XI Congresso della Società Italiana di Psicopatologia Psichiatria ...

corso di morbo di parkinson, anche se quest’ultima molecola
sembra mostrare, anche per ragioni farmacodinamiche,
una buona efficacia e tollerabilità in questa patologia.
Bibliografia
1 Fernandez HH, Trieschman ME, Friedman JH. Treatment of psychosis
in Parkinson’s disease. Drug Safety 2003;26:643-59.
2 Ravizza L, a cura di. Invecchiamento cerebrale e demenze. In:
Trattato Italiano di Psichiatria. Milano: Masson 2004;3.
398. Libertà va cercando …
G.P. Mazzarello
Medicina di Assistenza Primaria, ASL 3 Genovese
POSTER
Introduzione: il medico e lo psichiatra, ricordando Dante,
percepiscono di essere in difetto di libertà a causa del peccato
professionale. Immaginiamo che guidati da Virgilio, il
Maestro, intraprendano un viaggio purificatore. nella prima
tappa incontrano Catone l’Uticense, il custode del Purgatorio.
Metodologia: Catone, addirittura suicida per non perdere
la libertà è molto interessato e incalza con le domande.
Vuole sapere dagli interlocutori se stanno operando nel rispetto
delle regole. Virgilio rassicura sull’onestà dei loro
intenti. Fornisce le prove di adeguato supporto: “da me non
venni:/ donna scese dal ciel”, cioè Beatrice. Il Maestro prova
a parlare anche di Marzia, donna terrena di Catone, da
questi amata tra le difficoltà. L’Uticense glissa, anche dato
il contesto.
Risultati: Virgilio sollecita Dante a dialogare con Catone rispettosamente
in ginocchio. Dante ottempera poi all’invito
a cingersi con un giunco e a lavarsi il viso. Così disposto il
ricercatore può superare il primo complesso professionale.
Si tratta del complesso di Dulcamara dall’omonimo medico
ciarlatano, personaggio dell’“Elisir d’amore” di Donizetti e
Romani. Vi confluiscono tendenze onnipotenti con altre
speculatorie, in similitudine con l’operato del citato personaggio.
Questi era solito propinare a tutti i pazienti lo stesso
e costoso prodotto “specifico”.
Discussione: in questo studio l’impiego di elementi fantastici
è stato ispirato da una materia di notevole importanza
pratica e forte impatto emotivo, ma dai contorni indefiniti.
Le esigenze di libertà terapeutica sono talora in contrasto
con le applicazioni forzate dei metodi per ottenerla.
Conclusioni: segnaliamo l’efficace funzione del Maestro,
tra le incertezze dell’Allievo e la rigidità del Garante, identificando
Catone in quest’ultimo. Citiamo in chiusura il famoso
verso nel quale Virgilio descrive a Catone la posizione
di Dante. In forma non usuale nella Divina Commedia,
un capolavoro di sintesi poetica interviene a definire i termini
di una questione. “Libertà va cercando, ch’è sì cara,/
come sa chi per lei vita rifiuta”.
Bibliografia
Dante Alighieri. “La Divina Commedia – Purgatorio” I Canto. Sapegno
N, (a cura di). Editrice La Nuova Italia.
Rossi R. I turbamenti del medico. Lecture all’Ordine Provinciale
dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Genova, 9 dicembre
2005.
399. Empatia e terapia: il contributo
della Psicologia del Sé
M. Mazzariol
Servizio di Psichiatria dell’Adulto, Park House, North Manchester
General Hospital, Manchester, Inghilterra
Introduzione: il presente lavoro si occupare di esporre i
concetti di empatia e di processo terapeutico secondo la Psicologia
Psicoanalitica del Sé sviluppata da Heinz Kohut e
dai suoi collaboratori e di valutarne le possibilità applicative
nei confronti di pazienti con varia patologia psichiatrica
Metodologia: valutazione delle letteratura esistente di Psicologia
del Sé in merito al concetto di empatia e di processo
terapeutico. Ricerca su vari database informatici (Medline,
PsycINFO, Pubmed, EMBASE) dei lavori di ricerca empirica
esistenti in relazione al costrutto di empatia e alla valutazione
degli esiti della Psicologia del Sé.
Risultati: il concetto di empatia proprio della Psicologia del
Sé si distingue nettamente dalle nozioni di alleanza terapeutica,
simpatia o compassione. All’interno della Psicologia
del Sé l’empatia viene considerata strumento di indagine
privilegiato ed elemento clinico indispensabile ma non sufficiente
per un intervento terapeutico efficace. La terapia
consiste nell’attivazione di un processo relazionale tra curante/i
e paziente in cui i vissuti emotivi del paziente vengono
analizzati a partire da una tonalità affettiva accettante
ed empatica.
Il concetto di empatia appare centrale non solo nel campo
della ricerca empirica in psicoterapia ma anche come strumento
di base per l’attività psichiatrica. Studi empirici dimostrano
l’efficacia della Psicologia del Sé.
Conclusioni: la Psicologia del Sé propone un modello in
cui l’empatia si pone come elemento catalizzatore del processo
terapeutico senza esserne tuttavia fattore sufficiente.
Propone inoltre un modello basato sul processo e non sulla
tecnica, in grado perciò di adattarsi ai diversi contesti e
setting terapeutici. La sua applicazione appare promettente
specialmente per quanto riguarda i pazienti gravi (spettro
psicotico e disturbi di personalità) con alto tasso di
drop out.
Bibliografia
Phil Mollon. Liberare il sé. Roma: Borla 2002.
Heinz Kohut. La guarigione del sé. Torino: Boringhieri 1977.
400. Efficacia della psicoterapia Cognitivo-
Comportamentale (CBT) vs. terapia
farmacologica con paroxetina in pazienti
con Disturbo da Attacchi di Panico (DAP)
ad esordio recente
F. Mazzi, V. Laviola, E. Valdastri, F. Pigozzi, P. De Toma,
C. Gazzani, M. Calidori, S. Del Monte, M. Rigatelli
Azienda Sanitaria Locale Modena; Università di Modena e
Reggio Emilia
Il Disturbo da Attacchi di Panico è una sindrome cronica con
scarsa possibilità di miglioramento spontaneo. La durata della
malattia sembra influire sull’efficacia dei trattamenti. Analizzando
la variabile durata di malattia, si può ipotizzare che più
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