30.05.2013 Views

XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

ci, questo composto si caratterizzerebbe anche per una continuità<br />

dell’effetto terapeutico, a cui si assocerebbe in modo<br />

del tutto peculiare una progressione del miglioramento del<br />

funzionamento globale. Questo tuttavia sarebbe visualizzabile<br />

lungo l’arco <strong>di</strong> perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> osservazione notevolmente<br />

più lunghi rispetto a quelli su cui vengono normalmente<br />

programmati gli stu<strong>di</strong> clinici a breve e a me<strong>di</strong>o termine.<br />

Al fine <strong>di</strong> valutare questa ipotesi in questa indagine sono state<br />

valutate in modo retrospettivo le cartelle cliniche <strong>di</strong> 122<br />

pazienti in trattamento stabilizzato con clozapina, seguiti in<br />

parte presso l’ambulatorio <strong>della</strong> III Clinica Psichiatrica dell’Università<br />

“La Sapienza” ed in parte presso due centri privati.<br />

In tutti i pazienti stu<strong>di</strong>ati la sintomatologia sod<strong>di</strong>sfaceva<br />

i criteri <strong>di</strong>agnostici per la Schizofrenia secondo il DSM<br />

IV-TR. Il trattamento si basava sull’assunzione <strong>di</strong> clozapina<br />

in monoterapia (dosaggio me<strong>di</strong>o alla 72 a settimana: 490 ±<br />

117 mg/<strong>di</strong>e), con le uniche eccezioni rappresentate da benzo<strong>di</strong>azepine<br />

prescritte con finalità ipnoinducenti o da stabilizzanti<br />

dell’umore (valproato o carbamazepina). La valutazione<br />

retrospettiva è stata condotta per uno span temporale<br />

dell’estensione massima fino a 6 anni (72 mesi). Per ognuna<br />

delle cartelle prese in considerazione veniva effettuata una<br />

valutazione del “funzionamento globale” ogni 3 mesi <strong>di</strong> trattamento.<br />

Tale valutazione veniva condotta applicando criteri<br />

<strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio rigorosamente obiettivi: “modalità <strong>di</strong> comunicazione<br />

e <strong>di</strong> rapporto”, “reattività e modulazione affettiva”,<br />

“congruità e finalizzazione del comportamento”, “capacità<br />

<strong>di</strong> pianificazione”, “attività scolastica e lavorativa”, “funzionamento<br />

sociale”, “attività ricreazionale”. In base alla valutazione<br />

<strong>di</strong> questi parametri, per ognuno dei momenti <strong>di</strong> osservazione<br />

veniva attribuito un punteggio <strong>di</strong> “funzionamen-<br />

49<br />

SIMPOSI TEMATICI<br />

to globale” variabile da -3 a +3, a seconda che le con<strong>di</strong>zioni,<br />

rispetto all’osservazione antecedente, fossero “molto migliorate”<br />

(+3), “migliorate” (+2), “leggermente migliorate” (+1),<br />

“invariate” (0), “leggermente peggiorate” (-1), “peggiorate”<br />

(-2), “molto peggiorate” (-3).<br />

La valutazione del “funzionamento globale” in base ai parametri<br />

<strong>di</strong> osservazione descritti ha evidenziato nel campione<br />

intero un miglioramento costante dal primo al 24°<br />

mese, seguito da una stabilizzazione nel periodo dal 24° al<br />

54° mese, con un’ulteriore ripresa del miglioramento dal<br />

54° mese al 72°. Effettuando una sud<strong>di</strong>visione del campione<br />

in base al valore <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ana <strong>della</strong> variabile “anni <strong>di</strong><br />

malattia”, sono stati ottenuti due sottogruppi: “sub-cronici”<br />

(61 pz., anni <strong>di</strong> malattia < 9,5 aa) e “cronici” (61 pz.,<br />

aani <strong>di</strong> malattia > 9,5 aa). La comparazione dell’andamento<br />

dei punteggi <strong>di</strong> “funziomanto globale” nei 2 sottogruppi,<br />

ha evidenziato una <strong>di</strong>fferenza, significativa dal 24° al<br />

33° mese, favorevole ai pazienti con minor durata <strong>di</strong> malattia,<br />

che nel corso <strong>di</strong> tale fase evidenziavano un miglioramento<br />

più accentuato.<br />

I risultati <strong>di</strong> questa indagine <strong>di</strong>mostrano che nei pazienti<br />

schizofrenici, il miglioramento del funzionamento globale<br />

in corso <strong>di</strong> trattamento con clozapina è costante e la sua progressione<br />

si può osservare lungo uno span temporale <strong>di</strong> molti<br />

anni. Sembra inoltre che il recupero funzionale ottenibile<br />

con questo farmaco nei pazienti con minore durata <strong>di</strong> malattia<br />

sia superiore a quello rilevabile nei pazienti ammalati<br />

da più tempo. Ne consegue l’utilità potenziale <strong>di</strong> considerare<br />

il trattamento con clozapina anche nei pazienti schizofrenici<br />

all’esor<strong>di</strong>o, al fine <strong>di</strong> potenziare gli esiti degli interventi<br />

riabilitativi psico-sociali.<br />

22 FEBBRAIO 2005 - ORE 16.00-17.30<br />

SALA ELLISSE<br />

S16 - Neuropsicologia, teoria <strong>della</strong> mente<br />

ed intelligenza sociale:<br />

progressi nella comprensione delle psicosi<br />

I <strong>di</strong>sturbi delle funzioni cognitive nella<br />

Schizofrenia: valutazione e trattamento<br />

P. Stratta, D. Mirabilio * , M. Aniello, A. Rossi **<br />

A.U.S.L. 4 L’Aquila, Dipartimento <strong>di</strong> Salute Mentale, U.O.<br />

<strong>di</strong> Psicologia Clinica dell’Università de L’Aquila; * Casa <strong>di</strong><br />

Cura “Villa Serena” Città Sant’Angelo (PE); ** Dipartimento<br />

<strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Sperimentale, Università de L’Aquila<br />

La letteratura scientifica concorda che le persone affette da<br />

Disturbo Schizofrenico presentano un grado variabile <strong>di</strong> deficit<br />

cognitivo già evidenziabile precedentemente all’esor<strong>di</strong>o<br />

clinico del <strong>di</strong>sturbo, non secondario alle caratteristiche<br />

<strong>della</strong> patologia, che persiste anche quando la sintomatologia<br />

positiva è adeguatamente controllata. Benché la funzionalità<br />

cognitiva <strong>di</strong> alcuni rimane entro un range <strong>di</strong> normalità, questa<br />

tende però ad essere inferiore rispetto al livello atteso. Il<br />

MODERATORI<br />

A. Rossi, S. Scarone<br />

profilo dei deficit cognitivi è <strong>di</strong>fferente rispetto ad altre con<strong>di</strong>zioni<br />

morbose (es. Demenza <strong>di</strong> tipo Alzheimer), anche se<br />

sembrano esservi <strong>di</strong>fferenze solo <strong>di</strong> tipo quantitativo rispetto<br />

al Disturbo Bipolare, con una maggiore <strong>di</strong>sabilità nella<br />

Schizofrenia. Le stesse anomalie misurate in <strong>di</strong>fferenti <strong>di</strong>sturbi<br />

possono riconoscere <strong>di</strong>fferenti meccanismi patofisiologici.<br />

Il livello <strong>di</strong> funzionamento cognitivo è inoltre pre<strong>di</strong>ttivo <strong>di</strong><br />

esiti che comprendono la capacità a far fronte alle attività <strong>di</strong><br />

base <strong>della</strong> vita quoti<strong>di</strong>ana, il funzionamento sociale, occupazionale<br />

ed il livello <strong>di</strong> in<strong>di</strong>pendenza nella comunità. L’esercizio<br />

<strong>di</strong> tutte quelle attività <strong>di</strong> livello superiore che permettono<br />

una adeguata in<strong>di</strong>pendenza e qualità <strong>di</strong> vita <strong>di</strong> ogni<br />

persona, quali la cura <strong>della</strong> persona, dell’ambiente, utilizzazione<br />

del tempo libero ecc., possono essere limitate dalle<br />

anomalie cognitive <strong>di</strong> base. Un’ampia meta-analisi <strong>della</strong> letteratura<br />

sull’esito <strong>della</strong> Schizofrenia dal 1895 al 1992 ha

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!