strong>al</strong>iemica perchè a livello del TD si avrà riassorbimento <strong>di</strong> Na + in scambio con il k + : dovrò supplementare <strong>di</strong> K + circa 20<br />

mEq <strong>di</strong>e = 2,5 compresse <strong>di</strong> Lentok<strong>al</strong>ium – 1 cp 8 mEq).<br />

Insufficienza ren<strong>al</strong>e cronica<br />

<strong>Il</strong> pz. ovvia la ridotta capacità <strong>di</strong> eliminare H2O e Na+ con aumento del VpEff e conseguentemente della PA. E' necessario<br />

creare un <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> riassorbimento farmacologico: Furosemide anche con dosi da 250 mg 3-4 volte <strong>di</strong>e. In questo modo<br />

si trasforma il pz. da anurico a oligurico e gli si permette una <strong>di</strong>eta norm<strong>al</strong>e.<br />

Non c'è il rischio che sviluppi <strong>al</strong>c<strong>al</strong>osi metabolica ipok<strong>al</strong>iemica perchè il pz. per il ridotto filtrato ha comunque <strong>di</strong>fficoltà a<br />

eliminare il K.<br />

Diabete insipido<br />

DI ipot<strong>al</strong>amico: il pz. per cause <strong>di</strong>verse (es. tumori, traumi, meningiti, <strong>di</strong>fetto congenito) non produce ADH. <strong>Il</strong> pz. perde<br />

liqui<strong>di</strong> e concentra i soluti ma non secerne ADH; la <strong>di</strong>sidratazione innesca i meccanismi <strong>di</strong> compenso (filtrato<br />

glomerulare che limita la poliuria, con conseguente iperuricemia e nuova <strong>di</strong>luizione in seguito <strong>al</strong>la sete del paziente). Si<br />

tratta con ADH spray (Minirin).<br />

DI nefrogenico: l'ADH viene prodotto ma per <strong>di</strong>fetti genetici <strong>di</strong>versi non ha effetti sull'epitelio tubulare. Si trattano con<br />

<strong>di</strong>uretici (dose <strong>di</strong> attacco con Furosemide e mantenimento con Moduretic 1 cp <strong>di</strong>e + restrizione so<strong>di</strong>ca nella <strong>di</strong>eta) per<br />

ottenere un aumento del flusso <strong>di</strong> preurina <strong>al</strong> dotto collettore e riassorbimento <strong>di</strong> solvente da parte del dotto collettore<br />

stesso. Se non si associasse un tiazi<strong>di</strong>co e un risparmiatore <strong>di</strong> K avremmo <strong>al</strong>c<strong>al</strong>osi metabolica ipok<strong>al</strong>iemica.<br />

Iper<strong>al</strong>dosteronismo primitivo (Morbo <strong>di</strong> Conn) e morbo <strong>di</strong> Liddle<br />

Un adenoma secernente <strong>al</strong>dosterone provoca riassorbimento <strong>di</strong> Na+ con cef<strong>al</strong>ea, lieve ipertensione <strong>di</strong>astolica, ipok<strong>al</strong>iemia<br />

(per aumentate per<strong>di</strong>te ren<strong>al</strong>i). La terapia in attesa dell'intervento chirurgico è spironolattone (25-100mg per 3 volte <strong>di</strong>e).<br />

Nella m<strong>al</strong>attia <strong>di</strong> Liddle il can<strong>al</strong>e EpNaCh è incapace <strong>di</strong> chiudersi per un <strong>di</strong>fetto genetico e quin<strong>di</strong> va chiuso<br />

farmacologicamente con triamterene o amiloride.<br />

Squilibri elettrolitici<br />

A) Iperc<strong>al</strong>cemia: i farmaci <strong>di</strong> base per questo problema sono i bifosfonati (<strong>al</strong>endronato). Ma poiché il Ca ++ è bloccato d<strong>al</strong><br />

Furosemide in corso <strong>di</strong> iperc<strong>al</strong>cemia si può infondere Furosemide 40mg/h + 1 litro <strong>di</strong> fisiologica + K.<br />

B) C<strong>al</strong>colosi da s<strong>al</strong>i <strong>di</strong> Ca: da iperc<strong>al</strong>ciuria per <strong>di</strong>fettoso riassorbimento tubulare <strong>di</strong> Ca ++ . Per prevenire le reci<strong>di</strong>ve dei c<strong>al</strong>coli<br />

posso somministrare un <strong>di</strong>uretico tiazi<strong>di</strong>co che aumenta il riassorbimento <strong>di</strong> Ca ++ (Igroton – clort<strong>al</strong>idone – ½ + K oppure<br />

Moduretic – amiloride+idroclorotiazide – ½ cp).<br />

C)Iponatriemia: se il pz. è in terapia <strong>di</strong>uretica e non rispetta la restrizione idrica l'iponatriemia è da <strong>di</strong>luizione. E' quin<strong>di</strong><br />

necessario far rispettare la restrizione idrica.<br />

D) Ipok<strong>al</strong>iemia: si ha in pz. in terapia cronica con furosemide o tiazi<strong>di</strong>ci: si associa un <strong>di</strong>uretico risparmiatore <strong>di</strong> K.<br />

61


EMAZIE CONCENTRATE (Ht 60%)<br />

Terapia trasfusion<strong>al</strong>e<br />

V<strong>al</strong>utare l’oxigen delivery (DO 2)<br />

DO 2 = car<strong>di</strong>ac output x arteri<strong>al</strong> oxigen content<br />

= car<strong>di</strong>ac output x [(1,39 x [Hb] x arteri<strong>al</strong> oxygen saturation) + (PaO 2 x 0,0031)]<br />

gittata car<strong>di</strong>aca<br />

L’ossigenazione <strong>di</strong>pende da: saturazione Hb<br />

quantità Hb<br />

Se il pz. è sano c’è un buon DO2 fino a Ht < 10%, quin<strong>di</strong> Hb < 3,3 gr/dL.<br />

Quando trasfondere?<br />

Se il pz. ha gravi sintomi da anemia: facile affaticabilità, <strong>di</strong>spnea <strong>al</strong>l’esercizio, tachicar<strong>di</strong>a (senza tenere conto del grado <strong>di</strong><br />

anemia)<br />

Se il pz. ha m<strong>al</strong>attie car<strong>di</strong>ovascolari, BPCO, età > 65 anni, <strong>di</strong>abete bisogna mantenere Ht > 25-33 (Hb > 8 gr/dL)<br />

Se il pz. ha Hb < 7 mg/dL ed è anziano<br />

Se il pz. deve essere operato Hb > 7 mg/dL<br />

E’ possibile ricorrere <strong>al</strong>la trasfusione autologa in caso <strong>di</strong> intervento programmato, o a particolari preparazioni delle emazie:<br />

es.<br />

– emazie lavate (per lavare il plasma del donatore) per pz. con deficit IgA o pz. <strong>al</strong>lergici;<br />

– emazie leucoridotte per ridurre il rischio <strong>di</strong> <strong>al</strong>loimmunizzazione e <strong>di</strong> trasmissione <strong>di</strong> CMV;<br />

– emazie irra<strong>di</strong>ate in pz. immunocompromessi.<br />

Effetti collater<strong>al</strong>i: reazione trasfusion<strong>al</strong>e (brivido scuotente, febbre, <strong>di</strong>spnea, esantema).<br />

In pz. che si è immunizzato contro i WBC si effettua una preme<strong>di</strong>cazione con Trimeton + Flebocortid<br />

PIASTRINE ↓ produzione (CT, aplasia)<br />

In<strong>di</strong>cate per Trombocitopenia ↑ consumo<br />

↓ attività<br />

! Nella porpora trombotica-trombocitopenica non si trasfonde !<br />

Pz. non sanguina se PLT > 50000, emorragia spontanea può comparire se PLT < 10000<br />

Complicanze della piastrinopenia sono <strong>di</strong>visibili in:<br />

• Dry blee<strong>di</strong>ng: si possono tenere le PLT tra 10000 e 50000<br />

• petecchie<br />

• ecchimosi<br />

• Wet blee<strong>di</strong>ng: si devono tenere le PLT > 50000<br />

• SNC<br />

• gastrointestin<strong>al</strong>i<br />

• genitourinario<br />

Si devono trasfondere 5-8 unità in pz. adulti, 4 unità nei bambini (1 unità aumenta il numero <strong>di</strong> PLT <strong>di</strong> circa 10000/μL se<br />

non ci sono anticorpi antipiastrine in circolo).<br />

Rende molto <strong>di</strong> più la piastrinoaferesi (3-6x10 11 PLT).<br />

Poichè ci possono essere fenomeni <strong>di</strong> <strong>al</strong>loimmunizzazione nei confronti <strong>di</strong> Ag leucocitari (da precedenti infusioni) è<br />

meglio irra<strong>di</strong>are e lavare le PLT.<br />

62


Tossicità da chemioterapia<br />

Gli effetti della CT e della m<strong>al</strong>attia sono v<strong>al</strong>utati glob<strong>al</strong>mente sul pz. con il Performance Status<br />

0 – No sintomi<br />

1 – ↓sintomi e no trattamento<br />

2 – sintomi che richedono qu<strong>al</strong>che trt<br />

3 – <strong>di</strong>sabilitante e ↓ADL (Activities of Daily Living) 50%. Deambulazione conservata<br />

4 – ADL < 50%. Deambulazione compromessa<br />

<strong>Il</strong> PS, prima del trattamento, ha v<strong>al</strong>ore prognostico sull'outcome della CT.<br />

Nella CT, tutti i tessuti cambi<strong>al</strong>i sono colpiti.<br />

TOSSICITA' ACUTA<br />

Midollo Osseo (BM) 1-Mielosoppressione<br />

Gastrointestin<strong>al</strong> e (GI) 2-Nausea-Vomito Cys – ciclofosfamide<br />

Stomatite 5FU – metotrexate<br />

Diarrea 5 – FU<br />

Costipazione Vincristina<br />

Cute 3-Alopecia Qu<strong>al</strong>unque<br />

Genitourinario (GU) Amenorrea<br />

Fotosensibilizzaz. 5-FU<br />

Azoozpermìa<br />

Embrio/fetopatie<br />

1. MIELOSOPPRESSIONE<br />

La tossicità della CT (qu<strong>al</strong>unque farmaco ha azione pessima sul BM) colpisce con sensibilità <strong>di</strong>versa gli elementi del BM<br />

a seconda del rispettivo t ½<br />

Cys<br />

PMNs t ½ 6-8 h elevata<br />

PLT t ½ 5-7 gg me<strong>di</strong>a suscettibilità agli agenti citotossici.<br />

RBC t ½ 120 gg bassa<br />

• Rapida neutropenia con dosi terapeutiche Adriamicina – metotrexate – 5FU. 6-14 gg.<br />

• Ritardata neutropenia con dosi terapeutiche Nitrosurea – Procarbazina. Dopo 6 settimane.<br />

a) NEUTROPENIA FEBBRILE<br />

Febbre 38°C in pz citopenico/infiltrazione neoplastica BM ↓RR mort<strong>al</strong>ità se N>1000/μl<br />

(1 misuraz >38.5°C / 3 misuraz 38


LABORATORIO<br />

• Emocoltura<br />

• Stick + se<strong>di</strong>mento urine<br />

• Tampone faringeo – escreato (sputum) – evt. BAL<br />

• Rx torace – TC spir<strong>al</strong>e sottile – eco addome<br />

TERAPIA<br />

☺Pz. Low Risk ( ↓durata PMN penìa-No shock-No <strong>al</strong>tri sintomi)<br />

Asepsi e Decontaminzaione <strong>di</strong>gestiva – Colluttorio/ dentifricio Antibiotico.<br />

Accorciare la durata della CT.<br />

Antibiotici – cercare patogeno + antibiogramma<br />

– inf. Vie urinarie ► ciprofloxacina/levofloxacina/amoxi clavulanata<br />

– inf. Polmonari ► ceftazi<strong>di</strong>me 1gr. Tid per Pseudomonas<br />

► BBK8 (amikacina) 1gr. <strong>di</strong>e<br />

– inf. S. Aureus ► Vancomicina 500mg 4/<strong>di</strong>e<br />

– trt. Antifungino (Fluconazolo/AmfotericinaB)<br />

☻Pz High Risk (↑durata PMN penìa-sepsi-segni <strong>di</strong> sofferenza d'organo-polmonite atipica)<br />

Copertura antibiotica massiccia come pz. low-risk; in aggiunta:<br />

Fattore <strong>di</strong> crescita per i PMN.<br />

GM-CSF 250mg/m 2 s.c. Effetti collater<strong>al</strong>i elevati Mielostim®<br />

G-CSF 5 mg/kg/<strong>di</strong>e s.c. Effetti collater<strong>al</strong>i bassi<br />

Si inizia 48-72h dopo la fine della CHT e si continua fino ad una conta PMN>10.000/μl<br />

oltre <strong>al</strong>la terapia Antibiotica.<br />

b) PLTPENIA (Trombocitopenia)<br />

Rara in K soli<strong>di</strong> blee<strong>di</strong>ng moderato


- δ-9-Tetraidrocannabinolo (Marinol®) è un blando antiemetico. Qu<strong>al</strong>che in<strong>di</strong>cazione nella nausea persistente. 10<br />

mg/3-4h p.o. Ad Libitum. ;o)<br />

b) VOMITO ANTICIPATORIO<br />

Psicogeno (ψ), segue il principio del riflesso con<strong>di</strong>zionato pavloviano.<br />

In Osped<strong>al</strong>e pz ha nausea per la cht. Ogni volta che si reca in H per trt, ha nausea prima del trt.<br />

• Lorazepam (En® BDZ) 1-2 mg i.m.-i.v.- p.o. Ogni 4-6h.<br />

• tecniche psicologiche (counseling, ambiente rilassato)<br />

3. ALOPECIA<br />

Parrucche, supporto psicologico +++<br />

“Chemo caps” a raffreddamento sono da sconsigliare.<br />

Quando i capelli ricrescono, sono un po' più riccioli.<br />

4. DISFUNZIONE GONADICA & GRAVIDANZA<br />

♂ Azoospermia irreversibile in trt per MH.<br />

Azoospermia reversibile per cys, vinblastina e bleomicina. E'tuttavia età <strong>di</strong>pendente.<br />

Sperm – Banking è tuttavia consigliato nei pz prima <strong>di</strong> intraprendere CT.<br />

♀ Si cerca <strong>di</strong> bloccare l'ovulazione per evitare gravidanze in corso <strong>di</strong> CT:<br />

• Estroprogestinici classici.<br />

• Decapeptil (an<strong>al</strong>ogo RH-FSH)1/mese.<br />

Spesso, amenorrea in corso <strong>di</strong> trattamento, che si risolve con comparsa del ciclo durante il mese succcessivo.<br />

Tuttavia, la maggior parte delle pz va incontro a menopausa precoce.<br />

Gravidanza<br />

1°trimestre – quasi tutti gli agenti CT hanno azione teratogenica fetotossica.<br />

2° e 3°trimestre – le pz possono essere trattate nella maggior parte dei casi mantenendo la gravidanza, evitando però<br />

antimetaboliti (5FU) ed antifolati (MTX) che sono potentemente fetotossici sempre.<br />

La necessità <strong>di</strong> trt CT antineoplastico è molto raramente, <strong>di</strong> per sé, un' in<strong>di</strong>cazione <strong>al</strong>l'interruzione terapeutica <strong>di</strong><br />

gravidanza (ITG).<br />

Ogni strategia terapeutica in queste circostanze dev'essere pianificata sulle esigenze in<strong>di</strong>vidu<strong>al</strong>i del paziente.<br />

65


Trombosi venosa profonda<br />

Tromboembolia polmonare acuta<br />

Triade <strong>di</strong> Virchow (fattori pre<strong>di</strong>sponenti): - stasi venosa<br />

- lesioni vascolari (parete)<br />

- ipercoagulabilità<br />

Conseguenze: TEPA e/o sdr da insufficienza venosa cronica<br />

Segni/sintomi: gonfiore unilater<strong>al</strong>e con ipertermia cutanea ed eritema. T<strong>al</strong>ora dolorabilità e cordone fibroso lungo il<br />

decorso della vena (eventu<strong>al</strong>e phlegmasia caerulea dolens da cianosi per stasi venosa o phlegmasia <strong>al</strong>ba dolens da<br />

“ischemia” per trasudato abbondante che comprime i vasi).<br />

Diagnosi: doppler pulsato (eventu<strong>al</strong>i <strong>al</strong>tri esami: flebografia, pletismografia, RMN)<br />

L’obbiettivo terapeutico è la prevenzione della TEPA e consiste nella somministrazione <strong>di</strong> eparina e TAO.<br />

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Pazienti me<strong>di</strong>ci<br />

Pazienti chirurgici<br />

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Profilassi TVP:<br />

1. Basso rischio: non profilassi<br />

2. Rischio moderato: LMWH o UH basse dosi (1-2 dosi?) o c<strong>al</strong>ze elastiche<br />

3. Rischio elevato: LMWH o UH a dose più elevata<br />

4. Rischio elevatissimo: LMWH o UH a dose ulteriormente maggiore (o filtro cav<strong>al</strong>e se controin<strong>di</strong>cazioni a<br />

scoagulazione)<br />

La profilassi chirurgica deve protrarsi per 5-10 gg postoperatori (29-35 gg per <strong>al</strong>tissimo rischio o in<strong>completa</strong><br />

deambulazione)<br />

UH a basse dosi: 5000 UI sc 2h prima <strong>di</strong> chir, poi 8-12h dopo intervento, quin<strong>di</strong> ogni 8h.<br />

LMWH: 4000 UI/<strong>di</strong>e (Clexane), 5000 UI/<strong>di</strong>e (D<strong>al</strong>teparina)<br />

Fisiopatologia TEPA:<br />

L’embolo si stacca d<strong>al</strong>le vene profonde degli arti inferiori (nella tromboflebite –vene profonde- il trombo è poco adeso<br />

<strong>al</strong>la parete) e si incunea in un ramo dell’arteria polmonare. Conseguono:<br />

1) ↑R polmonari: da ostruzione meccanica + 5’HT<br />

2) shunt: compromissione scambi gassosi<br />

3) ipoventilazione <strong>al</strong>veolare (dolore, ecc)?<br />

4) broncospasmo: liberazione 5’HT e <strong>al</strong>tri me<strong>di</strong>atori<br />

5) ↓compliance polmonare: edema, emorragia, per<strong>di</strong>ta surfactante<br />

Diagnosi TEPA:<br />

Clinica: <strong>di</strong>spnea/tachipnea<br />

Eventu<strong>al</strong>i ipotensione, sincope, cianosi, tachicar<strong>di</strong>a, aumento componente polmonare del 2°Tono,<br />

turgore giugulare.<br />

Dolore se interessamento pleurico (infarto polmonare, piccolo)<br />

Esami strument<strong>al</strong>i: d-<strong>di</strong>mero (suggestivo se negativo)<br />

Scintigrafia polmonare<br />

Altri esami comprendono: RX torace, angio-TC spir<strong>al</strong>e, ecocar<strong>di</strong>o (soprattutto per dd con IMA e instabilità<br />

emo<strong>di</strong>namica), ECG, angiografia (poco usata – rischiosa)<br />

Secondo Harrison l’EGA e il c<strong>al</strong>colo del gra<strong>di</strong>ente A-a non servono a niente nella dx.<br />

Terapia TVP/TEPA:<br />

4) UH: bolo <strong>di</strong> 5000-10000 UI e.v, seguito da infusione continua 1000-1500 UI/h fino a PTT 2x rispetto <strong>al</strong><br />

norm<strong>al</strong>e<br />

5) LMWH: 100 UI/kg b.i.d. (Clexane – per le <strong>al</strong>tre vedere foglietto illustrativo)<br />

Contemporaneamente <strong>al</strong>l’eparina, avviare TAO: iniziare con 5mg (1cp Couma<strong>di</strong>n) per 4-5 gg, poi misurare INR; dopo 2gg<br />

<strong>di</strong> INR terapeutico sospendere eparina e proseguire TAO per 3 mesi (6 mesi secondo Harrison). Se TVP è stata<br />

manifestazione <strong>di</strong> patologia cronica, proseguire TAO a vita.<br />

1) Tp TEPA massiva (instabilità emo<strong>di</strong>namica = ipotensione, ipocinesia Vdx): fibrinolisi se non controin<strong>di</strong>cazioni,<br />

efficace fino a 14gg dopo episo<strong>di</strong>o acuto (v<strong>al</strong>utare filtro cav<strong>al</strong>e se controin<strong>di</strong>cazioni a fibrinolisi)<br />

2) Tp TEPA moderata-estesa (ipocinesia Vdx, PA norm<strong>al</strong>e) o limitata-moderata (Vdx norm<strong>al</strong>e, PA norm<strong>al</strong>e):<br />

terapia eparinica +TAO<br />

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NOZIONI GENERALI TAO:<br />

Meccanismo d’azione: inibizione γ-carbossilazione fattore II, VII, IX, X, che impe<strong>di</strong>sce la loro attivazione, non la<br />

produzione epatica!! Azione anche su proteina C/S (↓↓) = procoagulante <strong>al</strong>l’inizio dell’azione, poi<br />

anticoagulante (↑INR) dopo 36-72h.<br />

Dosi d’attacco:<br />

• 5mg per 4-5 gg, poi secondo INR;<br />

• 10 mg, INR dopo 2gg<br />

• dosi ridotte (2,5mg) se carenza vit K (es recente terapia antibiotica)<br />

• dosi ridotte se IR<br />

Embricare sempre con eparina <strong>al</strong>l’inizio della terapia!<br />

Per: 1. Ottenere da subito coagulazione efficace<br />

2. Evitare effetto procoagulante inizi<strong>al</strong>e della TAO<br />

INR target: tra 2 e 3 per FA, TEPA, TVP, protesi v<strong>al</strong>volari biologiche, ecc<br />

Tra 3 e 4,5 per protesi v<strong>al</strong>volari meccaniche<br />

69


Tubercolosi<br />

La tubercolosi è determinata per la grande maggioranza dei casi da infezione da M. tuberculosis. In <strong>al</strong>cuni casi possono<br />

essere coinvolti anche M. bovis e M. africanum.<br />

Epidemiologia: la patologia è caratteristica delle fasce <strong>di</strong> popolazione <strong>di</strong>sagiate, ma è attu<strong>al</strong>mente in aumento nei Paesi<br />

occident<strong>al</strong>i. Nei Paesi in via <strong>di</strong> sviluppo l'epidemia <strong>di</strong> AIDS ne sta aumentando enormemente l'incidenza.<br />

Patogenesi: l'infezione avviene in genere per via polmonare, me<strong>di</strong>ante le gocce <strong>di</strong> Flugge. Dai linfono<strong>di</strong> polmonari il<br />

micobatterio può poi <strong>di</strong>sseminarsi. Le lesioni caratteristiche (tubrcoli=granulomi) sono determinati d<strong>al</strong>la reazione<br />

macrofagica dell'ospite, dopo che si è sviluppata un'adeguata immunità specifica (accumulo <strong>di</strong> macrofagi attivati, che<br />

contengono il micobatterio impedendo l'ulteriore <strong>di</strong>ffusione). Poiché il focolaio non viene praticamente mai sterilizzato,<br />

è possibile una riattivazione (m<strong>al</strong>attia post-primaria) a <strong>di</strong>stanza in con<strong>di</strong>zionin <strong>di</strong> ridotta immunità. E' anche possibile, in<br />

caso <strong>di</strong> inadeguata risposta immunitaria inizi<strong>al</strong>e, lo sviluppo <strong>di</strong> m<strong>al</strong>attia primaria progressiva sintomatica.<br />

Manifestazioni cliniche: variano a seconda del <strong>di</strong>stretto colpito. Nell'80% dei casi, in assenza <strong>di</strong> infezione da HIV, la<br />

loc<strong>al</strong>izzazione è polmonare; nei casi <strong>di</strong> HIV, invece, l'infezione è molto più spesso <strong>di</strong>ffusa e le manifestazioni non sono<br />

tipiche, perchè la mancanza <strong>di</strong> risposta adeguata <strong>al</strong> patogeno non consente la formazione <strong>di</strong> granulomi e lesioni delimitate.<br />

TBC polmonare: primaria, post-primaria, polmonite tubercolare. Quadri tipici.<br />

TBC extrapolmonare: linfoadenite tubercolare (scrofola, tipica del bambino), pleurite/empiema pleurico<br />

(conseguenza della TBC primaria), TBC dell'apparato genitourinario (da <strong>di</strong>ffusione ematogena; ad es: inizio come<br />

TBC ren<strong>al</strong>e..). TBC scheletrica, TBC del SNC (meningite, ascessi da micobatterio), TBC gastrointestin<strong>al</strong>e (come<br />

infezione primaria o secondaria), sierositi tubercolari (oltre <strong>al</strong>la pleura, pericar<strong>di</strong>o e peritoneo), TBC miliare<br />

(primaria o postprimaria, da <strong>di</strong>ffusione ematogena).<br />

DIAGNOSI:<br />

Gener<strong>al</strong>mente il sospetto clinico viene posto per il riscontro <strong>di</strong> lesione sospetta <strong>al</strong>l'rx torace in paziente asintomatico. La<br />

<strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> infezione si pone però con test specifici:<br />

• PPD (purified protein derivate)/Mantoux: sono test ottimi per lo screening; v<strong>al</strong>utano la reazione <strong>di</strong> ipersensibilità<br />

ritardata (in questo caso cutanea) caratteristica della risposta immunitaria specifica <strong>al</strong> micobatterio.<br />

L'intradermoreazione <strong>di</strong> Mantoux è più affidabile e si legge a 48-72 ore rilevando il <strong>di</strong>ametro dell'area infiltrata.<br />

• Esame dell'espettorato: <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong>retta <strong>di</strong> batteri <strong>al</strong>cool-acido resistenti.<br />

• Lavaggio bronchiolo<strong>al</strong>veolare: utile per aumentare le possibilità <strong>di</strong>agnostiche, nei casi dubbi o nei pazienti che non<br />

producano campioni idonei <strong>di</strong> espettorato.<br />

• Dimostrazione <strong>di</strong>retta del micobatterio in <strong>al</strong>tri organi/tessuti me<strong>di</strong>ante prelievo <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong> corporei o biopsia.<br />

TERAPIA:<br />

La terapia si basa gener<strong>al</strong>mente sulla somministrazione <strong>di</strong> Isoniazide per 9 mesi (secondo Bartoli Rifampicina per 6-12<br />

mesi) come farmaco chiave. In Europa le infezioni da micobatteri poliresistenti (resistenza contemporanea a Isoniazide e<br />

rifampicina) sono fortunatamente rare.<br />

La Rifabutina, che ha azione e metabolismo simili <strong>al</strong>la rifampicina ma potenza 10 volte maggiore, è riservata ai casi <strong>di</strong><br />

infezione da MAC (Micobacterium Avium Complex) in corso <strong>di</strong> AIDS.<br />

Farmaci <strong>di</strong> prima linea: sono 5: Isoniazide, rifampicina, pirazinamide, etambutolo, streptomicina. I primi 4 sono impiegati<br />

PO e sono i più usati.<br />

Farmaci <strong>di</strong> seconda linea: Kanamicina, amikacina, capreomicina (tutti e.v.); ethionamide/PAS (p.o.). Questi farmaci sono<br />

riservati a casi <strong>di</strong> poliresistenza o a situazioni particolari, a causa della maggiore tossicità e della minore efficacia.<br />

70


Regime terapeutico consigliato (TBC attiva):<br />

ciclo inizi<strong>al</strong>e battericida della durata <strong>di</strong> 2 mesi (associazione 3 farmaci)<br />

Isoniazide 5mg/Kg (max 300mg) /<strong>di</strong>e<br />

Rifampicina 10mg/Kg (max 600mg) /<strong>di</strong>e +<br />

Pirazinamide 15-30 mg/Kg (max 2g) /<strong>di</strong>e (o Etambutolo 20 mg/kg/<strong>di</strong>e – secondo prof. Bartoli)<br />

ciclo <strong>di</strong> mantenimento (4 mesi, se espettorato negativo a 2 mesi):<br />

Isoniazide/Rifapentina 1 volta a settimana<br />

La terapia va monitorata v<strong>al</strong>utando l'espettorato mensilmente, finchè le colture <strong>di</strong>ventano negative (il che in genere, se la<br />

terapia è efficace, avviene in 2, massimo 3 mesi).<br />

Per le forme ossee, miliari ed escavata prolungare per 12 mesi.<br />

Terapia dell'infezione tubercolare latente:<br />

Bisogna v<strong>al</strong>utare qu<strong>al</strong>e sia il rischio <strong>di</strong> sviluppare la patologia conclamata, per scegliere chi sottoporre a questa profilassi. La<br />

v<strong>al</strong>utazione è fatta sulla base della categoria <strong>di</strong> rischio person<strong>al</strong>e <strong>di</strong> contrarre la m<strong>al</strong>attia (es: soggetto con AIDS, a<br />

contatto stretto con m<strong>al</strong>ato, con lesioni polmonari sospette <strong>al</strong>l'rx..) e dell'ampiezza dell'area <strong>di</strong> infiltrazione<br />

<strong>al</strong>l'intradermoreazione <strong>di</strong> Mantoux.<br />

In<strong>di</strong>cazioni:<br />

• <strong>di</strong>ametro >15mm<br />

• <strong>di</strong>ametro >5mm ed <strong>al</strong>to rischio (AIDS, stretto contatto con m<strong>al</strong>ati TBC, RX torace sospetta)<br />

• <strong>di</strong>ametro >10mm e infezione recente (


Introduzione<br />

Ulcera Peptica<br />

Gastrite, Ulcera Gastrica (UG) ed Ulcera Duoden<strong>al</strong>e (UD) sono fasi <strong>di</strong>fferenti <strong>di</strong> uno stesso processo patologico, spesso<br />

(ma non sempre) secondario ad Helicobacter Pylori (HP).<br />

Primarie (HP, Altri agenti infettivi, Reflusso biliare) o Secondarie (Stress, Farmaci, Alcool, ecc..)<br />

Ulcera = soluzione <strong>di</strong> continuo <strong>di</strong> M-MM-SM.<br />

Erosione = soluzione <strong>di</strong> continuo <strong>di</strong> M-MM.<br />

Gastrite = lesione infiammatoria <strong>di</strong> M-SM con infiltrato <strong>di</strong> LNFi, Plasmacellule +/- PMN.<br />

Etiologia <strong>di</strong> G ed UP<br />

FDR aspecifici o influenzanti il decorso – Fumo, Iperc<strong>al</strong>cemia, Stress, Alcool, Caffè, Tea.<br />

PRIMARIE<br />

1. Helicobacter Pylori<br />

2. Altri Agenti Infettivi<br />

3. Reflusso Biliare<br />

SECONDARIE<br />

1. Stress (Ustioni+++, shock, TC, sepsi, Chirurgia maggiore, Politrauma, Coagulopatie, Ins Resp)<br />

2. Farmaci<br />

3. Etanolo<br />

4. Caustici<br />

5. Zollinger – Ellison Syndrome (ZES)<br />

6. Altro (Crohn, m. Celiaca, g. Eosinofila, g. autoimmune)<br />

MDA SPECIFICI<br />

- HP a) Danno <strong>di</strong>retto. B) Infezione cronica, ↑secrezione Gastrina c)↓ Somatostatina e HCO3-.<br />

Le Ureasi <strong>di</strong> HP producono Ioni Ammonio. Questi hanno azione tossica contro cell D (somatostatina) che sono<br />

<strong>di</strong>strutte. Le cellule D (e quin<strong>di</strong> la Somatostatina) non inibiscono più G cells Iperproduzione Gastrina per<br />

flogosi, e NON riduzione dei livelli <strong>di</strong> Gastrina per mancanza <strong>di</strong> Somatostatina! Ne consegue Ipocloridria, per<br />

danneggiamento delle cellule pariet<strong>al</strong>i Hcl secernenti.<br />

- STRESS Fisiopato: ↓volemiaischemia+↑acido per pepsina ed adrenocorticoi<strong>di</strong>+↓Prostaglan<strong>di</strong>ne, muco,<br />

somatostatina. Forse ↑TSHvagoipers. Acida+pepsinaaggrava lesioni da stress.<br />

- FARMACI corticosteroi<strong>di</strong> speci<strong>al</strong>mente con mda sconosciuto, forse per riduzione del turnover cellulare della<br />

mucosa…FANS associati a gastrite - ulcera gastrica - sanguinamento GI, con RR>5 <strong>di</strong> chi non ne assume. Dose e<br />

genere(↓R ibuprofene, ↑R piroxicam) <strong>di</strong>pendente. La causa è la riduzione <strong>di</strong> HCO3- e muco superfici<strong>al</strong>e.<br />

- ZES rara(norma). Ipersecrezione acida gastrica, ulcere multiple<br />

gastriche/duoden<strong>al</strong>i. Spesso associata a gastrinoma pancreatico/MEN2ulcere+++. Diagnosi con v<strong>al</strong>utazione <strong>di</strong><br />

gastrinemia bas<strong>al</strong>e e dopo stimolazione con pasto proteico (aumenti anche <strong>di</strong> 200 ng/l)<br />

72


Clinica<br />

UD = dolore urente epigastrico dopo 1,5-3h dopo i pasti, <strong>al</strong>leviato d<strong>al</strong> cibo, spesso notturni.<br />

UG = dolore urente epigastrico non in relazione <strong>al</strong> cibo, peggiora con l’assunzione <strong>di</strong> cibo. C<strong>al</strong>o ponder<strong>al</strong>e nel 40% dei casi.<br />

VARIABILITA’ +++<br />

Sanguinamento/Vomito + Pirosi retrostern<strong>al</strong>e = spesso in<strong>di</strong>cativo <strong>di</strong> Ulcera.<br />

L’anemizzazione è più legata <strong>al</strong>la gastrite erosiva che non <strong>al</strong>l’Ulcera in senso stretto.<br />

Diagnosi<br />

Si cerca SEMPRE<br />

-FANS <strong>al</strong>l’anamnesi<br />

-HP con mezzi <strong>di</strong> laboratorio<br />

1) Ulcera<br />

2) HP<br />

Terapia<br />

a. Rx con pasto baritato ha Sensibilità 50% e Specificità 30%. Poco sicuro.<br />

b. EGDS ottimo per il vasto range <strong>di</strong> informazioni che fornisce in relazione <strong>al</strong> costo.<br />

c. Biopsie multiple <strong>di</strong> esofago, stomaco, duodeno. Permette <strong>di</strong> fare <strong>di</strong>agnosi con sicurezza.<br />

a. UBT<br />

b. Ab sierici<br />

c. CP (test rapido <strong>al</strong>l’Ureasi). Immersione <strong>di</strong> un frammento bioptici in liquido ricco <strong>di</strong> Urea e Marcatore<br />

<strong>di</strong> pH. Viraggio <strong>al</strong> rosso se pH basico= HP +<br />

d. Ricerca per colorazione <strong>di</strong> HP con Giemsa<br />

e. Coltura su biopsia.<br />

2 fin<strong>al</strong>ità: a) ↓ secrezione acida(PPi, AntiH2, Antiacido) b) era<strong>di</strong>cazione infezione (antibiotici).<br />

1. Gastrite ed ulcera peptica primaria (HP negativa) o secondaria (da FANS) ↓ secrezione acida<br />

- FANS Sospendere (o ridurre <strong>al</strong>la dose minima in<strong>di</strong>spensabile) i FANS per 4 settimane<br />

Se ø 1 cm somministrazione contemporanea <strong>di</strong> PPi<br />

Antiacido (Ma<strong>al</strong>ox ®) ad libitum, come sintomatico.<br />

Le ulcere in trt si riducono <strong>di</strong> 3mm <strong>al</strong>la settimana.<br />

Profilassi dell’aventu<strong>al</strong>e formazione dell’ulcera (la celeberrima “Gastroprotezione”) se il pz ha FDR (età>60aam<strong>al</strong>attie<br />

CV-UP-uso <strong>di</strong> cortisone/FANS <strong>al</strong>te dosi/anticoagulanti)<br />

Omeprazolo 20mg qd (più efficace <strong>di</strong> AntiH2 e Misoprostolo)<br />

Raniti<strong>di</strong>na 300mg <strong>di</strong>e prima del pasto ser<strong>al</strong>e. (Pochi dati certi, non migliora la prognosi)<br />

Misoprostolo (an<strong>al</strong>ogo PG) 200 μg bid-qid<br />

- Caustici osservazione + evitare vomito/lavanda gastrica. Antibiotici/cortisone/Antiacido?<br />

73


- Tutti gli <strong>al</strong>tri casi <strong>di</strong> UP HP negativa<br />

Anti H2 (Raniti<strong>di</strong>na 300mg qd prima dei pasti) per 8 settimane in U Gastrica e Duoden<strong>al</strong>e.<br />

PPi (Omeprazolo 20mg qd) per 8 setimane in U Gastrica e 4 settimane in U Duoden<strong>al</strong>e.<br />

Antiacido (Ma<strong>al</strong>ox ®) ad libitum<br />

2. Gastrite ed ulcera peptica primaria (HP+) antibiotico + ↓ secrezione acida<br />

3. Altro<br />

Complicanze<br />

“Treat once successfully”<br />

TRIPLA TERAPIA = Terapia <strong>di</strong> scelta<br />

1. Claritromicina 500mg bid<br />

2. Amoxicillina 1000mg bid (o Metronidazolo 500mg bid)<br />

3. PPi (Omeoprazolo 20mg quaqe <strong>di</strong>e = 1/gg)<br />

Per due settimane. 90% era<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> HP, e quin<strong>di</strong> guarigione dell’Ulcera.<br />

Terapia <strong>di</strong> mantenimento con PPi/AntiH2 No se Ulcera < 1cm, non complicata<br />

<strong>Il</strong> Metronidazolo ha resistenze del 50%<br />

La Claritromicina ha resistenze del 10%<br />

Evt aggiungere Sucr<strong>al</strong>fato (SUCRALFIN).<br />

Sì se Ulcera > 1cm, complicata<br />

a. Alcool Non è responsabile dell’ulcera, ma può causare erosione gastrica. L’abuso <strong>di</strong><br />

<strong>al</strong>cool interferisce con la compliance e il processo <strong>di</strong> guarigione dell’ulcera.<br />

b. Dieta Esistono cibi che possono causare <strong>di</strong>spepsia ed irritazione gastrica (tea, caffè, cioccolata,<br />

pomodori?). Non esistono <strong>di</strong>ete che accelerino la guarigione dell’ulcera. Forse può aiutare fare piccoli e<br />

frequenti pasti nell’arco della giornata. Evitare i pasti notturni/prima <strong>di</strong> andare a dormire perché stimolano la<br />

secrezione acida notturna.<br />

c. Miscellanea Fumo e stress somatico (“ho l’ulcera perché sono nervoso”, etc) non hanno un chiaro ruolo…<br />

a. SANGUINAMENTO 20% dei pz<br />

Fdr = FANS<br />

Ematemesi, ematochezia, melena, NO dolore.<br />

Scleroterapia endoscopica termica/farmacologia (vasopressina)<br />

Ricovero ed osservazione per 3gg d<strong>al</strong>la terapia endosc, per prevenire reci<strong>di</strong>ve.<br />

20% presenta risanguinamento 50% scleroterapia endoscopica.<br />

50% chirurgia (Highly Selective Vagotomy-Piloroplastica-<br />

Billroth 1-2…) oppure, se R operatorio troppo elevato, emostasi angiografica.<br />

b. PERFORAZIONE rara Emergenza chirurgica.<br />

Peritonite, pneumoperitoneo <strong>al</strong>l’rx torace LL in ortostatismo (f<strong>al</strong>ce sotto<strong>di</strong>aframmatica). Evt TC.<br />

Interventi chirurgico +++ <strong>di</strong> plastica oment<strong>al</strong>e/resezione.<br />

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Varie ed eventu<strong>al</strong>i<br />

Colite ulcerosa<br />

Terapia:<br />

- in fase acuta:<br />

Prednisone e.v. dose <strong>di</strong> attacco 250 mg per 3 giorni. Poi 1 mg/kg fino a remissione (1o 2 sett.)<br />

Budesonide (steroide che non da sintomi sistemici perchè <strong>di</strong>strutto d<strong>al</strong> fegato <strong>al</strong> primo passaggio)p.o. se la m<strong>al</strong>attia ha<br />

loc<strong>al</strong>izzazione <strong>al</strong>ta (colon destro)<br />

Budesonide clistere ogni 8-12 h. se procto sigmoi<strong>di</strong>te<br />

5-ASA (Asacol ©)cp. da 400 mg., clisma da 2 gr. Dose <strong>di</strong> attacco 4 gr/<strong>di</strong>e, mantenimento 2 gr/<strong>di</strong>e<br />

- in remissione:<br />

5-ASA: 1-2 gr/<strong>di</strong>e per 2 anni<br />

Metronidazolo<br />

Azatioprima <strong>al</strong> bisogno 1 mg/kg/<strong>di</strong>e<br />

- prevenzione: 5-ASA (effetto anti-K)<br />

- nel megacolon tossico:<br />

son<strong>di</strong>no rett<strong>al</strong>e<br />

clisteri budesonide<br />

eventu<strong>al</strong>e cortisone e antibiotico<br />

Morbo <strong>di</strong> Chron<br />

Terapia:<br />

5-ASA (Asacol ©)<br />

Azatioprima<br />

Metotrexate<br />

Si può usare anche ciclosporina A<br />

Cirrosi biliare primitiva<br />

Terapia:<br />

- per il prurito<br />

Colestiramina (Questran © bustine 4 gr) t.i.d p.o. E.C. inibisce assorbimento <strong>di</strong> <strong>di</strong>git<strong>al</strong>e e T3/T4.<br />

N<strong>al</strong>oxone (0,4 mg)<br />

- per la m<strong>al</strong>attia<br />

Colchicina: cp. 0,6 mg b.i.d.<br />

Metotrexate: 15 mg a settimana oppure Azatioprina 1-2 mg/kg/<strong>di</strong>e<br />

Acido ursodesossicolico (Deursil ©) 400 mg 2-3 volte <strong>di</strong>e<br />

Morbo <strong>di</strong> Wilson<br />

Terapia:<br />

Penicillamina: 500 mg p.o. q.d. a stomaco vuoto<br />

Infezioni da HSV 1-2<br />

Terapia:<br />

Aciclovir unguento q 3-6h per 7 gg nella prima infezione herpetica genit<strong>al</strong>e; forme primarie severe trattate con aciclovir<br />

e.v. (15 mg/kg/<strong>di</strong>e in infusione continua) o aciclovir os 200 mg 5 volte/<strong>di</strong>e<br />

Non approvato l’uso per herpes labi<strong>al</strong>is primario o ricorrente<br />

L’aciclovir per via EV, 10 mg/kg/q8h (15 mg/kg/q8h nel neonato), è il trattamento <strong>di</strong> scelta delle encef<strong>al</strong>iti herpetiche<br />

(durata <strong>al</strong>meno 15 gg.).<br />

Profilassi delle reci<strong>di</strong>ve d’infezione mucocutanea: 800 mg/<strong>di</strong>e per una durata <strong>di</strong> 6-12 mesi.<br />

Terapia varicella nell’immunodepresso: 5 mg/kg/q8h e.v.<br />

Herpes zoster: v<strong>al</strong>aciclovir 1 g q8h PO, entro 72 h d<strong>al</strong>la comparsa delle manifestazioni cutanee (profilassi nevr<strong>al</strong>gia postherpetica).<br />

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Infezioni da CMV<br />

Terapia:<br />

Ganciclovir 5mg/kg e.v. b.i.d. per 14 giorni, se migliore <strong>di</strong>mezzare la dose o 1 gr p.o. t.i.d. E.C. mielotossicità.<br />

Per casi resistenti: Foscarnet, attacco 90 mg/kg b.i.d., mantenimento 120 mg/kg q.d. E.C. Nefrotossico<br />

Infezioni fungine<br />

Can<strong>di</strong><strong>di</strong>asi orofaringea e vagin<strong>al</strong>e:<br />

Nell'immunocompetente è sufficiente fare terapia topica con Clotrimazolo (Canesten) o Miconazolo, in forma <strong>di</strong><br />

tavolette, compresse o creme.<br />

Nell'AIDS avanzato o nelle immunosoppressioni gravi è necessario fare terapia sistemica con Itraconazolo (Sporanox)<br />

100mg 1cp p.o. 2-4 volte/<strong>di</strong>e o Fluconazolo (Diflucan) 400 mg come dose d'attacco, 200-400mg /<strong>di</strong>e come<br />

mantenimento. Questi farmaci sono inibitori della produzione delle membrane fungine.<br />

Criptococcosi:<br />

Causa meningite ed encef<strong>al</strong>ite in AIDS.<br />

1. punture lombari detensive in caso <strong>di</strong> aumento eccessivo della PIC<br />

2. Amfotericina B 0,8 mg/Kg e.v. /<strong>di</strong>e per 14gg E.C. nefrotossicità<br />

3. Fluocitosina 100 mg/Kg e.v. /<strong>di</strong>e seguita dopo 14gg da Fluconazolo 400mg/<strong>di</strong>e p.o. per 8 settimane<br />

Istoplasmosi:<br />

Nel caso <strong>di</strong> infezione polmonare limitata (simil-tubercolare) trattare con Itraconazolo.<br />

In caso <strong>di</strong> meningite (tipica <strong>di</strong> AIDS) somministrare amfotericina B come nel caso <strong>di</strong> criptococcosi (ve<strong>di</strong> sopra).<br />

Altre infezioni in AIDS<br />

Pneumocistosi polmonare:<br />

Bactrim forte (900 mg <strong>di</strong> sulfametossazolo + 80 mg <strong>di</strong> trimetoprim) 2 cp ogni 8-12 ore.<br />

In<strong>di</strong>cata la profilassi indefinita (a meno <strong>di</strong> ris<strong>al</strong>ita dei CD4) dopo l'episo<strong>di</strong>o acuto con Bactrim, Gentamicina, Clindamicina<br />

o Pentamicina.<br />

Toxoplasmosi:<br />

Nel m<strong>al</strong>ato <strong>di</strong> AIDS causa encef<strong>al</strong>ite acuta con granulomi confluenti (sintomi foc<strong>al</strong>i ed irritativi). La terapia si effettua con<br />

Pirimetamina 200mg/<strong>di</strong>e p.o., oppure Sulfa<strong>di</strong>azina 1g p.o., oppure leucovorina (?) 10-20 mg/<strong>di</strong>e.<br />

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Tabella Alimenti - C<strong>al</strong>orie<br />

ALIMENTO Gr. Pr. Lip. HC<br />

Pane 100 8,0 0,5 65,0<br />

Crackers e grissini 100 11,0 12,0 74,0<br />

Fette biscottate 100 11,3 6,0 82,0<br />

8 0,9 0,5 6,5<br />

Focaccia/pizza 100 8,3 9,7 51,0<br />

Pasta secca 100 12,0 1,5 74,0<br />

120 14,4 2,0 89,0<br />

80 9,5 1,0 59,0<br />

30 3,5 0,5 22,0<br />

Pasta secca <strong>al</strong>l’uovo 100 14,9 4,1 69,0<br />

120 18,0 5,0 83,0<br />

80 12,0 3,5 55,0<br />

30 4,5 4,0 21,0<br />

Pasta ripiena 100 12,2 7,0 50,0<br />

120 14,0 8,5 60,0<br />

80 9,5 6,0 40,0<br />

30 3,5 2,0 30,0<br />

Riso 100 7,5 0,5 81,0<br />

70 5,0 56,5<br />

30 2,0 24,3<br />

Semola 100 11,5 0,4 77,0<br />

20 2,5 15,5<br />

Farina <strong>di</strong> mais 100 7,5 1,0 89,0<br />

Gnocchi 100 3,5 0,3 31,0<br />

Latte intero 100 3,5 3,5 5,0<br />

Latte parz.scremato 100 3,5 1,5 5,0<br />

Latte scremato 100 3,5 0,2 5,0<br />

Yogurt intero 100 3,5 3,5 5,0<br />

125 4,4 4,4 6,2<br />

Yogurt int. frutta 100 3,5 3,5 15,0<br />

125 4,4 4,4 19,0<br />

Yogurt magro 100 3,5 1,5 5,0<br />

125 4,4 2,0 6,2<br />

Yogurt magro frutta 100 3,5 1,5 15,0<br />

125 4,4 2,0 19,0<br />

Ricotta 100 9,0 11,0 3,5<br />

250 22,5 27,5 8,8<br />

Formaggio semigr. 100 20,0 24,0 2,5<br />

Formaggio grasso 100 25,0 28,0 2,5<br />

Parmigiano/grana 100 33,0 28,0 3,5<br />

10 3,3 2,8<br />

Formaggino 100 11,2 27,0 6,0<br />

25 2,8 4,0 1,5<br />

Legumi 100 6,0 17,0<br />

Germogli <strong>di</strong> soia 100 6,2 1,4 3,0<br />

Patate 100 2,1 1,0 18<br />

Pesce in scatola 100 25,0 18,0<br />

80 20,0 6,5<br />

Sogliola fresca 100 16,0 1,7 0,8<br />

Vino: gr. <strong>al</strong>cool = qtà (ml) x gradazione <strong>al</strong>colica x 0,8; kc<strong>al</strong> = gr. <strong>al</strong>cool x 7<br />

ALIMENTO Gr. Pr. Lip. HC<br />

Uova 100 12,0 9,0<br />

S<strong>al</strong>ame 100 37 35<br />

Carne,pr.cotto 100 20,0 10,0<br />

Pr. crudo 100 27,0 10,0<br />

Bresaola 100 32,0 2,5<br />

Insaccati 100 27,0 30,0<br />

Frattaglie 100 16,0 5,0<br />

Carne in scat. 100 12,0 8,5<br />

90 11,0 7,5<br />

Omog. carne 100 11,0 5,0 4,0<br />

80 9,0 4,0 3,0<br />

120 13,0 6,0 5,0<br />

Coppa 100 17 17<br />

Olii 100 100<br />

Burro 100 0,8 83,4<br />

Mascarpone 100 7,6 47<br />

Panna 100 2,5 35,0 3,5<br />

Frutta 100 10,0<br />

Fruttafarinacea 100 3,0 33,0<br />

Frutta <strong>di</strong>sidrat. 100 3,0 58,0<br />

Frutta secca 100 20,0 65,0 4,5<br />

Omog. frutta 100 19,0<br />

80 15,0<br />

Succhi frutta 100 15,0<br />

125 19,0<br />

Marmellata 100 58,7<br />

25 15,0<br />

Gelato 100 3,5 11,0 30,0<br />

60 2,0 6,5 18,0<br />

Cioccolato 100 7,0 36,0 50,0<br />

Bu<strong>di</strong>no 100 3,5 3,3 20,0<br />

125 4,0 4,0 25,0<br />

Corn flakes 100 6,5 1,0 87,0<br />

Biscotti secchi 100 7,8 10,4 77,8<br />

1 biscotto 7 0,5 0,8 5,5<br />

Biscotti farciti 100 6,5 <strong>26</strong>,5 57,6<br />

1 biscotto 10 0,7 2,7 5,8<br />

Wafer 100 7,2 24,0 64,5<br />

5 0,4 1,2 3,3<br />

Brioche 100 6,1 18,8 55,7<br />

40 2,4 7,6 22,3<br />

Brioche farcita 100 6,2 13,9 57,3<br />

40 2,5 5,6 23,0<br />

Savoiar<strong>di</strong> 100 8,3 4,2 76<br />

7 0,6 0,3 5,3<br />

Plasmon 100 11 7 64<br />

Pavesini 10 pz. 25 2 1 21<br />

Baba <strong>al</strong> rhum 100 5,9 5,7 41,4<br />

Cannoli crema 100 6,2 20 42,2<br />

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