30.05.2013 Views

XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

d’uso anche per le pazienti con depressione e/o ansia durante<br />

la gravidanza.<br />

Bibliografia<br />

Lam R. Seasonal affective <strong>di</strong>sorder and beyond: light treatment for<br />

SAD and non-SAD con<strong>di</strong>tions. Arch Gen Psychiatry<br />

1998;55:861-62.<br />

Tavormina G. Bright light therapy as an antidepressant modality.<br />

The World Journal of Biological Psychiatry 2001;2:341.<br />

Tavormina G. Bright light treatment for women’s mental health:<br />

four cases reports. Archives of Women’s Mental Health<br />

2001;3:94.<br />

Tavormina G. Bright light therapy in various psychiatric <strong>di</strong>seases.<br />

Psychiatriki 2004;15:183.<br />

438. Valutazione dell’ambito sessuorelazionale<br />

con il test psicometrico SESAMO<br />

in un gruppo <strong>di</strong> pazienti affetti da Disturbo<br />

del Comportamento Alimentare (DCA).<br />

Effetti <strong>di</strong> un programma riabilitativo psiconutrizionale<br />

P. To<strong>di</strong>sco, D. Pinzoni, F. Manara<br />

Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare, A.O.<br />

Spedali Civili Brescia, Università <strong>di</strong> Brescia<br />

Scarsissima è la letteratura che fino ad ora si è occupata contemporaneamente<br />

<strong>di</strong> Disturbi del Comportamento Alimentare<br />

(DCA) e delle alterazioni nell’ambito <strong>della</strong> sessualità che ad<br />

essi frequentemente si associano. Il presente stu<strong>di</strong>o è sostenuto<br />

dall’ipotesi che il trattamento multi<strong>di</strong>sciplinare per i<br />

DCA da noi svolto, anche se non mirato specificamente ai deficit<br />

<strong>della</strong> sfera sessuale, possa apportare dei miglioramenti al<br />

vissuto sessuo-relazionale dei pazienti consequenziale ai favorevoli<br />

cambiamenti psico-fisici. Sono stati indagati 94 soggetti<br />

<strong>di</strong> sesso femminile con <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> DCA secondo il<br />

DSM-IV-TR: 46 (48,94%) con anoressia nervosa (AN) e 48<br />

(51,06%) con bulimia nervosa (BN). L’età me<strong>di</strong>a dei soggetti<br />

era <strong>di</strong> 23,565,87 anni (AN 23,166,71 anni; BN 23,964,97<br />

anni). 52 (55,32%) pazienti si sono <strong>di</strong>chiarate single (30 AN<br />

e 22 BN) e 42 (44,68%) con una relazione stabile <strong>di</strong> coppia<br />

(16 AN e 26 BN). Hanno <strong>di</strong>chiarato <strong>di</strong> aver subito una qualche<br />

forma <strong>di</strong> abuso sessuale 17 (18,09%) soggetti (6 AN e 11<br />

BN). All’inizio e alla fine del percorso terapeutico, che è consistito<br />

in un programma riabilitativo psico-nutrizionale in<br />

day-hospital <strong>della</strong> durata <strong>di</strong> circa 4-5 mesi, sono stati valutati<br />

alcuni parametri clinici (BMI, dati anagrafici e anamnestici)<br />

e test psicometrici (SESAMO, SCL-90R, EDI-2). Il trattamento<br />

ha ottenuto il miglioramento dei parametri clinici e <strong>di</strong><br />

alcuni aspetti emotivo-relazionali <strong>della</strong> sfera sessuale indagati<br />

dalle scale psicometriche.<br />

439. Utilizzo <strong>della</strong> quetiapina nella mania<br />

con sintomi psicotici in pazienti immigrati<br />

Nord-Africani: tre casi clinici<br />

S. Trotta<br />

SPDC, Ospedale S. Spirito, Pescara<br />

POSTER<br />

Introduzione: l’uso degli antipsicotici tra<strong>di</strong>zionale e <strong>di</strong><br />

nuova generazione somministrati in pazienti psichiatrici in<br />

fase maniacale costituisce una prassi consolidata, in particolare<br />

in quelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> emergenza,mania delirante<br />

L’utilizzo dei neurolettici tra<strong>di</strong>zionali è caratterizzato da effetti<br />

collaterali <strong>di</strong> tipo extrapiramidale e da un viraggio depressivo<br />

che riducono sensibilmente la compliance dei pazienti;<br />

è noto dalla letteratura una maggior suscettibilità agli<br />

eventi avversi da antipsicotici tipici per i soggetti <strong>di</strong> razza<br />

africana.<br />

Metodo: in pazienti <strong>di</strong> sesso femminile immigrati dal Nord<br />

Africa con patologia maniacale, sintomi psicotici ed anamnesi<br />

negativa per abuso <strong>di</strong> sostanze o alcolici e che in precedenti<br />

trattamenti con antipsicotici tipici avevano sempre<br />

manifestato sintomi extrapiramidali estremamente invalidanti,<br />

è stata somministrata quetiapina titolata fino a 700<br />

mg/<strong>di</strong>e. La gravità psicopatologica è stata valutata attraverso<br />

le seguenti scale <strong>di</strong> valutazione: CGI, Mania Rating Scale,<br />

Brief Psychiatic Rating Scale.<br />

Risulatati: un totale <strong>di</strong> 3 pazienti sono stati trattati secondo<br />

lo schema terapeutico pianificato; il monitoraggio del paziente<br />

ha rilevato un buon controllo <strong>della</strong> sintomatologia timica<br />

e <strong>della</strong> produttività delirante ed un buon recupero delle<br />

abilità personali. Gli esami ematochimici effettuati hanno<br />

permesso <strong>di</strong> evidenziare la assenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>sendocrinie.<br />

Conclusioni: da questi dati preliminari si può evincere che<br />

il trattamento con quetiapina, in soggetti nord africani, sia<br />

efficace e tollerabile.<br />

440. Quetiapina, approccio motivazionale<br />

e compliance al trattamento in cinque casi<br />

<strong>di</strong> donne affette da sindrome<br />

schizoaffettiva<br />

G. Ulivi<br />

Dirigente me<strong>di</strong>co SPDC, ASL 4 Chiavarese<br />

La compliance al trattamento per patologie croniche e ricorrenti,<br />

quali il <strong>di</strong>sturbo schizoaffettivo, <strong>di</strong>pende in larga misura<br />

da una buona collaborazione che si instaura con l’equipe<br />

curante che ha nella capacità <strong>di</strong> creare una alleanza terapeutica<br />

col paziente il suo punto <strong>di</strong> forza. In questo l’“approccio<br />

motivazionale”, cui è formato lo scrivente, rappresenta<br />

uno stile relazionale che determina da subito una fattiva<br />

collaborazione dei pazienti e li induce a continuare la<br />

terapia per i tempi necessari ad evitare ricadute e nuovi ricoveri.<br />

La qualità <strong>della</strong> vita dei pazienti <strong>di</strong>pende anche in gran parte<br />

dal non dover affrontare effetti collaterali <strong>della</strong> terapia<br />

farmacologica e l’introduzione degli atipici ha contribuito a<br />

ridurre numerosi effetti fasti<strong>di</strong>osi.<br />

Il lavoro descrive come lo scrivente è intervenuto nella<br />

storia <strong>di</strong> cinque casi <strong>di</strong> donne con <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> sindrome<br />

schizoaffettiva che, trattate in precedenti ricoveri con aloperidolo,<br />

hanno poco dopo la <strong>di</strong>missione interrotto la terapia<br />

<strong>di</strong>mostrando scarsa compliance e come l’applicazione<br />

dell’approccio motivazionale al trattamento farmacologico<br />

e l’introduzione <strong>della</strong> quetiapina, farmaco tra l’altro<br />

caratterizzato da un assente effetto sull’incremento<br />

<strong>della</strong> prolattina, abbia contribuito a controllare le pazienti<br />

e a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> due anni a non rendere necessari ricoveri<br />

ricorrenti<br />

412

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!