XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

Nel periodo di osservazione (compreso tra 45 e 60 giorni),
il gruppo A viene trattato con terapia psicofarmacologica a
base di benzodiazepine e/o antidepressivi e il gruppo B con
agopuntura.
Gli agopunti utilizzati sono scelti in base ai criteri della Medicina
Tradizionale Cinese (viene pertanto formulata una
diagnosi cinese che corrisponde solo parzialmente a quella
della nosografia psichiatrica attuale).
Ogni paziente viene valutato al tempo T0 e T1 mediante le
scale di valutazione: HAM-D (Hamilton Rating Scale for
Depression) e BSQ (Body Sensations Questionnaire); per la
valutazione di eventuali disturbi del sonno si è fatto riferimento
al criterio D della CAPS (criterio che indaga la frequenza
del disturbo nell’ultimo mese e la gravità).
Sia il trattamento con psicofarmaci che quello con agopuntura
ha dato risultati sovrapponibili in termini di efficacia
nel senso che in entrambi i gruppi vi è stata una riduzione
significativa dei punteggi delle scale di valutazione.
In entrambi i gruppi non si sono verificati effetti collaterali
importanti da determinare interruzione del trattamento né
variazioni significative dei parametri peso corporeo, pressione
arteriosa, frequenza cardiaca.
Bibliografia
Muccioli M, Piastrelloni M. Gli shen. Il mondo delle emozioni nella
pratica clinica tradizionale cinese, 1999.
Naiqin G, Hongdan N. Electroacupuncture treatment for 30 cases
of anxiety neurosis. J Trad Chin Med 2004;24:124-5.
Rickhi B, et al. Mental disorders and reasons for using complementary
therapy. Can J Psychiatry 2003;48:7.
413. L’uso “atipico” di un antipsicotico
atipico. Quetiapina nell’esperienza clinica
di un Centro di Salute Mentale
G. Nuvoli * , M. Levi * , S. Mennella * , C. Pitto ** , F. Lombardi
***
* ** Dirigente Medico di 1° livello; Dirigente Psicologo di
1° livello; *** Dirigente Medico di 2° livello
Nel presente lavoro viene descritto l’uso della quetiapina,
antipsicotico di nuova generazione nel trattamento dei pazienti
in cura presso un Centro di Salute Mentale genovese.
L’analisi quali-quantitativa della prescrizione e delle caratteristiche
delle diverse situazioni cliniche rivela che solo
il 50% circa delle prescrizioni riguarda pazienti con
diagnosi di psicosi schizofrenica e psicosi schizoaffettiva,
per il cui trattamento il farmaco era stato inizialmente
proposto.
Si rileva come la restante metà delle prescrizioni riguardi
un’ampia varietà di casi, prevalentemente psicosi bipolari,
disturbi di personalità, psicosi senili.
Elemento di interesse può essere considerata la variazione
del dosaggio a seconda della tipologia delle diverse situazioni
cliniche.
La considerevole maneggevolezza e tollerabilità, la scarsezza
di effetti collaterali, il gradimento dei pazienti rendono
ragione della preferenza data al farmaco in una varietà così
ampia ed impegnativa di situazioni cliniche.
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POSTER
414. Interconnessioni e validità clinicodiagnostica
tra la psicoterapia breve
analitica nelle urgenze psichiatriche
e il sistema di psicodiagnosi testale
C. Oggionni, C. Bressi, D. Ottaviani, I. Iandoli, G. Invernizzi
Clinica Psichiatrica Università di Milano, Fondazione
IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina
Elena, Milano
Introduzione: l’obiettivo riguarda la validazione dell’efficacia
ottenuta dal potenziamento apportato alla diagnosi differenziale
degli utenti del Servizio di Psicoterapia Breve
Analitica dal supporto offerto dall’utilizzo di batterie testali
applicate alla clinica.
Metodologia: l’importanza dell’attendibilità della categorizzazione
diagnostica dei pazienti valutati mediante la valutazione
del Tema Relazionale Conflittuale Centrale
(CCRT) è potenziata dalla sistematica applicazione di una
ulteriore batteria testale volta all’approfondimento cliniconosografico
sia del livello intellettivo-cognitivo, sia del profilo
personologico.
Risultati: l’inquadramento soggettivo così ottenuto permette
una presa in carico maggiormente mirata e soggettivamente
organizzata in base alle esigenze personali del paziente
oggetto d’esame.
Conclusioni: l’ulteriore approfondimento diagnostico mediante
l’amplificazione dell’indagine proiettiva consente
una presa in carico predittrice di un successo nella presa in
carico analitica breve.
Bibliografia
Invernizzi G, Bressi C. Emergency Psychiatry on the threshold to
the new millenium. New Trends in Experimental and Clinical
Psychiatry 1999.
Rapaport D, Gill Mm, Schafer R. Reattivi Psicodiagnostici. Torino
1981.
Lis A. Tecniche proiettive per l’indagine della personalità. Bologna
2000.
415. Disturbo di panico e coinvolgimento
dell’apparato cardiovascolare:
modificazioni della variabilità della
frequenza cardiaca (HRV) dopo terapia
farmacologica
L. Padula, L. Bossini, M. Martinucci, K. Paolini, R. Pasquini,
P. Blardi P., A. De Lalla * , M. Acampa * , F. Guideri
* , A. Auteri * , P. Castrogiovanni
Dipartimento di Neuroscienze, Sezione di Psichiatria, * Dipartimento
di Medicina Clinica e Scienze Immunologiche,
Università di Siena
Il corteo sintomatologico del Disturbo di Panico (DP) che
coinvolge vari organi e apparati ha fatto supporre che, tra i
fattori etiopatogenetici del DP, ci potesse essere una disregolazione
del Sistema Nervoso Autonomo (SNA) che si
estrinseca in una serie di modificazioni multisistemiche
obiettivabili, e nello specifico in alterazioni a carico dell’apparato
cardio-circolatorio, con variazioni riscontrabili a