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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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SIMPOSI TEMATICI<br />

È la dopamina importante nella regolazione<br />

delle emozioni? Oltre l’ipotesi<br />

fisiopatologica <strong>della</strong> psicosi<br />

A. de Bartolomeis, V. de Luca<br />

Laboratorio <strong>di</strong> <strong>Psichiatria</strong> Molecolare, Dipartimento <strong>di</strong><br />

Neuroscienze, Università Federico II <strong>di</strong> Napoli<br />

1. Circuiti neuroanatomofunzionali implicati nella fisiopatologia<br />

delle manifestazioni psicotiche, nelle <strong>di</strong>sfunzioni<br />

<strong>di</strong> tipo cognitivo e nella regolazione <strong>della</strong> risposta allo<br />

stress acuto sono potentemente regolati dal sistema<br />

dopaminergico a multipli livelli cortico-sottocorticali.<br />

2. I medesimi circuiti sono altresì implicati nella regolazione<br />

<strong>di</strong> risposte comportamentali con rilevante contenuto<br />

emotivo; rimane tuttavia per molti versi elusivo il<br />

ruolo <strong>della</strong> dopamina nel processamento delle emozioni<br />

e solo inizialmente esplorati i meccanismi molecolari attraverso<br />

i quali la dopamina modula i sistemi <strong>di</strong> trasduzione<br />

del segnale a livello pre- e post-postsinaptico, significativamente<br />

rilevanti in regioni anatomiche importanti<br />

per il processamento delle emozioni.<br />

3. Nonostante l’impossibilità <strong>di</strong> creare modelli preclinici<br />

con rilevanza antropomorfa in questo ambito, i modelli<br />

animali forniscono utili suggestioni sui meccanismi recettoriali<br />

e post-recettoriali nonché sulle interazioni tra<br />

sistema dopaminergico e altri sistemi neurotrasmettitoriali<br />

nella regolazione <strong>di</strong> circuiti cortico-sottocorticali<br />

implicati nella regolazione dell’emozioni. In particolare<br />

il ruolo dell’interazione dopamino glutamatergica cortico-sottocorticale<br />

appare cruciale nella regolazione dei<br />

circuiti neuroanatomofunzionali implicati nella modulazione<br />

<strong>di</strong> comportamenti correlati <strong>di</strong> tipo emozionale, in<br />

particolare legati al fear con<strong>di</strong>tioning, con un possibile<br />

multiplo coinvolgimento dei <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> recettori dopaminergici<br />

e glutammatergici (ionotropi e metabotropi)<br />

e <strong>della</strong> loro reciproca interazione.<br />

4. In particolare stu<strong>di</strong> sperimentali nei ro<strong>di</strong>tori e nei primati<br />

in<strong>di</strong>cano un ruolo significativo e <strong>di</strong>fferenziale per i recettori<br />

NMDA nella regolazione dei livelli <strong>di</strong> dopamina<br />

in corteccia prefrontale e in amigdala. L’ipofunzione del<br />

recettore NMDA è responsabile nell’uomo <strong>di</strong> profonde<br />

alterazioni <strong>della</strong> percezione e <strong>della</strong> funzione cognitiva<br />

con rilevante impatto sull’attribuzione <strong>di</strong> significato a<br />

esperienze con correlato emozionale.<br />

5. Nuovi meccanismi <strong>di</strong> controllo <strong>della</strong> funzione recettoriale<br />

sono recentemente emersi dalla sperimentazione<br />

clinica e possibili implicazioni iniziano ad emergere per<br />

la fisiopatologia delle risposte con rilevanze emotive<br />

nella fisiopatologia delle psicosi; un esempio in tal senso<br />

viene dai sistemi <strong>di</strong> controllo e del tuning dopaminergico<br />

transsinaptico ad opera <strong>di</strong> proteine <strong>della</strong> densità<br />

postsinaptica come Homer.<br />

L’impatto degli antipsicotici atipici sulle<br />

emozioni dello schizofrenico<br />

P. Rocca, A. Monero, R. Rasetti<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Neuroscienze, Sezione <strong>di</strong> <strong>Psichiatria</strong>, Università<br />

<strong>di</strong> Torino<br />

Introduzione: la compromissione del funzionamento sociale<br />

è il trait d’union <strong>della</strong> maggior parte dei <strong>di</strong>sturbi psichiatrici<br />

ed è uno dei criteri necessari per porre <strong>di</strong>agnosi del sistema<br />

nosografico attualmente in uso (DSM-IV-TR). Di tutti<br />

i <strong>di</strong>sturbi psichiatrici dell’età adulta, quelli dello spettro<br />

schizofrenico sembrano essere quelli in cui è presente una<br />

peculiare compromissione del funzionamento sociale. Molti<br />

pazienti presentano deficit nella capacità <strong>di</strong> processare le<br />

emozioni osservate negli altri, sono socialmente inattivi,<br />

privi <strong>di</strong> spontaneità e sovente in<strong>di</strong>fferenti al mondo circostante.<br />

Tutto ciò si associa a scarso adattamento e funzionamento<br />

sociale. Questo dominio cognitivo viene generalmente<br />

identificato con la “social cognition”, che è stata descritta<br />

come “l’insieme dei processi e delle funzioni che permettono<br />

ad un soggetto <strong>di</strong> comprendere, agire e trarre benefici<br />

dal mondo interpersonale” 1 . In campo clinico è ancora<br />

tema <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione se l’outcome funzionale sia influenzato<br />

da questo nucleare <strong>di</strong>sturbo pervasivo delle relazioni che<br />

con<strong>di</strong>ziona la vita del soggetto, o dalla presenza dei <strong>di</strong>fferenti<br />

sintomi che si presentano nel corso <strong>della</strong> Schizofrenia<br />

o ancora da deficit del funzionamento cognitivo <strong>di</strong> base. I<br />

pochi stu<strong>di</strong> che hanno valutato l’effetto del trattamento farmacologico<br />

sulla “social cognition” riportano dati contrad<strong>di</strong>ttori.<br />

Alcuni stu<strong>di</strong> evidenziano una maggiore efficacia <strong>di</strong><br />

olanzapina e risperidone rispetto all’aloperidolo nel miglioramento<br />

<strong>di</strong> questa funzione 2-4 , altri non hanno riscontrato<br />

<strong>di</strong>fferenze tra l’utilizzo <strong>di</strong> antipsicotici tipici e atipici 5 , mentre<br />

stu<strong>di</strong> ancor più recenti non sembrano in<strong>di</strong>care alcun miglioramento<br />

<strong>della</strong> “social cognition” con la terapia farmacologica<br />

6 . Questi risultati devono essere considerati con cautela,<br />

dal momento che la definizione stessa <strong>di</strong> “social cognition”<br />

e le modalità <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> tale dominio variano a seconda<br />

<strong>della</strong> meto<strong>di</strong>ca utilizzata. L’ipotesi <strong>di</strong> lavoro che ci<br />

siamo proposti è <strong>di</strong> valutare, in un campione <strong>di</strong> soggetti affetti<br />

da Schizofrenia con esor<strong>di</strong>o recente, le eventuali <strong>di</strong>fferenze<br />

nelle alterate funzioni sociali ed emotive, in base al<br />

trattamento farmacologico in atto, confrontando neurolettici<br />

ed antipsicotici atipici.<br />

Metodologia: per lo stu<strong>di</strong>o <strong>della</strong> “social cognition” è stato<br />

messo a punto un protocollo computerizzato (Comprehensive<br />

Affect Testing System – versione italiana realizzata dal<br />

nostro gruppo <strong>di</strong> ricerca; demo <strong>della</strong> versione inglese <strong>di</strong>sponibile<br />

al seguente sito internet: http://www.psychologysoftware.com/testing_instruments.htm)<br />

che prevede la somministrazione<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi test volti ad esplorare <strong>di</strong>fferenti<br />

aspetti delle funzioni emotive (test <strong>di</strong> <strong>di</strong>scriminazione delle<br />

emozioni, test <strong>di</strong> denominazione delle emozioni, selezione<br />

delle emozioni, riconoscimento <strong>di</strong> facce in base all’emozione<br />

espressa, test <strong>di</strong> proso<strong>di</strong>a). Al fine <strong>di</strong> completare l’assessment<br />

<strong>della</strong> componente emotiva, è stato inoltre somministrato<br />

il test <strong>di</strong> “Attribuzione delle intenzioni” <strong>di</strong> Brunet 7<br />

per indagare la Teoria <strong>della</strong> Mente (ToM). Queste valutazioni<br />

ci hanno permesso <strong>di</strong> valutare l’alterata socialità, il <strong>di</strong>sturbo<br />

del contatto e <strong>della</strong> sintonizzazione affettiva nei due<br />

gruppi <strong>di</strong> trattamento. I test sono stati somministrati ad un<br />

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