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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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SIMPOSI TEMATICI<br />

li e le finalità dei servizi pubblici e privati, psichiatrici e per<br />

le tossico<strong>di</strong>pendenze. Vengono prese in esame le caratteristiche<br />

culturali dei quattro sistemi in questione (pubblico e<br />

privato, psichiatrico e delle tossico<strong>di</strong>pendenze) e le <strong>di</strong>fficoltà<br />

che persistono nell’integrazione degli interventi. Vengono<br />

esaminati i processi <strong>di</strong> integrazione promossi all’interno<br />

<strong>di</strong> ciascun macrosistema (psichiatrico e delle tossico<strong>di</strong>pendenze)<br />

e le possibilità <strong>di</strong> utilizzo pienamente integrato<br />

dell’intero set <strong>di</strong> servizi presenti nella comunità. Viene infine<br />

analizzato il ruolo che le, Università e le Agenzie <strong>di</strong> formazione<br />

delle Aziende Sanitarie possono avere per favorire<br />

l’integrazione in questo settore.<br />

La cooperazione interistituzionale per la<br />

formazione sulle <strong>di</strong>pendenze patologiche<br />

M. Lanzi, M. Meini *<br />

Regione Toscana; * Azienda USL Pisa<br />

In Toscana l’Università partecipa a pieno titolo al Sistema<br />

Sanitario Regionale.<br />

Da ciò derivano straor<strong>di</strong>narie opportunità sia per la stessa,<br />

Università sia per la qualificazione complessiva dei servizi<br />

sanitari grazie alla <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> funzioni, quali la ricerca applicata,<br />

l’aggiornamento professionale e la <strong>di</strong>dattica, fino ad<br />

oggi caratterizzate da una forte autonomia e da oggettive limitazioni.<br />

Con il Piano Sanitario Regionale 2005-2008 <strong>di</strong> recente applicazione<br />

la Regione Toscana ha previsto, tra l’altro, una collaborazione<br />

con le, Università finalizzata alla realizzazione <strong>di</strong><br />

specifici corsi <strong>di</strong> perfezionamento scientifico e <strong>di</strong> master universitari<br />

per la promozione <strong>di</strong> percorsi formativi <strong>di</strong> alta specializzazione<br />

in predeterminati settori <strong>di</strong> intervento.<br />

Nell’ampio panorama dell’assistenza sanitaria il settore delle<br />

<strong>di</strong>pendenze patologiche è tra i più complessi, non solo<br />

perché in rapido e continuo cambiamento, ma soprattutto in<br />

quanto richiede un approccio multi<strong>di</strong>sciplinare con il coinvolgimento<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>verse professionalità (me<strong>di</strong>ci, psicologi, assistenti<br />

sociali, educatori, infermieri) che esplicano le loro<br />

attività in contesti <strong>di</strong>versi (presi<strong>di</strong> territoriali e ospedalieri,<br />

comunità terapeutiche, istituti penitenziari, ecc.).<br />

Tutto ciò comporta una costante attenzione ed un forte impegno<br />

<strong>di</strong> formazione ed aggiornamento.<br />

Scopo <strong>di</strong> questo contributo è presentare gli aspetti più rilevanti<br />

dell’iter che ha portato la Regione Toscana, quale<br />

“luogo” <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento e “sostegno” delle iniziative dei<br />

Dipartimenti delle Dipendenze nonché “regista” dell’integrazione<br />

tra pubblico e privato nell’assistenza alle persone<br />

con problemi correlati all’uso <strong>di</strong> sostanze, lecite e non, a<br />

collaborare in modo <strong>di</strong>retto con l’Università <strong>di</strong> Pisa e con<br />

Aziende Unità Sanitarie Locali per la realizzazione <strong>di</strong> un<br />

Master <strong>di</strong> secondo livello sulle <strong>di</strong>pendenze patologiche, e<br />

con l’università <strong>di</strong> Firenze per un corso <strong>di</strong> perfezionamento<br />

in tabaccologia.<br />

Università e territorio: il Master<br />

sulle <strong>di</strong>pendenze patologiche <strong>di</strong> Pisa<br />

G. Zanda<br />

Università <strong>di</strong> Pisa<br />

In Italia è tuttora aperta la questione su quale sia il miglior<br />

modello <strong>di</strong> riferimento (etico, sociologico, me<strong>di</strong>co) per pre<strong>di</strong>sporre,<br />

sul piano <strong>della</strong> prevenzione, <strong>della</strong> cura e <strong>della</strong> riabilitazione,<br />

strategie e programmi idonei ad affrontare correttamente<br />

il problema “droga” o, per meglio <strong>di</strong>re, il problema<br />

delle “<strong>di</strong>pendenze patologiche”.<br />

Di conseguenza l’oscillare dell’interesse degli addetti ai lavori<br />

dall’approccio socio-educativo a quello me<strong>di</strong>co-farmacologico<br />

non ha favorito negli anni una effettiva integrazione<br />

tra le <strong>di</strong>verse forme <strong>di</strong> assistenza sia nell’ambito del pubblico<br />

che del privato.<br />

Negli ultimi 15-20 anni, anche in risposta al rapido e drammatico<br />

cambiamento <strong>della</strong> tipologia <strong>della</strong> popolazione con<br />

problemi severi <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza, si è avuto, specie nel settore<br />

privato, un notevole sviluppo <strong>di</strong> nuovi programmi residenziali<br />

e semiresidenziali, più idonei ad affrontare tale cambiamento.<br />

Nello stesso periodo l’esperienza dei servizi pubblici ha evidenziato<br />

la rilevanza delle problematiche sanitarie (internistiche,<br />

infettivologiche, psicologiche, psichiatriche) correlate<br />

ai comportamenti ad<strong>di</strong>tivi con una particolare attenzione<br />

alla comparsa o, per meglio <strong>di</strong>re, alla (ri)scoperta <strong>della</strong> concomitanza<br />

negli stessi in<strong>di</strong>vidui <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbi da uso <strong>di</strong> sostanze<br />

e <strong>di</strong> altri più o meno gravi <strong>di</strong>sturbi psichiatrici.<br />

Si capisce, perciò, come tale stato <strong>di</strong> cose abbia determinato<br />

con forza negli operatori del settore l’esigenza <strong>di</strong> un costante<br />

impegno formativo.<br />

Nell’anno accademico 2005-2006 il Dipartimento <strong>di</strong> <strong>Psichiatria</strong>,<br />

Neurobiologia, Farmacologia e Biotecnologie, in<br />

collaborazione con la Regione Toscana, ha attivato il Master<br />

post-laurea <strong>di</strong> secondo livello “Le <strong>di</strong>pendenze patologiche:<br />

<strong>di</strong>agnosi-trattamento-prevenzione”.<br />

In questo contributo viene presentato il programma del Master,<br />

pensato ed organizzato con la finalità <strong>di</strong> fornire competenze<br />

neurobiologiche, cliniche, terapeutiche, relazionali, sociali<br />

e <strong>di</strong> ricerca <strong>di</strong> alta specialità a quanti già operano o sono<br />

interessati ad operare nel campo delle <strong>di</strong>pendenze patologiche.<br />

Il programma formativo del Master, che prevede una parte<br />

teorica e una parte pratico-esperienziale, si caratterizza per il<br />

fatto <strong>di</strong> tener conto in modo prioritario delle problematiche<br />

presenti nelle <strong>di</strong>verse realtà, nelle quali nel nostro paese si<br />

presta l’assistenza alle persone affette da <strong>di</strong>pendenza da sostanze,<br />

illegali e legali, e da <strong>di</strong>pendenze comportamentali.<br />

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