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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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equilibrate tra vincolo e svincolo anche attraverso la continua<br />

riproposizione <strong>di</strong> “move in” e “move out” che riproducono<br />

nella seduta e nel corso dell’intero processo terapeutico,<br />

provvidenziali microesperienze <strong>di</strong> appartenenza e <strong>di</strong> separazione.<br />

La presentazione <strong>di</strong> casi clinici e <strong>di</strong> video relativi alla capacità<br />

<strong>di</strong> Whitaker <strong>di</strong> riprodurre simultaneamente forme <strong>di</strong> impegno<br />

e <strong>di</strong> <strong>di</strong>simpegno relazionale permetteranno <strong>di</strong> riconoscere<br />

come sia possibile restituire la libertà compromessa<br />

dalla psicopatologia e dalle relazioni <strong>di</strong>sfunzionali, attraverso<br />

l’esperienza clinica.<br />

69<br />

SIMPOSI TEMATICI<br />

Bibliografia<br />

Whitaker CA, Malone T. The Roots of Psychotherapy. New York:<br />

Blakistone Company 1953. Rie<strong>di</strong>zione: New York: Brunner Mazel<br />

1981. E<strong>di</strong>zione <strong>Italiana</strong>: Le ra<strong>di</strong>ci <strong>della</strong> psicoterapia. Meto<strong>di</strong><br />

e tecniche. Milano: Angeli 1998.<br />

Whitaker CA. Midnight Musing of a Family Therapist. New York:<br />

W.W. Norton & Company 1989. Trad. it.: Margareth O, a cura<br />

<strong>di</strong>. Considerazioni notturne <strong>di</strong> un terapeuta <strong>della</strong> famiglia. Roma:<br />

Ryan, Astrolabio 1990.<br />

22 FEBBRAIO 2005 - ORE 16.00-17.30<br />

SALA SAN PAOLO<br />

S24 - Seduzioni, intimità, amori e tra<strong>di</strong>menti telematici<br />

Costruzione e rottura dei legami affettivi<br />

on line<br />

M.R. Parsi<br />

Fondazione Movimento Bambino<br />

L’immaginario dell’altro si se<strong>di</strong>menta e si forma in sua assenza,<br />

attraverso fantasie, sogni, pensieri, idee che l’uomo<br />

ed il bambino tracciano dentro <strong>di</strong> sé, o in rappresentazioni<br />

artistiche nelle quali le emozioni prendono fissità e corpo.<br />

Oggi che l’altro viene rappresentato nella multime<strong>di</strong>alità ed<br />

incontrato virtualmente ci doman<strong>di</strong>amo dove finiscano lo<br />

spazio <strong>della</strong> creatività e <strong>della</strong> relazionalità – poiché – quando<br />

ogni curiosità, ogni sogno, ogni sentimento corrono velocissimi<br />

attraverso la me<strong>di</strong>azione delle tecnologie – si rischia<br />

un processo <strong>di</strong> riduzione dell’immaginario e <strong>di</strong> superficializzazione<br />

delle relazioni.<br />

Un conto è, infatti, il contatto con l’altro “riprodotto”, reso<br />

visibile e vivibile dentro il monitor del pc, tutt’altra faccenda<br />

è l’altro incontrato nella realtà o attraverso il filtro <strong>della</strong><br />

sua assenza, che impone una <strong>di</strong>stanza che stimola la riflessione<br />

piuttosto che l’agito.<br />

La costruzione e la rottura dei legami on line sono caratterizzate<br />

da una serialità che promuove un profondo sra<strong>di</strong>camento<br />

emotivo, da una mancanza <strong>di</strong> freni inibitori che fa<br />

mescolare fantasie e bugie, dolori e felicità, solitu<strong>di</strong>ni e<br />

perversioni che si mescolano senza <strong>di</strong>stinzione.<br />

Se non si prelude ad un incontro reale, si ingenera una mera<br />

riproduzione <strong>di</strong> relazioni indefinitamente simili e le<br />

nuove tecnologie possono dare a<strong>di</strong>to ad un eccessivo interagire,<br />

dove l’azione si sostituisce alla possibilità <strong>di</strong> riflettere<br />

ed elaborare internamente. Perenne consumo senza riflessione<br />

sul processo.<br />

MODERATORI<br />

T. Cantelmi, D. La Barbera<br />

Chat: seduzioni ed intimità<br />

M.B. Toro<br />

Fondazione “Movimento Bambino”<br />

Dalle “Relazioni Pericolose” <strong>di</strong> Laclos in poi, abbiamo imparato<br />

a considerare la seduzione, quanto meno nella nostra<br />

cultura, come un comportamento con una forte connotazione<br />

“letteraria”, “verbale”, che non necessita <strong>della</strong> presenza<br />

<strong>di</strong>retta dell’interlocutore/destinatario del messaggio seduttivo.<br />

Si può cercare <strong>di</strong> condurre l’altro o, come avviene in<br />

chat, i molteplici altri, verso <strong>di</strong> sé anche in assenza del corpo<br />

e, talvolta, proprio grazie all’assenza del corpo.<br />

Vengono presi in esame i <strong>di</strong>versi “stilemi” <strong>della</strong> seduzione<br />

on line ed analizzata nel dettaglio una “conversazione” seduttiva,<br />

ove si giunge, per passaggi successivi, ad avvicinare<br />

l’altro con lo scopo <strong>di</strong> farlo uscire dal virtuale e passare<br />

dalla possibilità alla realtà.<br />

Vengono analizzati i report sulle sensazioni ed i pensieri del<br />

soggetto che ha lanciato il messaggio seduttivo e si ipotizza<br />

che, in questo caso, l’utilizzo <strong>della</strong> tecnologia si inserisca in<br />

un passaggio evolutivo personale determinato ed aiuti la<br />

persona a riprendere contatto con l’altro sesso in una modalità<br />

che avverte come “protetta”.<br />

Lo scambio in messaggeria istantanea permette un’intimità relativamente<br />

intensa ma comunque permette anche, nella percezione<br />

del soggetto, <strong>di</strong> “salvare la faccia” all’occorrenza, lasciando<br />

aperta, sempre, quella che lui chiama una “via <strong>di</strong> ritirata<br />

percorribile”, pur mostrando, senza equivoci, l’interesse<br />

personale. L’attenzione del “seduttore”, non potendo concentrarsi<br />

sul non verbale, come avverrebbe nella realtà, punta su<br />

altri elementi: il tono delle affermazioni, le pause, le parole utilizzate.<br />

Il fine è esattamente sovrapponibile a quello <strong>della</strong> seduzione<br />

reale: “portare a casa il risultato” – se possibile un appuntamento,<br />

oppure, comunque, la cosa più importante, ovvero<br />

riuscire ad avere la sensazione <strong>di</strong> non stare giocando da solo,<br />

data la consapevolezza che la seduzione è una partita che si<br />

può vincere solo in due, ovvero attraverso il decisivo aiuto<br />

dell’“avversario”, che si farà “conquistare/vincere” solo se, da<br />

parte sua, sta cercando il medesimo epilogo <strong>di</strong> chi, con l’aiuto<br />

dell’invisibilità permessa dal pc, si sta proponendo.

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