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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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SIMPOSI TEMATICI<br />

La prevalenza e l’età <strong>di</strong> insorgenza dei<br />

<strong>di</strong>sturbi mentali comuni nella popolazione<br />

italiana: lo stu<strong>di</strong>o ESEMED-WMH<br />

G. de Girolamo, P. Morosini * , G. Polidori ** per il Gruppo<br />

italiano ESEMeD-WMH<br />

DSM, AUSL <strong>di</strong> Bologna; * Centro <strong>di</strong> Epidemiologia, Sorveglianza<br />

e Promozione <strong>della</strong> Salute, Istituto Superiore <strong>di</strong> Sanità,<br />

Roma; ** Istituto Superiore <strong>di</strong> Sanità, Roma<br />

Obiettivi: presentare i risultati italiani dello stu<strong>di</strong>o europeo<br />

ESEMeD-WMH sulla prevalenza dei <strong>di</strong>sturbi mentali<br />

comuni nella popolazione generale adulta italiana e l’età <strong>di</strong><br />

insorgenza dei <strong>di</strong>sturbi.<br />

Metodologia: è stato estratto un campione rappresentativo<br />

<strong>della</strong> popolazione generale adulta (18 e più anni) <strong>di</strong> 6.508<br />

persone dai registri elettorali me<strong>di</strong>ante un campionamento<br />

a tre sta<strong>di</strong>.<br />

Tra le persone estratte ne sono state intervistate 4.712 al<br />

proprio domicilio me<strong>di</strong>ante l’intervista strutturata WMH-<br />

CIDI.<br />

Risultati: il tasso <strong>di</strong> risposta ponderato è stato del 71,3%,<br />

il più altro tra i 6 paesi dopo quello <strong>della</strong> Spagna. La prevalenza<br />

ad un anno <strong>di</strong> uno o più <strong>di</strong>sturbi mentali è stata del<br />

7,3% (IC 95%: 6,0-8,6); i <strong>di</strong>sturbi più frequenti sono stati<br />

quelli d’ansia, con una prevalenza annuale del 5,1% e<br />

quelli depressivi, con una prevalenza annuale del 3,5%.<br />

Rispetto agli altri paesi europei la prevalenza dei <strong>di</strong>sturbi<br />

è risultata relativamente bassa.<br />

Nei 12 mesi precedenti l’intervista solo il 2,9% degli intervistati<br />

si era rivolto almeno una volta ad un servizio sanitario<br />

o specialistico (ivi inclusi gli specialisti privati) per<br />

un problema psicologico. L’età <strong>di</strong> insorgenza dei <strong>di</strong>sturbi<br />

mentali comuni è compresa, in oltre 3/4 dei casi, tra i 15<br />

ed i 25 anni <strong>di</strong> età.<br />

Conclusioni: lo stu<strong>di</strong>o ESEMED-WMH rappresenta la<br />

più ampia indagine sui <strong>di</strong>sturbi mentali comuni eseguita<br />

sino ad oggi in Italia su un campione rappresentativo <strong>della</strong><br />

popolazione generale, ed i risultati sono simili a quelli<br />

delle due ricerche più recenti condotte in Italia (stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />

Sesto Fiorentino e stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Jesi).<br />

Non si sono notate <strong>di</strong>fferenze marcate tra classi <strong>di</strong> età, zone<br />

geografiche ed aree rurali e urbane, il che sembrerebbe<br />

deporre per un’omogeneità superiore a quella preve<strong>di</strong>bile.<br />

L’età <strong>di</strong> insorgenza dei <strong>di</strong>sturbi mentali comuni depone<br />

per un netto cambiamento <strong>di</strong> rotta nell’organizzazione dei<br />

servizi <strong>di</strong> salute mentale, che dovrebbero dare la massima<br />

priorità agli interventi precoci.<br />

Il PROGRAMMA 2000. Programma <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>viduazione e trattamento delle psicosi<br />

all’esor<strong>di</strong>o<br />

A. Meneghelli, G. Patelli, A. Cocchi<br />

Azienda Ospedaliera Ospedale “Niguarda Cà Granda”,<br />

Milano<br />

Oggi l’attualità e l’imprescin<strong>di</strong>bilità <strong>di</strong> un intervento specifico<br />

e mirato nelle fasi iniziali <strong>della</strong> malattia, ancorché<br />

ancora legato a una complessità <strong>di</strong> problematiche cliniche,<br />

organizzative e <strong>di</strong> ricerca, orienta l’operatività scien-<br />

tifica e terapeutica verso l’attuazione e la verifica <strong>di</strong> efficaci<br />

risposte <strong>di</strong> trattamento, mo<strong>della</strong>te specificamente sulle<br />

peculiari caratteristiche <strong>di</strong> quei momenti <strong>della</strong> patologia<br />

e <strong>della</strong> vita.<br />

Il PROGRAMMA 2000 è un programma <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduazione<br />

e gestione degli esor<strong>di</strong> psicotici e delle situazioni ad alto<br />

rischio <strong>di</strong> psicosi in atto nell’ambito del Dipartimento<br />

<strong>di</strong> Salute Mentale dell’Azienda Ospedaliera Ospedale Niguarda<br />

Cà Granda, Milano.<br />

Esso si caratterizza come intervento-ricerca, con l’utilizzo<br />

<strong>di</strong> procedure sistematiche <strong>di</strong> valutazione fondate su un<br />

articolato insieme <strong>di</strong> strumenti assessment (HoNOS;<br />

BPRS; Checklist e Symptomlist ERIraos; CBA 2.0; DAS;<br />

CFI; SAT-P; batteria <strong>di</strong> assessment neurocognitivo), l’offerta<br />

<strong>di</strong> trattamenti multi<strong>di</strong>mensionali e in<strong>di</strong>vidualizzati<br />

sia alla persona sofferente che alla sua famiglia, l’attuazione<br />

progressivamente crescente <strong>di</strong> strategie <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduazione<br />

e <strong>di</strong> coinvolgimento delle agenzie del territorio<br />

e l’impegno in alcune ricerche appartenenti a filoni <strong>di</strong> ricerca<br />

considerati oggi cruciali.<br />

Nel lavoro verranno presentati i dati relativi all’assessment<br />

iniziale degli 86 soggetti (42 rischi, 44 esor<strong>di</strong>) con<br />

un confronto tra i due gruppi e i dati che riguardano i follow-up<br />

a 2 anni per i 43 soggetti (esor<strong>di</strong> e rischi) per i<br />

quali ad oggi è possibile questa valutazione.<br />

Dall’elaborazione <strong>di</strong> questi risultati emergono miglioramenti<br />

statisticamente significativi nelle aree che l’assessment<br />

aveva in<strong>di</strong>cato come più problematiche. In particolare<br />

nell’area <strong>della</strong> sintomatologia depressiva, dei problemi<br />

cognitivi e in quelli psichici aspecifici per il gruppo a<br />

rischio, e in quella <strong>della</strong> sintomatologia positiva per il<br />

gruppo all’esor<strong>di</strong>o.<br />

Per entrambi i gruppi miglioramenti significativi nel funzionamento<br />

sociale. Di molto interesse anche i primi risultati<br />

<strong>della</strong> ricerca costi-efficacia.<br />

Anche da questi risultati, in linea con le evidenze scientifiche<br />

<strong>di</strong>sponibili, viene un contributo non trascurabile<br />

alla convinzione <strong>della</strong> imprescin<strong>di</strong>bile funzione <strong>di</strong> programmi<br />

<strong>di</strong> trattamento fase-specifici multimodali e specialistici<br />

per prevenire, ritardare, moderare la progressione<br />

alla malattia, migliorando gli esiti clinici e sociali<br />

<strong>di</strong> persone in<strong>di</strong>viduate come ad alto rischio <strong>di</strong> psicosi e<br />

per ridurre la durata <strong>della</strong> psicosi non trattata e promuovere<br />

e mantenere la ripresa clinica e sociale in persone<br />

già psicotiche.<br />

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