30.05.2013 Views

XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

SIMPOSI TEMATICI<br />

socio assistenziali, che attengono al governo clinico ed agli<br />

strumenti per esercitarlo, quali profili <strong>di</strong> cura, linee guida,<br />

protocolli e procedure.<br />

Peraltro, è anche da rilevare come la definizione e l’implementazione<br />

<strong>di</strong> detti strumenti, riflettendosi sul corretto uso<br />

delle risorse, siano funzionali alla realizzazione degli obiettivi<br />

<strong>di</strong> efficacia, economicità, appropriatezza ed equità, affinché<br />

possa essere garantita la tutela del <strong>di</strong>ritto alla salute:<br />

errori nell’allocazione quanto nell’uso delle risorse comprometteranno,<br />

<strong>di</strong> conseguenza, la qualità dell’assistenza ed il<br />

<strong>di</strong>ritto stesso alla salute.<br />

Allora, l’appropriatezza dei comportamenti, a qualsiasi livello<br />

del sistema (da quello politico a quello <strong>di</strong> programmazione,<br />

da quello gestionale a quello clinico), sembra essere<br />

il punto archime<strong>di</strong>co su cui basare una politica <strong>di</strong> tutela del<br />

<strong>di</strong>ritto ai livelli essenziali <strong>di</strong> assistenza e la premessa necessaria<br />

alla <strong>di</strong>ffusione delle linee guida.<br />

Esistono concetti <strong>di</strong>fferenti <strong>di</strong> appropriatezza: quella generica<br />

è attenta all’uso delle strutture e delle risorse organizzative<br />

(tempi, impiego del personale, uso delle tecnologie,<br />

ecc.), ma non si preoccupa delle implicazioni cliniche e non<br />

richiede competenze per misurarla; l’appropriatezza clinica,<br />

invece, è attenta alle in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong>agnostiche e terapeutiche<br />

(tempi <strong>di</strong> intervento, posologia e categoria del farmaco, in<strong>di</strong>cazioni<br />

alle tecnologie), richiede competenze me<strong>di</strong>che per<br />

misurarla, ma non si preoccupa, tuttavia, dei tempi organizzativi.<br />

Con questa consapevolezza, si deve prevedere, quin<strong>di</strong>, una<br />

articolazione dei servizi in coerenza con i LEA e una allocazione<br />

<strong>di</strong> risorse secondo una logica <strong>di</strong> Percorsi caratterizzati<br />

da progressività <strong>di</strong> impegno assistenziale, oscillanti dagli<br />

interventi <strong>di</strong> prevenzione a quelli dell’emergenza, in<strong>di</strong>viduando,<br />

in modo coerente con gli obiettivi del PSN, gli sno<strong>di</strong><br />

<strong>della</strong> rete funzionali al monitoraggio dell’efficienza (anche<br />

in relazione ai tempi d’attesa) ed efficacia dell’organizzazione<br />

dell’assistenza.<br />

Se, dunque, l’appropriatezza è una delle soluzioni che il SSN<br />

può perseguire nel <strong>di</strong>fficile compito <strong>di</strong> dover coniugare la <strong>di</strong>sponibilità<br />

<strong>di</strong> risorse limitate con la necessità <strong>di</strong> fornire<br />

un’assistenza efficace ai citta<strong>di</strong>ni, allora l’impegno dei professionisti<br />

del sistema deve essere quello <strong>di</strong> stimolare la produzione<br />

e la con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> Linee guida e Protocolli che definiscono<br />

chi fa che cosa, con quali risorse, in base a quali<br />

evidenze <strong>di</strong> risultato, in quali strutture e per quali obiettivi.<br />

Di conseguenza, si tratta <strong>di</strong> delineare un modello <strong>di</strong> lavoro<br />

per supportare l’introduzione <strong>di</strong> un programma regionale ed<br />

aziendale <strong>di</strong> implementazione <strong>di</strong> linee guida che rispecchi la<br />

metodologia <strong>della</strong> evidence-based guidelines.<br />

In tale ottica, è suggerita una procedura basata su cinque fasi<br />

principali:<br />

– fase 1: la definizione delle priorità;<br />

– fase 2: la costituzione <strong>di</strong> un gruppo multi<strong>di</strong>sciplinare;<br />

– fase 3: definizione <strong>di</strong> uno standard assistenziale che rappresenti<br />

il miglior compromesso possibile tra le evidenze<br />

scientifiche e il contesto locale, attraverso. A tal fine si<br />

procede ad effettuare la:<br />

1)ricerca delle linee guida, tendente ad identificare una Lg<br />

autorevole da sottoporre ad un processo <strong>di</strong> adattamento<br />

locale,<br />

2)valutazione critica <strong>di</strong> Lg e scelta <strong>della</strong> Lg <strong>di</strong> riferimento,<br />

finalizzata a vagliare la vali<strong>di</strong>tà <strong>della</strong> raccomandazione<br />

formulata,<br />

3)l’integrazione <strong>della</strong> Lg, con finalità <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento<br />

aggiornamento ed adeguamento,<br />

4)adattamento locale <strong>della</strong> Lg,<br />

5)la definizione <strong>di</strong> un programma <strong>di</strong> aggiornamento <strong>della</strong><br />

Lg,<br />

6)l’approvazione <strong>della</strong> Lg in una Consensus Conference da<br />

parte dei soggetti interessati (facoltativa);<br />

– la fase 4 è finalizzata a mettere in atto le strategie per la<br />

<strong>di</strong>ffusione ed implementazione delle Lg, nonché per la<br />

misurazione dei suoi effetti sull’assistenza sanitaria, attraverso:<br />

1)la <strong>di</strong>ffusione locale delle Lg,<br />

2)l’implementazione delle Lg,<br />

3)la valutazione dell’efficacia delle Lg.<br />

Un esempio <strong>di</strong> applicazione <strong>di</strong> questo metodo è rappresentato<br />

dall’esperienza relativa alla <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> Lg <strong>di</strong>agnostico-terapeutiche<br />

sulla Depressione dell’adulto e dell’età evolutiva,<br />

che si sta realizzando in Puglia, in collaborazione con<br />

le società scientifiche <strong>di</strong> settore, l’Università degli stu<strong>di</strong>, gli<br />

specialisti dei servizi territoriali, i me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale,<br />

i Pe<strong>di</strong>atri <strong>di</strong> libera scelta ed i Dirigenti dei <strong>di</strong>stretti sanitari.<br />

Questa iniziativa, che rientra nel Progetto Leonardo,<br />

frutto <strong>di</strong> un Protocollo d’intesa tra Regione Puglia e Pfizer,<br />

si sta realizzando in un Distretto pilota per ciascuna azienda<br />

USL ed è orientata a migliorare la qualità dell’assistenza a<br />

questa patologia, attraverso raccomandazioni <strong>di</strong> comportamento<br />

clinico e strumenti operativi che consentano il riconoscimento,<br />

il corretto inquadramento <strong>di</strong>agnostico, il trattamento<br />

e la continuità del processo assistenziale <strong>della</strong> depressione,<br />

sia negli stu<strong>di</strong> dei me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> base che nei servizi<br />

territoriali. Nel progetto è prevista una valutazione, misurata<br />

in termini <strong>di</strong> efficienza ed efficacia dei comportamenti<br />

clinici ed organizzativi, circa l’utilizzabilità, l’uso effettivo<br />

e l’utilità <strong>della</strong> Lg: si avrà, in definitiva, una verifica su<br />

quanto quella Lg possa essere importante per la salute dei<br />

citta<strong>di</strong>ni e per l’integrazione tra i servizi coinvolti nell’assistenza<br />

alla malattia depressiva.<br />

Comunicazione in me<strong>di</strong>cina generale<br />

in ottica sistemico-relazionale<br />

P. Chianura, L. Chianura<br />

ASL BA/4, Bari<br />

“L’essere nel mondo è essenzialmente Cura” (M. Heidegger,<br />

“Essere e Tempo, 1927”).<br />

L’esistenza umana non è solo un “essere nel mondo”, ma è<br />

anche un “essere con altri”: ciò che deve sostanziare il rapporto<br />

tra me<strong>di</strong>co e paziente è, quin<strong>di</strong>, “la cura”, nella duplicità<br />

<strong>di</strong> significato del termine, cioè come “insieme <strong>di</strong> me<strong>di</strong>camenti<br />

e rime<strong>di</strong> per il trattamento <strong>di</strong> una malattia” (l’inglese<br />

“to care”) e come “interessamento sollecito e costante per<br />

qualcuno” (l’inglese “to cure”) (Zanichelli, 1979). Solo se il<br />

me<strong>di</strong>co “sod<strong>di</strong>sfa” tale duplice significato del termine, il momento<br />

oggettivante <strong>della</strong> <strong>di</strong>agnosi e <strong>della</strong> terapia acquista<br />

una profonda autenticità umana, dal momento che il prendersi<br />

cura dell’altro motiva, sin dall’inizio, l’incontro con il<br />

paziente e consente il realizzarsi etico dell’atto tecnico.<br />

Tali premesse teoriche sul ruolo e sull’identità sociale del<br />

me<strong>di</strong>co e sulla attuale necessità <strong>di</strong> un “recupero” <strong>di</strong> una<br />

componente antropologica ed umanistica dell’“operare me-<br />

64

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!