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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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menti costitutivi <strong>della</strong> costellazione sintomatologica dei <strong>di</strong>sturbi<br />

depressivi misurati con gli item delle scale cliniche<br />

standar<strong>di</strong>zzate.<br />

Con la terza e<strong>di</strong>zione del suo manuale l’American Psychiatric<br />

Association ha inserito l’insonnia tra i <strong>di</strong>sturbi<br />

mentali <strong>di</strong> Asse I, collocandola cioè sullo stesso piano delle<br />

con<strong>di</strong>zioni mentali morbose classiche. Nella pratica clinica<br />

l’interesse dello psichiatra è stato a lungo <strong>di</strong>stolto<br />

dall’insonnia e <strong>di</strong>rottato sulla sonnolenza <strong>di</strong>urna che il clinico<br />

infliggeva ai suoi pazienti con i primi farmaci antidepressivi,<br />

tutti dotati <strong>di</strong> attività sedativa più o meno intensa.<br />

Contemporaneamente la letteratura ipnologica ha documentato<br />

la sistematica associazione tra insonnia e depressione<br />

mostrandone anche i rapporti rispetto all’esor<strong>di</strong>o<br />

dell’episo<strong>di</strong>o, alla sua fase <strong>di</strong> invasione, <strong>di</strong> stato, <strong>di</strong> risoluzione<br />

2 anche in rapporto agli esiti del Disturbo dell’Umore.<br />

Confermando le osservazioni dei clinici <strong>di</strong> inizio secolo,<br />

la me<strong>di</strong>cina del sonno ha mostrato che l’evoluzione dell’insonnia<br />

è parallela a quella dell’episo<strong>di</strong>o affettivo, che<br />

la sua risoluzione è in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> imminente guarigione dalla<br />

depressione e che la sua persistenza al contrario è pre<strong>di</strong>ttiva<br />

<strong>di</strong> prossima ricaduta 3 . La ricerca clinica attuale, stimolata<br />

forse anche dalla <strong>di</strong>ffusione dei nuovi farmaci antidepressivi<br />

privi <strong>di</strong> effetti sedativi se non ad<strong>di</strong>rittura allertizzanti,<br />

sta rivolgendo il suo interesse agli effetti sulla<br />

patologia dell’umore del controllo dell’insonnia sia nella<br />

fase che precede l’episo<strong>di</strong>o depressivo che in quella <strong>di</strong><br />

stato, sia quando persiste dopo la sua risoluzione come<br />

sintomo residuo.<br />

Un altro fuoco dell’interesse psichiatrico è l’insonnia primaria<br />

cronica, il cui trattamento potrebbe positivamente<br />

riflettersi sull’esor<strong>di</strong>o <strong>della</strong> depressione. A questo tipo <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>sturbo sono particolarmente esposte alcune categorie <strong>di</strong><br />

persone, sia in rapporto alle particolari con<strong>di</strong>zioni ambientali<br />

4 che in ragione <strong>di</strong> alcune caratteristiche neurobiologiche<br />

5 .<br />

In altri termini la ricerca clinica, la ricerca psichiatrica e<br />

la ricerca ipnologica stanno riscoprendo l’interesse per i<br />

nessi tra <strong>di</strong>sturbi del sonno e <strong>di</strong>sturbi dell’umore e la loro<br />

riflessione sembra rivolta al superamento del concetto <strong>di</strong><br />

comorbi<strong>di</strong>tà verso ipotesi più complesse, riconducibili al<br />

modello <strong>di</strong> una reciproca vulnerabilità, secondo il quale<br />

insonnia e <strong>di</strong>sturbi dell’umore finiscono per essere allo<br />

stesso tempo causa ed effetto.<br />

Bibliografia<br />

1 Tanzi, Lugaro. Trattato delle Malattie Nervose Mentali. Milano:<br />

<strong>Società</strong> E<strong>di</strong>trice Libraria 1923.<br />

2 Perlis ML, Giles DE, Buysse DJ, Thase ME, Tu X, Kupfer<br />

DJ. Which depressive symptoms are related to which sleep<br />

electroencephalographic variables? Biol Psychiatry<br />

1997;42:904.<br />

3 Livingston G, Blizard B, Mann A. Does sleep <strong>di</strong>sturbance pre<strong>di</strong>ct<br />

depression in elderly people? A study in inner London. Br J<br />

Gen Pract 1993;43:445-8.<br />

4 Menza M, Marin H, Opper RS. Residual symptoms in depression:<br />

can treatment be symptom-specific? J Clin Psychiatry<br />

2003;64:516-23.<br />

5 Lauer CJ, Schreiber W, Holsboer F, Krieg JC. In quest of identifying<br />

vulnerability markers for psychiatric <strong>di</strong>sorders by allnight<br />

polysomnography. Arch Gen Psychiatry 1995;52:145-<br />

53.<br />

53<br />

SIMPOSI TEMATICI<br />

Sonno e <strong>di</strong>sturbi alimentari<br />

M.L. Fantini<br />

Centro per lo stu<strong>di</strong>o dei <strong>di</strong>sturbi del sonno, Università “Vita-Salute<br />

San Raffaele”, Milano<br />

Le relazioni tra sonno e Disturbi <strong>della</strong> Condotta Alimentare<br />

(DCA) sono molteplici. L’effetto <strong>della</strong> privazione cronica <strong>di</strong><br />

cibo (nell’anoressia nervosa o AN), o <strong>della</strong> rapida fluttuazione<br />

dei pattern <strong>di</strong> assunzione <strong>di</strong> cibo (nella bulimia nervosa o<br />

BN), sulla struttura del sonno è stata oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, con risultati<br />

non sempre univoci. I soggetti affetti da AN <strong>di</strong> tipo restrittivo<br />

mostrano una riduzione del tempo totale <strong>di</strong> sonno,<br />

una frammentazione del sonno ed una riduzione <strong>della</strong> percentuale<br />

<strong>di</strong> sonno profondo (Slow Wave Sleep o SWS), reversibili<br />

dopo aumento ponderale. L’architettura del sonno sembra<br />

invece risultare preservata nella BN. Inoltre, l’osservazione<br />

<strong>di</strong> una ridotta latenza del sonno REM ed una aumentata<br />

densità <strong>di</strong> movimenti oculari rapi<strong>di</strong> nella AN, anomalie <strong>di</strong> comune<br />

riscontro nella depressione, ha suggerito un possibile<br />

meccanismo patogenetico comune alle due con<strong>di</strong>zioni. Tuttavia,<br />

nonostante la frequente associazione con un <strong>di</strong>sturbo depressivo,<br />

stu<strong>di</strong> effettuati me<strong>di</strong>ante il test <strong>di</strong> stimolazione colinergica<br />

del sonno REM hanno evidenziato una normale sensibilità<br />

del sistema colinergico nella AN e l’assenza <strong>di</strong> una<br />

stretta relazione neurobiologica tra le due con<strong>di</strong>zioni.<br />

A fronte delle anomalie polisonnografiche frequentemente<br />

osservate, un sonno <strong>di</strong>sturbato viene raramente riportato dai<br />

pazienti affetti da DCA. Ciò potrebbe <strong>di</strong>pendere, almeno nei<br />

pazienti affetti da AN, dalla tendenza a utilizzare i perio<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

veglia per essere attivi in vario modo. Nella AN è stata segnalata<br />

una tendenza a presentare risveglio precoce mattutino,<br />

mentre i pazienti affetti da BN tendono a ritardare il periodo<br />

<strong>di</strong> sonno <strong>di</strong> circa 1 h a causa degli episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> ingestione<br />

compulsiva <strong>di</strong> cibo in tarda serata o alla notte.<br />

Un numero limitato <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> ha indagato il contenuto onirico<br />

nei pazienti affetti da DCA. Una ridotta capacità <strong>di</strong> sognare,<br />

sogni meno vivi<strong>di</strong>, tematiche oniriche a carattere ansioso,<br />

contenuti a sfondo auto<strong>di</strong>struttivo con conclusioni <strong>di</strong><br />

fallimento e morte sono stati segnalati nelle pazienti affette<br />

da AN. Sentimenti <strong>di</strong> rabbia ed ostilità, la paura <strong>di</strong> ingrassare<br />

e una frequente attività nutrizionale sarebbero presenti<br />

nei sogni delle anoressiche, in assenza tuttavia <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> tipo<br />

quantitativo. Infine non esistono dati in letteratura riguardo<br />

alla prevalenza <strong>di</strong> sogni tipici, cronotipo e prevalenza<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbi del sonno quali la Sindrome delle Gambe Senza<br />

Riposo (Restless legs syndrome o RLS) nei DCA.<br />

Obiettivi dello stu<strong>di</strong>o: valutare quantitativamente i contenuti<br />

onirici <strong>di</strong> un campione <strong>di</strong> soggetti affetti da AN, confrontandoli<br />

con quelli <strong>di</strong> soggetti appartenenti alla popolazione<br />

generale <strong>di</strong> pari età. Valutare inoltre la qualità soggettiva<br />

del sonno nell’AN, il cronotipo e la frequenza <strong>di</strong> RLS.<br />

Metodologia: venti pazienti <strong>di</strong> genere femminile <strong>di</strong> età<br />

compresa tra i 14 e 32 anni con <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> AN in accordo<br />

con il DSM-IV (<strong>di</strong> cui 17 ricoverate e 3 in day hospital) e 20<br />

coetanee sane con anamnesi negativa per <strong>di</strong>sturbi alimentari<br />

e non in corso <strong>di</strong> <strong>di</strong>eta, hanno partecipato allo stu<strong>di</strong>o. Un<br />

totale <strong>di</strong> 136 e 156 sogni sono stati raccolti rispettivamente<br />

nelle pazienti AN e nei controlli, secondo il metodo <strong>di</strong> Hall<br />

e Van de Castle e le percentuali relative alle caratteristiche<br />

oniriche sono state calcolate me<strong>di</strong>ante programma DREAM<br />

SAT. Sono stati somministrati inoltre i seguenti questionari:

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