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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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sualità in un campione <strong>di</strong> pazienti ambulatoriali affette da<br />

DCA secondo i criteri del DSM-IV-TR.<br />

Metodologia: lo stu<strong>di</strong>o è stato condotto presso l’ambulatorio<br />

per DCA dell’SCDU <strong>Psichiatria</strong> dell’ASO “Maggiore<br />

<strong>della</strong> Carità <strong>di</strong> Novara”, reclutando 25 pazienti <strong>di</strong> sesso femminile,<br />

stratificate per <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> DCA attraverso l’utilizzo<br />

<strong>di</strong> SCID 2.0 per DSM IV. È stata effettuata un’indagine psicometrica<br />

per la valutazione <strong>della</strong> sessualità me<strong>di</strong>ante la<br />

somministrazione del Sexrelation Evaluation Schedule Assessment<br />

Monitoring (SESAMO).<br />

Risultati: delle 25 pazienti reclutate due non hanno partecipato<br />

allo stu<strong>di</strong>o. Il campione risulta così costituito: AN 50%;<br />

BED 31,8%; BN 18,2%. Dall’analisi descrittiva emerge che<br />

tutti i gruppi <strong>di</strong>agnostici indagati manifestano turbe a carico<br />

del desiderio e dell’eccitazione, vaginismo, <strong>di</strong>spareunia ed<br />

anorgasmia.<br />

Conclusioni: i risultati preliminari verranno esposti in sede<br />

congressuale.<br />

Bibliografia<br />

Simonelli C, et al. Comportamento alimentare e comportamento<br />

sessuale: indagine su un campione <strong>di</strong> donne bulimiche. Rivista<br />

<strong>di</strong> Sessuologia Clinica 2001;7:55-76.<br />

Vigneti R, et al. SESAMO: una meto<strong>di</strong>ca per l’indagine sessuorelazionale.<br />

Rivista <strong>di</strong> Sessuologia 1997;21:376-89.<br />

444. Trattamenti a lungo termine <strong>della</strong><br />

schizofrenia: l’applicazione <strong>di</strong> programmi<br />

informativo-supportivi familiari<br />

POSTER<br />

E. Zeppetelli * , G. Farina **<br />

Regione Piemonte, Dipartimento <strong>di</strong> Salute Mentale ASL 14<br />

V.C.O., Centro Salute Mentale <strong>di</strong> Omegna; * Dirigente Me<strong>di</strong>co<br />

I livello Centro Salute Mentale <strong>di</strong> Omegna, Responsabile<br />

Coor<strong>di</strong>namento Attività Terapeutiche; ** Dirigente Me<strong>di</strong>co<br />

II livello Direttore S.C. U.M.P. Omegna-Domodossola,<br />

Direttore del DSM ASL 14 V.C.O.<br />

Venticinque pazienti schizofrenici cronici hanno beneficiato<br />

<strong>di</strong> una integrazione degli abituali trattamenti con interventi<br />

<strong>di</strong> tipo supportivo-informativo famigliare. Nel corso del follow-up<br />

(12 mesi) è stato possibile “shiftare” da antipsicotico<br />

tipico ad atipico N = 8 (32%) pazienti. Alla conclusione<br />

dello stu<strong>di</strong>o risultavano: N = 13 (52%) pazienti in trattamento<br />

con antipsicotici atipici, N = 0 drop-out, N = 2 pazienti<br />

ricaduti in corso <strong>di</strong> trattamento. I risultati <strong>di</strong> questo<br />

stu<strong>di</strong>o preliminare in<strong>di</strong>cano come l’applicazione <strong>di</strong> programmi<br />

informativo-supportivi rivolti alle famiglie in “add<br />

on” agli abituali trattamenti a lungo termine <strong>della</strong> schizofrenia<br />

praticati all’interno <strong>di</strong> un CSM, comporti un aggravio<br />

minimo sul carico <strong>di</strong> lavoro del personale strutturato (isori-<br />

sorse): pari a circa il 9,53% del monte ore annuale per n. 1<br />

me<strong>di</strong>co ed a circa il 5,41% del monte ore annuale per n. 1<br />

IP. Ciò a fronte <strong>di</strong> elevati benefici in<strong>di</strong>retti ottenibili su molteplici<br />

versanti clinici e psicosociali: riduzione dei drop-out,<br />

riduzione delle ricadute e delle giornate <strong>di</strong> ricovero ospedaliero;<br />

riduzione del carico familiare, miglioramento <strong>della</strong><br />

compliance ai trattamenti farmacologici, appropriata gestione<br />

degli e.c. delle farmacoterapie antipsicotiche; possibilità<br />

<strong>di</strong> utilizzare AAP in soggetti in trattamento con tipici (anche<br />

in formulazione depot) con conseguente minore incidenza<br />

<strong>di</strong> e.c.; migliore qualità <strong>di</strong> vita dei pazienti con possibile avvio<br />

<strong>di</strong> percorsi riabilitativi e migliore adattamento sociale<br />

445. Il recupero <strong>di</strong> risorse <strong>di</strong> libertà<br />

e <strong>di</strong> interne possibilità trasformative<br />

nel contesto <strong>di</strong> una lebenswelt<br />

schizofrenica estesa nel tempo<br />

E. Zeppetelli * , F. Giorgio **<br />

Regione Piemonte, Dipartimento <strong>di</strong> Salute Mentale ASL 14<br />

V.C.O., Centro <strong>di</strong> Salute Mentale <strong>di</strong> Omegna (Verbania);<br />

* Dirigente Me<strong>di</strong>co I livello Centro Salute Mentale <strong>di</strong> Omegna,<br />

Responsabile Coor<strong>di</strong>namento Attività Terapeutiche;<br />

** Dirigente Me<strong>di</strong>co II livello Direttore S.C. U.M.P. Omegna-Domodossola,<br />

Direttore del DSM ASL 14 VCO<br />

La farmacoterapia delle schizofrenie che si estendono nel<br />

tempo rappresenta a tutt’oggi un capitolo “irrisolto” <strong>della</strong><br />

psichiatria clinica: avendo evidenziato efficacia nell’aggressione<br />

delle espressioni “floride” <strong>della</strong> malattia ma scarsa incisività<br />

sulle <strong>di</strong>mensioni negativa ed affettiva. Gli autori ritengono,<br />

in accordo con Nancy Andreasen, che la sfida <strong>della</strong><br />

moderna psichiatria clinica risieda nella capacità <strong>di</strong> dotarsi <strong>di</strong><br />

molecole antipsicotiche in grado <strong>di</strong> incidere sul cluster negativo<br />

schizofrenico. È quanto rilevato in una paziente schizofrenica<br />

cronica trattata con aripiprazolo 30 mg/<strong>di</strong>e e valutata<br />

per: PANSS totale: T0 N = 152, T20 N = 106; SANS totale:<br />

T0 N = 112, T20 N = 69; appiattimento/ottun<strong>di</strong>mento affettivo<br />

T0 N = 32, T20 N = 17; alogia T0 N = 24, T20 N = 8;<br />

CGI: T0 N = 12, T20 N = 7. Nel caso in esame, l’efficacia<br />

dell’antipsicotico si manifesta attraverso il determinarsi <strong>di</strong><br />

una “risistemazione” entro l’esperienza psicopatologica <strong>della</strong><br />

paziente sui molteplici livelli: sia attraverso una frammentazione<br />

e delimitazione delle esperienze allucinatorio-deliranti<br />

entro uno “spazio” psichico vivibile con <strong>di</strong>stacco emozionale,<br />

sia attraverso uno svuotamento <strong>di</strong> tali esperienze<br />

dall’angoscia, sia me<strong>di</strong>ante una riduzione <strong>della</strong> cortina autistica<br />

ed una iniziale rimodulazione dell’affettività e <strong>della</strong> cognitività.<br />

Il tutto consentendo il declinarsi <strong>di</strong> potenzialità interne<br />

alla “lebenswelt” schizofrenica (risorse <strong>di</strong> libertà) fin<br />

qui celate all’interlocutore <strong>di</strong>stratto.<br />

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