30.05.2013 Views

XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Le Depressioni Bipolari secondo la sequenza<br />

del ciclo<br />

A. Koukopoulos<br />

Centro “Lucio Bini”, Roma<br />

SIMPOSI TEMATICI<br />

Gli effetti a me<strong>di</strong>o e lungo termine delle terapie del Disturbo<br />

Bipolare <strong>di</strong>pendono essenzialmente dalla sequenza delle fasi<br />

del ciclo maniaco-depressivo compreso l’intervallo libero.<br />

1) Il ciclo Mania-Depressione-Intervallo rende possibile la<br />

cura <strong>della</strong> fase depressiva con antidepressivi senza il rischio<br />

<strong>di</strong> uno switch in mania/ipomania grazie all’intervallo<br />

che segue e durante il quale si possono scalare e sospendere<br />

gli AD e iniziare o intensificare la cura stabilizzante per<br />

prevenire una nuova mania e l’inizio <strong>di</strong> un nuovo ciclo.<br />

2)Il ciclo Depressione-Mania/Ipomania-Intervallo è più <strong>di</strong>fficile<br />

da trattare perché le cure con AD possono provocare<br />

uno switch in mania/ipomania e la trasformazione del<br />

decorso, in breve tempo, in ciclico continuo e poi in rapido<br />

ciclico.<br />

Le possibili strategie terapeutiche sono due: a) L’ECT per la<br />

depressione perché provoca meno switch degli AD. Se uno<br />

switch si verifica si può sopprimere la mania/ipomania prolungando<br />

l’ECT <strong>di</strong> poche applicazioni. b) Iniziare la terapia<br />

stabilizzante durante la depressione e aumentarla in corrispondenza<br />

del miglioramento <strong>della</strong> depressione e contemporaneamente<br />

scalare e sospendere tempestivamente gli<br />

AD. Questo metodo può avere successo fin dal primo ciclo<br />

oppure può attenuare l’intensità delle fasi e in pochi cicli<br />

fermare la ciclicità.<br />

23 FEBBRAIO 2005 - ORE 14.15-15.45<br />

SALA CAVALIERI 2<br />

S29 - Lo psichiatra fra segreto professionale<br />

e tutela <strong>della</strong> privacy<br />

Lo psichiatra fra segreto e privacy: principi<br />

me<strong>di</strong>co-legali<br />

R. Catanesi, F. Carabellese<br />

Sezione <strong>di</strong> Criminologia e <strong>Psichiatria</strong> Forense, DiMIMP,<br />

Università <strong>di</strong> Bari<br />

Mantenere il segreto sulle notizie apprese nel corso dell’esercizio<br />

professionale costituisce, come è noto, oggetto <strong>di</strong><br />

specifica forma <strong>di</strong> tutela del Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Deontologia Me<strong>di</strong>ca,<br />

oltre che del nostro co<strong>di</strong>ce penale, che ne condanna infatti<br />

ingiustificate rivelazioni o eventuali abusi. Lo psichiatra<br />

non fa eccezione alla regola, normativamente parlando, ma<br />

nella realtà deve spesso confrontarsi con aspetti alquanto<br />

complessi. Lo psichiatra, <strong>di</strong>fatti, si trova talvolta nella necessità<br />

<strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre le informazioni sullo stato <strong>di</strong> salute <strong>di</strong><br />

un paziente con membri <strong>della</strong> famiglia per ragioni strettamente<br />

terapeutiche, che <strong>di</strong>vengono ad<strong>di</strong>rittura “strutturali”<br />

in caso <strong>di</strong> alcune terapie, ad esempio quelle ad orientamento<br />

sistemico. Che si tratti <strong>di</strong> esigenza propria <strong>della</strong> branca lo<br />

conferma il Progetto Obiettivo “Tutela <strong>della</strong> Salute Mentale”<br />

1998-2000 nel quale è espressamente segnalata la necessità<br />

del “coinvolgimento delle famiglie nella formulazione<br />

e nell’attuazione del piano terapeutico”. Laddove vi sia<br />

il consenso dell’interessato alla rivelazione delle notizie inerenti<br />

il suo stato <strong>di</strong> salute naturalmente non vi sono problemi<br />

<strong>di</strong> sorta, ma quando questo manca, ed il coinvolgimento<br />

è stimato utile o ad<strong>di</strong>rittura necessario, ci si può trovare nella<br />

obiettiva <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> ottemperare contemporaneamente<br />

alle necessità terapeutiche del paziente ed agli obblighi<br />

deontologici e normativi.<br />

A rendere più complesso il quadro operativo del lavoro psichiatrico<br />

si è aggiunta, negli ultimi anni, la articolata normativa<br />

sulla privacy, che regolamenta il trattamento e la<br />

MODERATORI<br />

R. Catanesi, A. Amati<br />

protezione dei dati personali, normativa oggetto nel tempo<br />

<strong>di</strong> continue precisazioni da parte del Garante. Numerose sono<br />

le tematiche che questa norma solleva nel contesto psichiatrico.<br />

È cognizione comune, ad esempio, che in una cartella psichiatrica<br />

vi siano informazioni che non riguardano solo il<br />

paziente ma anche altre persone significative, come pure<br />

che le anamnesi psichiatriche non siano limitate ai soli<br />

aspetti me<strong>di</strong>ci ma comprendono anche dati esistenziali, personali,<br />

relazionali; tutti dati che meritano, anzi impongono,<br />

speciali forme <strong>di</strong> tutela e dunque un ripensamento sull’operatività<br />

concreta delle gestione del materiale documentale,<br />

tanto in SPDC, quanto nei servizi.<br />

Vi sono poi specifici ambiti terapeutici – terapie familiari,<br />

interventi sistemici o psicoeducazionali – rispetto ai quali si<br />

procede generalmente con annotazioni uniche, omnicomprensive,<br />

che necessariamente finiscono col coinvolgere tutti<br />

i partecipanti, ciascuno dei quali ha identici <strong>di</strong>ritti nel trattamento<br />

e nella protezione dei dati personali.<br />

Il quadro rappresentato sinora si complica ulteriormente se<br />

si tiene conto che la normativa attualmente consente la acquisizione<br />

<strong>di</strong> documentazione sanitaria da parte <strong>di</strong> terze persone<br />

in tutti i casi in cui sia in gioco la <strong>di</strong>fesa <strong>di</strong> interessi<br />

considerati <strong>di</strong> “pari rango” rispetto a quello <strong>della</strong> tutela <strong>della</strong><br />

privacy. Nella sostanza, in un certo numero <strong>di</strong> controversie<br />

giu<strong>di</strong>ziarie, che spaziano dall’affidamento dei figli alle<br />

cosiddette “indagini <strong>di</strong>fensive” in ambito penale, è possibile<br />

che lo psichiatra sia costretto a consegnare copia <strong>della</strong> documentazione<br />

relativa ad un suo paziente ad altre persone.<br />

Tutto ciò impone una riflessione attenta sull’organizzazione<br />

<strong>della</strong> cartella clinica, in previsione non solamente <strong>di</strong> un adeguato<br />

uso a fini terapeutici ma anche delle ricadute che la<br />

<strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> tale materiale può avere sul nostro paziente o<br />

su terze persone.<br />

78

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!