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XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

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421. Terapia <strong>di</strong> gruppo in soggetti<br />

con Attacchi <strong>di</strong> Panico e Disturbo Ossessivo-<br />

Compulsivo<br />

P. Pierucci, G. Pavoncello, E. Piccirilli, G. Crocetti,<br />

M. Bonello<br />

Dipartimento Scienze Psichiatriche e Me<strong>di</strong>cina Psicologica,<br />

Università <strong>di</strong> Roma “La Sapienza”<br />

Introduzione: lo stu<strong>di</strong>o si propone <strong>di</strong> verificare gli esiti <strong>di</strong><br />

una psicoterapia <strong>di</strong> gruppo <strong>di</strong> impianto Bioniano. Il gruppo<br />

si è configurato come un contesto contenitivo che ha permesso<br />

la progressiva integrazione ed elaborazione <strong>di</strong> tutti<br />

gli aspetti <strong>della</strong> vita psichica non mentalizzabili né rappresentabili.<br />

Si è creata una “mente <strong>di</strong> gruppo” che ha permesso<br />

il costituirsi <strong>di</strong> uno spazio <strong>di</strong> ridefinizione, <strong>di</strong> significato<br />

e <strong>di</strong> integrazione creativa nella personalità delle esperienze<br />

<strong>di</strong> ciascuno. Al gruppo hanno partecipato, per 2 anni, 5 pazienti<br />

(29-41 aa) con sintomatologia ansiosa: 3 donne affette<br />

da DAP e 2 uomini da DOC.<br />

Obiettivi terapia: migliore gestione delle risorse <strong>della</strong> personalità<br />

e riduzione <strong>della</strong> sintomatologia.<br />

Metodologia: i soggetti sono stati sottoposti a valutazione<br />

psico<strong>di</strong>agnostica me<strong>di</strong>ante colloquio clinico e reattivi <strong>di</strong><br />

personalità prima e dopo la terapia.<br />

Risultati: la valutazione re-test ha evidenziato un miglioramento<br />

<strong>della</strong> sintomatologia ansiosa, la riduzione dei comportamenti<br />

ossessivi nei 2 pazienti con <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> DOC e la<br />

scomparsa degli attacchi <strong>di</strong> panico nelle 3 pazienti con DAP.<br />

Bibliografia<br />

Bion W. Esperienze nei Gruppi. Armando Ed. 1997.<br />

Kaes R. Le teorie Psicoanalitiche del gruppo. Borla 1999.<br />

POSTER<br />

422. Prevalenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> asse I<br />

in una popolazione afferente ad un centro<br />

per la cura dell’obesità<br />

F. Pinna, G. Carta, L. Bona, E. Pisano, S. Meloni ** ,<br />

A. Farina ** , F. Velluzzi * , A. Loviselli * , W. Orrù ** , B. Carpiniello<br />

Clinica Psichiatrica, Università <strong>di</strong> Cagliari; * U.O. Dipartimentale<br />

<strong>di</strong> Obesità, Policlinico Universitario, ** Istituto<br />

I.H. Schultz, Cagliari<br />

Introduzione: negli ultimi anni la ricerca ha manifestato un<br />

interesse crescente circa l’associazione tra obesità e <strong>di</strong>sturbi<br />

psichiatrici, viste le importanti implicazioni da un punto <strong>di</strong><br />

vista <strong>di</strong>agnostico, prognostico, e terapeutico. Il presente lavoro<br />

concerne la prevalenza dei <strong>di</strong>sturbi <strong>di</strong> Asse I in un campione<br />

<strong>di</strong> pazienti afferenti ad un Centro per la cura dell’Obesità.<br />

Materiali e meto<strong>di</strong>: campione <strong>di</strong> 106 pz, 83 f e 23 m, con<br />

punteggi me<strong>di</strong> <strong>di</strong> BMI pari a 36 ± 7 nei m e 35 ± 6 nelle f.<br />

L’età me<strong>di</strong>a è pari a 45,7±14 anni nei m, e pari a 43,9± 14,3<br />

nelle f. Come strumento <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong>agnostica è stata<br />

utilizzata la SCID-I; il rilevamento dei dati socio-anagrafici<br />

e clinici è stato effettuato me<strong>di</strong>ante una scheda appositamente<br />

pre<strong>di</strong>sposta.<br />

Risultati: il 61,4% delle femmine e il 52,2% dei maschi ha<br />

una <strong>di</strong>agnosi lifetime <strong>di</strong> asse I, con una <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> preva-<br />

lenza tra i sessi non significativa dal punto <strong>di</strong> vista statistico.<br />

Il 49,4% delle femmine e il 26,1% dei maschi ha un <strong>di</strong>sturbo<br />

<strong>di</strong> asse I in atto, con una <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> prevalenza tra<br />

i sessi statisticamente significativa.<br />

Conclusioni: i risultati del nostro stu<strong>di</strong>o confermano, nel<br />

complesso, i dati <strong>della</strong> letteratura sull’elevata associazione<br />

fra <strong>di</strong>sturbi <strong>di</strong> asse I, soprattutto <strong>di</strong>sturbi d’ansia e dell’umore,<br />

e obesità, e suggeriscono un approccio integrato nella<br />

cura dell’obesità che tenga conto del <strong>di</strong>sagio emotivo <strong>di</strong><br />

questi pazienti.<br />

423. Organizzazione <strong>di</strong> personalità in una<br />

popolazione <strong>di</strong> Obesi<br />

C. Pinzi, M. Cecio<br />

Struttura Complessa <strong>Psichiatria</strong> 4, Ospedale Niguarda Ca’<br />

Granda, Milano<br />

Introduzione: il presente stu<strong>di</strong>o si colloca in quel filone <strong>di</strong><br />

ricerca che tenta <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare i correlati tra soma e psiche<br />

suggerendo la necessità, almeno nel caso del binge eating<br />

<strong>di</strong>sorder, <strong>di</strong> integrare le <strong>di</strong>scipline nutrizione clinica e psichiatria<br />

in ambito <strong>di</strong>agnostico e terapeutico.<br />

Metodologia: sono stati valutati 64 obesi in trattamento nutrizionistico<br />

ambulatoriale attraverso scale che misurano la<br />

presenza del fenomeno del binge eating, l’assetto psicopatologico<br />

e l’organizzazione <strong>di</strong> personalità.<br />

Risultati: la percentuale <strong>di</strong> obesi binge eaters sulla popolazione<br />

considerata risulta del 41%; tali pazienti mostrano un<br />

grado <strong>di</strong> sofferenza psichica maggiore rispetto al resto <strong>della</strong><br />

popolazione e un’organizzazione <strong>di</strong> personalità in cui prevale<br />

la relazione oggettuale <strong>di</strong> tipo infantile.<br />

Conclusioni: la somatizzazione si conferma la variabile<br />

maggiormente implicata nella patologia dell’obesità, mentre<br />

negli obesi binge eaters si rivelerebbero tratti <strong>di</strong> personalità<br />

caratterizzati da un Io debole, poco capace <strong>di</strong> tollerare l’angoscia,<br />

<strong>di</strong> controllare gli impulsi e sviluppare canali compensatori.<br />

Bibliografia<br />

Alberigo D, Sensi M. Obesità Psicogena. Giornale Italiano <strong>di</strong> <strong>Psicopatologia</strong><br />

2001;7:115.<br />

Devlin MJ, Goldfein JA, Dobrow L. What is the thing called BED?<br />

Current status of binge eating <strong>di</strong>sorder nosology. Int Jour of Eating<br />

Disorders 2003;34:S2-S18.<br />

424. Attacchi <strong>di</strong> panico e psicoterapia<br />

<strong>di</strong> gruppo: un’esperienza clinica<br />

S. Pirone, G. Alinovi<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Neuroscienze, Area Didattico-Scientifica <strong>di</strong><br />

Psicoterapia, Università <strong>di</strong> Napoli “Federico II”<br />

L’esperienza è consistita in sedute <strong>di</strong> psicoterapia <strong>di</strong> gruppo,<br />

a cadenza monosettimanale, <strong>della</strong> durata <strong>di</strong> circa novanta<br />

minuti, per otto mesi. Il gruppo psicoterapico era composto<br />

da un terapeuta, da un’osservatrice, da sei pazienti, <strong>di</strong> età<br />

compresa fra i 25 e i 40 anni. Nel gruppo, condotto sulla base<br />

del modello psico<strong>di</strong>namico, sono state utilizzate anche<br />

tecniche <strong>della</strong> psicoterapia <strong>della</strong> Gestalt e tecniche <strong>di</strong> rilas-<br />

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