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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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Terzo obiettivo è esplorare le relazioni tra alcuni clusters<br />

<strong>di</strong> sintomi psichiatrici costituiti ad esempio <strong>di</strong>sturbi dell’ideazione,<br />

Disturbi del Comportamento e le alterazioni<br />

morfofunzionali <strong>di</strong> specifiche aree corticali e sottocorticali<br />

simmetriche Quarto obiettivo è definire relazioni tra l’eventuale<br />

asimmetria delle alterazioni morfofunzionali rispetto<br />

alla presenza <strong>di</strong>sturbi psicologici, sintomi psicotici<br />

e comportamentali.<br />

Materiali e Meto<strong>di</strong>: sono stati valutati 20 soggetti con<br />

<strong>di</strong>agnosi Mild Cognitive Impairment e con Demenza Degenerativa<br />

Primaria <strong>di</strong> grado lieve-moderata, secondo i<br />

criteri tassonomici del NINCDS/ADRDA e del DSM IV<br />

con MMSE < 26. I pazienti, afferenti all’U.O.F. <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />

Neuropsichiatria DSM Padova, sono stati sottoposti<br />

ad un intervista preliminare <strong>di</strong> selezione secondo i<br />

criteri <strong>di</strong> inclusione dello stu<strong>di</strong>o, ad una valutazion neuropsicologica<br />

e attraverso una batteria <strong>di</strong> scale per lo stu<strong>di</strong>o<br />

del deca<strong>di</strong>mento cognitivo e dei <strong>di</strong>sturbi psico-comportamentali.<br />

Di seguito sono stati sottoposti a valutazione neurora<strong>di</strong>ologica<br />

attraverso Risonanza Magnetica funzionale. L’età<br />

<strong>della</strong> popolazione in esame è stata definita tra i 55 e gli 85<br />

anni.<br />

Risultati: vengono <strong>di</strong>scussi i dati preliminari delle correlazioni<br />

osservate tra le ROI <strong>di</strong> alcune aree corticali e sottocorticali<br />

valutate secondo una tabella <strong>di</strong> registrazione<br />

standar<strong>di</strong>zzata per referti ispettivi per Risonanza Magnetica<br />

funzionale e gli in<strong>di</strong>ci parziali e totali delle scale <strong>di</strong><br />

valutazione utilizzate per la valutazione neuropsicologica<br />

e psicopatologica dei soggetti arruolati nella ricerca con<br />

MCI o demenza lieve-moderata.<br />

Bibliografia<br />

Sultzer DL, Mahler ME, Mandelkern MA, Cummings JL,<br />

Van Gorp WG, Hinkin CH, et al. The relationship between<br />

psychiatric symptoms and regional metabolism in<br />

Alzheimer’s <strong>di</strong>sease. J Neuropsychiatry Clin Neurosci<br />

1995;7:476-84.<br />

2 Mega MS, et al. The spectrum of behavioral mo<strong>di</strong>fications<br />

in Alzheimer’s <strong>di</strong>sease. Neurology 1996;46:130-5.<br />

3 Ponton MO, Darcourt J, Miller BL, et al. Psycometric and<br />

SPECT stu<strong>di</strong>es in Alzheimer’s <strong>di</strong>sease with and without<br />

delusions. NNBN 1995;8:264-70.<br />

4 Starkstein SE, Vazquez S, Petracca G, et al. A SPECT study<br />

of delusions in Alzheimer’s <strong>di</strong>sease. Neurology<br />

1994;44:2055-9.<br />

5 Kotrla KJ, Chacko RC, Harper RG, et al. SPECT fin<strong>di</strong>ngs<br />

on psychosis in Alzheimer’s <strong>di</strong>sease. Am J Psychiatry<br />

1995;152:1470-5.<br />

59<br />

SIMPOSI TEMATICI<br />

Identificazione nelle cellule granulari<br />

<strong>di</strong> cervelletto <strong>di</strong> ratto <strong>di</strong> precursori neurali<br />

in grado <strong>di</strong> proliferare e <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziarsi<br />

in risposta ad un trattamento cronico<br />

con SSRI<br />

P. Giusti<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Farmacologia ed Anestesiologia, Università<br />

<strong>di</strong> Padova<br />

Stu<strong>di</strong> condotti con la risonanza magnetica ed esami autoptici<br />

hanno evidenziato come i pazienti depressi presentano<br />

una significativa riduzione del volume ippocampale. Tale riduzione<br />

volumetrica è antagonizzata da un efficace trattamento<br />

con antidepressivi. Inoltre, molti <strong>di</strong> questi farmaci, se<br />

somministrati cronicamente nel soggetto adulto, inducono, a<br />

livello del giro dentato dell’ippocampo, proliferazione cellulare<br />

e neurogenesi. Queste evidenze sperimentali hanno<br />

portato all’ipotesi che i farmaci antidepressivi possono esercitare<br />

alcuni dei loro effetti terapeutici inducendo neurogenesi<br />

a livello dell’ippocampo <strong>di</strong> soggetti adulti.<br />

La neurogenesi indotta da antidepressivi non sembra essere<br />

confinata all’ippocampo ma coinvolge anche altre aree del sistema<br />

nervoso centrale, come ad esempio il cervelletto, che<br />

finora non sono mai state segnalate come neurogenetiche. In<br />

particolare, utilizzando una coltura <strong>di</strong> cellule primaria <strong>di</strong> cervelletto<br />

<strong>di</strong> ratto, si è <strong>di</strong>mostrata la presenza <strong>di</strong> elementi in<strong>di</strong>fferenziati<br />

che, in risposta a vari stimoli farmacologici, sono in<br />

grado non solo <strong>di</strong> proliferare ma anche <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziarsi in<br />

neuroni, glia od oligodendroglia. Uno <strong>di</strong> questi stimoli è rappresentato<br />

dagli SSRI in generale e dalla fluoxetina in particolare.<br />

Questo farmaco, se ad<strong>di</strong>zionato alla coltura per almeno<br />

72 ore, si è <strong>di</strong>mostrato in grado, non solo <strong>di</strong> aumentare significativamente<br />

la proliferazione <strong>di</strong> questi elementi cellulari<br />

in<strong>di</strong>fferenziati, ma anche <strong>di</strong> favorirne il <strong>di</strong>fferenziamento incrementando<br />

significativamente la componente neuronale<br />

presente nella coltura stessa. Tali effetti si realizzano attraverso<br />

un blocco del trasportare <strong>della</strong> serotonina con conseguente<br />

aumento del neurotrasmettitore nello spazio extracellulare,<br />

stimolazione del sottotipo recettoriale 5HT1A, attivazione<br />

<strong>della</strong> famiglia <strong>di</strong> enzimi ad attività fosforilasica MAP-chinasi,<br />

che sono in grado sia <strong>di</strong> attivare il sistema delle cicline (in<br />

particolare la ciclina D1) e delle chinasi ad esse associate (cyclin<br />

dependent kinase, CDK) con conseguente aumento <strong>della</strong><br />

trascrizione dei geni necessari per la proliferazione cellulare,<br />

nonché <strong>di</strong> determinare la comparsa in queste cellule del fenotipo<br />

neuronale (<strong>di</strong>fferenziamento cellulare).<br />

Resta tuttavia da stabilire se la risposta neurogenica indotta<br />

dagli antidepressivi a livello cerebellare possa avere una rilevanza<br />

clinica nella malattia depressiva.

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