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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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23 FEBBRAIO 2005 - ORE 14.15-15.45<br />

SALA RODI<br />

S38 - Libertà e scelte nella relazione terapeutica<br />

psichiatrica<br />

Sfondo emotivo e orizzonte etico <strong>della</strong><br />

libertà <strong>di</strong> scelta nel rapporto terapeutico<br />

R. Bonito Oliva<br />

Università <strong>di</strong> Napoli Orientale CIRB<br />

Interrogarsi sulla libertà <strong>di</strong> scelta implica imme<strong>di</strong>atamente<br />

mettere in gioco la possibilità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare il soggetto<br />

dell’azione e il contesto soggettivo e oggettivo in cui questa<br />

si definisce. Usare il termine soggetto mette in campo<br />

ancora un’altra questione: la struttura stratificata in cui si<br />

delinea l’ambito del soggettivo in quanto sfondo emozionale<br />

non necessariamente consapevole e ambito <strong>della</strong> coscienza<br />

come centro <strong>di</strong> intenzioni, espressioni e scelte dell’in<strong>di</strong>viduo.<br />

La libertà <strong>di</strong> scelta si è sempre connotata nel moderno come<br />

libertà negativa, vale a <strong>di</strong>re continuo riconfinamento<br />

dell’in<strong>di</strong>viduale rispetto a un orizzonte oggettivo con<strong>di</strong>zionante.<br />

Nell’orizzonte oggettivo si colloca la datità del<br />

proprio corpo, il contesto affettivo in cui è dato la crescita<br />

in<strong>di</strong>viduale, l’assetto normativo <strong>della</strong> comunità in cui si vive.<br />

Tutto questo rinvia alla precisa <strong>di</strong>stinzione <strong>di</strong> questi<br />

due ambiti, tralasciando il fatto che il primo livello <strong>di</strong> azione<br />

nel processo <strong>di</strong> identificazione rinvia a processi transizionali<br />

(Winnicott) in cui si costituisce quel plesso <strong>di</strong> fantasia,<br />

immaginazione, realtà come contesto significativo <strong>di</strong><br />

tutto ciò che il soggetto esprimerà nelle parole, nelle azioni,<br />

nel rapporto interpersonale.<br />

In questo orizzonte sarà necessario analizzare la densità e<br />

l’elaborazione personale dello sfondo emotivo, decisivo<br />

per ogni itinerario <strong>di</strong> autentica identificazione, in cui è<br />

possibile riconoscere lo spazio <strong>di</strong> un’azione piuttosto che<br />

<strong>di</strong> una passività confusa dal sovraccarico pulsionale (Spinoza,<br />

Freud, Lacan, Laing).<br />

Da qui la capacità <strong>di</strong> definire la qualità dello spazio dell’azione<br />

in<strong>di</strong>viduale che consapevolmente si <strong>di</strong>spone all’interazione<br />

con un orizzonte etico <strong>di</strong> riferimento secondo<br />

la duplice modalità <strong>della</strong> conservazione e <strong>della</strong> creatività<br />

(Binswanger).<br />

Ancora una volta sarà necessario procedere a un’articolazione<br />

tra qualità formativa e qualità normativa dell’orizzonte<br />

etico (Hegel, Lacan) in<strong>di</strong>cando le forme in cui la libertà<br />

<strong>di</strong> scelta si possa giocare non soltanto nei termini<br />

dell’arbitrarietà o del conformismo, ma possa essere compresa<br />

anche nei termini <strong>di</strong> una messa a <strong>di</strong>stanza: non necessariamente<br />

un taglio rispetto a quanto ci precede anche<br />

normativamente nel nostro <strong>di</strong>venire soggetto, ma una metabolizzazione<br />

in cui interagiscano <strong>di</strong>fferenze in<strong>di</strong>viduali,<br />

legami interpersonali, situazioni esistenziali.<br />

Cre<strong>di</strong>amo che la relazione terapeutica possa essere para<strong>di</strong>gmatica<br />

in questo senso per comprendere lo scacco o<br />

l’impotenza <strong>della</strong> libertà d’azione, costituendo una situa-<br />

MODERATORI<br />

P. Curci, S. Priebe<br />

97<br />

SIMPOSI TEMATICI<br />

zione-limite dell’esperienza <strong>della</strong> libertà <strong>di</strong> ognuno (Jaspers).<br />

Ricerche sul concetto <strong>di</strong> scelta in psichiatria<br />

R. Laugharne<br />

Mental Health Research Group, Peninsula Me<strong>di</strong>cal School,<br />

Exeter, Regno Unito<br />

La critica postmoderna al modernismo scientifico ha messo<br />

in <strong>di</strong>scussione il sapere e il potere dello scientismo me<strong>di</strong>co:<br />

ciò ha fatto emergere come temi rilevanti per la pratica la fiducia,<br />

la scelta e l’empowerment dei pazienti.<br />

Attraverso una rassegna semi-sistematica <strong>della</strong> letteratura si<br />

è trovato un corpus consistente <strong>di</strong> contributi sul tema <strong>della</strong><br />

scelta dei pazienti.<br />

I lavori teorici hanno messo a fuoco uno spettro che va dalla<br />

posizione paternalistica in cui il clinico decide per il paziente,<br />

alla situazione <strong>di</strong> collaborazione tra paziente e clinico<br />

fino, all’estremità dello spettro, alla posizione completamente<br />

autonoma in cui il paziente agisce come utente <strong>di</strong> servizi.<br />

È stata messa a punto una scala <strong>di</strong> valutazione che misura<br />

il grado <strong>di</strong> informazione e il livello <strong>di</strong> autonomia desiderato<br />

circa la scelta del trattamento, anche se lo strumento è<br />

stato utilizzato solo in pazienti con <strong>di</strong>sturbi me<strong>di</strong>ci negli<br />

USA.<br />

Le ricerche qualitative suggeriscono che nell’ambito <strong>della</strong><br />

salute mentale i pazienti considerano importante la possibilità<br />

<strong>di</strong> scelta e che a loro vengono accordate maggiori possibilità<br />

<strong>di</strong> scelta rispetto ai pazienti <strong>di</strong> altre <strong>di</strong>scipline me<strong>di</strong>che,<br />

almeno rispetto a variabili come l’orario e il luogo in<br />

cui vengono visti.<br />

Ricerche <strong>di</strong> tipo quantitativo suggeriscono che accordare<br />

possibilità <strong>di</strong> scelta ai pazienti migliora il loro coinvolgimento<br />

con i servizi <strong>di</strong> salute mentale, mentre l’effetto sull’esito<br />

dei trattamento non è così netto.<br />

È ipotizzabile che in salute mentale pazienti con forme meno<br />

gravi <strong>di</strong> malattia beneficino <strong>della</strong> possibilità <strong>di</strong> scelta più<br />

dei pazienti gravi.<br />

Un sondaggio su pazienti psichiatrici seguiti in comunità in<br />

Cornovaglia, Regno Unito, ha mostrato che i pazienti desiderano<br />

fortemente ricevere informazioni sul loro <strong>di</strong>sturbo. Il<br />

desiderio <strong>di</strong> partecipare alla scelta del trattamento mostrava<br />

ampia variabilità, con una quota <strong>di</strong> pazienti che desiderava<br />

avere un peso significativo nella scelta.<br />

L’impiego <strong>di</strong> metodologie <strong>di</strong> ricerca innovative, attraverso<br />

tecniche quantitative e qualitative, è necessario per affinare<br />

i risultati delle ricerche già significative <strong>di</strong>sponibili.

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