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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> neuroni a livello ippocampale nei soggetti che hanno<br />

subito eventi traumatici sembra sufficientemente <strong>di</strong>mostrata<br />

e, fino a poco tempo fa, era considerata irreversibile. In<br />

realtà l’ippocampo sembra presentare una inusuale e spontanea<br />

capacità rigenerativa. Questo dato è stato in<strong>di</strong>viduato in<br />

molte specie animali e, in un unico stu<strong>di</strong>o, anche nell’uomo<br />

4 . Inoltre recenti evidenze pre-cliniche e cliniche hanno in<strong>di</strong>cato<br />

che gli SSRI (Selective Serotonin Reuptake Inhibitors)<br />

promuovono la neurogenesi e riducono l’atrofia ippocampale<br />

indotta dallo stress nell’animale 5 e nell’uomo sono in grado<br />

<strong>di</strong> ridurre i sintomi del PTSD, incrementare le <strong>di</strong>mensioni<br />

dell’ippocampo e ridurre i deficit mnesici tipici <strong>della</strong> patologia<br />

6 7 . Un altro fattore che sembra essere in grado <strong>di</strong> stimolare<br />

la neurogenesi negli animali sembra essere “l’ambiente<br />

arricchito” verosimilmente tramite i meccanismi molecolari<br />

dell’appren<strong>di</strong>mento che sembrano in grado <strong>di</strong> attivare<br />

la trascrizione dell’mRNA per il Brain Derived Neurotrophic<br />

Factor. Questo dato <strong>della</strong> letteratura supporta il razionale<br />

dell’efficacia <strong>della</strong> psicoterapia anche se l’unico stu<strong>di</strong>o<br />

che valuta le mo<strong>di</strong>ficazioni morfostrutturali dopo psicoterapia<br />

non ha riportato risultati positivi 8 .<br />

Gli scopi <strong>di</strong> questo stu<strong>di</strong>o sono:<br />

– valutare la presenza <strong>di</strong> atrofia ippocampale nei pazienti<br />

affetti da PTSD (T0-drug-free);<br />

– valutare l’effetto <strong>della</strong> terapia: farmacologica con SSRI e<br />

psicoterapica con EMDR (Eye Movement Desensitization<br />

and Reprocessing) sia sul piano clinico e neuropsicologico,<br />

che sul volume ippocampale, sia sulla memoria (T1).<br />

Metodologia: abbiamo analizzato un campione <strong>di</strong> 20 pazienti,<br />

<strong>di</strong> età compresa tra i 15 ed i 65 anni, reclutati nell’ambulatorio<br />

psichiatrico del Policlinico universitario <strong>di</strong><br />

Siena affetti da PTSD e un gruppo <strong>di</strong> controllo <strong>di</strong> soggetti<br />

sani appaiati per sesso, età, peso e altezza. I soggetti <strong>di</strong> entrambi<br />

i gruppi sono stati sottoposti ad uno stu<strong>di</strong>o morfovolumetrico<br />

computerizzato dell’Ippocampo tramite RM (Risonanza<br />

Magnetica). Inoltre, i <strong>di</strong>ciassette pazienti con PTSD<br />

sono stati valutati tramite la somministrazione <strong>di</strong> test neuropsicologici<br />

e scale psicometriche per approfon<strong>di</strong>re il quadro<br />

psicopatologico e valutare l’eventuale presenza <strong>di</strong> deficit<br />

cognitivi.<br />

Nei soggetti affetti da PTSD dopo un periodo <strong>di</strong> sei mesi <strong>di</strong><br />

terapia psicofarmacologica sono stati ripetuti i test neuropsicologici,<br />

le scale psicometriche e l’analisi morfovolumetrica<br />

dell’ippocampo tramite RM.<br />

Tre pazienti, dopo le valutazioni al T0, hanno effettuato un<br />

protocollo terapeutico con solo EMDR e sono stati rivalutati<br />

dopo 8 sedute (due mesi).<br />

Risultati: i risultati <strong>della</strong> prima parte sperimentale (T0drug-free)<br />

evidenziano che le <strong>di</strong>mensioni dell’ippocampo <strong>di</strong><br />

sinistra nei soggetti affetti da PTSD sono significativamente<br />

minori rispetto ai controlli sani.<br />

Dai risultati osservati al follow-up (T1-post-terapia) è possibile<br />

evincere che la terapia nei soggetti considerati è associata<br />

ad un miglioramento <strong>della</strong> sintomatologia e ad un aumento<br />

dei volumi ippocampali, pari al 9,87% per l’ippocampo <strong>di</strong><br />

destra e dell’8,37% per l’ippocampo <strong>di</strong> sinistra. Questi dati<br />

sono concor<strong>di</strong> con i dati presenti in letteratura, anche se la<br />

percentuale <strong>di</strong> recupero su base neuroplastica nel nostro stu<strong>di</strong>o<br />

risulta sensibilmente superiore rispetto ai due stu<strong>di</strong> presenti<br />

in letteratura incremento pari al 4,6% 6 ; pari al 5% 7 .<br />

I tre pazienti che hanno effettuato terapia con EMDR hanno<br />

anch’essi mostrato al T1 un miglioramento sintomatologico<br />

89<br />

SIMPOSI TEMATICI<br />

(CAPS non più positiva per i criteri <strong>di</strong>agnostici) ed un aumento<br />

me<strong>di</strong>o dei volumi ippocampali pari a 338,25 mm 3 per<br />

l’ippocampo DX e 357,93 mm 3 per l’ippocampo SN.<br />

Conclusioni: la terapia nei soggetti considerati si è associata<br />

ad un aumento dei volumi ippocampali (9,87%-8,37%).<br />

L’aumento dei volumi ippocampali appare rilevante, consistente<br />

con i dati in letteratura, sebbene quantitativamente<br />

superiore, sottolineando l’efficacia degli SSRI verosimilmente<br />

tramite il meccanismo <strong>di</strong> attivazione <strong>della</strong> neurogenesi;<br />

è ipotizzabile che l’aumento <strong>di</strong> volume non sia da imputare<br />

ad un aumento delle cellule gliali ma ad un aumento<br />

<strong>di</strong> neuroni ippocampali visto il contemporaneo miglioramento<br />

clinico.<br />

Particolarmente interessante ci sembra il dato relativo all’efficacia<br />

clinica e sulla plasticità neurale <strong>della</strong> EMDR.<br />

Questa osservazione su solo tre casi, necessita chiaramente<br />

<strong>di</strong> essere confermata su un campione più ampio ma rappresenta<br />

la prima evidenza in letteratura <strong>di</strong> un’azione <strong>della</strong> psicoterapia<br />

<strong>di</strong>retta alla struttura cerebrale<br />

Bibliografia<br />

1 Bremner JD, Randal P, Vermetten E, Staib L, Bronen RA,<br />

Mazure C, et al. Magnetic resonance imaging-based measurement<br />

of hippocampal volume in posttraumatic stress <strong>di</strong>sorder related<br />

to childhood physical and sexual abuse a preliminary report.<br />

Biol Psychiatry 1997;41:23-32.<br />

2 Sapolsky RM, Uno H, Rebert CS, Finch CE. Hippocampal damage<br />

associated with prolonged glucocorticoid exposure in primates.<br />

J Neurosci 1990;10:2897-902.<br />

3 Yehuda R. Are glucocorticoids responsible for putative hippocampal<br />

damage in PTSD? How and When to Decide. Hippocampus<br />

2001:85-9.<br />

4 Eriksson PS, Perfilieva E, Bjork-Eriksson T, Alborn A-M, Nordborg<br />

C, Peterson DA, et al. Neurogenesis in the adult human<br />

hippocampus. Nature Med 1998;11:1313-7.<br />

5 Santarelli L, Saxe M, Gross C, Surget A, Battaglia F, Dulawa S,<br />

et al. Requirement of hippocampal neurogenesis for the behavioral<br />

effects of antidepressants. Sciente 2003;301:805-9.<br />

6 Vermetten E, Vythilingam M, Southwick SM, Charney DS,<br />

Bremner JD. Long-Term Treatment with Paroxetine Increases<br />

Verbal Declarative Memory and Hippocampal Volume in Posttraumatic<br />

Stress Disorder. Biol Psychiatry 2003;54:693-702.<br />

7 Bremner JD, Mletzko T, Welter S, Quinn S, Williams C, Brummer<br />

M, et al. Effects of phenytoin on memory, cognition and<br />

brain structure in post-traumatic stress <strong>di</strong>sorder: a pilot study. J<br />

Psychopharmacol 2005;19:159-65.<br />

8 Lindauer RJL, Vlieger EJ, Jalink M, Olff M, Carlier IVE,<br />

Majoie CBLM, et al. Effects of psychotherapy on hippocampal<br />

volume in out-patients with post-traumatic stress <strong>di</strong>sorder: a<br />

MRI investigation. Psychol Med 2005;35:1-11.<br />

Sindrome del burn-out in un campione<br />

<strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale: valutazione<br />

<strong>della</strong> prevalenza e <strong>di</strong> alcune variabili<br />

implicate<br />

M. Venuta, G.P. Guaral<strong>di</strong>, M.E. Svampa, M.S. Padula * ,<br />

E. Ferretti<br />

Cattedra <strong>di</strong> <strong>Psichiatria</strong>, Università <strong>di</strong> Modena e Reggio<br />

Emilia; * ASL Modena, Presidente Provinciale SIMG<br />

Introduzione: i MMG oggi sono sottoposti sempre <strong>di</strong> più a<br />

domande dei loro assistiti e delle Aziende Sanitarie, dove

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